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LEZIONE 4. APOPTOSI E AUTOFAGIA.
L’autofagia, può essere indotta da stress, ci sono degli stimoli, come il danno mitocondriale,
l’esempio classico di stress è dato da una carenza di nutrienti e si induce apoptosi, come amminoacidi
o fattori di crescita, e’ un processo dipendente dal lisosoma, ossia vescicole con enzimi di
degradazione e e la presenza dei lisosomi e’ importantissimo per l’autofagia. Diversamente dalla
necrosi, l’autofagia è un processo reversibile, inoltre queste e’ un meccanismo di sopravvivenza, ma
si mette in atto una serie di processi che mi permettono di sopravvivere entro certi limiti e tempi. Alla
base dell’autofagia si ha il riciclo di membrane e ribosomi, proteine, tutto quello che si può trovare
all’interno della cellula. Ci sono diversi tipi di autofagia a seconda di quello che viene inglobato nella
vescicola, un esempio più importante è la mitofagia dove all’interno dell’ lisosoma troviamo I
mitocondri, in ambito fisiologico e’ importante per il globuli rossi, cis ono diversi tipi di autofagia, la
macroautofagia, micro e chaperon mediata. La macro ha bisogno di membane che formano
l’autofagosoma, quindi ci sarà la fusione con il lisosoma, la micro invece non forma l’autofagosoma
e il materiale viene inglobato direttamente all’interno del lisosoma. In maniera analoga lo chaperon,
non si forma l’autofagoma ma il tutto e’ guidato da un complesso proteico, tra cui Lamb2A. Per la
macroautofagia, si deve formare una membrana, ossia l’autofagosoma che può derivare dalla
plasmatica, dal golgi o dalla mitocondriale, da endosomi. La nostra membrana va a inglobare il
materiale che poi deve essere digerito, quando la membrana si chiude si forma l’autofagisoma e poi
si fonde con il lisosoma che ha gli enzimi di dedagradzione, la fusione del lisosoma è con la membrana
esterna del l’autofagosoma, poi gli enzimi vengono riversati, degradano la membrana e poi il
materiale all’interno. Questo meccanismo è finemente regolato come l’apoptosi, ad ogni step di
formazione del l’autofagia ci sono degli step specifici, ci parlerà della condizione con nutrienti, c’è
MTOR che fosforila ULK1 e ATG13, questo complesso da l’imput e regola l’iniziazzione del
l’autofagia e così se siamo in equilibrio non c’è bisogno di attivare il complesso, mentre se siamo in
condizioni di stress, entra in gioco una proteina che inattiva MTOR e regola la fosforilazione del
complesso e ne determina l’attivazione. Questo complesso richiama la membrana, e poi entrano in
gioco una serie di proteine ATG dove viene tagliata dal primo complesso, ossia ATG4 viene
modificata atg3 e gli viene legata una fosfatidiletanolammina e questo complesso si lega alla
membrana e guida l’ allungamento e la chiusura della membrana dell’ l’autofagosoma. Quindi e’
importante sia la regolazione del complesso, sia le ATG, che favoriscono una regolazione della
proteina LC3. Essa è anche un marcatore specifico per l’autofagia in laboratorio. Poi possiamo dire
che quando l’autofagosoma si fonde con il lisosoma, si fonde con una parte della membrana esterna,
poi interna poi gli enzimi dei lisosomi vengono rilasciati e sono in grado di digerire il materiale
all’interno del l’autofagosoma. Autofagia si ha anche in condizioni patologiche,ma anche in
condizioni normale come nel differenziamento degli eritrociti, oppure l’eliminazione dei mitocondri
paterni. Inoltre è molto importante così diminuiscono I ROS e il danno mitocondriale, può essere
anche stimolata, come carenza di o2, nutrienti e glucosio. È importante per il cancro, è una condizione
di autofagia patologica o malattie neuro degenerative. Vediamo uno studio sul topo, ha dominante
ATG ed è un topo sano, se andiamo a mutare il gene, questo topino muore subito dopo la nascita,
quindi ha un ruolo importantissimo nello sviluppo embrionale, è stato visto che inserendo il gene
regolato da un promotore specifico neuronale, il ATG5 viene sviluppato solo a livello neuronale,
quindi il topino nasce vivo ma ha delle deficienze a livello corporeo ma non muore subito. Tutto
questo ci dice che queste proteine sono importantissime nella regolazione di funzioni vitali. Nella
MITOFaGIA, abbiamo 2 proteine una chinasi e una ligasi che si chiama Parkin, in condizioni normali
la 1 si lega alla membrana del mitocondrio ma va in contro ad un taglio e viene rimossa, nel momento
di danno mitocondriale, pink 1 si lega alla membrana, non viene tagliata e si stabilizza, chiama Parkin
va in contro a ubiquitinazione che viene richiamata da Parkin, e il mitocondrio viene degradato grazie
alle vescicole dell’autofagia, nel ruolo fisiologico é importante per eliminare I glubuli rossi dal
mitocondrio e eliminare I mitocondri paterni, ma serve anche a distrufgere mitocnrodi danneggiati.
