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PATOLOGIE PALPEBRALI

Calazio

Interessa le ghiandole di Meibomio, che vanno incontro a ostruzione dell'orifizio di scarico, il secreto continua ad essere prodotto e tende ad accumularsi, ma non viene eliminato, scatenando una reazione infiammatoria.

Segni: -ispessimento sferoidale della palpebra (pallina)-non presenta dolore e puntine gialle, come l'orzaiolo-più grosso, presenta più edema e granuloma dovuto alla reazione infiammatoria (raramente si risolve da sola)

Terapia: antinfiammatoria

Se è lì da molto tempo in genere non se ne va. Se si riesce a vedere qual è l'orifizio occluso si può aprire e schiacciando la palpebra, si fa uscire il contenuto della ghiandola di Meibomio (non va mai fatto in caso di orzaiolo), poi si applicano pomate cortisoniche.

Se la terapia non funziona o il calazio è lì da troppo tempo, è molto esteso, si procede con l'intervento chirurgico e si drena il contenuto.

Orzaiolo

E'

un’infezione che interessa le ghiandole sudoripare. Segni e sintomi: - sollevamento giallo sulla rima palpebrale (pus) - dolore Se anche non fa la puntina gialla si riesce facilmente a diagnosticarlo e a capire il punto dove il soggetto sente dolore. Terapia: - antibiotica, pomata/unguento per alcuni giorni - impacchi caldo umidi, indeboliscono la cute e favoriscono l’apertura della ghiandola Blefarite Infiammazione del bordo palpebrale, può avvenire in giovane età ed è favorita dall’ipermetropia. Se il soggetto non è ipermetrope → intervenire subito, sennò può diventare cronica e sempre più fastidiosa nel tempo. Segni: - (alla lampada a fessura) bordo palpebrale appare ondulato, non lineare, continui avvallamenti (in corrispondenza delle ghiandole di Meibomio) - Squame sul bordo palpebrale, diventano come forfora e cadono (blefarite squamosa, fattore predisponente al calazio) Nelle forme più gravi può portare alla

perdita delle ciglia, perché il fatto infiammatorio può coinvolgere il follicolo pilifero. Terapia: igiene palpebrale. Lavare accuratamente il viso in maniera completa, utilizzando saponi con pH più acido (non con pH neutro o basico, perché tolgono la difesa della cute che ha pH acido)

Ptosi palpebrale

Palpebra chiusa involontariamente, monolaterale. Può essere un disturbo:

  • acuto, di tipo paralitico dell'elevatore (terzo nervo cranico)
  • congenito, in questo caso capire l'impatto dell'apertura palpebrale sulla funzione visiva. Assicurarsi che la palpebra non copra il forame pupillare, perché nel tempo porta ad una ambliopia. Va operata per impedire l'ambliopia.

Fenomeno di Marcus Gunn: palpebra rimane ptosica, si alza quando il soggetto apre la bocca. Dovuta a mal innervazione

Lagoftalmo

La palpebra rimane sempre aperta, dovuta a paralisi del muscolo orbicolare (settimo nervo cranico), spesso post chirurgia. La cornea è

costantemente esposta all'aria, non c'è più ammiccamento e le lacrime non vengono più distribuite sulla superficie oculare, quindi le proprietà antibatteriche e antisettiche non sono più presenti e va incontro all'essiccazione. La cornea indebolita dai processi di essiccazione può arrivare alla lacerazione, fino alla sua completa perforazione.

- Epitelio della congiuntiva (cheratinizzato): si crea un danno

- Epitelio della cornea (non cheratinizzato): si disidrata velocemente e arriva alla perdita completa della trasparenza.

Terapia:

  • unguento, applicato molte volte al giorno per creare ambiente protetto e impedire l'essiccazione, ma non può funzionare per molto tempo.
  • suturazione delle palpebre (se la paralisi è reversibile), lasciando aperto solo un piccolo punto nel canto nasale, nel quale applicare colliri lubrificanti. Nel momento in cui ci si accorge che la palpebra torna a muoversi, si rimuovono le suture.
Inserimento di pesi sullo spessore della palpebra (se la paralisi è post chirurgia), per facilitare la chiusura della stessa PATOLOGIE DA MALPOSIZIONE DELLE PALPEBRE
  • Ectropion
    • Palpebra inferiore sporge all'esterno
    • Lacrime non più drenate facilmente perché il puntino non viene "strizzato" (epifora, lacrimazione che fuoriesce)
    • Terapia: solo chirurgica
  • Entropion
    • Bordo palpebrale inferiore, per fatti cicatriziali o neurologici, va verso l'occhio
    • Le ciglia grattano sulla superficie oculare, provocando fastidio continuo. Possono causare delle erosioni dell'epitelio, ulcere e cheratiti che possono poi infettarsi
    • Terapia: solo chirurgica
(SINDROME) OCCHIO SECCO

Condizione derivante da un deficit della secrezione lacrimale sia in senso quantitativo che qualitativo.

Discomfort oculare → dislacrimia, alterazione del film lacrimale.

