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PREANCEROGENE

Sono quei composti che hanno bisogno di una attivazione metabolica per dare composti attivanti che siano più reattivi nell'interagire con il DNA.

Ad esempio la trasformazione può avvenire per la sua ossidazione, dove quello libero si associa all'enzima della P450, quindi l'enzima reduttasi prende l'elettrone dal NADPH e trasforma il pro cancerogeno legato. Tali reazioni di mono ossidazione permette la formazione di un cancerogeno che interagisca con il DNA, in tali trasformazioni metaboliche vediamo che possono essere presenti dunque le reazioni di FASE I e FASE II come detto in farmacologia.

AZIONE INDIRETTA

L'attivazione di tali agenti indiretti è sotto il controllo di geni polimorfi, ossia ognuno di noi ha una disposizione alla metabolizzazione dei pre-cancerogeni genici, nella famiglia genica dei geni CYP ossia collegati al citocromo P450. Sono geni polimorfi ossia che hanno più varietà alleliche e quindi la

presenza di uno o di un altro permette la risposta individuale di sensibilità ai diversi pre-cancerogeni, ciò comporta il maggior rischio di contrarre alcune forme tumorali invece che altre.

Esempio: la presenza di alcuni alleli da un fenotipo detto metabolizzatole rapido, il quale a piùrischio con la stessa dose dato che produce più metabolizzatole medi rispetto al metabolizzatolenormale. Gene ad esempio è il gene CYP A1 che ha un polimorfismo a singolo nuceloide ad uncerto punto della catena, polimorfismo del 10% e permette di idrolizzare idrocarburi cicliciaromatici e da maggior probabilità di tumore alla vescica, con, polmone e alla laringe. Dato chenessuno sa il proprio polimorfismo allora è sempre meglio eliminare il più possibile l’esposizioneagli agenti cancerogeni.

Altro enzima che è coinvolto nella metabolizzazione ed eliminazione dei cancerogeni è il glutatione S-transferasi che permette la

Detossificazione degli idrocarburi aromatici policiclici, gene polimorfo e nel 50% dei soggetti caucasici bianchi allora tale gene è deleto e dunque questi sono più esposti al rischio del tumore da sigaretta. Ovviamente tale condizione fisiologica è un cofattore associato molto importante e influisce molto su quello che è il metabolismo dei pre-cancerogeni e dunque il loro metabolismo è sempre da mettere in relazione con la condizione e il caso del soggetto.

Vediamo come il benzopirene è trasformato in benzoieossidi, prodotti grazie ad una monoossigenasi ed epossidoidrasi che permettono l'accumulo di tale cancerogene intermedio. Anche le ammine aromatiche derivano da prodotti di condensazione dell'anilina e tutti i prodotti di condensazione sono possibilmente cancerogeni e molto presenti nel fumo di sigarette. Altro composto importante sono le ammine aromatiche che ad esempio come le nitrosammine e nitrosoamidi possono generarsi.

Dall'acido nitroso, partendo dai nitrati molto presenti nei prodotti alimentari o altre fonti, produciamo nitriti da verdure e produciamo nitrati.

ORIGINE NATURALE all'aspergillus

Tra questi cancerogeni troviamo le aflatossine, prodotti di funghi appartenenti che produce l'aflatossina B1 e questa è presente in cereali, semi, farine che sono conservate in modo non ottimale che favorisce lo sviluppo del fungo. È uno dei problemi più importanti di tossicità nei paesi farinai e asiatici dove di fatto si ha una grande incidenza di tumore al fegato perché ne ingeriscono una parte quotidianamente. Una parte dell'aflotossina, quale l'epossido, interagisce con la guanina e ha un effetto mutageno. Produce degli addotti a livello del gene P53 e dunque una svalutazione causa gli effetti che abbiamo visto nelle lezioni precedenti.

Altro fattore cancerogeno è ad esempio l'amianto, il quale è stato bandito ora in molti paesi.

perché la sua esposizione a quelle che sono le fibre diamianto, è associato ad alcuni tumori tra cui il mesotelioma. L'esposizione a questo materiale è stata associata ad una aumentata incidenza di carcinomi broncogeni, di mesoteliomi e di cancri gastrointestinali, l'associazione col fumo di sigaretta aumenta di 55 volte il rischio di insorgenza di carcinomi broncogeni. È un agente completo come attività oncogena dato che genera radicali liberi, accumula ancora di più gli agenti del fumo di sigaretta e inoltre è un agente promuovente e pro-infiammatoria. Si ha la formazione del tumore in circa 25 anni dopo l'esposizione, il tumore è molto aggressivo come poche possibilità di cura.

