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Adam Smith (1723 - 1790)
- Intellettuale, filosofo, economista.
- Per analizzare il pensiero di Smith possiamo dividere in 3 momenti:
- 1 T.O.H.S 1759
- 2 L.O.J 1762-63 e 63-64
- 3 W.O.N 1776
- Il problema filosofico che dominava in Smith è come trasformare
- Smith parte dall'assunzione che ogni uomo possiede delle virtù innate, virtù che formano una gerarchia:
- SELF INTEREST
- JUSTICE
- BENEVOLENCE
----------------------------------------
\|/ - \|/
SIMPATIA
MANO INVISIBILE
- Smith afferma, nella Teoria dei Sentimenti Morali, che spesso l'uomo si inganna nel credere che è nella tortuosità, è frutto di una felice illusione perché grazie alla mano invisibile le consegue di quelle azioni, con le quali uno cerca di massimizzare le max soddisfazioni individuali allo spec degli altri, invece producono un aumento della felicità complessiva. In pratica max egoismo max bene per la società.
•SMITH è anche il teorizzatore della DIVISIONE DEL LAVORO e afferma che i vantaggi sono 3.
•Nel libro della RICCHEZZA, Smith, osserva che i lavoratori che per tutta la vita compiono lo stessoun operazione subiscono l'ATROFISMO delle loro facoltà intellettuali e diventano ISOLATI l'uno dall'altro.
•SMITH LANCIA UNA FORTE CRITICA ALL'INDUSTRIALIZZAZIONE
•IL PENSIERO di Smith inizia a diventare ancora più pericoloso quando tratta l'argomento dei MONOPOLI DELLA RICCHEZZA e POTERE.
•Egli afferma che i PADRONI, i CAPITALISTI, sono sempre e ovunque in una specie di TACITA COSTANTE e uniforme coalizione volta a impedire il rialzo dei salari sopra il livello ottuale. Impone questa coagizione e considera un atto riprovevole.
•Le coalizioni dei veri lavoratori e lavoratrici a questa sorta queste tatte coalizioni finiscono generalmente in nulla e portano alla separazione e la rovina dei cap-popoli in parte e l'intromissione delle magistrature imposte x l'intransigenza dei padroni e in parte x la scarsità di lavoro x amuissari l'impresa rep dotivera.
•Ma SMITH non è un rivoluzionario, crede nella regione e nella capacità degli uomini illuministi di creare le condizioni per una società migliore.
così Malthus per far fronte a questo problema individua due tipi di fauti:
POSITIVI e PREVENTIVI.
POSITIVI come guerre carestie e pestilenze.
PREVENTIVI come la dilazione dell'età matrimoniale, invogliando i lavoratori a mettere su famiglia in età non giovanile.
La legge di popolazione ebbe un grande seguito, anche Ricardo che sostanzialmente si trovava in disacco con Malthus, non dubitava della sua efficacia:
"Ogni aumento della disponibilità di monete produce un aumento della domanda di lavoro da parte dei capitalisti, e quindi uno spostamento economico della curva di domanda. Il salario unitario si eleva così al di sopra del suo livello di sussistenza. A questo punto anche l'offerta di lavoro aumenta e l'equilibrio è di nuovo raggiunto tornando al livello di sussistenza ma con una maggiore popolazione occupata".
LEGGE DI POPOLAZIONE
R.MALTHUS 1803
Cosí, il problema fondamentale era quello di ridurre i costi di produzione del grano, perché avrebbe portato a una riduzione del prezzo e quindi a una riduzione della rendita.
Cosí propose l'eliminazione dei dazi sul grano all'importazione in modo tale da permettere di acquistare il grano dall'estero a buon prezzo facendo uscire di mercato le terre marginali con alti costi di produzione.
Da questa azione ne beneficerebbero i lavoratori salariati e i capitalisti, il tutto significherebbe risparmiare piú ricchezza. Gli unici a perdere sarebbero i proprietari fondiari.
