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3. RAPPORTI CON LA PERSONA ASSISTITA

3.1 ... tutela la dignità e promuove la salute femminile in ogni età, individuando situazioni di fragilità,

disagio, privazione e violenza, fornendo adeguato supporto e garantendo la segnalazione alle autorità

preposte, per quanto di sua competenza.

3.3 ... si impegna nella tutela e nella sorveglianza dei processi fisiologici della sessualità, della fertilità e

della salute riproduttiva della donna e della coppia. fornendo un’informazione corretta,

3.8 ... promuovere la salute globale e riproduttiva della persona

appropriata e personalizzata rispetto agli stili di vita.

3.9 ... nel rispetto dei programmi di salute multidisciplinari, integra le attività di sua competenza a quelle

degli altri professionisti e si impegna a fornire informazioni complete e corrette sui programmi di

prevenzione, assistenza/cura, riabilitazione e palliazione, utilizzando metodologie di comunicazione efficaci

e favorenti i processi di comprensione della persona. dell’area ostetrico-ginecologica

3.11 ... prende parte alla pianificazione dei percorsi diagnostico terapeutici e

neonatale ed attua i relativi programmi di prevenzione, assistenza/cura e riabilitazione.

dell’assistenza anche attraverso la valutazione del

3.12 ... si impegna nel processo di miglioramento continuo “L’ostetrica/o, sulla

proprio operato e dei risultati delle cure/interventi erogati nei contesti nei quali opera.

base delle competenze acquisite in ambito ginecologico, orienta il proprio operato a favore della continuità e

qualità dell’assistenza; partecipa alle procedure

della diagnostico-terapeutiche e sostiene in modo attivo il

percorso di salute della donna”

La disciplina ostetrica è riconosciuta a livello mondiale con il termine midwifery, parola inglese che deriva

tutto ciò che riguarda l’ostetrica/o e la sua arte.

da midwife (con la donna) e comprende La midwifery è

l’attività professionale che l’ostetrica è regolarmente autorizzata a esercitare essendo stata ammessa a un

corso di formazione riconosciuto nel paese di appartenenza e che ha completato con successo il programma

acquisito l’abilitazione per essere iscritta presso la

educativo e, pertanto, ha propria associazione, collegio o

professionale” La midwifery si interessa dell’essere umano e del suo ambiente, quest’ultimo

ordine OMS

inteso nella sua dimensione umana (famiglia, etnia, ecc.) biologica e fisica. Per ciò che riguarda la donna la

biologica e fisica comprende l’evoluzione

dimensione naturale del ciclo vitale, dal concepimento alla

dell’assistenza alla donna e alla famiglia nelle varie

menopausa. La midwifery è una disciplina che si occupa – “midwifery”-

fasi dello sviluppo sessuale nel corso della vita. Le competenze storiche nel campo ostetrico

sono poco sfruttate nel sistema sanitario italiano che dispone di queste professioniste quasi esclusivamente

l’assistenza in sala parto, nonostante l’OMS, le

per Linee guida italiane del 2010 e, i riferimenti normativi in

ambito ostetrico, si esprimano diversamente, ponendo una certa enfasi sulle competenze che

Le competenze distintive dell’ostetrica/o sono

contraddistinguono tali professionisti rispetto ad altri.

spendibili non solo in sala parto, ma anche in quei settori preposti alla tutela della salute di genere nel

La competenza dell’ostetrica/o si riconosce

percorso nascita e nelle aree di cura/ assistenza ginecologica.

nella capacità di saper leggere i bisogni riproduttivi di genere (secondo un approccio olistico) e di modulare

il proprio intervento ( assistenza, cura, sostegno, supporto, consulenza, informazione/ educazione) in

relazione a specifici bisogni che mutano nelle diverse fasi della vita della donna.

Area ostetrica

Cure primarie in ambito riproduttivo

Gestione dei percorsi assistenziali materno-infantili: Prenatali, Intrapartum, Post-partum, Puerperio.

Gestione dei percorsi assistenziali ostetrici in urgenza-emergenza

Area neonatologica

Gestione dei percorsi di cure primarie assistenziali al neonato sano

Gestione dei percorsi assistenziali al neonato

Gestione dei percorsi assistenziali al neonato in urgenza-emergenza

Area ginecologica

Gestione dei processi assistenziali in ambito preventivo-ginecologico

Gestione dei processi assistenziali in ambito ginecologico

Gestione dei processi assistenziali ginecologici in urgenza-emergenza

Semeiotica ginecologica

Anamnesi

Esame dei genitali esterni

Esame dei genitali interni

Anamnesi ginecologica

L’anamnesi è la parte più importante della visita. “Anamnesi è mezza diagnosi” E’ di competenza medica,

l’ostetrica sia presente per raccogliere le

ma è importante che informazioni, i dati necessari per identificare lo

stato di salute, i bisogni e i problemi di natura ginecologica per garantire la presa in carico. Se ben condotta,

l’anamnesi ci permetterà di orientarci sul caso in un tempo ragionevole. Qualificarsi dicendo il proprio nome

e professione, Rivolgersi alla persona in modo appropriato, Evitare la familiarità di utilizzare il nome proprio

Assicurarsi che l’ambiente si accogliente,

se non si è autorizzati, Assicurarsi che la persona sia comoda,

tranquillo e con temperatura adeguata, Mantenere la riservatezza chiudendo porte, tendine, paravento ecc.

Mantenere un contatto visivo e un’espressione del volto serena, Dare sempre la possibilità alla persona di

esprimere ciò che per lei è il problema principale, Consentire alla persona il tempo necessario per rispondere

alle varie domande, Offrire qualche guida quando la persona parla, troppo poco o molto.

