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REGIONE ANTERO-LATERALE

Muscoli lunghi dell’addome

RETTO DELL’ADDOME -> ha la forma di un grosso nastro posizionato a lato della

- linea mediana. Si tratta di un muscolo poligrastrico (ventri carnosi interrotti da

iscrizioni tendinee). Ha origine superiormente con tre fasci carnosi che si

distinguono in laterale, intermedio e mediale. I primi due si distaccano dalla faccia

esterna e dal margine inferiore della 5° e 6° cartilagine costale; il terzo nasce dalla

faccia esterna della 7° cartilagine costale e dal processo xifoideo. Il muscolo si

porta quindi in basso per raggiungere l’inserzione che si effettua, mediante un corto

e robusto tendine, sul margine superiore del pube, tra il tubercolo pubico e la sinfisi

pubica. I fasci fibrosi più mediali si incrociano con quelli del lato opposto al davanti

della sinfisi. Il ventre muscolare presenta in genere 4 iscrizioni tendinee

trasversali che sono ben visibili sulla faccia anteriore, non interessando di norma

tutto lo spessore del muscolo; una di queste è situata a livello dell’ombelico, due si

trovano al di sopra ed una, incostante, è al di sotto dell’ombelico. Il muscolo retto

dell’addome si pone anteriormente in rapporto con il foglietto anteriore della guaina

del retto, posteriormente con le cartilagini costali dalla 5° alla 9°, con il foglietto

posteriore della guaina del retto e, in basso, con la fascia trasversale. L’arteria

epigastrica inferiore decorre tra la faccia posteriore del muscolo ed il foglietto

posteriore della sua guaina. Il margine laterale del muscolo corrisponde al margine

laterale della guaina; il margine mediale è diviso da quello controlaterale ad opera

della linea alba. La linea alba è interrota da alcuni orifizi, tra cui l’ombelico, per il

passaggio di strutture vascolonervose cutanee e sottocutanee. A livello della linea

alba avviene il taglio chirurgico necessario per accedere ai visceri dell’addome,

scansando l’ombelico a sinistra (laparotomia). Il muscolo retto dell’addome è

innervato dagli ultimi 6 nervi intercostali (T6-T12) e dal nervo ileoipogastrico (L1).

La sua azione consiste nell’abbassare le coste (muscolo espiratorio), flettere il

torace sulla pelvi e viceversa ed aumentare la pressione addominale. La sua

funzione è anche quella di contenzione dei visceri addominali. La pressione

all’interno dell’addome, mantenuta sempre piuttosto costante, aumenta durante i

processi di defecazione e minzione, in cui si contraggono i muscoli addominali. Una

diastasi dei muscoli retti dell’addome ha come sintomatologia una pancia molto

prominente per la sporgenza dei visceri.

(ERNIE -> fuoriscita di porzioni di visceri che si incuneano in alcuni punti di incongruenza

tra i muscoli principalmente della parete addominale; possono essere di vario tipo:

epigastrica (al di sotto del processo xifoideo),

- ombelicale,

- laparocele (ernia che si incunea nella ferita chirurgica),

- di Spigelio,

- inguinale, che a sua volta può essere:

- • diretta (l’ansa del viscere sbuca dalla fossetta inguinale media),

• indiretta (l’ansa del viscere sbuca nello scroto),

crurale o femorale).

- PIRAMIDALE -> è un piccolo muscolo incostante che si trova nella parte inferiore e

- mediale della parete addominale anteriore. Ha forma triangolare con la base

inferiore e l’apice superiore. Ha origine dalla faccia anteriore del ramo superiore del

pube, tra il tubercolo e la sinfisi, e si porta in alto e medialmente per prendere

inserzione nel tratto intermedio della linea alba. È innervato dall’ultimo nervo

intercostale; con la sua contrazione tende la linea alba.

Muscoli larghi dell’addome (formano una sorta di “cilindro” che contiene i visceri

addominali)

OBLIQUO ESTERNO -> si trova nella parete anteriore e laterale dell’addome e

- risale sulla parte toracica laterale. Si presenta come una larga lamina appiattita, di

forma quadrilatera, le cui fibre decorrono in senso obliquo dall’alto in basso. Prende

origine dalla faccia esterna delle ultime 8 coste per mezzo di digitazioni di cui le

prime cinque o sei si incrociano con quelle del muscolo dentato anteriore e le ultime

tre con le origini costali del muscolo grande dorsale. Le digitazioni carnose

confluiscono in una lamina piatta i cui fasci decorrono in avanti, medialmente ed in

basso. I fasci più posteriori, sorti dall’11° e 12° costa, si portano quasi verticalmente

in basso, per inserirsi al labbro esterno della cresta iliaca fino alla spina iliaca

anteriore superiore; gli altri fasci proseguono in un’ampia aponeurosi che si porta

medialmente in basso, per un’estensione compresa tra il processo xifoideo ed il

pube (andandosi ad intersecare con l’aponeurosi dell’obliquo interno). Medialmente

l’aponeurosi dell’obliquo esterno partecipa alla formazione della guaina del retto

dell’addome e giunge fino alla linea alba (punto di inserzione per i muscoli larghi

dell’addome). Inferiormente, l’aponeurosi si inserisce al pube ed alla sinfisi pubica

tramite fasci che delimitano l’anello inguinale sottocutaneo. Tra il tubercolo

pubico e la spina iliaca anteriore superiore, l’aponeurosi dell’obliquo esterno

costituisce il legamento inguinale: esso rappresenta un punto di inserzione per

l’obliquo esterno e corrisponde alla piega dell’inguine; delimita il confine tra la

coscia e la cavità addominale, dividendo in due parti lo spazio presente tra sé

stesso ed il margine superiore dell’anca, che sono la lacuna dei muscoli, porzione

laterale in cui sono presenti ileopsoas e nervo femorale, e la lacuna dei vasi.