Al contrario di ciò se sosteneva MALTHUS ovvero il mantenimento delle Corn Laws in agricoltura che avrebbe attirato capitali in agricoltura con grandi vantaggi per l'economia nazionale.
Ricardo spiega una versione diversa del saggio dei profitti nella pubblicazione dei Principi di economia politica del 1817, dove si accorge di un curioso effetto:
Egli osservò che un aumento dei salari monetari provocava un aumento dei prezzi relativi delle merci prodotte con piú lavoro e meno macchine mentre si abbassavano i prezzi delle merci prodotte con piú macchine e meno lavoro.
Egli utilizzo questo effetto per confutare la teoria di smith sul "prezzo naturale", risultato della sommaatoria di salari, profitti e rendite.
Dopo aver presentato la legge della CADUTA DEL sagg. di PROFITTO
Marx, elenca una serie di eccezioni, definte, CAUSE ANTAGONISTICHE:
- Diminuzione di prezzo degli elementi del CAPITALE COSTANTE
- Crescita della mano d'opera non occupata, e la usa offerta di lavoro concorre al contenimento/di tenere bassi i salari.
- La diminuzione di costo degli elementi del capitale costante e variabile per effetto del commercio ESTERO, incrementando il libero scambio.
GLI SCHEMI DI RIPRODUZIONE e LA TRASFORMAZIONE DEI VALORI IN MEZZI DI PRODUZIONE
Nel 2° libro del CAPITALE, Marx si occupa delle condizioni di Eq. del sistema economico, e assume che l'economia e divisa in 3 SETTORI:
- Produce beni capitale.
- Produce beni-salario.
- Produce beni di lusso
I Cc + V v + PVpv = C II Cc + V v + PVpv = V III Cc + V v + PVpv = PV
Dallo schema di riproduzione semplificato del concetto, Marx dice che l'Eq. si può raggiungere solo in un caso particolare, ovvero quando i Totali delle righe sono uguali ai Totali delle colonne, ovvero, concentrandoci sui beni-capitale, quando alla fine del processo produttivo, saremo in grado di sostituire il CAPITALE COSTANTE (c) del I, II e III settore.
W. STANLEY JEVONS (1835 - 1882)
- Il carattere dominante è l'approccio soggettivo ai problemi del valore delle merci.
- Jevons risulta essere uno dei più potenti fondatori del marginalismo, contro l'eredità del pensiero economico precedente.
- Egli propone anzitutto di sostituire la parola "valore di scambio" con "rapporto di scambio", in modo da chiarire che il valore non esiste in sé, ma solo nel rapporto fra più beni.
- In secondo luogo contesta il fatto che le merci siano viste all'interno della quantità del lavoro, secondo lui le merci non si scambiano in funzione della quantità di lavoro impiegato ma in secondo luogo in funzione dell'utilità che la merce fornisce.
- Collegandosi a SMITH, Jevons dice che: "Il fatto che le merci siano il prodotto del lavoro non vuol dire che nella società capitalistica non le si possano scambiare in funzione dell'utilità".
- Jevons sembra trovare evoluto tra il pensiero domino e quello marginalista o neo-classico con l'introduzione della teoria del valore-utilità, il concetto dello sfruttamento di MARX inizia a mettersi da parte.
Nonostante il diverso procedimento Walras e Marshall concordano nel determinare l'EQ. quando la pendenza delle curve di offerta e di domanda è di tipo normale (negativa domanda e positiva offerta)
Si possono invece verificare errori in cui l'EQ. ha esautito instabilie adottando il metodo Walras e stabile con Marshall e viceversa, quando le curve di D e O. hanno pendenza diversa da quella normale.
Nel caso in cui la curva di offerta supera la curva di domanda il metodo Walras riesce a raggiungere l'EQ, invece il metodo Marshall porta ad una situazione di equilibrio.
Nel caso in cui la curva di domanda supera la curva di offerta con il metodo Marshall variando la quantità, si raggiunge una situazione di EQ, variando il prezzo si aggrava lo equilibrio.