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Estratto del documento

ICF

Viene sviluppato dopo l' ICIDH 2 , nel 2002.

Considera la disabilità nella relazione persona- ambiente.

E' un modello applicabile a tutte le persone.

Caratteristiche principali del modello ICF:

-Non tiene conto della menomazione ma dello stato di salute.

-Lo stato di salute è interpretabile sotto le componenti biologica, psicologica,sociale

da qui modello bio-psico-sociale.

- Ogni individuo può decrementare il proprio stato di salute e quindi sperimentare una

disabilità, la disabilità non è piu' quindi una condizione di pochi ma può diventare di

chiunque decrementi il proprio stato di salute.

- Non si focalizza sulla causa del deficit ma sul FUNZIONAMENTO ovvero

sull'impatto che la disabilità stessa ha sull'ambiente.

DESCRIZIONE DEL MODELLO:

Funzioni corporee ---> b

Funzioni fisiologiche / psicologiche.

Strutture corporee ----> s

Strutture, componenti anatomiche

Attività e partecipazione ------> d

Attività : Esecuzione di un compito o azione da parte dell'individuo.

Limitazione dell'attività: le difficoltà che un individuo può riscontrare nello svolgere

un'attività.

Partecipazione: E' il coinvolgimento di una persona in una situazione di vita che da

alla stessa possibilità di assumere un ruolo sociale.

Limitazione alla partecipazione: Paragone tra la persona con disabilità e quella senza

possono creare una limitazione alla partecipazione.

CAPACITA' E PERFORMANCE ( QUALIFICATORI )

La capacità : è il + alto livello probabile di funzionamento della persona misurata in

ambiente standard.

La performance : è un qualificatore ed indica quello che un idividuo fa nel suo

ambiente in presenza di facilitatori.

Fattori ambientali ------> e

Fattori esterni del mondo che possono avere un impatto sulle prestazioni dell

individuo in un determinato contesto.

FACILITATORI Mediante la loro assenza o presenza migliorano la condizione di

disabilità.

Inlfuiscono sull'accesibiltà dell'ambiente, forniscono tecnologie d ' assistenza e

spingono verso atteggiamenti positivi. I facilitatori evitano che una menomazione

restringa la possibilità di partecipazione

BARRIERE elementi che appartengono ad un ambiente e mediante la loro presenza o

assenza creano disabilità limitano quindi il funzionamento

Includono l'ambiente fisico inaccesibile , assenza di tecnologie e assistenza,

atteggiamenti negativi

Fattori personali

AAIDD : Struttura concettuale del funzionamento umano:

1) Struttura a 5 dimensioni

2) Ruolo dei sostegni nel promuovere il funzionamento umano

Modello ideato nello specifico per la disabilità intellettiva

AIIDD Considera i sostegni come fondamentali per accrescere il funzionamento

(Diverso dall ICF che invece fa riferimento a barriere e facilitatori ).

DF / DIAGNOSI FUNZIONALE

E' la descrizione analitica della compromissione funzionale dell'alunno in situazione di handicap

( termine giustificato dalla legge 104 del 1992)

SOGGETTI CHE LA ELABORANO => UNITA' MULTIDISCIPLINARE

- il medico specialista della patologia segnalata

-specialista in neuropsichiatria infantile

- terapista della riabilitazione

Operatori sociali

DF deriva dall'acquisizione di elementi clinici e psico-sociali.

Elementi clinici derivano dalla visita medica

Elementi psico sociali da specifica relazione in cui siano compresi a)dati anagrafici b)

riferimenti al nucleo famigliare.

ARTICOLAZIONE

a) Anamnesi fisiologica e patologica del soggetto => Con riferimento alla nascita,

alle fasi di sviluppo, alle malattie, vaccinazioni avute dai 0 a 16 anni.

b) diagnosi clinica : data dal medico specializzato nella patologia trattata.

DF => Necessaria per il recupero del soggetto deve tenere conto delle potenzialità del

soggetto registrabili secondo gli aspetti

1) cognitivo: linee di sviluppo raggiunte e capacità di integrazione e competenze

2) affettivo-relazionale: autostima e relazione con gli altri

3) Linguistico: comprensione, produzione e linguaggi alternativi

4) Sensoriale: deficit → vista, udito, tatto

5)motorio prassico: motorietà globale

6)Neuropsicologico: memoria, attenzione, organizzazione spazio temporale

7)Autonomia : personale e sociale

PDF => PROFILO DINAMICO FUNZIONALE

Sulla base della diagnosi funzionale, descrive i possibili livello di risposta da parte

dell' all'alunno in condizioni di handicap riferito a relazioni in atto e a quelle

programmabili

SOGGETTI CHE ELABORANO IL PDF:

Unità multidisciplinare composta da docenti curricolari e docenti specializzati.

ARTICOLAZIONE:

1) Descrizione funzionale dell'alunno: in relazione alle difficoltà che l'alunno può

incontrare

2) Analisi dello sviluppo potenziale : Dell'alunno a breve e medio termine. Si deduce

dai seguenti parametri

a) cognitivo: potenzialità esprimibili in relazione al livello di sviluppo raggiunto

b) affettivo-relazionale: potenzialità esprimibili nella relazione del sé e con gli altri

c)comunicazionale: interazione, mezzi privilegiati, contenuti piu importanti

d)linguistico: In relazione alla comprensione del linguaggio orale, verbale e uso

comunicativo

e)sensoriale: in relazione alla dimensione visiva, uditiva,tattile

f) motorio prassico: motoricità globale, motoricità fine

g) neuropsicologico: capacità mnesiche, intellettive, organizzazione spazio temporale

h) autonomia: persona e sociale

i) apprendimento : in relazione all erà scolare, prescolare ..

