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MALATTIA DI HARTNUP

La malattia di Hartnup è una malattia autosomica recessiva che si manifesta con difetti di trasporto del triptofano. In particolare, il triptofano è il precursore della niacina (vitamina B3 o vitamina PP), pertanto il deficit di triptofano si traduce in una ipovitaminosi da niacina che dà eritema squamoso e disordini neurologici.

MALASSORBIMENTO INTESTINALE DI GLUCOSIO E GALATTOSIO

Il malassorbimento intestinale di glucosio e galattosio è una patologia legata a un difetto nel trasportatore di questi zuccheri localizzato nell'orletto a spazzola delle cellule della mucosa intestinale. Nei soggetti affetti da questa patologia, l'assunzione orale di glucosio e galattosio non si traduce in un aumento dei loro livelli plasmatici. Il glucosio e il galattosio rimangono nell'intestino, dove per effetto osmotico danno luogo a diarrea profusa. Si ricorre alla...

Dietoterapia basata sull'eliminazione dei cibi che contengono glucosio e galattosio.

Iperfenilalaninemia fenilalanina > 2 mg/dl.

L'iperfenilalaninemia è una condizione caratterizzata da livelli ematici di fenilalanina superiori a 2 mg/dl.

Rappresenta una delle più comuni aminoacidopatie, che sono malattie del metabolismo degli amminoacidi di origine ereditaria a trasmissione autosomica recessiva; dal momento che l'espressione clinica del difetto richiede anche l'introduzione di fenilalanina con la dieta, si può parlare di multifattorialità.

Per capire l'origine genetica dell'iperfenilalaninemia, è necessario sapere qual è il destino metabolico della fenilalanina. La principale reazione metabolica a carico della fenilalanina è la fenilalanina idrossilasi. Questa reazione avviene nel fegato ad opera dell'enzima (PAH), che a sua volta per funzionare necessita del coenzima (BH4) e di tetraidrobiopterina.

ossigeno.diidropterina,Durante la reazione, il coenzima tetraidrobiopterina si ossida a la quale viene poi nuovamentediidropterina reduttasi,riconvertita a tetraidrobiopterina ad opera della che è NAD-dipendente.Nel 98% dei casi, l'iperfenilalaninemia è dovuta a mutazioni a carico del gene che codifica per PAH, conconseguente produzione di PAH non funzionante. Sono state identificate circa 500 mutazioni possibili, dicui oltre la metà (62%) sono mutazioni missense, le altre sono delezioni, splicing e terminazione.I casi restanti sono legati a mutazioni di geni i cui prodotti sono responsabili di sintesi e riciclaggio di BH4.Le manifestazioni cliniche dell'iperfenilalaninemia dipendono dai livelli plasmatici di fenilalanina.La terapia consiste nella riduzione dell'apporto di fenilalanina, ma per essere efficace questo devecominciare prima che insorga il danno neurologico, da cui l'importanza della diagnosi precoce.fenilchetonuria, forma transitoria,

embriopatia

L'iperfenilalaninemia si può manifestare in quattro modi: da fenilalanina, forme maligne (resistenti alla terapia dietetica).

FENILCHETONURIA (PKU)

La fenilchetonuria (o PKU) è la principale forma di iperfenilalaninemia e deriva da una mutazione a carico del gene codificante per la fenilalanina idrossilasi che rende l'enzima non funzionante.

La mancata funzionalità della fenilalanina idrossilasi comporta un accumulo di fenilalanina nel sangue e in alcuni tessuti del corpo; la fenilalanina accumulata viene in parte convertita in fenilpiruvato attraverso le transaminasi; il fenilpiruvato, poi, viene convertito in fenilacetato e fenilattato.

Questi metaboliti vengono poi escreti con le urine (conferendo alle urine un peculiare odore di pipì di topo) e comportano una carenza di tirosina; dal momento che la tirosina è il precursore endogeno delle

catecolamine (dopamina, noradrenalina, adrenalina), si verifica un’alterazione nella neurotrasmissione mediata da questi neurotrasmettitori. Inoltre, la fenilalanina in quanto tale sembra essere coinvolta nel rallentamento della crescita neuronale, determinando ritardo mentale.

La sintomatologia della fenilchetonuria prevede: ipercinesi, tremore, iperriflessia, depigmentazione (perché la tirosina è anche il precursore endogeno della melanina) e progressivo ritardo mentale. Si assiste inoltre anche a una riduzione delle concentrazioni ematiche di altri aminoacidi.

EMBRIOPATIA DA FENILALANINA

La fenilalanina

L’embriopatia è una tossicità indotta nell’embrione di una madre affetta da PKU e si manifesta con danni cardiaci e microcefalia. L’unico modo per evitarla è programmare la gravidanza eseguire una dieta povera in fenilchetonuria prima del concepimento e durante tutta la gravidanza.

Edema

Circa il 60% del peso corporeo è

Rappresentato dall'acqua; di quest'acqua, circa 2/3 si trovano all'interno delle cellule, mentre 1/3 è rappresentato da liquido interstiziale; l'acqua del plasma è solo il 5%.

L'edema è una raccolta di liquido (localizzata o generalizzata) negli spazi interstiziali dei tessuti o in una cavità corporea. A livello cutaneo, si manifesta come un segno della fovea. È definita la formazione, a seguito di digitopressione, di una fossetta o depressione transitoria che indica la presenza di tessuto edematoso con edema di recente insorgenza.

