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MALATTIA DESCRIZIONE SEGNI CLINICI TERAPIA
Sindrome di Marfan
Difetto congenito del fibrillina 1, componente del tessuto connettivo.
Segni clinici: Arti lunghi e magri, alta statura, lassità articolare, torace scavato e cifoscoliosi.
Complicanze: Nessuna, solo per i segni clinici.
Sindrome di Angelman
Causata da una microdelezione.
Segni clinici: Convulsioni, ipertono degli arti, microcefalia, ipopigmentazione della cute, prognatismo mascellare e mandibolare, lingua protusa.
Complicanze: Nessuna, solo per i segni clinici.
Sindrome di Prader-Willi
Causata da una microdelezione.
Segni clinici: Ipotonia, distress respiratorio, rime palpebrali orientaleggianti, strabismo, mani e piedi piccoli, obesità secondaria a iperfagia e ritardo mentale di grado elevato.
Complicanze: Nessuna, solo per i segni clinici.
Sindrome di Turner
Monosomia totale o parziale del cromosoma X.
Segni clinici: Linfedema del dorso di mani e piedi, bassa statura, padiglioni auricolari displastici e assenza di sviluppo dei caratteri secondari femminili.
Terapia: Terapia sostitutiva con GH ricombinante o ormoni.
Sindrome di Aneuploidia: Difetto di sviluppo dei testicoli (disgenesia gonadica), Testosterone. Klinefelter: ginecomastia, statura disarmonica (prevalenza degli arti sul tronco), solco palmare unico, obesità ginoide.
Sindrome di Down: Trisomia del cromosoma 21. Bassa statura, naso appiattito, rima palpebrale dritta, mani tozze, solco palmare unico, lingua grossa, profilo facciale piatto, orecchie piccole a basso impianto e deficit neuropsico-motorio.
Sindrome di Edward: Trisomia del cromosoma 18. Occipite prominente, orecchie malformate, solco palmare unico, onfalocene (protuberanza a livello ombelicale, causata da una protusione dell'intestino verso l'esterno) e malformazioni cardiache.
Sindrome di Patau: Trisomia del cromosoma 13. Labiopalatoschisi (dovuta alla non congiunzione tra le ossa palatine), solco palmare unico, criptorchidismo (testicoli che non scendono nella sacca scrotale) e nessuna altra caratteristica specifica.
malformazioni viscerali. Fibrosi cistica Autosomia recessiva Distress respiratorio grave (il surfactante, liquido alveolare Fisioterapia respiratoria + che provoca necessario agli scambi gassosi tra sangue ed alveoli, non uso di mucolitici, un'alterazione dello funziona a causa dell'alterazione della componente corticosteroidi e antibiotici. scambio elettrolitico tra ionica), insufficienza pancreatica, ippocratismo digitale il sodio e il cloro a (dita a bacchetta di tamburo), reflusso gastroenterico, livello cellulare. eccessiva perdita di sali con il sudore e disidratazione; sopravvivenza fino a 30 anni. Fenilchetonuria Autosomia recessiva Pelle chiara, capelli biondi, occhi azzurri, irritabilità; grave Screening neonatale (PKU) che provoca un deficit ritardo mentale se il paziente non viene trattato. positivo, analisi degli di fenilalanina aminoacidi plasmatici e idrossilasi, l'enzima che delle mutazioni; degrada la fenilalanina, dietoterapia (non esiste con unconseguente una cura).accumulo difenilalanina nel sangue.Mucopolisaccaridosi Autosomia recessiva. Epatosplenomegalia, deformità scheletriche, dismorfismi Terapia enzimatica(MPS) facciali (a causa del muco accumulato), ritardo mentale sostitutiva.progressivo, glaucoma e opacità corneali, bassa statura.La genetica clinica o medica si occupa pertanto dello studio e della diagnosi delle malattie genetiche, ma anche della consulenza genetica, al fine di valutare l'eventuale rischio riproduttivo per il paziente e la sua famiglia.Esistono varie tipologie di consulenza genetica: Indagine pre-concezionale: una coppia che desideri programmare una gravidanza, ma sospetti di essere portatrice sana di una determinata patologia - magari perché un membro della famiglia la manifesta clinicamente - può svolgere un'indagine pre-concezionale, consistente nell'anamnesi personale di singoli componenti della coppia. A monte di un eventuale sospetto, ilgenetista richiama la coppia ed esegue, fino a dove è possibile farlo, la ricostruzione dell'albero genealogico genetico (il cariotipo) della famiglia, in modo da comprendere in che modo la malattia si diffonda nella famiglia.
La tecnica tradizionale per la rilevazione di tali anomalie è l'indagine citogenetica, la quale, tramite i bandeggi (chiaro-scuro) dei cromosomi, consente la ricostruzione della mappa di tutti i cromosomi (cariotipo) e la messa in evidenza di eventuali aberrazioni (trisomie, cromosomi mancanti o monchi, delezioni, traslocazioni semplici, ovvero se un pezzo si è staccato e riattaccato allo stesso cromosoma ma all'inverso, o traslocazioni reciproche, se due cromosomi hanno scambiato loro pezzi).