23 novembre 13.1.1 ORIGINE FISICA

Tra le cause fisiche sicuramente riconosciamo come principale la radiazione e diamo dunque una sua definizione. Radiazione: è quella modalità per cui l'energia si propaga da un punto

all'altro dello spazio e in assenza di trasporto di quantità macroscopiche di materie e senza il supporto di un substrato materiale. Ci sono più modi per classificare le radiazioni, tra cui la natura e dunque troviamo:

  • le radiazioni corpuscolate
  • le radiazioni di natura elettromagnetica

Altra classificazione utile invece avviene mediante l'analisi dell'energia posseduta dalla radiazione stessa:

  • tradizioni ionizzati con energia maggiore o uguale a 12 eV che ionizzano l'atomo con cui interagiscono
  • radiazioni eccitanti hanno energia minore e non sono in grado di ionizzare ma solo di eccitare

Sorgenti di radiazioni sono diverse quali:

  • principalmente naturali 80% come radiazioni solari, radiazioni terrestri raggi cosmici
  • radiazioni artificiali ossi prodotte dall'uomo compongono il 20%, per usi scientifici, industriali e bellici

RADIAZIONI CORPUSCOLATE

Appartengono le α, Particelle pesanti cariche –

particelle o onde che hanno una lunghezza d'onda superiore a 100 nm o una frequenza maggiore di 3*10^15 Hz. Queste radiazioni non sono in grado di produrre ioni direttamente o indirettamente. Le radiazioni ionizzanti sono molto pericolose per la salute umana, in quanto possono danneggiare il DNA e causare mutazioni genetiche. Sono utilizzate in diversi settori, come ad esempio in medicina per la radioterapia e la radiografia, nell'industria per il controllo di qualità e nella ricerca scientifica. È importante proteggersi adeguatamente dalle radiazioni ionizzanti, utilizzando indumenti protettivi e schermature adeguate. Inoltre, è fondamentale limitare l'esposizione a queste radiazioni il più possibile, evitando di stare troppo a lungo in ambienti ad alta radioattività. In conclusione, le radiazioni ionizzanti sono particelle o onde che possono causare danni alla salute umana e devono essere gestite con estrema cautela.

radiazioni con energia minore di 12 eV (lunghezza d'onda inferiore ai 100 nm) e non possono ionizzare gli atomi e dunque sono eccitanti non ionizzanti. Permettono dunque di non ionizzare la materia ma di eccitarla e dunque la diseccitazione vediamo che è accompagnata da una emissione di luce ossia emissione di nuova onda elettromagnetica. Vediamo dunque come le interazioni a livello atomico sono diverse. Le unità di misura della radiazione è il Curie ossia la quantità di emissione emessa da una sorgente, possiamo anche esprimerle in GRAY ossia dose di radiazione assorbita o SIEVERT che invece misura l'effetto biologico della radiazione.

RADIAZIONI E POTERE DI PENETRAZIONE

α β Le particelle sono poco penetranti, mentre le particelle arrivano nei primi strati dell'organismo ma di sicuro i raggi gamma sono i più penetranti ad esempio che attraversano in toto l'organismo mano. Le radiazioni possono agire direttamente ossia quando

La radiazione ionizzante può agire direttamente sulla macromolecola biologica (proteine o DNA), mentre l'azione indiretta avviene quando la radiazione colpisce una molecola d'acqua, generando radiolisi e producendo radicali liberi che sono dannosi per il nostro organismo e hanno un effetto diretto sulle nostre macromolecole. Poiché il nostro corpo è composto principalmente da acqua, l'azione indiretta è più probabile. Sia l'azione diretta che quella indiretta danneggiano il DNA, che può essere riparato per mantenere l'omeostasi. Tuttavia, se il riparo fallisce, può verificarsi la morte cellulare a causa dell'arresto della divisione cellulare o possono verificarsi fenomeni di teratogenesi o cancerogenesi. Pertanto, le radiazioni ionizzanti sono considerate agenti mutageni e potenzialmente cancerogeni.

La radiazione può esporci all'irradiazione esterna, ossia quando è esterna al nostro corpo, oppure all'irradiazione interna, in cui del materiale radioattivo penetra nell'organismo attraverso ferite, inalazione, ingestione o attraverso la cute. Quest'ultima è sicuramente più pericolosa. RADIAZIONI IONIZZANTI Effetti indiretti a livello molecolare si hanno su tre target principali: a. Acidi nucleici b. Proteine c. Lipidi A livello cellulare, gli effetti si concentrano su due effetti principali: a. Citoplasma - si hanno effetti sul reticolo endoplasmatico, ossia un danno che avviene per degranulazione e degradazione dei ribosomi che blocca la sintesi proteica. Inoltre, si ha distruzione delle creste mitocondriali che blocca la catena di produzione dell'ATP e dunque effetto di uno squilibrio energetico. Tutti gli agenti disaccoppianti hanno un effetto sull'ATP. b. Lisosomi - si ha solubilizzazione delle...

idrolasi e si ha un innesco di necrosi, apoptosi o autofagia

Nucleo distinti in:

  • Riposo - allora si ha un rimpicciolimento del nucleo e fenomeni che portano a cariolisi
  • Mitosi - blocco in metafase, rottura cromosomiche che causano distribuzione anomala di informazione genica e questo può portare a morte la cellula

Manifestazioni chimiche a carico dell'organismo e dunque fase dei processi di interazione tra radiazione e tessuti biologici. Organi interessati dall'accumulo di radionuclidi sia tipo tiroide, milza, reni, ovaie, polmoni e muscoli.

Attenzione la poniamo nulla tiroide con lo iodio 131 o altro aspetto importante è l'esposizione al radon 222 a cui ad esempio si sono sottoposti i lavoratori delle miniere. Il radon sta diventando un problema anche nelle abitazioni ad esempio nel nord Europa dove quello presente nei materiali delle costruzioni allora si accumula in casa dato che si arieggia meno. Importante è la valutazione

Dell'emivita in quanto loiodio ad esempio 131 ha un'emivita di 8 giorni ed è veloce ma ad essendo il plutonio 339 h inveceun'

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I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher UgolaTalpa di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Patologia generale e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Parma o del prof Alfieri Roberta.