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Estratto del documento

Infiammazione

cronica

Definizione, cause e caratteristiche

Infiammazione

L'infiammazione è un meccanismo di difesa

che, in caso di infezioni e lesioni, ha

l'obiettivo di localizzare ed eliminare l'agente

nocivo e rimuovere i componenti danneggiati

del tessuto promuovendo la guarigione, in

particolare una risposta di durata più lunga

viene definita infiammazione cronica.

A. Infiammazione cronica nei polmoni, presenta accumulo di cellule

infiammatorie, distruzione del parenchima, sostituzione del tessuto connettivo

con fibrosi.

B. Infiammazione acuta dei polmoni, i neutrofili riempiono gli spazi alveolari e i

Infiammazione cronica

Modalità di sviluppo dell’infiammazione cronica:

• Persistenza dello stimolo flogogeno con conseguente

prolungamento dell’infiammazione.

• Processo cronico a lento sviluppo (ab initio).

Fra le cause che determinano lo

sviluppo dell’infiammazione

cronica rientrano:

Cause  Infezioni persistenti da microrganismi

difficilmente eliminabili

 Esposizione a sostanze tossiche

esogene e/o endogene

 Patologie autoimmuni

1. Richiamo ed attivazione di cellule

mononucleate (monociti, macrofagi,

linfociti)

2. Distruzione tissutale per rilascio dei

Eventi della prodotti dei macrofagi nel tentativo di

infiammazione cronica distruggere l’agente estraneo

3. Riparazione: sostituzione delle

cellule parenchimali distrutte con

tessuto fibroso

Macrofagi L’infiammazione cronica è caratterizzata da un

continuo reclutamento di monociti circolanti e

linfociti T. La migrazione di queste cellule dal

sangue nei tessuti è regolata da grandi famiglie

di molecole di adesione e chemochine. I

monociti migrano nei tessuti e si differenziano

macrofagi.

in fagociti specializzati:

macrofagi

I sono le cellule predominanti

dell'infiammazione cronica. Si tratta di cellule

monociti

tissutali derivate da circolanti dopo la

loro migrazione dalla corrente sanguigna.

Monociti

I monociti originano da precursori nel midollo osseo e

circolano nel sangue per circa un giorno.

Sotto l’influenza di molecole di adesione e di chemochine,

migrano verso i siti di danno entro 24-48 ore dall'inizio

dell'infiammazione acuta. Quando i monociti raggiungono

il tessuto extra-vascolare, si trasformano in macrofagi, che

sono leggermente più grandi e hanno una maggiore

durata di vita, oltre a una più elevata capacità fagocitica

rispetto ai monociti circolanti.

Attivazione macrofagica

Sono state descritte due principali vie di attivazione dei macrofagi:

classica e alternativa.

Funzione dei macrofagi

I macrofagi hanno diversi ruoli critici nella difesa dell'ospite e nella

risposta infiammatoria.

• Come i neutrofili (l'altro tipo di cellula fagocitica), ingeriscono ed

eliminano microrganismi e tessuti morti.

• Iniziano il processo di riparazione tissutale e sono coinvolti nel

processo di cicatrizzazione e nella fibrosi.

Altre

cellule

Pur essendo i macrofagi

le cellule principali che

intervengono durante

l’infiammazione cronica,

ci sono altre tipologie

cellulari (più o meno

caratteristiche) che

vengono coinvolte.

Linfociti

I linfociti sono le principali cellule guida dell'infiammazione in molte patologie

autoimmuni e in altri disordini infiammatori cronici.

I linfociti si dividono in B e T; i primi possono diventare plasmacellule e secernere

anticorpi, i linfociti T CD4+, invece, possono produrre citochine che promuovono vari tipi

di infiammazione:

• Le cellule Th1 producono la citochina IFN-y, che attiva i macrofagi nella via classica.

• Le cellule Th2 producono IL-4, IL-5 e IL-13, le quali reclutano e attivano gli eosinofili e

sono responsabili della via alternativa di attivazione macrofagica.

• Le cellule Th17 producono IL-17 e altre citochine che inducono la secrezione di

chemochine responsabili del reclutamento di neutrofili e monociti.

Eosinofili

Gli eosinofili sono caratteristicamente ritrovati nei siti

infiammatori intorno alle infezioni parassitarie e come

parte di reazioni immunitarie mediate dalle IgE,

tipicamente associate alle allergie. II loro reclutamento è

guidato da molecole di adesione simili a quelle usate dai

neutrofili, oltre che da specifiche chemochine derivate da

leucociti e cellule epiteliali.

I granuli degli eosinofili contengono la proteina basica

maggiore, una proteina cationica altamente tossica per i

parassiti ma che causa anche necrosi delle cellule

epiteliali.

Dettagli
Publisher
A.A. 2023-2024
17 pagine
SSD Scienze mediche MED/04 Patologia generale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher FraFraMu di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Patologia generale e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi "Carlo Bo" di Urbino o del prof Albertini Maria Cristina.