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Valori familiari di soggetti con rifiuto

Soggetti che soffrono di disturbi d'ansia, depressione e sintomi somatici correlati ai modelli comunicativi disfunzionali familiari. È emersa una correlazione (non univoca e definitiva) tra rifiuto/atteggiamenti prevalenti nella famiglia riguardo la scuola: la famiglia considera la scuola un obbligo a cui sottostare e tramette al figlio un ipoinvestimento di importanza della scuola. Atteggiamento opposto: iperinvestimento indirizzando il figlio verso un modello ideale di studente trasmettendo perfezionismo ed alte aspettative senza considerare le possibilità del figlio stesso.

L'analisi dei modelli di funzionamento familiare è utile per individuare le variabili che mantengono il rifiuto scolastico. Spesso i genitori davanti al rifiuto del figlio non si impongono e lo lasciano libero di dedicarsi ad attività gradite (comportamento lassista); mentre altri genitori scelgono corsi per corrispondenza, servizi educativi a domicilio.

Fanno certificati medici per giustificare l'eccessivo assenteismo, diventano complici (comportamento iperprotettivo): entrambi mantengono il rifiuto e ostacolano il processo di estinzione!

L'incapacità dei genitori di gestire le proprie emozioni può essere la causa dell'ansia dei figli, ad esempio se hanno aspettative troppo alte verso il figlio.

Prange = la maggiore adattabilità della famiglia è correlata a figli con disturbi d'ansia. VS: genitori di ragazzi con disturbi d'ansia = atteggiamenti iperprotettivi e controllanti e danno una minore autonomia psicologica al figlio, minore autonomia ed apertura verso il prossimo e maggiore intimità nel nucleo familiare.

Disturbo depressivo e rifiuto scolastico in ragazzi = correlato alla bassa coesione familiare (famiglie "disimpegnate"), correlati alla rigidità familiare e bassa adattabilità.

Sintomi somatici: Il primo impatto con la scuola comporta nuovi principi.

(orari, Fattori relativi agli studenti. compiti, regole) x cui il soggetto deve usare schemi di adattamento facendo ricorso al repertorio comportamentale = esperienze acquisite in passato. Vanno considerate le conseguenze di modelli che raggiungono alti livelli di riuscita, ottenendo gratificazioni dall'ambiente: se questi comportamenti sono attuati da persone di sesso età/sesso/status socio-economico, innescano processi imitativi. La motivazione ad imitare nasce su 3 basi: valenza positiva (dà esiti positivi) + valenza funzionale (conseguenze della (vederlo ripetere + volte), MA hanno importanza anche le performance efficaci) + prevalenza condotte comunicative verbali e non usate da persone significative. Gli stili interattivi + funzionali sono stimoli (prompting) basati su incoraggiamenti su punti forza e possibilità di successo (invece messaggi basati sulle debolezze inibiscono impegno e perseveranza: i successi vanno abbinati a gratificazioni ed eventi rinforzanti.

che stimolano la ripetizione di comportamenti vincenti si consolidano atteggiamenti x l'efficacia mantenimento dell'immagine positiva di sé. = prerequisito per la riuscita! Xkè CHI ha autostima rischia la sconfitta e può ottenere il successo xkè si mira ad elevare le aspirazioni personali. Altro fattore x l'autoefficacia è la modalità adottata x spiegare le cause di un successo/fallimento: l'attribuzione di causa, che ha effetti sull'aspetto cognitivo, emotivo-affettivo e sui comportamenti. SE il soggetto pensa che la causa della sua incapacità di stare in classe sia la sua capacità interna vivrà ogni insuccesso come duraturo, INVECE SE lo riconosce come mancanza di impegno/sforzo lo considera casuale ed evitabile! cerca una strategia vs fallimento è disattenzione + condotta di Chi vive la scuola come minaccia attua un meccanismo di difesa disturbo +

trascuratezza nei compiti. Ogni fallimento = fuga e ansia.

Trattamento del rifiuto scolastico - L'assessment comportamentale

Per individuare le variabili del rifiuto scolastico sono necessari due tipi di assessment:

  • con il grado dell'autovalutazione, in cui lo studente parla delle sue paure, compilando una scheda a 6 punti, utile all'educatore per comprendere il livello di preoccupazione in base alle situazioni: scala LIKERT
  • programmare un intervento MA anche al docente per comprenderne il comportamento;
  • l'osservazione del rifiuto dei comportamenti tipici

Dopo aver individuato entità e tipo di disturbo, si deve capire quali bisogni vengono soddisfatti dal comportamento di rifiuto per contrastare ciò che mantiene e alimenta il rifiuto scolastico. Serve un'azione graduata che da un lato riduca i benefici (trasferimento di competenze ai genitori/docenti) e dall'altro promuova alternative alla delega/rinuncia/rinvio (potenziando i fattori individuali e fissando obiettivi).