Cause:

  • Sindrome di Sjoegren: patologia che causa secchezza di diverse superfici mucose come l'occhio, la
bocca e i genitali. Una volta era considerato l'occhio secco inassoluto.
A livello oculare: viene a mancare la componente acquosa → secchezza oculare. La malattia è dovuta a una sostituzione secondaria a un processo infiammatorio del tessuto ghiandolare che produce la componente acquosa delle lacrime (ghiandola lacrimale principale). Non è la causa più comune.
- Uso di farmaci per via orale (farmaci per controllare la pressione arteriosa)
- Infiltrazione della ghiandola lacrimale
- Lavoro in ambienti con prodotti chimici
- Vizi di refrazione non corretti
- Alterazioni delle ghiandole di Meibomio (invecchiamento → meibomiti)
- Malattie congiuntivali danno nel tempo secchezza oculare
- Fenomeni infiammatori
Terapia: - lacrime artificiali monodose senza conservanti + collirio antinfiammatorio (cortisonico locale), se tra gli agenti scatenanti c'è l'infiammazione. Applicazione molte volte al giorno.
- Gel, somministrato nel sacco congiuntivale, sidistribuisce alla superficie dell'occhio e crea un film che ha una durata superiore alle gocce di collirio, con una evaporazione lenta dovuta al maggior peso molecolare.

Pomata unguento, somministrata sempre nel sacco congiuntivale, ha una durata ancora superiore e crea un film più denso, dovuto a un aumento della componente lipidica.

Abitualmente vengono somministrati alla sera.

Il dosaggio va poi gradualmente scalato e deve essere compatibile con la normale vita di un soggetto.

Complicanze:

  • Uso frequente e prolungato del computer, perché durante l'utilizzo si ammicca molto poco, causando anche lesioni congiuntivali superficiali.
  • Chirurgia refrattiva, se il trattamento con laser ad eccimeri ha provocato la distruzione dello strato epiteliale subbasale (cornea ipoestesica, meno sensibile), viene a mancare un elemento fisiologico della cornea che governa anch'esso la produzione lacrimale.

Prima di procedere all'intervento di chirurgia refrattiva bisogna quindi...

valutarel'iposecrezione lacrimale.

SCLERITI

Infiammazioni a patogenesi sconosciuta, o a malattie sistemiche, non associate ad altre malattie, a meno che non siano malattie sistemiche immunitarie.

Segni: - edema-noduli (visibili ad occhio nudo)-iperemia con vasi ectasici

Sintomi: dolore molto intenso, in particolare al tocco

Nella sua storia naturale può anche peggiorare grossolanamente e il tessuto sclerale può andare incontro a un assottigliamento che può arrivare in casi estremi alla necrosi del tessuto sclerale con perforazione.

Sclerite posteriore diffusa: c'è sempre il dolore come sintomo e, in modo modesto, l'iperemia.

Facendo l'esame OCT si vedrà nella retina la reazione infiammatoria al nodulo sclerale corrispondente, che per accumulo di liquido, quindi edema, determinerà un distacco sieroso.

EPISCLERITI

Fenomeni infiammatori della sclera, più superficiali, il nodulo non è ben evidente se non osservato alla

lampada a fessura.

MALATTIE DEI TESSUTI DELL'ORBITA

Si manifestano abitualmente con un unico segno, l'esoftalmo (o proptosi) dovuto a tantecause.

Esoftalmo

Bulbo che sporge rispetto al profilo dell'orbita (con un esoftalmometro si misura la sporgenzadell'occhio rispetto all'arcata zigomatica). Dovuto all'aumento di volume dei tessuti dell'orbitache spingono l'occhio verso l'esterno.

Di solito è bilaterale, anche se l'insorgenza è asincrona.

Causa: ipertiroidismo, malattia immunitaria, infiammatoria, in cui i muscoli extraoculari sigonfiano perchè vengono infiltrati da cellule della catena infiammatoria (linfociti) edaumentano di volume, spingendo il bulbo oculare verso l'esterno.

Secondariamente, provoca un disturbo della motilità oculare.

Terapia: - trattamento per risolvere l'ipertiroidismo, anche se l'esoftalmo può permanere acausa della modificazione strutturale dei muscoli che

non può andare via.- cortisone, trattandosi di una malattia infiammatoria- trattamento con radiazioni, per distruggere le cellule della catena infiammatoria- (in casi estremi) rottura di qualche parete dell'orbitaEnoftalmo: molto più raro, l'occhio si ritira verso l'interno. Solitamente accade dopo un incidente (enoftalmo da trauma).EMERGENZE OCULARI3 gradi di urgenza:-Emergenza: immediato, pochi min per risolvere il problema-Molto urgente: qualche ora-Urgente: entro 12-24 ore per non avere danni irreversibiliLe emergenze oculistiche sono finte emergenze, l'effetto dannoso è talmente rapido che una volta che il paziente arriva in pronto soccorso è già troppo tardi.OCCLUSIONE ARTERIOSA RETINICA (1a emergenza)- La retina (SNC, tessuto nervoso) ha una circolazione sanguigna terminale, l'arteria centrale della retina entra nel bulbo e si divide in 4 branche.- Quando arriva un piccolo embolo o trombo, lungo la carotide interna,

Arriva alla testa del nervo ottico e chiude l'accesso vascolare retinico. Non arriva più sangue alla retina, il tessuto retinico senza supporto vascolare ha una capacità di sopravvivenza di circa 5 minuti e la retina muore per sempre, determinando cecità improvvisa. Succede a persone ipertese, anziane diabetiche.

USTIONI CHIMICHE (emergenza) Contatto della superficie dell'occhio (cornea, congiuntiva e palpebra) con sostanze chimiche. Ustioni da calore: c'è poco da fare. Ustioni da sostanze chimiche: ci sono delle possibilità direttamente proporzionali al tempo di contatto tra occhio e sostanza chimica. Bisogna immediatamente lavare l'occhio. Ustioni da acidi: bruciando coagulano le proteine facendole attaccare l'una all'altra.

Dettagli
Publisher
A.A. 2021-2022
35 pagine
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SSD Scienze biologiche BIO/16 Anatomia umana

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher reby19 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Anatomofisiologia e fisiopatologia oculare con elementi di farmacologia e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Padova o del prof Midena Edoardo.