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IL PERCORSO DELLA SPERIMENTAZIONE
Nel 2009 si decise di agire su 3 livelli e
diffusioni:-
- Tutte le scuole con dotazioni di classe (Lim);
- poche scuole con la creazione di Classi 2.0;
- pochissime scuole con la creazione di Scuole 2.0.
In tal modo, si voleva contagiare e innescare una
trasformazione grazie alla semina dell’innovazione.
guidando il rinnovamento con politiche dall’alto
come editoria digitale, Lim e libri di testo.
Oggi,invece, il Piano nazionale scuola digitale
intende passare dal livello sperimentale alla messa a
sistema delle numerose azioni e dei finanziamenti che,
nelle intenzioni originarie, dovevano costituire la
spinta all’innovazione”.”. Pertanto, “grazie ai nuovi
provvedimenti normativi, all’avvento dell’Agenda
digitale e alla valutazione e raccomandazione
dell’Ocse, sono state tracciate tre linee di intervento:
a) migliorare le infrastrutture di Information
Communication Technology e la connessione nelle
scuole;
b) moltiplicare le opportunità di formazione dei
docenti;
c) favorire il ricorso alle risorse educative aperte ”.
Uno dei meriti del Piano nazionale è quello di essere
partito appunto dalla volontà dei docenti più motivati