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NATURE-BASED SOLUTIONS
ispirate sostenute
Le NBSs sono soluzioni e dalla natura, che sono efficaci dal
punto di vista dei costi, forniscono simultaneamente benefici ambientali, sociali
resilienza.
ed economici e aiutano a costruire la Tali soluzioni portano più
natura, e più diversificata, e caratteristiche e processi naturali nelle città, nei
paesaggi e nelle zone marine, attraverso interventi sistematici, efficienti in
termini di risorse e adattati a livello locale.
NBSs
Le includono alcune precondizioni:
Alternative sostenibili, attività di mitigazione o processi sostenibili
sfide sociali
completamente nuovi per affrontare le possono essere
trovati guardando alla natura per la conoscenza del design e del
processo;
Rispetto alle definizioni precedenti, la novità principale sta nella
multifunzionalità della N.B.S. e nell'orientamento alle sfide per
definizione e nell'uso della natura come risolutore di problemi
socioeconomici e non solo ecologici;
trans-settoriale, trans e multidisciplinare
Incorpora un approccio e che
guarda alle città come sistemi socio-ecologici complessi, con fattori di
cambiamento intrinseci ed esterni (clima, fattori ambientali, sociali ed
economici).
FORESTA URBANA
foresta urbana
Una è una foresta o un insieme di alberi che crescono all'interno
di una città, un paese o un sobborgo. In un senso più ampio, può includere
qualsiasi tipo di vegetazione vegetale legnosa che cresce dentro e intorno agli
insediamenti umani.
Food Forest
La è una foresta, anche urbana, che fornisce cibo in quantità
limitata ma in forma assolutamente naturale ed ecocompatibile. È una foresta
in cui sono presenti specie vegetali che producono frutti edibili, oppure una
foresta che alterna aree boschive ad aree a limitata coltivazione (che viene
comunque condotta in maniera sostenibile), che integra le funzioni naturali di
una foresta con le funzioni alimentari.
food forest
La struttura tipica di una è:
Canopy;
1. Sub-canopy;
2. Shrub;
3. Bush;
4. Grass;
5. Herbaceous;
6. Rhizosphere;
7. Ground cover;
8. Climbers and vines;
9.
FRAMEWORK SERVIZI ECOSISTEMA
Le E.S. sono le caratteristiche ecologiche, le funzioni o i processi che
direttamente o indirettamente contribuiscono al benessere umano: cioè, i
benefici che le persone traggono da ecosistemi funzionanti.
C.I.C.E.S.
Nel i servizi ecosistemici sono definiti come i contributi che gli
ecosistemi danno al benessere umano, e distinti dai beni e dai benefici che le
persone ne traggono successivamente:
approvvigionamento;
Servizi di
regolazione;
Servizi di
culturali;
Servizi
supporto.
Servizi di
Servizi Ecosistemici Regolatori (R.E.S.)
I sono definiti come "i benefici ottenuti
(MA 2005).
dalla regolazione dei processi ecosistemici" Comprende i vari modi
in cui gli ecosistemi regolano gli ambienti naturali. Aiuta a ridurre gli impatti e
gli effetti emanati dalle attività naturali e antropiche che causano rischi per la
salute umana e la qualità dell'ecosistema.
SERVIZI ECOSISTEMICI DI REGOLAZIONE
servizi di regolazione ecosistemici
I sono:
Purificazione dell’aria: la natura nei sistemi urbani migliora la qualità
dell'aria rimuovendo gli inquinanti dall'atmosfera, tra cui ozono (O ),
3
biossido di zolfo (SO ), biossido di azoto (NO ), monossido di carbonio
2 2
(CO) e particolato inferiore a 10 μm (PM );
10
Regolazione del clima o stoccaggio del carbonio: indicato come filtrazione
/ sequestro / stoccaggio / accumulo da parte di microrganismi, alghe,
piante e animali (CICES 5.1);
Regolazione del microclima o regolazione della temperatura urbana: la
natura nelle città regola le temperature locali e tampona gli effetti delle
isole di calore urbane;
Riduzione e attenuazione del rumore: la natura può attenuare
l'inquinamento acustico attraverso l'assorbimento, la deviazione, la
riflessione e la rifrazione delle onde sonore;
Controllo e attenuazione del flusso d’acqua e del deflusso: la natura
urbana riduce il deflusso superficiale in seguito a eventi di precipitazione
intercettando l'acqua attraverso le foglie e i fusti. Questo processo
contribuisce a mitigare gli eventi che aumentano il cambiamento
climatico, come le inondazioni urbane e le piene improvvise;
Trattamento dei rifiuti e dell'acqua: la natura filtra e decompone i rifiuti
organici dagli effluenti urbani immagazzinando e riciclando i rifiuti
attraverso la diluizione, l'assimilazione e la ricomposizione chimica;
Impollinazione: allotment gardens , cioè un appezzamento di terreno
messo a disposizione per il giardinaggio individuale e non commerciale),
giardini privati che favoriscono gli impollinatori, la dispersione dei semi e
la gestione dei parassiti.
