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PATOLOGIE PANCREATICHE
La principale malattia ormonale associata al pancreas e'il
diabete.Il diabete é una patologia endocrina caratterizzata dalla
presenza di un tasso glicemico superiore a 200 mg/dl in un
qualsiasi momento della giornata con glicemia a digiuno superiore
a 126 ml/dl o glicemia superiore a 200mg/dl dopo la
somministrazione di glucosio,con valori di emoglobina glicata
superiori al 10%.
Il diabete e'una patologia debilitante che se non curata puo
portare a morte del paziente,di eziologia varia,e a seconda della
causa scatenante possiamo suddividere il diabete in diabete
mellito di tipo I e diabete mellito di tipo II.
I principali sintomi del diabete mellito sono la glicosuria,la
poliuria perche il glucosio e'una molecola osmoticamente attiva e
polidipsia dovuta a continua attivazione dei centri della sete.
La perdita di calorie induce a fame,mentre la mobilitazione di
proteine e grassi porta ad una iperproduzione di corpi chetonici
causa di un acidosi,di solito piu frequente nel diabete di tipo
I.L'acidosi causa l'aumento della respirazione polmonare.Le
conseguenze metaboliche del diabete causano patologie secondarie
dette complicanze a lungo termine.le complicanze possono
interessare il sistema nervoso periferico nel caso delle
neuropatie diabetiche o del sistema cardiocircolatorio nel caso
delle angiopatie diabetiche.
Le angiopatie diabetiche si dividono in microangiopatie e
macroangiopatie;
le microangipatie colpiscono i piccoli vasi principalmente della
retina e dei reni;
le macroangiopatie colpiscono cuore e arti inferiori.
Diabete di tipo I o insulinodipendente
Il diabete di tipo I ha base patologica autoimmune e porta ad una
progressiva distruzione delle cellule beta del pancreas.Il
processo inizia subito dopo la nascita e si instaura
precocemente(tra i 10 e i 14 anni)quando si ha la distruzione di
circa l'80% delle cellule beta del pancreas.Si ha quindi carenza
assoluta di insulina e un aumento dei livelli di
glucagone(iperglucagonemia relativa con livelli normali di
glucagone poiché manca la concentrazione di insulina o
iperglucagonemia assoluta per una mancanza di feed-back negativo
da parte dell'insulina).Per mantenere in vita i pazienti affetti
dal diabete di tipo II si deve somministrare insulina.
Il riscontro della sua natura autoimmune e'di vario tipo poiche é
spesso associata ad altre endocrinopatie autoimmuni come il morbo
di addison,e'spesso associata ad atre patologie autoimmuni come
l'artrite reumatoide,si ha remissione della patologia per
immunoterapia.Di solito un trapianto al pancreas da parte del
gemello omozigote sano porta a remissione della patologia.La
patologia e'legata al complesso maggiore di istcompatibilitá e a
fattori ambientali.I malati hanno una predisposizione ereditaria
associata ad alleli HLA DR3 o DR4.Il fatto che gemelli omozigoti
non contraggono la malattia,dimostra come altre cause esterne
possono concorrere alla patologia come il coxackievirus e il virus
della rosolia o alcuni composti chimici per neonati a contatto
precoce con il latte di vaccino.In soggetti con predisposizione di
HLA specifici provochino infiltrazioni virali aspecifiche,e
determinino l'azione citotossica di alcune citochine con
infiltrazione macrofagica e distruzione delle celle beta.
Le complicanze del diabete di tipo I é il coma
chetoacidotico,custato dalla deficienza di insulina e dal
conseguente eccesso di glucagone che produce eccessiva lipolisi e
beta ossidazione epatica di acidi grassi e quindi porta ad acidosi
metabolica,puo esserci anche una diminuzione della volemia per
glicosuria e tachicardia.Il respiro di Kussmaul é una respirazione
aumentata,causata dall'acidosi metabolica ed accompagnata da
insufficenza renale a causa di microalbuminuria instauratasi in
circa 10 anni di diabete.
Diabete mellito di tipo II o insulino resistente
Il diabete mellito di tipo II costituisce un gruppo eterogeneo di
patologie con eziologia complessa,poligenica e multifattoriale.
Concorrono infatti a determinare la malattia sia fattori
genetici,largamente ignoti,sia fattori ambientali come obesitá e
sedentarietá. L'importanza della componente genetica e'dimostrata
dalla concordanza a contrarre questo tipo di diabete in gemelli
omozigoti e dall'elevata ereditarietá della malattia.
Nel diabete di tipo II si ha resistenza periferica all'azione
dell'insulina associata ad una aumentata secrezione di insulina
che va progressivamente riducendosi.La riduzione di insulina causa
un iperglucaconemia relativa quindi i livelli di glucacone pur
rimanendo nella norma sono di gran lunga superiori rispetto a
quelli di insulina,cio causa un aumento delle concentrazioni di
glucosio. La patogenesi del diabete di tipo II e'a lenta
insorgenza,possono passare molti anni prima che si manifesti un
alterata tolleranza al glucosio e una situazione di perglicemia.
