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Pedagogia speciale - dalla Legge Gentile al Pei Pag. 1
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sostegno nelle elementari e medie, passando da una scuola uguale per tutti ad una scuola diversa per

ciascuno, nella quale l'alunno con handicap inizia finalmente ad essere accettato. È formata da 17

che riassumono questi concetti: L’articolo 2

articoli, nello specifico due di rilevante importanza

nelle scuole elementari e l’articolo 7 nelle scuole medie dispongono che al fine di agevolare

l’attuazione del diritto allo studio e la piena formazione dell’alunno, gli insegnanti devono

impegnarsi nel ridigere la programmazione educativa, che può appunto comprendere attività

scolastiche integrative. La programmazione è la chiave di svolta, non più programmi ministeriali

ma una proposta didattica capace di rispondere ai bisogni della realtà territoriale in

calati dall’alto

cui la scuola opera.

1980, OMS (ICIDH)

L’organizzazione mondiale della sanità pubblica l’ICIDH (classificazione internazionale di

disabilità e handicap) in uso fin al 1999. Essa puntava l’attenzione sulla malattia

menomazioni,

facendola coincidere con la persona, proponendo uno schema di flusso lineare unidirezionale,

– DISABILITA’ –

iniziando dalla malattia: MALATTIA MENOMAZIONE- HANDICAP.

2001,OMS (ICF) le abilità residue dell’individuo

Propone una diversa classificazione chiamata ICF, che valuta

(classificazione internazionale della funzionalità), descrivendo lo stato di salute e la situazione di

vita quotidiana delle persone in relazione all’ambito sociale, familiare e lavorativo, sottolineando

l’individuo nella sua unicità. A differenza della precedente classificazione, in cui veniva dato ampio

l’OMS fa riferimento a termini che analizzano

spazio alla malattia con accezione negativa, nel ICF

salute dell’individuo in chiave positiva (funzionamento e salute).

la La preoccupazione di alcuni

genitori a volte è che il fatto di avere in classe bambini e ragazzi che hanno bisogno di tempi più

lunghi e di modalità diverse per apprendere possa “rallentare” il programma dell'intera classe e

quindi l'apprendimento del loro figlio. Secondo l'ICF un bambino non vedente ha una disabilità

nella sua classe se non vi è una spiegazione verbale di quello che si sta facendo alla lavagna, se non

didattico “tattile” o libri scritti in braille.

ha a disposizione materiale Mettendolo in condizione di

disporre di questi strumenti la disabilità scompare (non il suo problema di salute che rimane, ma

categoria “a parte” fissa e

scompare la sua limitazione nella partecipazione). I disabili, non sono una

stabile, ma la disabilità è una condizione mutevole che varia nel tempo a seconda del contesto e che

può momentaneamente riguardare tutti, anche i nostri figli; l'esempio più immediato è quello fisico:

un bambino che per 3 mesi è costretto a venire a scuola in sedia a rotelle con il gesso perché si è

rotto la gamba ha una condizione di salute tale per cui senza gli adeguati accorgimenti e

facilitazioni nel contesto (un banco adatto, una rampa al posto delle scale, un assistente che lo

accompagni al bagno ecc.) vive una condizione di disabilità. O un bambino particolarmente timido

e inibito a cui si propongono solo prove sotto forma di interrogazioni orali davanti alla classe e mai

compiti scritti. La sorpresa è che quindi anche nostro figlio può trovarsi inaspettatamente magari

anche solo momentaneamente in una situazione di disabilità. La presenza di un soggetto interessato

da deficit abitua anche gli alunni a scoprirsi ciascuno diverso, ciascuno fragile in uno o più aspetti,

ciascuno vulnerabile e bisognoso del sostegno degli altri: in una parola educa all'empatia e alla cura

dell'altro, presupposto indispensabile per una vita adulta in una società tollerante e giusta.

Dettagli
Publisher
A.A. 2019-2020
3 pagine
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-PED/03 Didattica e pedagogia speciale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher marciste8 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Pedagogia speciale e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Cagliari o del prof Altieri Daniele.