specifici). È difficile trovare strategie adatte a fronteggiare le cause del disturbo perché si ha una varietà di sintomi e cause: una sola causa può essere espressa in modi diversi, e un sintomo può essere causato da più cause. Il rifiuto scolastico va trattato partendo dal suo aspetto multi-componenziale, adottando strategie che coinvolgano TUTTI gli aspetti del disturbo. Per una gestione totale delle dinamiche in tutti i contesti di vita serve un "approccio a più livelli" per coinvolgere la famiglia (abilità trasferite ai genitori, ad esempio per gestire sintomi emotivi e somatici, con compiti versus comportamenti oppositivi; la scuola, per dare competenze relazionali versus condotte di rifiuto). Si deve operare sui bisogni del ragazzo facendo leva sui punti forza cognitivi-emotivi e per mobilitare le risorse verso situazioni stressanti. Intervento rivolto al soggetto. Le principali difficoltà arrivano quando un ragazzo sideve inserire a scuola e, staccandosi dalla famiglia, non si ritiene all'altezza di un compito e non possiede competenze per il successo scolastico. Queste problematiche per alcuni possono essere una carenza specifica, per altri una disfunzionalità generalizzata. I due fattori si influenzano a vicenda (acquisire competenza consapevolezza di efficacia nuovi successi!). Partendo da ciò è stato creato un piano operativo in cui l'acquisizione di competenza sia funzionale all'empowerment individuale (per dare la sensazione di possedere gli strumenti per controllare gli eventi esterni e stimolarlo ad attuare cambiamenti per vincere ostacoli interni/esterni per raggiungere il benessere). A tale scopo si useranno interventi strutturati con l'obiettivo di aumentare le interazioni sociali positive, colmare le carenze soggettive e promuovere l'autonomia personale; inoltre, si daranno competenze necessarie per dare un senso di autoefficacia.abilità scolastiche.difficoltà tramite gli strumenti posseduti

Armonia in ambito scol. = il soggetto formula da solo istruzioni utili, regola la condizione emotiva con l’autocontrollo nella situazione temuta ed si auto-gratifica x i successi.

LA COMPONENTE COGNITIVA.Æ trasmettere la possibilità di modificare emozioni e comportamenti se sgradevoli.

I obiettivo

Il primo passo è riflettere sui propri pensieri (x dominarli e sostituirli) xkè precedono SEMPRE la condizione di malessere. Secondo passo = rendere il soggetto consapevole delle proprie modalità di interpretazione degli eventi: analisi sulle convinzioni errate.

Si propone un taccuino di automonitoraggio, strumento x attaccare i pensieri spiacevoli analizzando e descrivendo e situazioni ogni volta che la scuola è associata a un pensiero disturbante, x capire quale significato si attribuisce a un evento.

Æ Per allenare alla flessibilità cognitiva vs rigidi schemi di pensiero si usa

L'obiettivo è la rappresentazione positiva di immagini mentali vincenti dell'individuo che affronta eventi prima evitati, utilizzando la tecnica "fantasia guidata".

Gestire le paure, anche con la fantasia, incide sull'esercizio pratico nella realtà: si accompagna il soggetto verso nuove prospettive per fargli sperimentare esperienze di successo.

Favorire il senso di autoefficacia e far scoprire al soggetto le proprie potenzialità tramite il momento di preparazione per affrontare i compiti. La metodologia è fondata sulla strutturazione di strategie cognitive alternative in base alle risorse del soggetto, determinate dagli eventi vincenti per il soggetto.

La finalità è farlo sentire autoefficace, renderlo consapevole di saper padroneggiare un compito facendogli sperimentare il successo. Il soggetto crea "catene di associazione" utilizzando gli stessi metodi per situazioni simili, ottenendo successo ripetuto. È importante mettere in atto

comportamenti adeguati al superamento delle proprie paure,IV obiettivosperimentando in realtà la possibilità di gestire gli eventi. Per motivarlo ad agire si puòcomunicare verbalmente i comportamenti da attuare. Il metodo mira a far desiderare lasoggetto il superamento degli ostacoli e descriver le modalità idonee x esiti positivi.Æ Per ottenere esiti positivi si devono pianificare azioni di accompagnamento nellaV obiettivocase di gestione eventi. Ilsoggetto viene guidato al vivere nel presente focalizzando l’attenzione su ciò che vive/sentecon esercizi in vari contesti.2° metodo: istruzioni operative/incoraggiamenti da usar sotto forma di auto dialogo x avere piùconcentrazione vs difficoltà.COMPONENTE EMOTIVAÆ gestire le emozioni negative associate ala scuola. Serve riconoscere leI obiettivomanifestazioni ansiose ed espressione verbale vs sistemi di fuga: si guida il ragazzo

Dettagli
Publisher
A.A. 2012-2013
83 pagine
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SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-PED/01 Pedagogia generale e sociale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher KrazyGin di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Pedagogia clinica e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Messina o del prof Bagnato Karin.