SERVIZI ECOSISTEMICI CULTURALI
servizi ecosistemici culturali,
Vengono definiti i benefici non materiali che le
persone ottengono dagli ecosistemi attraverso l'arricchimento spirituale, lo
sviluppo cognitivo, la riflessione, la ricreazione e le esperienze estetiche
(M.E.A.). servizi
I servizi ecosistemici culturali sono stati inclusi in molte altre tipologie di
ecosistemici e denominati variamente come servizi culturali, funzioni vitali,
funzioni informative, amenità e realizzazione, servizi culturali e di amenità, o
realizzazione socioculturale.
Alcuni di essi sono:
1. Ricreazione fisica: interazioni fisiche ed esperienziali con l'ambiente
naturale e attività all'aperto relative all'ambiente locale come forma di
sport o mobilità attiva: ciclismo, hyking, trailing, nuoto, ecc.;
2. Ricreazione esperienziale e culturale: interazioni fisiche ed
esperienziali con l'ambiente naturale che non includono attività fisiche
attive o sport. Attività all'aperto o turismo relativo all'ambiente locale,
incluso il tempo libero. Talvolta vengono inclusi anche i benefici estetici
come valore intangibile che si misura con "la ricerca dell'uomo del
piacere, della piacevolezza, della scoperta che avviene nel suo tempo
libero e fuori dallo spazio in cui vive";
3. Sviluppo cognitivo e valore educativo: l'educazione ambientale
basata su ecosistemi e caratteristiche del paesaggio, cioè scuole
all'aperto, foreste urbane e orti sono spesso utilizzati per scopi di
educazione ambientale facilitando l'accoppiamento cognitivo alle stagioni
e alle dinamiche ecologiche nei paesaggi tecnologici e urbanizzati;
4. Relazioni sociali e coesione: l'attaccamento agli spazi verdi nelle città
può anche dare origine ad altri importanti benefici sociali, come la
coesione sociale, la promozione di interessi condivisi e la partecipazione
del vicinato. Elementi dei sistemi viventi utilizzati per l'intrattenimento da
un gruppo di persone.
Tuttavia, sarebbe anche cruciale concordare che, su scala operativa, il concetto
N.B.S.
di può talvolta essere sinonimo di G.B.I., nonostante differenze tra
"infrastruttura" "soluzione".
e
CAPITOLO 10 – CIRCOLARITÀ
Il cambiamento climatico è una delle più grandi sfide che oggi ci troviamo ad
affrontare. La città non può prescindere dall’essere sostenibile pur aspirando a:
competitività economica;
inclusione sociale;
rispetto per l’ambiente;
In questo quadro di riferimento l’economia circolare rappresenta uno degli
strumenti più interessanti ed essenziali.
Le città rappresentano solo il 3% della superficie terrestre, ma la loro impronta
ecologica è molto più vasta, in alcuni casi si estende per oltre 300 volte la
superficie della città stessa. Le città sono responsabili del consumo del 75% di
risorse naturali e del 60-80% delle emissioni di gas serra, e producono più del
50% dei rifiuti mondiali. Si stima che il 70% delle persone vivranno in città
entro i 2050. L’attuale tasso è del 54%. Tale crescita va fronteggiata riducendo
il consumo di risorse e l’inquinamento prodotto, evitando di alimentare lo
sprawl urbano e l’impermeabilizzazione di suolo agricolo.
circolare
Un approccio al modo in cui gestiamo le risorse prodotte e consumate
nelle città, aiuterebbe a fronteggiare il problema del consumo di risorse finite a
livello globale. Lo stesso approccio permette di limitare la produzione dei rifiuti,
diminuire le emissioni di gas serra, la sottoutilizzazione delle risorse e il
degrado dei servizi ecosistemici. A livello ambientale la transizione da una
riduzione delle emissioni
visione lineare a una circolare potrebbe generare una
del 48% entro il 2030 e potrebbe salire all’84% entro il 2050.
Il concetto di Economia Circolare ha preso piede nell’ultimo decennio
Ellen MacArthur Foundation,
soprattutto grazie alla ma le sue origini sono più
datate.
Performance economy;
Industrial Ecology (1990s);
Blue Economy;
Cradle to Cradle;
Natural Capitalism;
Regenerative Design;
IL QUADRO EUROPEO dell’European Green Deal.
È uno dei documenti principali La transizione
europea verso l’economia circolare ridurrà la pressione sullo sfruttamento delle
risorse naturali e sosterrà una crescita sostenibile nonché la creazione di nuovi
posti di lavoro. L’economia circolare è stata anche definita come un
prerequisito per raggiungere la neutralità climatica dell’Europa entro il 2050 e
fermare la perdita della biodiversità. Il piano di azione introduce misure sia
settori target
legislative che non, identificando per i quali intraprendere azioni a
livello europeo comporterebbe enormi benefici per l’ambiente.
ECONOMIA CIRCOLARE
L’economia circolare si può definire come:
“an industrial system that is restorative or regenerative by intention and
design. It replaces the ‘end-of-life’ concept with restoration, shifts towards the
use of renewable energy, eliminates the use of toxic chemicals, which impair
reuse, and aims for the elimination of waste through the superior design of
materials, products, systems, and, within this, business models.”
Essa si basa su tre principi: rifiuto inquinamento;
1. Eliminare i concetti di e
2. Mantenere i prodotti e i materiali in uso (con il loro valore più alto);
3. Rigenerare la natura; economia circolare
La rappresentazione classica dei cinque pilastri dell’
prevede:
Input sostenibili;
vita utile;
Estensione della
Sharing;