PEI => PIANO EDUCATIVO INDIVIDUALIZZATO

E' il documento nel quale vengono descritti gli interventi integrati ed equilibrati tra

loro predisposti all'alunno in situazione di handicap.

SOGGETTI CHE LO ELABORANO:

- Operatori sanitari individuati dalla USL o dagli insegnanti

- insegnante operatore psico-pedagogico

-famiglia o comunque chi esercita la patria potestà

ARTICOLAZIONE

Sulla base della DF e del PDF, il PEI propone degli elementi finalizzati al diritto

all'educazione e all'istruzione ed integrazione sociale dell'alunno portatore di

handicap.

Nel PEI devono essere presenti tutte le azioni, interventi che devono essere presi in

carico globalmente da docenti, genitori, enti territoriali ecc..

AZIONI FONDAMENTALI

1) Situare il caso

2) Definire il problema

3) Definire i bisogni

4) Osservazioni preliminari

5) Definizione obbiettivi e interventi negli assi

6) Scelte delle strategie di intervento

7) Definizione delle attività collegate agli obbiettivi

8) Valutazioni

GLI ADATTAMENTI E I

COMPORTAMENTI PROBLEMA

ADATTAMENTI : NEGLI OBBIETTIVI

INPUT => Stimolo nei confronti del quale il soggetto agirà

AZIONE => La risposta del soggetto allo stimolo => Comprensione dell input,

elaborazione,output.

Nell'adattamento si dovrebbe tener conto delle 3 componenti dell'azione:

COMPRENSIONE :lessico più facile , lettere più grandi

ELABORAZIONE: Più esempi per le strategie utilizzabili (mappe concettuali )

PRODUZIONE Si guida la mano, si traccia con dei piccoli punti un percorso di

scrittura

Adattare significa armonizzare :

Meno cambiamenti possibili sono prediletti

L'intervento di adattamento deve davvero essere significativo per l'utente

1) SOSTITUZIONE: obbiettivo uguale, si cambia la modalità di accesso, si

traducono input e output.

Esempio: Comprendere un testo per una persona non vedente => uso materiale

Braille

2)FACILITAZIONE:

L'obbiettivo viene ricontestualizzato ma resta lo stesso.

-Obbiettivi proposti con altre persone e in contesti reali

-Gli aspetti strutturali del compito mutano ( spazio – tempo )

-Tecnologie piu' motivanti interattive

- Gruppi di apprendimento / tutoring

- Stimoli diversi ( mappe, disegni, colori … )

Esempio: ( di contesto ) Eseguire operazioni applicate ai problemi => Calcolare il

resto al mercato

3) SEMPLIFICAZIONE

Viene semplificato l'obbiettivo dell'attività.

Comprensione => Intervenire sul lessico che fornisce informazioni e renderle più

comprensibili

Elaborazione => Ridurre la complessità concettuale

Modalità di risposta => Sostituendo alcune routine ( calcoli con calcolatrice ) /

Ammettendo + errori.

Esempio : DSA,ADH,RM => Uso di tabelle, calcolatrice,mappe

4)SCOMPOSIZIONE NEI NUCLEI FONDANTI

Necessario individuare all'interno di un percorso gli aspetti essenziali che possono

essere più significativi per la persona con disabilità.

I singoli contenuti delle attività vengono spostati su concetti più ampi: autonomia

personale, sociale,funzioni cognitive

5)PARTECIPAZIONE ALLA CULTURA DEL COMPITO

Nei casi gravi ( che non possono rispondere alle prime 4 modalità ) si ricercano

quegli aspetti che consentono un avvicinamento concreto al clima di gruppo, aspetti

emotivi e affettivi, partecipazione alla vita del gruppo.

APPRENDIMENTO E' SIGNIFICATIVO QUANDO

1) E' UTILE PER IL FUTURO

2) E' TRASFERIBILE IN ALTRI CONTESTI

3) AUMENTA L'AUTONOMIA PERSONALE E SOCIALE

COMPORTAMENTI PROBLEMA

Sono tutte quelle condotte, azioni , frasi compiute o omesse che recano problemi o

difficoltà alla persona in relazione con l'ambiente

-Aggressività

-Autolesionismo

-Iperattività

-Bizzarrie

-Rifiuto

INTERVENTI:

1) ALLEANZA PSICOEDUCATIVA: Indica un intervento non punitivo o

repressivo ma prevede competenze comunicative interpersonali ed alternative.

Si crea un “alleanza “ tra tutte le figure che condividono la responsablità di cura

( docenti, famiglia , educatori etc..)

condividere il lavoro educativo è sicuramente la chiave per rendere efficace lo stesso

e quindi favorire l'integrazione e la partecipazione sociale della persona nonché

migliorare la sua qualità di vita.

PROBLEMI DA AFFRONTARE:

- opposizone alle risposte educative ( chiusura in sé stessi, blocco, fuga )

- Logoramento dei rapporti educativi e identificazione di uno stigma che portano alla

riduzione degli obbiettivi

-Esclusione diretta dalla possibilità di autorealizzazione.

RISPOSTA DA METTERE IN ATTO:

-Capire perchè vi è un comportamento problema

- Sostituire tale comportamento con strategie socialmente più accettabili

LE ALLEANZE STRATEGICHE:

- Con la persona per capire il suo comportamento

-Tra le varie figure educative

- Alleanza con i bisogni della persona

DIFFICOLTA' DELLE ALLEANZE:

- Persona vista come nemico

-Difficoltà di alleanza tra le figure di riferimento educative

-Diffico

Dettagli
Publisher
A.A. 2017-2018
14 pagine
2 download
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-PED/03 Didattica e pedagogia speciale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Naomi1995 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Pedagogia speciale e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi di Genova o del prof Pennazio Valentina.