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ESEMPI

CITTA’ DEL MESSICO aree prima extra città vengono incluse nella città stessa.

SAN PAOLO stessa cosa, dimensione urbanismo urbano nella crescita ma anche contrapposizione tra

abitazioni ricche e povere (es: immagine abitazioni povere vicine e case con piscina sul terrazzo e gated

comunity)

10.03 L’ITALIA DEL DOPO GUERRA FINO AGLI ANNI 70

CONTESTO

DOPO GUERRA intervento emergenziale per:

- RIPRESA ECONOMICA regole di controllo di scala e territoriali cominciano ad essere strette, paese

deve riprendere condizioni abitative, industriali e di spostamenti di popolazione, guerra aveva

portato diversa relazione tra città e campagna(es: Roma città vecchia di Rossellini, dinamiche di

dualismo urbano evidente, da una parte palazzi città dall’altra baracche, residui di prima

urbanizzazione anni 30 vs abitato di fortuna).

- URBANISTICA SOCIALE costruzione di una città in relazione a bisogni sociali.

URBANISTICA DELL’EMERGENZA – PIANI DI RICOSTRUZIONE

Primavera 1945

Legge 1942 viene congelata e si comincia a lavorare per PIANI REGOLATORI E PIANI DI RICOSTRUZIONE.

PIANI RICOSTRUZIONE portano a ricostruzione Italia distrutta al di fuori di un disegno programmatico con

necessità di far riprendere paese con l’APPOGGIO DELLA LEGGE con EDILIZIA COME INDUSTRIA DELLA

RIPRESA.

EDILIZIA COME CAMPO DI INVESTIMENTO ECONOMICO, da un lato c’è ragione economica, con mancanza

di possibilità di impiego ma anche forte RAGIONE SOCIALE perché si cominciano a mettere in gioco

possibilità di regolamentazione e dall’altra costruire RIPRESA FONDATA SU PROPRIETA’ DELLA CASA.

Patrimonio di edilizia pubblica con uso legge 1942 aveva portato COSTRUZIONE PATRIMONIO STATALE che

viene poi VENDUTO. Si arriva a 31 milioni di vani residenziali con aumento della popolazione di circa 7

milioni di persone.

RISULTATI

- DIMINUZIONE LAVORO AGRICOLO con spostamento popolazione verse città (1951)

Agricoltura 45% industria 22%

- AUMENTO LAVORO INDUSTRIALE (1961)

Agricoltura 30% industria 28%

 Differenza NORD-SUD con permanenza agricoltura al sud e turismo in sviluppo

TRASFORMAZIONI TERRITORIALI 51-71

Si assiste a:

- ABBANDONO ZONE COLLINARE-MONTANE

- SPOSTAMENTO NEI COMUNI COSTIERI

- AUMENTO POPOLAIONE NELLE AREE METROPOLITANE

 Si parla di SQUILIBRI ECOLOGICI abbandono determina non cura del territorio, abbandono

dell’agricoltura come sistema di mantenimento territoriale. 12

Esisteva nelle città principali le SOCIETA’ IMMOBILIARI GENERALI e processo della svendita del patrimonio

pubblico con CASE A RISCATTO, case a edilizia popolare potevano essere acquistate da inquilini portando a

prevale delle proprietà, leva su DIMENSIONE SOCIALE DELLA RIPRESA CON MODELLO DI SVILUPPO

NUOVO. Indagini sociali rilevanti con inchieste e dimensione della casa come elemento per la rinascita del

dopoguerra.

CONGRESSO INU 1960 con CODICE DELL’URBANISTICA

Si assiste a:

- Nascita REGIONI

- INTEGRAZIONE PIANIFICAZIONE E PROGRAMMAZIONE ECONOMICA non era infatti sancito dalla

legge

- ISTITUZIONE COMITATO NAZIONALE DI PIANIFICAZIONE E CONSIGLIO TECNICO CENTRALE organi

di controllo sulla pianificazione su operato delle singole Regioni

Dimensioni politiche più strutturali sono quelle che sfociano nella PROPOSTA DI LEGGE SULLO mai attuata,

proposta che coinvolge numerosi urbanisti, connessione tra più discipline per mettere in gioco TEMI DI

NECESSITA’ DI PIANIFICAZIONE per programmazione economica e questione esproprio.

