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La terapia comprende osservazione, isolamento, nutrizione, ossigenoterapia se necessaria,
trasfusioni per correggere shock e anemia, protezioni da ulteriori infezioni. In genere viene
previsto un ricovero d'urgenza in un setting d'area critica a bassa, media o alta intensità di
cura.
Le vaccinazioni
-Pertosse: il virus dura circa 6 mesi ma se presa da un lattante, questo ha una probabilità del 10% di
morire quindi si copre con un vaccino inventato in Italia, composto da 3 tossine.
-Poliomielite: debellata, per il momento non nuovi casi
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-HBV: vaccino eseguito alla nascita nel neonato con madre portatrice del virus. Il vaccino ha
consentito una diminuzione di epatoK e cirrosi nel bambino dai 10 anni.
-HiB: il virus provoca la meningite nel 1 anno di vita con sequele a carico di vista e udito.
-PCV: vaccino con polisaccaridi, lo pneumococco è capace di dare encefalite e meningite.
-MPRV: composto di virus attenuati, capace nel 30% dei casi di dare febbre anche elevata 10gg
dopo la somministrazione.
-Meningococco B: virus capace di dare meningite; durata del vaccino da 5-10 anni.
-Meningococco C: virus capace di dare meningite; durata del vaccino da 5-10 anni.
-HPV: vaccino protegge le donne dal K della cervice uterina; assolutamente innocuo come vaccino.
In arrivo vaccino anche per la somministrazione ai maschi.
-Influenza: contiene i 3 virus che l'OMS prognostica essere implicati nell'anno successivo,
andandolo a prendere in Cina e portato dagli uccelli migratori.
I vaccini sono la piu efficace scoperta medica del XX secolo, oggi proteggono da almeno 26 cause
di morte o di alterazione del progetto di vita.
I principali meccanismi che inducono il rifiuto delle vaccinazioni:
1. Conoscenze parziali o inesatte
2. Scienza disonesta
3. Filosofie
4. Religione
5. Credo politico
Unica controindicazione alla somministrazione di vaccinazioni è un evento febbrile virale acuto in
atto.
Altra unica controindicazione alla somministrazione di un vaccino è un'allergia a uno o più
componenti del vaccino.
Il mercurio è stato tolto dalla composizione vaccinale, ma il metilmercurio è assunto dai bambini
tramite l'assunzione di pesce attraverso la via vulcani/pioggia/plancton/pesce.
Lo squalene è un adiuvante che viene utilizzato nei vaccini.
Tutti i vaccini sono costituiti da 130 proteine per complessivi 163.8 microgrammi e 150 antigeni.
Il morbillo
Il significato di "morbillo" significa "piccolo morbo" poichè all'arrivo del paziente, doveva essere
fatta DD con la peste. Le complicanze piu comuni sono otite, polmonite, piastrinopenia, encefalite.
Varicella prenatale
Molto pericolosa e frequente, poichè la madre prende la varicella 1 settimana prima del parto non
ha modo di passare gli anticorpi al feto, ma gli passa solo il virus.
Vaccinazioni in gravidanza
Nessun vaccino fatto a una madre in gravidanza provoca danno al feto nè alla madre.
I vaccini possono essere utilizzati tutti, alcuni devono essere somministrati in gravidanza per
influenza stagionale, influenza pandemica, influenza quadrivalente, pertosse.
Il vaccino attuale della pertosse non da alcun effetto collaterale, ma per motivi immunologici da una
copertura a durata di 5-6 anni. L'adulto prende la pertosse, 3-4 volte nel corso della vita senza però
che questa venga diagnosticata. 8
La strategia del cocooing, ossia la vaccinazione in persone a stretto contatto con il neonato si è
rivelata fallimentare; si è dunque passato ad una vaccinazione in gravidanza per proteggere dalla
pertosse il feto.
Il vaccino antinfluenzale protegge dall'influenza senza essere causa di danno.
In gravidanza si vaccina tra la 27esima e la 36esima settimana, poichè è l'epoca in cui la madre è in
grado di trasmettere gli anticorpi al feto.
Durante l'allattamento al seno è possibile somministrare tutti i vaccini al bambino, mentre non è
indicata per la madre la somministrazione del vaccino per la febbre gialla.
La febbre
L'uomo ha sotto l'encefalo, sopra l'ipofisi un centro della termoregolazione costituito da una
struttura cribrosa attraverso cui passa il sangue che da l'informazione su quale è la temperatura
corporea e dunque se la temperatura è bassa (freddo) si ha brivido e vasocostrizione, al contrario se
la temperatura è alta si ha sudorazione e vasodilatazione.
La febbre si definisce con una temperatura ascellare +37.5°C, ha un ritmo circadiano ed è è più
bassa verso le 5 di mattina e più alta verso le 17.
È importante ricordare che gli antipiretici:
1. vanno utilizzati non per la febbre ma per il malessere
2. Si somministrano per bocca
3. Non vanno prescritti in combinazione
4. Non prevengono le reazioni vaccinali
5. Non provocano le convulsioni
La febbre e infiammazioni sono presenti da 400.000.000 anni in tutta la scala zoologica, ed è
essenziale per la sopravvivenza, poichè è un meccanismo difensivo dell'organismo.
I bambini che non sviluppano febbre elevata in corso di sepsi, è un evento predittivo di mortalità.
I tipi di febbre
Intermittente: fasi sotto 37 (es.malaria)
Continua: oscillazioni 1°C (es.polmonite)
Remittente: oscillazioni 1°C senza scendere sotto 37 (es.sepsi)
Subcontinua: periodi irregolari di febbre e TC normale (es.malaria perniciosa)
Ondulante: lunga durata con fase di lieve entità (es.brucelosi)
Febbricola: lunga durata m lieve entità
Per ogni grado C in più oltre la norma corrispondono circa 10 battiti cardiaci oltre la norma.