In condizioni patologiche, un accumulo di mitocondri danneggiati come nel Parkinson, il processo di
rimozione di essi non è presente. Adesso vediamo la differenza tra necrosi e apoptosi. La necrosi è
un processo passivo, a partire dal danno cellulare c’è disequilibrio che chiama acqua, c’è
rigonfiamento e quindi lisi, dove il tutto si riversa all’esterno con formazione dell’infiammazione,
nell’ apoptosi NON c’è infiammazione, c’è la compattazione della cromatina e entrano in gioco I
macrofagi che recuperano I residui cellulari. Prim fase, vediamo che c’è una condensazione della
cromatica, poi la cellula va in contro a deformazione fino alla formazione dei corpi apoptotici che poi
vengono mangiate dai MAcrofagi. Ma come viene indotta l’apoptosi? In seguito al mancamento di
fattori di crescita, citochine, ma anche fattori negativi come danno al dna, TNF, è improntate
l’apoptosi anche a livello embrionale. Esistono dei marcatori anche per l’apoptosi e si utilizza la
Caspasi 3, così siamo in grado di capire se vanno in contro ad apoptosi. Un altro segno di apoptosi è
il DNA, lo vedo dal DNA, nell’elettroforesi il dna normale è in alto, in seconda linea c’è un profilo
tipico di una cellula apoptotica, ci sono più scale a blocchi, più bande, nella terza fila il dna è molto
più sbriciolato ed è tipico della necrosi, si sbriciola il dna. Nell’ apoptosi abbiamo l’endonucleasi che
tagliano il dna, ed è per questo che si vedono le bande in elettroforesi, il dna viene tagliato in maniera
precisa. I meccanismi di apoptosis ono una fase iniziale e si ha 2 pathway con una via Estrinseca e
una Intrisceca, poi una fase esecutiva con il taglio del dna tramite endonucleasi e poi infine entrano
in gioco I macrofagi. Nella via Estrinseca si ha un recettore, quindi recettore per TNF alpha, recettore
FAS che lega il ligando, sono recettori che attivano la via estrinseca dell’apoptosi. La via estrinseca
determina l’attivazione delle caspasi 8 e 10 quindi sono iniziatrici, poi abbiamo la Caspasi 3 e 7 che
sono nella fase finale del processo, nel caso dell via intrinseca non si ha il recettore ma è il mitocondrio
che forma l’apoptosma dato dal citocromo, e lui stesso determina l’attivazione dell’ Caspasi 9, le
effective sono la 3 e la 7. C’è una proteina BID che fa da ponte tra le 2 vie, detto solo questo, mentre
per I recettori TNF è FAS sono recettori di morte. Esistono altre 2 forme di attivazione di attivazione
e la prima passa dal danno del DNA con P53 e attivazione di Caspasi 2, che poi attiva il mitocondrio,
per la 4 parte dal calcio, dal RER, se c’è un danno al RE viene rilasciato il calcio e si rilascia la
Caspasi 12. Ricordiamoci del mitocondrio, ha un importanza nella morte cellulare, ha un ruolo sia
nella necrosi, nell’apoptosi e nella mitofagia. Di fatto esiste un mondo di morte cellulare, però si ha
una morte cellulare NON programmata come la necrosi, ma esistono delle morti cellulari
programmate, oltre al l’apoptosi, che sono la Ferroptosi, ma sopratutto la Piroptosi e Necroptosi. La
pyroptosi parte da un danno di natura infettiva, cis ono ei patogeni che attivano il processo e si attiva
la Caspasi 1, e poi questa cellula induce infiammazione, perché determina il rilascio di Citochine.
Quindi è un processo regolato simil apoptosi e assomiglia alla necrosi perché induce una forte
infiammazione. La Caspasi 1 viene attivata dall’ Inflasoma. Vediamo il confronto da apoptosi e
piroptosi. Nella piroptosi la cellula non scoppia, si rilasciano Citochine. Nella NEcRoptosi si ha una
morte cellulare programmata ma non dalle Caspasi, ma da un complesso proteico trac ui RIP3, che
attiva MLKL e in questo modo si attiva la necroptosi che poi scoppia e si rompe la membrana. Qui si
rompe la membrana.
Lezione 5.
Esame cosa e la patologia cosa comporta, quali sono le cause della patologia e chi colpisce, e poi il
meccanismo patogeno da un punto di vista cellulare e molecolare. Non tratteremo le neoplasia.
INFIAMMAZIONE
E’ un processo sia definito come malattia, in realta ha una doppia faccia perchè è una risposta ad un
danno. E’ una risposta in funzione di una riparazione, si parla di cellule del sangue e tessuti vascolari.
L’infiammazione richiama l’immunità innata e adattativa. Le patologie associate hanno come suffisso
ITE, riguardo alla faringite è una risposta, è un irritazione alle mucose, si attivano I patogeni
commensali o circolano dei virus e l’epitelio viene a contatto con un patogeno che crea un danno e le
cellule rispondono per difendersi e quello che percepiamo è lo stato di malattia, ha una doppia faccia,
quindi è sia una risposta ad un danno sia che una patologia. L’ infiammazione quindi viene definita
come risposta ad un danno, ed è una risposta ad un danno, e I tessuti sono vascolarizzati, la
vascolarizzazione è molto importante, I vasi coinvolti sono I vasi del micro circolo, ed esso va in
contro a modifiche strutturali e funzionali. Ed è considerata un processo localizzato, ma dinamico
perché la risposta ad un danno ha come premessa il riparo di una situazione iniziale. La riparazione
del danno, riporta l’integrità del tessuto, quindi si deve ritornare ad una visione iniziale. Ci sono dei
segni cardinali dell’infiammazione, e ce ne sono 5, troviamo il COLORE, ROSSORE, GONFIORE,
DOLORE E PERDITA DI FUNZIONE. Vediamo immagine bruciatura, in questo caso si ha un danno
fisico, si forma un liquido che ci servirà ad integrare il tessuto. Per quanto riguarda la perdita di
funzione, come l’artrite reumatoide ed una semplice distorsione alla caviglia. CARTOON DA
SAPERE A MEMORIA. E’ uno schema semplice, vediamo un tessuto, ci arriva un patogeno e si crea
un danno al tessuto e si ha la perdita di materiale, in risposta alla perdita