Per ricercare la fovea, è necessario comprimere con la punta di un dito sulla regione oggetto di esame; a seguito della digitopressione può permanere un'impronta, più o meno profonda, detta fovea. Tale fossetta si viene a determinare per lo spostamento di liquido interstiziale dalla zona compressa alle zone circostanti.

di Starling, La generazione

di fluido interstiziale è stabilita dall'equazione la quale descrive la relazione tra pressione oncotica (colloido-osmotica) e pressione idrostatica, che sono le due forze che si oppongono lungo le pareti semipermeabili dei capillari. Pertanto: - All'estremità arteriosa del capillare, la pressione idrostatica supera la pressione oncotica: il liquido, quindi, passa dai capillari negli spazi interstiziali. - All'estremità venosa del capillare, la pressione oncotica supera la pressione idrostatica: il liquido, quindi, passa dagli spazi interstiziali ai capillari. Il bilancio netto del flusso, di conseguenza, è pari a zero. La minima fuoriuscita di liquidi nello spazio interstiziale viene drenata dai vasi linfatici, che la reimmettono nel circolo venoso mediante il dotto toracico. L'edema si forma per sbilanciamento dell'equazione di Starling, che si può verificare in quattro casi: 1. Aumento della pressione idrostatica del capillare. 2. Diminuzione della pressione oncotica del capillare. 3. Aumento della permeabilità dei capillari. 4. Riduzione dell'attività dei vasi linfatici.

letto capillare, che si ha per riduzione del ritorno venoso al• cuore; succede a seguito di trombosi, compressioni e insufficienza cardiaca;aumento della pressione colloido-osmotica dell’interstizio, che si ha in condizioni di infiammazione,• blocco del drenaggio linfatico per ostruzione, asportazione chirurgica dei linfonodi;diminuzione della pressione colloido-osmotica plasmatica, che si ha in condizioni di ipoalbuminemia,• a sua volta legata a sindrome nefrosica, malnutrizione o malattie epatiche croniche.aumento della permeabilità vasale.• trasudato essudato.Il liquido può essere un o untrasudatoil è un liquido non infiammatorio a basso contenuto di proteine, cellule e detriti cellulari;• l’essudato è un liquido infiammatorio ad alto contenuto di proteine, cellule e detriti cellulari.•C’è poi da definire una terminologia specifica legata a particolari tipi di edema:l’ascite è la

raccolta di liquido nella cavità peritoneale;

  • l'idrotorace è la raccolta di liquido nella cavità pleurica;
  • l'idropericardio è la raccolta di liquido nella cavità pericardica;
  • l'idrocele è la raccolta di liquido nel testicolo;
  • l'anasarca è la raccolta di liquido massiva e diffusa in tutto l'interstizio sottocutaneo.

TIPI DI EDEMA:

  • edema generalizzato
  • edema localizzato

Una prima classificazione distingue:

Edema generalizzato

L'edema può avere due origini: aumento della pressione idrostatica nel sistema venoso, riduzione della pressione colloido-osmotica nel plasma. A seconda della causa scatenante, si distinguono:

  • edema cardiogeno, dovuto ad insufficienza cardiaca;
  • edema nefrogeno, dovuto ad alterazioni glomerulari o tubulari del nefrone, quali riduzione della filtrazione glomerulare, alterazione della permeabilità glomerulare con

ipoproteinemia plasmatica e albuminuria, iperproduzione di renina; edema epatico, dovuto a diverse conseguenze della cirrosi quali ridotta sintesi di albumina, compressione delle vene epatiche e insufficiente drenaggio linfatico; edema da fame, tipico del kwashiorkor; edema della gravidanza, dovuto alla ritenzione di sodio e acqua e alla riduzione dell'osmolarità ematica; edema iatrogeno, dovuto al trattamento prolungato con corticosteroidi.

Edema localizzato: localizzato infiammazione, ostruzione venosa, ostruzione linfatica.

L'edema può avere tre cause:

  • da ostruzione venosa: L'edema è dovuto a un ostacolo al ritorno venoso del sangue, che può essere legato a compressioni esercitate da fasciature o ingessature, vene varicose, trombosi venosa e insufficienza valvolare. In questo caso, il liquido prende il nome di trasudato, termine con cui si indica un liquido non infiammatorio a basso contenuto di proteine, cellule e detriti.

cellulari. La persistenza del trasudato causa danni ai tessuti per compressione e per ostacolo agli scambi respiratorie metabolici, predisponendo allo sviluppo di ulcere e complicanze infettive.

da ostruzione linfatica. L'edema è dovuto a un ostacolo nel circolo linfatico, che può essere legato a malformazioni dei vasi linfatici, traumi, ferite, infezioni, infiltrazioni e compressioni neoplastiche.

trasudato. Anche in questo caso, il liquido prende il nome di filariosi linfatica. Un esempio classico di edema da ostruzione linfatica è quello che si verifica a causa di filariosi. La filariosi è una malattia parassitaria causata da nematodi detti filarie le cui forme adulte si localizzano al livello dei vasi linfatici, dove esercitano la loro azione patogena provocando ipertrofia dei tessuti sottocutanei con comparsa di elefantiasi.

L'edema è dovuto all'aumento della permeabilità vasale che sempre accompagna un essudato.

Dettagli
A.A. 2019-2020
255 pagine
SSD Scienze mediche MED/04 Patologia generale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher benedettaperri di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Patologia generale e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Parma o del prof Petronini Pier Giorgio.