La principale limitazione di tale tecnica risiede nella sua bassa sensibilità diagnostica, in quanto i bandeggi dei cromosomi hanno bassissima risoluzione; è dunque facile creare una mappa cromosomica, molto meno leggerla.
nuova tecnica, molto più affidabile e in grado di superare tali limiti, è il CGH Array, tramite cui è possibile rilevare anche piccolissime aberrazioni, che potrebbero invece sfuggire all'analisi con il bandeggio. Il principio su cui si basa è la co-ibridazione (sovrapposizione) - tramite fluorocromi diversi - del DNA in esame con del DNA di controllo (di cui conosciamo la corretta fluorescenza). Se i due DNA sono identici, l'immagine sarà omogenea; se il fluorocromo lega invece una sequenza anomala, sarà possibile osservare le alterazioni (anche quelle minime della sequenza di un nucleotide), perché le linee usciranno fuori dal normale asse di lettura.
Pre-natale: consiste nell'amniocentesi, ovvero nel prelievo del liquido amniotico tramite una siringa (oggi le amniocentesi sono eco-guidate, dunque non vi sono rischi né per la madre né per il feto), all'interno del quale sono presenti cellule
fetali; tramite la ricerca e lo studio di tali cellule fetali sarà possibile eseguire la mappatura cromosomica del feto, e dunque evidenziare l'eventuale presenza di trisomie e monosomie. Durante l'amniocentesi è anche possibile effettuare il prelievo dei villi coriali, ma è sconsigliato, in tempi precoci, per la possibilità di insorgenza di malformazioni (riduzione degli arti) e di incorrere in aborto terapeutico.
Screening: con questo termine si intende l'applicazione sistematica di metodiche atte ad individuare precocemente patologie all'esordio o del tutto silenti (nei portatori sani). Un esempio di screening molto eseguito è il PAP-test, mentre quello più comune in Sicilia è basato sulla ricerca dei tratti talassemici (il ginecologo chiede sempre delle analisi che dimostrino le condizioni di entrambi i genitori, in modo da evidenziare tale rischio, anche perché i portatori sani sono molto più
rappresentativi dei malati). Alla nascita del bambino (intorno al terzo giorno di vita), inoltre, si effettua anche il cosiddetto "screening neonatale": vengono prelevate dal tallone delle gocce di sangue e mandate ad un centro di screening metabolico (fino al 30 giugno 2017 lo screening neonatale prevedeva 3 sole malattie: fenilchetonuria*, ipotiroidismo congenito e fibrosi cistica; dall'1 luglio 2017 si è allargato, arrivando a comprendere ben 40 malattie). La tecnica, ad oggi, utilizzata per evidenziare eventuali patologie è la spettrometria Tandem Mass (ogni picco nello spettro evidenzia una specifica condizione patologica). Lo screening, in definitiva, è utile alla prevenzione delle malattie (soprattutto in caso di coppie che decidessero di avere figli), oppure si effettua su bambini appena nati al fine di valutare la presenza o meno di una malattia, in modo da eseguire una diagnosi precoce che ci permetta di instaurare manovre terapeutiche nelpiù breve tempo possibile. È la tecnica di Guthrie a valutare la presenza di fenilchetonuria, una malattia genetica ereditaria molto comune, caratterizzata da un'alterazione enzimatica che provoca l'inattivazione del metabolismo della fenilalanina, e dunque il suo accumulo nel sangue (la fenilalanina è uno dei componenti principali di cheratina e melanociti, dunque i bambini affetti da fenilchetonuria hanno in genere capelli biondi e carnagione ed occhi chiari).
Il metodo di Guthrie consiste nell'utilizzo di colonie di Streptococco Subtilis, un batterio vorace di fenilalanina; delle gocce di sangue venivano immesse all'interno della coltura batterica, così che la colonia si cibava della fenilalanina contenuta nel sangue e si accresceva (una maggiore crescita era assimilabile, dunque, ad una maggiore presenza nel sangue di fenilalanina).
Constatata la presenza di fenilchetonuria, non è possibile stilare una terapia, ma solo una dieta.
adeguata che permetta il corretto bilancio di tale amminoacido (la fenilalanina è contenuta in grandi quantità in alimenti come carne, uova, pesce).
Diagnostica post-natale: si effettua nel caso in cui si abbiano evidenze, a seguito di un'anamnesi sul nascituro (segni clinici e storia clinica della madre), della presenza di una patologia, ma si voglia capire nel dettaglio di cosa si tratti.
L'ATEROSCLEROSI:
Le malattie cardiovascolari sono al 1° posto in graduatoria come malattie responsabili di morte più frequenti al mondo (al secondo posto ci sono i tumori e al terzo le malattie infettive), soprattutto nei paesi ricchi e più industrializzati.
Sebbene ogni essere umano abbia una predisposizione diversa all'insorgenza di malattie cardiovascolari, le abitudini quotidiane giocano un ruolo primario nel loro sviluppo. I fattori predisponenti possono essere modificabili, parzialmente modificabili o non modificabili affatto:
Parzialmente modificabili Non modificabili- Alimentazione
- Ipertensione arteriosa
- Predisposizione genetica (es: dislipidemie genetiche)
- Dieta ricca di grassi saturi (aumenta il rischio del 60%)
- Storia familiare di malattie cardiovascolari
- Diabete mellito o alterata tolleranza al glucosio
- Età: la frequenza con cui insorgono le patologie cardiovascolari aumenta progressivamente con l'età in entrambi i sessi, anche in assenza di fattori di rischio.
- Scarsa attività fisica
- Ipercolesterolemia (anche familiare), basse HDL e alte LDL
- Abuso di alcool
- Ipotiroidismo
- Obesità
- Sesso: il genere maschile è più predisposto ai problemi cardiovascolari, almeno fino a che
La donna non entra in menopausa, periodo della vita in cui il rischio tra i due generi si eguaglia (gli estrogeni, fino alla menopausa, proteggono la donna da questo genere di patologie).
- Età