Anamnesi patologica recente all’attuale E’ opportuno dedicare la prima

Motivo della visita e riferimento a precedenti e problemi simili

parte del colloquio all’anamnesi recente, lasciando alla paziente qualche minuto di tempo per esprimere con

l’ha spinta a consultare il medico o l’ostetrica. E’ importante individuare:

parole proprie il motivo che

Nome ed età

Problema o sintomi ed epoca di comparsa dei disturbi

Episodi analoghi

Caratteristica del sintomo: modalità di comparsa, intensità, durata, rapporti col ciclo mestruale, correlazione

con l’attività sessuale

Sintomi associati

Anamnesi familiare

Indagare su malattie cardio-vascolari, soprattutto se hanno interessato ascendenti o parenti di I grado in età

giovanile per rilevare eventuale familiarità. Lo stesso vale per coagulopatie e fenomeni trombo-embolici.

Neoplasie (mammella, ovaio, colon), Diabete, Malattie genetiche.

Anamnesi fisiologica

Età del menarca e caratteristiche del ciclo mestruale negli ultimi anni: Ritmo, Quantità, Durata, U.M.R.

Disturbi che precedono (tensione mammaria, cefalea, irritabilità, stillicidio ematico), accompagnano

(caldane, dismenorrea, vomito, diarrea) o seguono il flusso (stillicidio post-mestruale). Dolore pelvico

laterale, più o meno intenso, di durata limitata, ciclico, a metà ciclo, oppure comparsa di perdite di muco

abbondante e filante e trasparente. Numero totale di gravidanze, modalità del parto, peso dei neonati,

allattamento al seno, numero di aborti, spontanei e provocati, gravidanze ectopiche. Contraccettivi utilizzati

Se in menopausa tempo dell’amenorrea e presenza ed entità di disturbi (caldane,

ed eventuali complicanze.

secchezza, modificazioni della libido, dispareunia, aumento di peso, dolori articolari, disturbi del sonno,

ecc), uso di terapia ormonale sostitutiva

Anamnesi patologica remota

Malattie dell’infanzia, esantemi (Rosolia)

Ricoveri in ospedale

Interventi chirurgici

Malattie polmonari, cardiache, epatiche, renali, intestinali

Ipertensione

Diabete, malattie della tiroide

Altre malattie

Quadranti dell’addome:

Esame genito-pelvico

L’esame pelvico è un momento estremamente delicato per la donna di qualsiasi età ed è spesso caratterizzato

apprensione, nonché dall’imbarazzo e dalla paura legata a un

da ansia e eventuale riscontro di patologia in

che, prima di procedere, l’ostetrica/o tenti di creare un’atmosfera adeguata

atto. Pertanto è opportuno

attraverso importanti accorgimenti ambientali. Donna posizionata su un lettino ginecologico in decubito

dorsale, con gambe flesse sulle cosce e cosce leggermente flesse sul tronco. Aiutare la donna a raggiungere

una posizione confortevole, facendo scivolare le natiche fino al bordo del lettino, le braccia lungo il corpo e

invitarla a rilassare la muscolatura addominale.

Monte di Venere: situato sopra la branca orizzontale del pube, costituito in prevalenza da tessuto adiposo

Grandi labbra: due pliche, che hanno origine dal monte di Venere costituite da tessuto fibroso e adiposo e

ricoperte da cute, che si riuniscono medialmente a livello della commessura vulvare anteriore, in avanti, e

posteriore (forchetta), indietro.

Piccole labbra: due pliche cutanee interne alle grandi labbra, di cui seguono il decorso; anteriormente si

sdoppiano in quattro pliche, delle quali due anteriori formano il cappuccio del clitoride, mentre le due

formano il frenulo. L’estremità posteriore delle piccole labbra termina sulla

posteriori ne faccia interna della

grandi all’origine del loro terzo posteriore.

Clitoride: organo mediano, erettile, particolarmente innervato e vascolarizzato

Vestibolo: regione triangolare con apice anteriore, delimitata avanti dal clitoride e dietro dal meato uretrale

Meato uretrale esterno: è situato a 2 cm sotto il clitoride, medialmente alle piccole labbra; in prossimità del

meato si trovano gli sbocchi delle ghiandole parauretrali dello Skene

Ghiandole del Bartolini: sono situate lateralmente e sotto il vestibolo; il loro sbocco è reperibile vicino alla

all’interno dell’inserzione delle piccole

fossa navicolare labbra.

parzialmente l’ostio vaginale e presenta una o

Imene: è una membrana mucosa che, nella vergine, occlude

più aperture ristrette; si lacera alla deflorazione e persiste dopo il parto in piccoli frammenti, detti

“caruncole”.

Ispezione regione vulvo - perineale: perineo, vulva e grandi labbra, caratteristiche della cute alla ricerca di

eventuali tumefazioni, neoformazioni, arrossamenti, escoriazioni, eruzioni da associare a infezioni, varici,

segni di traumi, cicatrici. Dopo aver separato le grandi labbra, ispezionare le piccole labbra e la forchetta.

Anche in queste sedi bisogna valutare le caratteristiche della mucosa, che normalmente appare rosea e non

dolorabile. Valutare palpatoriamente le caratteristiche delle ghiandole vulvovaginali (Skene e Bartolino).

dell’orificio uretrale e della regione perianale.

Valutare rispettivamente le caratteristiche Valutare segni d

Dettagli
Publisher
A.A. 2013-2014
11 pagine
SSD Scienze mediche MED/40 Ginecologia e ostetricia

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Guastalla di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Patologia ginecologica e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Bologna o del prof Menduti Maria Rosaria.