Alcune delle fibre inferiori del legamento inguinale si incollano alla fascia iliaca e

proseguono, seguendo l’andamento della fascia, verso il basso andandosi ad

inserire sull’eminenza ileopettinea e costituendo un setto detto benderella

ileopettinea. Allo stesso modo altre delle fibre inferiori del legamento inguinale si

attaccano alla fascia pettinea (che ricopre il muscolo pettineo, il quale scavalca la

porzione ischiatica dell’anca facendo una curva) e seguono il suo andamento

portandosi indietro -> questa struttura è definita legamento lacunare di

Gimbernat.

Per giungere al punto di inserzione l’aponeurosi dell’obliquo esterno deve

scavalcare le strutture muscolari e vascolonervose presenti a livello del margine

superiore dell’anca che sono, in senso lateromediale, il muscolo ileopsoas –

rivestito dalla fascia iliaca –, il nervo femorale, l’arteria femorale, la vena femorale, il

linfonodo di Cloquet ed il muscolo pettineo, rivestito dalla fascia pettinea.

L’aponeurosi dell’obliquo esterno è punto di sbocco superficiale del tragitto

inguinale, occupato nel maschio dal funicolo spermatico – cordone che regge il

testicolo –, nella femmina dal legamento rotondo dell’utero. Nel maschio il tragitto è

molto più sviluppato e dilatato, nella femmina è più sottile e dotato di poca rilevanza

clinica. Il tragitto inguinale nel maschio si viene a formare nel periodo fetale, quando

il testicolo inizia la discesa verso la borsa scrotale (descentus scrotalis) e si fa

spazio tra i muscoli dell’addome. Infatti, il tragitto sbocca nella borsa scrotale.

Essendo una zona piuttosto debole, è soggetta a frequenti ernie (soprattutto di

anse intestinali).

Quando il legamento inguinale incontra il funicolo spermatico, per scansarlo si

biforca in due tronconi, un pilastro laterale – che si inserisce sul tubercolo pubico

dello stesso lato – e un pilastro mediale, detto legamento riflesso di Colles, le cui

fibre profonde si inseriscono sulla cresta pettinea. La biforcazione del legamento

inguinale costituisce l’anello inguinale superficiale o sottocutaneo. Il foro della

biforcazione è chiuso da una serie di fibre arciformi.

La faccia superficiale del muscolo è in rapporto con lo strato sottocutaneo e,

posteriormente, con il muscolo grande dorsale; la faccia profonda ricopre le ultime 8

coste con i muscoli intercostali esterni ed il muscolo obliquo interno. Fra il margine

posteriore dell’obliquo esterno ed il margine anteriore del grande dorsale esiste uno

spazio triangolare a base inferiore corrispondente alla cresta iliaca, attraverso il

quale è visibile l’obliquo interno (triangolo lombare o triangolo del Petit -> spesso

punto di passaggio per cellule neoplastiche che vanno a costituire metastasi a

livello superficiale). Il muscolo obliquo esterno è innervato dai nervi intercostali (T5-

T12) e dai nervi ileoipogastrico ed ileoinguinale (L1). Con la sua azione abbassa le

coste (muscolo espiratorio), flette il torace e lo ruota dal lato opposto; determina

anche un aumento della pressione addominale.

OBLIQUO INTERNO -> si trova profondamente al muscolo obliquo esterno. Ha

- origine dal terzo laterale del legamento inguinale, dalla spina iliaca antero-

superiore, dai ¾ anteriori della cresta iliaca e, indietro, dalla faccia posteriore della

fascia lombodorsale. I fasci del muscolo deocorrono in senso obliquo dal basso

verso l’alto, portandosi in alto e medialmente; quelli più posteriori si inseriscono al

margine inferiore delle ultime tre cartilagini costali; tutti gli altri continuano in una

lamina fibrosa, l’aponeurosi dell’obliquo interno, che partecipa alla formazione della

guina del retto e della linea alba -> nei ¾ superiori dell’addome l’aponeurosi

dell’obliquo interno si divide in due foglietti che vanno a circondare il retto

dell’addome; nel quarto inferiore l’aponeurosi non si biforca, ma semplicemente

avvolge il retto solo anteriormente (la parte posteriore resta scoperta e risulta più

debole). Quest’area della fascia trasversale assume una tipica forma arcuata e

viene definita linea arcuata di Douglas.

La parte inferiore dell’aponeurosi dell’obliquo interno si fonde con l’aponeurosi del

trasverso formando il tendine congiunto (anche detto falce inguinale) che si

inserisce al margine superiore del pube, al tubercolo pubico ed alla parte mediale

della cresta pettinea.

Incrociando in basso il funicolo spermatico, l’obliquo interno semplicemente lo

scansa scavalcandolo per andare ad inserirsi sulla cresta pettinea. Alcuni fasci

muscolari, però, si accollano al funico spermatico stesso andando a formare il

muscolo cremastere (vedi più avanti), che ha la funzione di sospingere gli

spermatozoi verso il deferente per farli uscire (è un muscolo scheletrico a

contrazione riflessa).

La faccia superficiale dell’obliquo interno è in rapporto con l’obliquo esterno e,

posteriormente, con il grande dorsale; la faccia profonda è in rapporto con il

muscolo trasverso. Il margine in

Dettagli
Publisher
A.A. 2017-2018
9 pagine
SSD Scienze biologiche BIO/16 Anatomia umana

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher camo.milla di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Anatomia umana e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Firenze o del prof Pacini Alessandra.