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Risposta di fase acuta
Durante la risposta di fase acuta il fegato è in grado di riprogrammare il comportamento neosintetico che favorisce la sintesi delle proteine della fase acuta ma può diminuire la sintesi di altre proteine come l'albumina e transferrina (in grado di mediare il trasporto del ferro nell'organismo). La riduzione della quota di transferrina quindi riduce la quota di ferro per sopravvivere. C'è un aumento delle proteine dette reattanti della fase acuta come fibrinogeno, pentrassine, l'α-1 antitripsina. L'aumento del fibrinogeno è dovuto al fatto che abbiamo la necessità di circoscrivere il territorio di infiammazione ad opera della fibrina che forma reticoli. Nei processi infiammatori l'aumento di fibrinogeno costituisce un motivo in più di preoccupazione quindi di ipercoagulabilità del sangue. L'α-1 antitripsina aumenta perché dobbiamo contenere il danno tissutale che caratterizza il processo infiammatorio.dannoantitripsinainfiammatorio dove si liberano sostanze in grado di degradare la matrice extracellulare (elastasi,proteasi, ROS ecc). Blocca queste sostanze che provocano il danno.-Abbiamo le in particolare la proteina C reattiva (PCR): è un altro mediatorepentrassine,dell'infiammazione che si può utilizzare per monitorare il processo infiammatorio dal punto di vistalaboratoristico e dà quindi entità del processo infiammatorio in atto. Negli ultimi anni è diventataimportante per il monitoraggio in cardiologia della patologia coronarica. Perché l'aterosclerosi è unprocesso infiammatorio. Anche la proteina serica dell'amiloide conferisce carattere tipico della faseacuta.PCR (proteina c reattiva) è DIVERSA DA PC(PCA)(proteina C attivata)PCR e SAP (proteina serica dell'amiloide):-Facilitano il riconoscimento dei microrganismi da parte dei fagociti quindi favorisconol'opsonizzazione e la cascata delcomplemento con formazione di bucazzi.
Favoriscono la rimozione di detriti cellulari di derivazione apoptotica, impedendo che possano insorgere fenomeni autoimmuni.
Hanno un ruolo nel riparo e rimodellamento tissutale.
Quando ci sono mediatori che mediano risposta sistemica come fase acuta si possono avere risposte come polmonite, faringite ecc, ma si può avere anche una situazione in cui esiste di per se un fattore sistemico: SIRS (sindrome della risposta infiammatoria sistemica) come nel caso dell'ustione.
L'altra situazione è la sepsi: quadro in cui abbiamo nel circolo ematico la presenza di batteri.
Lo shock settico è una rappresentazione estrema del quadro di SIRS. Può essere dovuta ai batteri GRAM- ma può derivare anche dai batteri GRAM+ e miceti.
Tutto dipende dall'entità del danno. Cioè se si ha un processo di una certa entità si ha un'infiammazione acuta altrimenti si ha uno shock settico se non si agisce in tempo.
Salvo 79Lo (Robbins pag 152)è un deficit di perfusione degli organi che può conseguire da uno shock emorragico. La perdita di 1 litro di sangue che porta a ipovolemia, porta a uno shock. Lo shock anafilattico: vasodilatazione mediata dall'istamina. Lo shock può derivare da insufficienza cardiaca. In tutti questi casi tranne lo shock settico si ha inizialmente una risposta compensatoria con vasocostrizione che fa diventare pallido dovuta al fatto che bisogna spostare il circolo verso gli organi principali con aumento della sudorazione. Nello shock settico non c'è risposta compensatoria perchè la liberazione massiva dei mediatori non risponde agli agenti vasocostrittori. Quando la parete batterica viene degradata si ha liberazione di lipopolisaccaridi (LPS). Al livello dei macrofagi il toll like receptor (TLR), è in grado di interagire con LPS. La presenza dei batteri GRAM- nel sangue vi porta all'attivazione del macrofago.Quindi dei monociti. I monociti vengono attivati ma anche l'endotelio viene attivato e quindi abbiamo una esaltata infiammazione sistemica seria che comporta al livello dell'endotelio dei danni. Perché nel momento in cui si fanno interagire i monociti con LPS in grado di attivare il macrofago che comincia a produrre radicali liberi dell'O che danneggiano l'endotelio. I mediatori che si sono liberati come TNF, IL-1 e IL-6, sono in grado di interagire.