Strumenti per la misurazione della TC
Mercurio: in posizione per 8 minuti, basso costo. Svantaggi: fragile, tossico, difficile smaltimento
Digitale: 2 minuti, basso costo, sonda flessibile per misurazione rettale.
Cristalli liquidi: 5 sec in posizione, facile uso, infrangibile e non tossico. È poco affidabile.
Infrarossi: In posizione 3 sec in posizione. L'infrarosso a distanza evita il contatto con cute e
mucose.
Terapia antipiretica nel paziente pediatrico
Gli unici due principi attivi utilizzabili in pediatria sono paracetamolo e ibuprobene. L'ibuprofene
ha in piu la capacità antinfiammatoria. Ad esempio nella polmonite, dare l'ibuprofene, mette a
rischio di sviluppare pleurite poichè si toglie al paziente la capacità infiammatoria.
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Non utilizzare cortisonici nel paziente pediatrico, pessimo antipiretico, poichè cancella i sintomi.
Non somministrare mai ibuprofene o paracetamolo insieme. Il paracetamolo può essere
somministrato in gravidanza e nel neonato. Il paracetamolo viene utilizzato anche nei casi di
pervietà del dotto nel neonato. Ibuprofene al dosaggio di 10mg/kg e paracetamolo 15mg/kg hanno
equivalente efficacia.
MAI SOMMINISTRARE ASPIRINA, poichè in concomitanza con infezione virali dava la
sindrome di Reye.
Poiche la febbre è un aumento della tempatura centrale, l'applicazione di ghiaccio, spugnature,
crioterapia, bagni ghiacciati sono inutili e ontroproducenti poche in presenza dello stimolo freddo il
bambino fa aumentare la vasocostrizione e gli aumenta la temperatura.
Nell'ipertermia servono per far diminuire la temperatura ghiaccio, spugnature e bagni ghiacciati.
L'effetto delle supposte è analogo alla somministrazione per os; la supposta non si da praticamente
mai. Se uno ha la febbre elevata, malessere e vomita si utilizzano le supposte. La somministrazione
per os deve avvenire con apposito dosatore. Gli antipiretici sono inefficaci nel prevenire le
convulsioni febbrili; unico rischio delle convulsioni febbrili è la semplice recidiva.
Se un bambino accede in DEA accompagnato dai genitori che informano che aveva un'anamnesi
• positiva per febbre e al momento della misurazione è apiretico, deve essere considerato febbrile
con una temperatura riferita nell'anamnesi.
La misurazione dei genitori o altro adulto responsabile deve essere considerata affindabile come
• se effettuata in ospedale o ambulatorio.
L'assenza di febbre in un bambino precedentemente febbrile non è elemento predittivo negativo
• per infezione virale.
Se si somministra ATB e non passa la febbre entro 72h, rivalutare il bambino e desumere che non
• abbia un'infezione batterica.
La risposta all'antipiretico non è elemento predittivo negativo per infezione batterica grave.
•
Per far scendere la febbre, dobbiamo attendere 1h abbondante dalla somministrazione di
antipiretico.
Da quali malattie può essere causata la febbre?
Leishmania: febbre, splenomegalia, ipergammaglobulinemia
• Bartonella (trasmessa dal graffio del gatto)
• Kawasaki: patologia a eziologia sconosciuta, con bassa risposta agli antipiretici e nulla agli ATB.
• Afte. Dopo 5gg di Tc inspiegabile indirizzare il bambino al DEA, poichè può andare incontro ad
aneurisma coronarico.
Artrite reumatoide: regolare Tc non infezione-correlata
• PFAPA: passa con gli anni, regolarmente ogni 28gg gli viene la febbre 38.5-39. Curabile con
• tonsillectomia o terapia con 1cp di bentelan.
Malaria: quando un bambino torna da un paese a rischio e ha la febbre, ha la malaria fino a
• contraria diagnosi. Diagnosi con 2 strisci, uno a goccia spessa che permette di concentrare i
parassiti e valutare la parassitemia, il secondo a goccia sottile permette di stabilire la specie e di
valutarne la parassitemia in caso di infezioni rilevanti.
Leucemie e linfomi
•
L'eruzione dentaria NON fa venire la febbre. Le vaccinazioni vengono effettuate in un'età in cui
sono più frequenti le malattie febbrili. La febbre dopo la vaccinazione può non essere effetto
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collaterale della vaccinazione ma manifestazione di malattia. Non è legittimo attribuire al vaccino la
febbre se no dopo aver visitato il bambino.
La diagnosi infermieristica ha un forte impatto sul paziente e sull'organizzazione della degenza.
L'emivita delle conoscenze mediche è di 4.3 anni, dunque la metà del sapere circa le conoscenze
medico-infermieristiche devono essere aggiornate continuamente.
Le convulsioni febbrili
Si definisce come confusione febbrile una convulsione tonicoclonica con febbre superiore a 38.8°C.
Capitano nei bambini con meno di 5 anni. Il trattamento consiste nella diminuizione della
temperatura, nella cura della fonte di febbre e nel controllo delle convulsioni. È controversa l'utilità
di trattamento anticonvulsivante a lungo termine per prevenire le recidive in corso di febbre. Una
convulsione febbrile ha durata non superiore a 1-2 minuti; in genere, viene consigliata l'esecuzione
di un EEG di controllo.
Infezione delle vie aeree
La più comune infezione delle vie aeree è il ra