Inizialmente la resistenza all'insuina viene compensata con una
maggiore produzione di insulina.In seguito le cellule pancreatiche
non riescono piu a mantenere elevate produzione di insulina e
quindi si instaura l'intolleranza al glucosio.Infine l'ulteriore
diminuzione di insulina produce iperglicemia dovuta ad
iperglucaconemia e intolleranza al glucosio. In fase avanzata é
richiesta la produzione di insulina. Il tessuto epatico e
adiposo,rispondono meno in termini metabolici all'attivazione del
recettore insulinico. Tale resistenza é relativa, infatti viene
inizialmente superata,dall'aumento dell'insulina e da un aumento
della produzione epatica di glucosio.Ce una stretta correlazione
tra diabete di tipo II e obesitá cio sia dovuto all'azione da
parte degli adipociti di molecole che modulano la produzione e
l'azione dell'insulina. La produzione di queste molecole prodotte
dagli adipociti aumenta in misura maggiore con l'aumento della
massa grassa,e cio contribuirebbe all 'instaurarsi dell'insulino
resistenza.Inoltre l'eccesso degli acidi grassi circolanti
porterebbe a compormettere la funzionalitá delle cellule beta,far
diminuire l'utilizzazione del glucosio da parte del tessuto
muscolare,promuovere la produzione epatica di glucosio per
l'aumento della via della beta ossidazione.
Ci sono inoltre un gruppo di patologie diabetiche ,relativamente
rare,non gravi dette MODY,a trasmissione autosomica dominante
legate alla mutazione di un singolo gene.Sono state individuate 5
varianti differenti dal punto di vista fenotipico e genetico,ma
tutte caratterizzate da comparsa veloce della sintomatologia
simile a quella del diabete di tipo II.
La MODY2 causa una mutazione al gene della glucochinasi enzima che
fosforilla il glucosio in posizione 6 e ne permette
l'utilizzazione.
In MODY 1,3,5 vi sono tre mutazioni genicheche portano tutte ad
una alterazione della produzione di insulina negli isolotti
pancreatici.
In MODY 4 vi é una mutazione genica dell'ormone IPF-1,fattore che
regola lo siluppo pancreatico e la sintesi dell'insulina.
Complicanze del diabete di tipo II sono il coma iperosmolare
causato da una grave disidratazione a livello cerebrale,le grandi
concentrazioni di glucosio richiamano acqua nei vasi disidratando
l'organismo e abbondanti urine.
Altre complicanze sono le neurpatie diabetiche,portano alla
perdita di sensibilitá delle estremitá,dolore
debolezza,iperestesia o parestesia.Le neuropatie diabetiche si
suddividono in:
polineuropatie se interessano in generale e simmetricamente i
– nervi periferici
mononeuropatie se interessano solo un nervo
– mononeuropatie multiple se interessano piu nervi,senza
– coinvolgimento generalizzato;
le radiculopatie interessano radici dei nervi
– neuropatie del sistema autonomo influenzano negativamente
– molti distretti corporei come la gastroparesi,difficile
cicatrizzazione epiteliale,ulcerazioni epiteliali,disfunzioni
sessuali,infezioni alle vie urinarie.
Alla base vi sono alterazioni delle proteine funzionali che
vengono glicate e alterate le loro funzioni come l'emoglobina,i
fattori di coagulazione,le lipoproteine,le immunoglobuline,inoltre
tali strutture tendono ad aggregarsi con altre proteine e a
formare i prodotti finali della glicazione o AGE che producono a
seconda del sito di formazione,danni ai vari tessuti.
Diabete gestazionale
Il diabete gestazionale é una forma di diabete che colpisce circa
il 4% delle donne gravide e regredisce dopo il parto.
Il diabete gestazionale viene interpretato come il primo sintomo
delle manifestazioni post parto del diabete di tipo II.
La causa é l'incapacitá da parte della madre di far fronte ad una
maggior richiesta di insulina,cio é dovuto principalmente alla
presenza di ormoni antagonsti all'insulina,come la prolattina o
l'ormone lattotropo placentare e l'estradiolo,quindi vi é un
innalzamento primario di glicemia che viene sopperito con una
produzione insulinica maggiore,questa condizione é detta
iperinsulinemia.L'iperinsulinemia genera diversi effetti dannosi
tra cui macrosomia fetale,aumento dell'incidenza di
malformazioni,rischio di aborto,ipoglicemia neonatale e sofferenza
respiratoria neonatale,poiche il bambino dopo il parto non riesce
piu a far fronte alla richieste di insulina del proprio
organismo,creando cosi una condizione di ipoinsulinemia e di
sofferenza respiratoria neonatale.
Obesitá
L'obesità è una condizione medica caratterizzata da un eccessivo
accumulo di grasso corporeo che può portare effetti negativi
sulla salute con una conseguente riduzione dell'aspettativa di
vita.Organizzazione mondiale della sanità definisce l'obesità
attraverso l'indice di massa corporea (IMC), un dato
biometrico che mette a confronto peso e altezza: sono considerati
obesi i soggetti con IMC maggiore di 30 kg/m2, mentre gli
individui con IMC compreso fra 25 e 30 kg/m2 sono ritenuti
in sovrappeso. L'eziologia dell'obesitá é multifattoriale,vi
concorrono infatti,fattori familiari,genetici e ambientali.
Nell'obesitá familiare gli obesi mostrano un dispendio energetico
inferiore alla norma,i geni implicati potrebbero essere i geni
della leptina e il suo recettore,geni implicati nella sindrome di
cushing o causanti ipotiroidismo,geni coinvolti nella sindrome di
Parder-willi. Drammaticamente, il diabete mellito di tipo 2 ed
alcuni disturbi cardiocircolatori, in passato ritenute condzioni
esclusive dell’adulto, vengono oggigiorno sempre più spesso
riscontrate anche nei bambini obesi. L’obesità infantile non è
infatti un problema da poco. A questa condizione(l'ob