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Effetti dannosi della fase acuta e subacuta sul midollo spinale

Comunque sia 24 ore è il limite temporale entro il quale la finestra terapeutica della fase acuta ha una sua utilità.

Danno "Secondario": (dopo le prime 24 hh)

  1. da ipotensione
  2. da lipoperossidazione (riperfusione)
  3. da gliosi

Questi sono gli eventi a cui il midollo lesionato può andare secondariamente incontro e che bisogna scongiurare con la finestra terapeutica della fase subacuta.

Particolarmente importante da tenere presente è l'ipotensione, specialmente in pazienti sottoposti a interventi chirurgici in anestesia generale: un'anestesia lombare provoca sempre ipotensione ma finché si è in sala questa è tenuta sotto controllo dall'anestesista, poi magari il paziente operato torna a letto e due giorni dopo diventa paraplegico, perché l'ipotensione ha causato un'ischemia midollare.

Compressione del Midollo Spinale:

Eziologia:

  • compressione extradurale: artrosi, metastasi, tumori primitivi, ernia del disco
  • stenosi del canale vertebrale

    compressione intradurale: tumori primitivi, impianto basso del sacco durale.

    La compressione del midollo provoca principalmente dolore come sintomo fondamentale. Ciò è dovuto a come è strutturata l'irrorazione del midollo: ho un'arteria spinale anteriore e 2 posteriori che decorrono verticalmente e che emettono collaterali grosso modo orizzontali che circondano il midollo "a rete".

    È una circolazione terminale: i vari segmenti midollari sono irrorati da vasi terminali, privi di anastomosi, perciò se si occlude un vaso non ci può essere alcun compenso.

    Una patologia compressiva del midollo dunque comprime inizialmente proprio i vasi e per questo ho dolore: se comprime i vasi collaterali ho un dolore circoscritto, se invece comprime i vasi principali ho un dolore più diffuso, esteso.

    Mieliti Trasversele patologie che interessano trasversalmente un segmento del midollo spinale sono

    frequentemente di natura traumatica, mentre più rare sono quelle infiammatorie e vascolari. Possono produrre sezioni complete o incomplete, con le rispettive sindromi. Siringomielia: come abbiamo già visto si tratta di una cavità cistica del midollo che può essere congenita o acquisita:
    1. congenita o disrafica, cioè malformativa;
    2. traumatica;
    In passato si definiva un terzo tipo, la siringomielia "idrodinamica", cioè dovuta alla lenta e progressiva erosione di uno spazio vuoto midollare da parte del liquor, ma in realtà alla base c'è sempre un piccolo trauma. Sintomi della siringomielia: deficit "sospesi" di sensibilità e (meno frequenti e importanti) di forza, areflessia locale, eventualmente amiotrofia e distrofie cutanee che riguardano solo i neuromeri interessati dalla cavità. Nella siringomielia si può avere spesso una netta dissociazione tra l'entità della lesione vista.

    All'imaging e la sintomatologia che produce. Quindi, anche se la diagnosi viene sempre fatta con gli esami di imaging, gli esami neurofisiologici (in particolare i PESS e i PEM) sono fondamentali per decidere se è il caso di intervenire chirurgicamente oppure no. Questi sono anche fondamentali per verificare il miglioramento dell'attività neuronale dopo un intervento.

    Mielopatia Spondiloartrosica:

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Publisher
A.A. 2012-2013
3 pagine
SSD Scienze mediche MED/26 Neurologia

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher valeria0186 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Neurologia e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Firenze o del prof Pinto Francesco.