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FRANCESCO PETRARCA: IL VIAGGIATORE

Nella cartina attraverso una serie di colori sono rappresentate le tappe dei viaggi di:
Dante, Petrarca e Boccaccio.
1) Quella Dantesca: viaggio limitato fortemente all'Italia centro settentrionale, da Firenze insu;
2) Quella di Boccaccio: abbiamo già una geografia più ampia che recupera Napoli;
3) Quella di Petrarca: è una geografia davvero europea. Viaggia molto.
(es: saggio Alfonso Paolella dal titolo "Petrarca pelegrinus an viator". Petrarca è un pellegrino o un viaggiatore? Paolella ricostruisce la geografia di Petrarca da Arezzo dove nasce, alla corte papale che si era trasferita ad Avignone agli anni trascorsi in Provenza. Poi i suoi grandi viaggi europei: nel 1333 attraversa la Francia e giunge a Parigi, poi la Germania, nel 1336 si spinge fino a Praga. Attraversa tutta l'Italia settentrionale (Parma, Venezia, Milano e Genova) poi scende a Firenze, Roma, Napoli.. Ci troviamo di fronte ad un grande viaggiatore.)è un luogo di grande ispirazione per Petrarca, che vi si rifugia per dedicarsi alla scrittura e alla contemplazione della natura. Durante i suoi viaggi, Petrarca visita molte città italiane, come Roma, Napoli, Firenze e Venezia, e ha l'opportunità di incontrare importanti personaggi dell'epoca, come il poeta Boccaccio e il filosofo Coluccio Salutati. I suoi viaggi sono fonte di ispirazione per le sue opere, come il Canzoniere, in cui esprime i suoi sentimenti e le sue emozioni legate all'amore per Laura, la donna amata e idealizzata. Petrarca è considerato uno dei più grandi poeti del Rinascimento e il suo approccio al viaggio come strumento di conoscenza e crescita personale ha influenzato molti scrittori successivi.È un fiume che ha un regime quasi torrentizio. Quelle acque sono di una trasparenza incredibile e sono gelide. Negli anni bolognesi ha conosciuto Gherardo Colonna. I Colonna sono una famiglia romana di grande prestigio, il fratello di Gherardo, Giovanni, è un cardinale. Nel 1330 Petrarca entra a servizio di questo cardinale, per lui compie una serie di viaggi, di missioni diplomatiche durante questi viaggi attraversa buona parte dell'Europa. Gherardo e Petrarca probabilmente erano compagni di corso negli anni bolognesi. Petrarca svolge una continua riflessione sulla sua esistenza svolta all'insegna del nomadismo, della erranza e lo fa in particolare nelle "Familiares". Nella XV lettera indirizzata al doge di Venezia Andrea Dandolo, che aveva dato a Petrarca un podere nei pressi di Padova dove si trasferirà, per questo dono ringrazia il doge in una lunga lettera. Petrarca nel ringraziare, si interroga sui 2 stili di vita: ad esempio se è stato.

Saggio è trascorrere la sua esistenza senza una patria, bisogna ricordare che Petrarca è figlio di un esule fiorentino. Il padre Petracco era un notaio fiorentino, guelfo bianco come Dante. In quanto notaio suo padre si trasferisce ad Avignone in quanto c'era la corte papale. Petrarcha si interroga, se l'uomo saggio è colui che vive fermo in un unico posto e si concentra su se stesso o se non è colui che come Ulisse curioso di conoscere le città e le gente ha attraversato tutto il mondo. È presente anche una riflessione teorica: è lecito viaggiare? Petrarca, Fam. XV, 4: "il grande poeta di Grecia, e sulle sue orme, quello di Roma - poetiche seppero preservare l'animo umano meglio e più profondamente d'ogni filosofo - dovendo raffigurare indole e costumi del perfetto eroe, lo rappresentarono come colui che andò errando per ogni dove onde apprendere sempre qualcosa di nuovo."

«è a questotraguardo che da tempo cerco infatti di dirigere il mio timone, senonché è ad altro che,contro la mia volontà e contro ogni mia inutile resistenza, mi trascinano flutti troppoviolenti». ivi, I, 1:«Confronta le mie con le peregrinazioni di Ulisse: […] egli non errò più a lungo o piùlontano».(dedicata a Ludovico von Kempen)

Spiegazione :Ci troviamo di fronte un autore che utilizza come abbiamo visto in Dante ,questa figura di Odisseo pe raccontare qualcosa di se , cioè si proietta nei panni di Odisseo.In Dante troviamo una forte presa di distanza dovuta alla diversa condizione tra Ulisse eDante personaggio rispetto alla religione (cristianesimo).Questa distanza non la troviamonegli scritti di Petrarca ,vediamo che si ritrova quasi sempre nella figura di Ulisse(SLIDE 4:familiares ad Andrea Dandolo)

Spiegazione: il grande poeta di Grecia =Omero ,quello di Roma=Virgilio .Il modello diUlisse ed