STAGIONE LEGISLATIVA ANNI 60

LEGGE 167 ASPIRAZIONE NON REALTA’

Legge che ribadisce fatto che edilizia popolare non è solo dimensione attuativa del piano ma costituita nel

processo di pianificazione, Comune è proprietario di aree che poi rivende con prezzo vantaggioso, nei

quartieri inoltre vengono programmati interventi SOCIALMENTE EQUILIBRATI, edilizia economica popolare

ha portato riequilibrio sociale. Tema della periferia è tutt’ora rilevante. Tema che negli anni 60 era già stato

impostato. Omogeneità di reddito di chi vive in queste case. È auspicio di dare servizi in maniera equilibrata

come scuola e lavoro.

Provincia diventa organo che si sostituisce a Regine su questioni urbanistiche, con idea che con lo stesso

criterio viene creato il QUARTIERE DI MADONNA BIANCA anni 70.

EMERGENZE E DISIMPEGNO

Nel 68 viene fatta indagine facendo emergere LOTTIZZAZIONE DEL TERRITORIO ITALIANO. Si arriva a 18

milioni di vani con un territorio urbanizzato che si trova a ragionare in maniera sempre più diffusa. Al Nord

si lottizza intorno alle industrie mentre al sud lungo le coste.

Oltre alle case esiste anche problema dello SQUILIBRIO ECOLOGICO che porta anche delle gravi

conseguenze territoriale come frana di Agrigento.

LEGGE 765 si assiste a:

LIMITAZIONE EDIFICAZIONE nei comuni senza strumenti di pianificazione

STANDARD URBANISTICI con minimo di 18 mq per cittadino di SPAZIO PUBBLICO, spazio pubblico non era

così scontato ma deve essere definito. Anche questo legato a equità sociale.

STANDARD URBANISTICI

Sulla dotazione di SPAZI PUBBLICI e di USO PUBBLICO con:

- SERVIZI E ATTREZZATURE pubbliche (istruzione-scuola)

- INFRASTRUTTURE ossatura territorio pianificato

- OPERE URBANIZZAZIONE primarie (luce acqua e gas con infrastruttura fognarie e

telecomunicazioni) e secondarie (strutture per dotare quel luogo di un carattere di città e di

quartiere e quindi le attrezzature)

Nel 42 spazi pubblici e loro creazione non erano ben specificati. 13

A partire dalla LEGGE 1968 viene definito lo STANDARD DI INTERESSE GENERALE E LOCALE con dotazione

di attrezzature a scala di quartiere cioè raggiungibili in breve tempo. Spazi pubblici e loro posizionamento

costituiscono elemento di impegno per gli urbanisti contemporanei (es: aiuole tra i parcheggi).

DIBATTITO SUI CENTRI STORICI

Cederna evidenzia che PROBLEMA è di tipo URBANISTICO e va affrontato con un Piano territoriale.

Necessità intervento dopo guerra mondiale perché particolarmente distrutto. Non esistevano leggi di tutela

su conservazione centro storico, dimensione del MONUMENTO che andava salvaguardato ma il resto no.

Questione diventa però sempre più urgente facendolo emergere come un problema di urbanistica.

Evitare che vantaggio di pochi diventi problema per molti.

CARTA DI GUBBIO 1960

Riferimento non più solo a monumento ma a ESTENSIONE DELLA TUTELA AL COMPLESSO. Importanza del

TENERE IN VITA IL CENTRO STORICO, si assisteva infatti ad abbandono centri storici disabitati per

decadenza ed abbandono. Questa carta mette in gioco il tema di tenere in vita centri con creazione PIANI

DI RECUPERO sia dei MANUFATTI CHE DEL TESSUTO SOCIALE. Definizione di modalità chiare per il

recupero.

Dimensione ANALITICA diventa particolarmente importante con RICOGNIZIONE come elemento strutturale

dell’analisi preliminare ai processi di pianificazione.

PIANO DI RECUPERO CENTRO STORICO BOLOGNA, già in precedenza anni 50 con eccessivo

sovradimensionamento crescita città. Nel 1969 si assiste a nuovo piano con CENTRO STORICO CON

CRESCITA PROGRESSIVA, dimensione della quantità da gestire di espansione diventava importante. C’era

poi rischio di SVENTRAMENTO perché centro distrutto da guerra.