Enea e Ulisse, eroi rispettivamente dell'Odissea e dell'Eneide, sono 2 modelli di perfezione umana. Ritroviamo anche qui la metafora della navigazione, del viaggio per mare. L'esistenza di Petrarca sembra essere come quella di una barca in mezzo ad una tempesta di flutti troppo violenti che trascinano la nave contro la volontà. SLIDE 5: Lettere sinili Petrarca Piacciati di fermare per poco su tal pensiero la mente, e dopo il corso di una fortunatissima vita volgiti indietro a riguardare le vie che battesti, ripensa ai fatti occorsi, numera gli anni,[…] e al quieto lido ove posa il furiare dei procellosi flutti, alza un inno di lodi e di grazie a Lui che di mezzo agli scogli, alle Sirti, alle Sirene, tra Scilla e Cariddi salva condusse al porto della salute la tua navicella (Sen. 1) Spiegazione: queto: tranquillo, lido: spiaggia. Procella = tempesta. Le Sirti erano 2 grandi golfi a nord della costa Africana, particolarmente insidiose per i viaggiatori perché c'erano dei pericoli.Banchi di sabbia che arrestavano le navi. Le sirene Scilla e Cariddi: vengono vagamente collocati nello Stretto di Messina come ad indicare uno dei luoghi più difficili per la navigazione. La dimensione del viaggio in Petrarca: è un esperienza biografica che Petrarca traduce in una costante metafora della propria vita come navigazione e viaggio per mare. Francesco Petrarca: I testi che leggeremo. Vediamo 3 lettere ai famigliari: 1 l'ascesa al Ventoso: 1 famigliare del 4 libro. 2 Il viaggio in Europa: leggeremo 2 lettere, dalla Francia, alle Fiandre e poi la Germania. 3 Rvf: Rerum volgarium fragmenta (I frammenti delle cose scritte in volgare): che vuol dire "Canzoniere". Il titolo Canzoniere in realtà è un titolo molto tardo. 176-177 corrispettivo lirica: della 4-5 lettera delle Familiares scritte a ridosso di questo viaggio in Francia. 4 Itinerarium syriacum: è un vero e proprio itinerario di viaggio. E' un testo che Petrarca scrive per.

Un amico che si avvia ad un pellegrinaggio a Gerusalemme. Syriacum=Siria, intesa come una regione molto ampia che includeva anche Gerusalemme. In questo caso si intrecciano esperienza, dati biografici, dalle carte.

Francesco Petrarca, Le raccolte epistolari FAMILIARES: sono una raccolta epistolare quindi di lettere. Epistola=lettera. Nel 1348 abbiamo un grande evento che coinvolge tutta l'Europa: la peste nera. Durante questa peste muoiono amici di Petrarca ma muore anche Laura che aveva conosciuto ne aprile del 1327 in Provenza, muore nel 1348.

Petrarca in quel momento sta leggendo Virgilio in un codice "Virgilio Ambrosiano": manoscritto pergamena appartenuto a Petrarca e oggi conservato nelle biblioteca Ambrosiana di Milano, annota nel margine bianco della pagina, accanto al testo che sta leggendo di Virgilio: "oggi è morta Laura" > questo evento innescain Petrarca una profonda crisi spirituale, una mediazione sulla sua esistenza, sulla lunghezza della

vita umana, sulla necessità di prepararsi alla morte. Petrarca vuole creare un'opera che sopravviva dopo la sua morte, questo progetto che è anche autobiografico si realizza in 2 opere: - Il Canzoniere (Rerum volgarium fragmenta): dal 1350 compone una prima, seconda, terza silloge raccolta; - Raccoglie, scrive o riscrive le Familiares: dove dedica una lettera a Ludovico Von Kempen, sono legati da un'amicizia. Queste Familiares sono una raccolta di lettere in parte scritte, in buona parte riviste e sistemate, per la maggiore parte scritte di nuovo a partire dal 1350, a volte fittiziamente datate ad un anno prima. In totale sono 350 lettere organizzate in 24 libri, 24 erano anche i libri di Cicerone. In questi viaggi attraverso l'Europa, Petrarca è spesso guidato dall'ansia di visitare gli scriptorium, quei luoghi all'interno dei monasteri in cui i monaci copiavano le opere dell'antichità. In questi monasteri trova codici che

Si ritenevano smarriti, proprio nella Biblioteca Capitolare di Verona, trova una parte degli Epistolari di Cicerone sul modello del quale rinizia a riscrivere le sue Familiares.

Francesco Petrarca, Le raccolte epistolari:

  • 1361-1374: SENILES - Composte in tarda età.
  • 1359-1361: Sine Nomine - cioè senza nome, sono delle lettere di argomento politico, caratterizzate da una forte violenza polemica contro la corruzione della Chiesa contemporanea. Contro l'avara Babilonia, come egli ribattezza la sede del papa a Avignone.
  • 1350-1366: Epystole - sono delle lettere in versi.

La nota sul Virgilio Ambrosiano (slide 9):

Spiegazione: Tale perdita - morte di Laura. Vediamo il gusto di Petrarca negli accostamenti ossimorici "una dolce amarezza", il sentimento per Laura sembra un sentimento contrastato, lacerato. Dalla morte di Laura che io ricordi che non c'è niente in questa vita in cui io ormai possa trovare piacere. Babilonia = Avignone.

Francesco Petrarca, Familiares F. Petrarca.

Familiares, I.1 (a Ludovico vonKempen) SLIDE 10

SPIEGAZIONE: Lettera dedicata a un musico tedesco, legati da una forte amicizia. Le Famigliari sono in italiano noi le leggiamo nel edizione di Ugo Dotti in traduzione italiana.

Poveri: perché non hanno più le amicizia, povertà intesa come povertà spirituale.

1dicotomia (nella seconda parte della lettera): ciò che abbiamo perso è un bene immateriale, e nessuna esplorazione, nessuna merce proveniente dai mari più lontani potrà colmare. La dicotomia è tra bene spirituale e la ricchezza del creato, dei beni terreni.

"Solo conforto": è la speranza della morte. Petrarca si rappresenta come un viaggiatore in procinto di fare le valigie per affrontare l'ultimo viaggio, l'estremo viaggio della morte. Le valigie sono piene dei suoi scritti non dei suoi beni. Questa lettera è una sorta di testamento, divide i propri beni, i propri scritti, decide.

Ciò che vuol dare alla fiamme > la leggenda narra che Virgilio avesse destinato alle fiamme l’

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