PIANO si fonda su RECUPERO e definizione di quali edifici potessero essere oggetto di re-definizione

definendo come attuare la trasformazione. Fare in modo che contenitori città diventassero contenitori

della città stessa. RESTAURAZIONE per determinare nel centro storico un complesso di edilizia economica

popolare. Non c’è solo cura del monumento ma anche trasformazione con contenitori storici come oggetto

di trasformazione per città contemporanea (es: trasformazione ex convento in luogo di recupero sanitario.

Non solo in termini conservativi ma anche trasformativi per città contemporanea).

INFLUENZE: LYNCH e L’IMMAGINE DELLA CITTA’

INDAGINE URBANA LYNCH

Influenze non europee come quella di Kevin Lynch che scrive libro IMMAGINE DELLA CITTA’. Dibattito su

dimensione della FORMA DELLA CITTA’ legata ad architettura ed al modo in cui cittadino riconosce sé

stesso nello spazio urbano. Queste indagini sono oggetto di molteplici riletture con indagine sulla

DIMENSIONE QUALITATIVA che in quegli anni era sperimentata in termini di avanguardia.

Lynch fa MAPPA MENTALE DI BOSTON con interviste e si rende conto che esistono luoghi dove c’è una

NON-VIVIBILITA’ con carenze di costruzione di uno spazio con sensazione di isolamento. Fa quindi

CLASSIFICAZIONE con percorsi per attraversare e muoversi nella città.

Suggerisce quindi dopo aver analizzato le carenze gli elementi chiave per successiva pianificazione

territoriale. Emerge importanza dell’analisi evidenziando che INTERAZIONE TRA ELEMENTI DELLA CITTA’

dovrebbe essere messa insieme per rendere la forma della città un sistema di immagini che si relazionano

tra loro. Immagine di città che mancava e non tanto la sua costruzione ma piuttosto RELAZIONE TRA GLI

ELEMENTI. 14

Cercherà di capire elementi rilevanti in tre casi di studio: Los Angeles, Boston, Jersey city. Elementi della

città sui quali la pianificazione di Boston può fare leva.

De Carlo userà questo sistema per STRUTTURARE ANALISI PRELIMINARE DEL PIANO DI URBINO, città

storica che contemporaneamente si sta costruendo sulle colline.

23.03 PIANO REGOLATORE di De Carlo

PIANO DI URBINO 1964 e il contributo alla disciplina

Direttore Triennale di Milano del 1954 con formazione negli USA che gli ha aperto PROSPETTIVA

ANALITICO-OPERATIVA, porterà per primo i temi della PARTECIPAZIONE non solo come elemento di

creazione del consenso ma anche perché tema entrerà a far parte del discorso legislativo.

Troviamo diverse QUESTIONI come il tema della Regione, con analisi interessante.

INDAGINE SUL TERRITORIO

Fatta prima di definire il piano e carica di sofisticazione rappresentative e questioni socio spaziali che

vengono trasmesse in termini di nuova città.

ELEMENTI POSTI IN PRIMO PIANO

- MOVIMENTO DI POPOLAZIONE esodo delle popolazione, sistema agricolo non reggeva più, Urbino

stava diventando una città universitaria.

- STRUTTURA ECONOMICA De Carlo guarda a FORME DI SVILUPPO ALTERNATIVE legate al

marketing urbano come attraverso il TURISMO come possibile sviluppo anche urbanistico in un

processo di INTERCETTAZIONE DI GRANDI FLUSSI DI TRAFFICO ED INFRASTRUTTURE.

- INFRASTRUTTURE non espansione a macchia d’olio, attenzione al PAESAGGIO.

- SERVIZI

 Indagine molto capillare con approccio internazionale

Produce quindi un SISTEMA ANALITICO FATTO DI TAVOLE (immagini) 10 tavole legate ad indagine sul

territorio. Strutturali per leggere tutti il territorio e non solo quello di Urbino (cartine con le

Dettagli
Publisher
A.A. 2016-2017
35 pagine
SSD Scienze politiche e sociali SPS/10 Sociologia dell'ambiente e del territorio

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Puntini di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Pianificazione territoriale e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Trento o del prof Mattiucci Cristina.