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TOPIARIA,
generalmente usando alberi e arbusti sempreverdi (rosmarino, ginepro, bosso) che venivano potati e
modellati in forme varie, da quelle geometriche come sfere, coni, piramidi e quelle più figurative come
uomini, animali o mitologiche.
5) Con la caduta dell’Impero Romano, scomparvero in Europa ogni traccia delle
GIARDINO MEDIOEVALE:
tecniche di giardinaggio. A conservare i pochi frammenti delle conoscenze tecniche e scientifiche delle
antiche civiltà furono solo gli ordini religiosi, infatti i giardini medioevali si svilupparono inizialmente
all’interno dei monasteri. Coltivati a scopo alimentare che con il tempo diventarono più specializzate con la
presenza ad esempio di piante medicinali.
Il giardino in seguito assunse una valenza e un’organizzazione particolare, come una piccola oasi riparata.
Il giardino era impostato nell’aggregato religioso su vialetti ed aiuole attorno al pozzo centrale dove si
innalzavano spesso solenni cipressi o fontane, mentre tutto intorno erano presenti portici, presenza di
simbologia cristiana dovuta dalla presenza del numero 4 (evangelisti, fiumi del paradiso, virtù cardinali ecc.)
ricorrente e angoli di 45°. I giardini erano spesso distinti tra loro ed ognuno con funzioni differenti, il pomario
con alberi da frutto, l’erbario con piante medicinali e orticole e l’orto per fini alimentari (a Nord viridario con
sempreverdi per proteggere dal vento).
6) Ispirato al paradiso Maomettiano, all’interno di ville di lusso, combinazione
GIARDINO ISPANO-MORESCO:
tra il concetto del cortile interno dei romani ed il concetto islamico di divisone degli spazi e simbolismo.
Carattere fortemente domestico dei loro giardini, sempre caratterizzati da dimensioni contenute e dal
rispetto di una scala a misura d’uomo. Anche quando il terreno è molto esteso il giardino è diviso in una
successione di spazi chiusi e raccolti, analoghi ai cortili interni delle loro case.
Uno degli elementi fondamentali sono le vasche riflettenti e le fontane, che consente lo sviluppo rigoglioso
della vegetazione usata per creare giochi di luci ed ombre e per diffondere nell’aria aromi e profumi (i fiori
sono scarsamente usati per via del clima). Il gusto del colore si esprime soprattutto nelle architetture con
l’uso di pavimentazioni ed intonaci di cotto, piastrelle colorate e ciottoli smaltati.
7) Giardini fortemente legati all’architettura e alle sue basi teoriche.
GIARDINO RINASCIMENTALE ITALIANO:
Il giardino deve fungere da collegamento con il paesaggio, esso deve disporre di visuali paesistiche, pur
assumendo una forma definita ed autonoma, nettamente differenziata dalla natura che lo circonda.
Il terreno viene ridotto in forme geometriche regolari, con terrazzamenti e spiazzi fra loro annodati
mediante scale e rampe, nessuna parte è lasciato alle condizioni naturali.
I viali sono sempre rettilinei e tra loro ortogonali, dirigono le visuali verso i punti d’interesse dove elementi
plastici e fontane con motivi decorativi rompono l’uniformità dei tracciati.
L’acqua non appare mai nel suo aspetto natio, ma sempre in forme artificiali ed impiegata con l’esclusivo
intento decorativo con zampilli e cadute, segue un percorso rettilineo.
Grazie alla riscoperta dell’Ars Topiaria anche i vegetali assumono forme e funzioni architettoniche, si
preferiscono perciò le piante sempreverdi poiché mantengono costante il loro aspetto e possono essere
meglio controllate nel loro sviluppo (es. leccio, alloro, bosso, cipressi).
Il contrasto di colore è prevalentemente tra il verde e il bianco dei marmi, nei vasi di cotto, di color rosso,
spesso erano impiegati al margine dei viali e delle aiuole per contenere cedri, limoni ed aranci.
Si ha la presenza dei cosiddetti GIARDINI SEGRETI, ovvero spazi piccoli e cioè in un unico momento si deve
dominare l’intero giardino, adibito alla coltivazione dei fiori e presenza di colori.
Vignola fu il massimo creatore di giardini, si celebra il dominio dell’uomo sulla natura.
Anche nel 1600 il giardino viene concepito come una struttura prevalentemente
8) GIARDINO BAROCCO:
architettonica, tuttavia alle norme di equilibrio e di simmetria si aggiungono la passione per gli effetti
pittoreschi, scenografici e teatrali. Tutto si manifesta con l’uso più libero di grandi curve ad ampio respiro e
di tracciati, sempre regolari e rettilinei ma svincolati dal concetto di ortogonalità, si aggiungono dunque
tracciati circolari, ellittici, diagonali e vengono introdotte numerose vedute prospettiche e meno definite, si
tende a forme più naturali e addolcite. Le piante riacquistano un ruolo talvolta preponderante sulle
architetture, esse vengono lasciate al loro naturale sviluppo e raggruppate a formare il bosco che
gradualmente si fonde con il paesaggio circostante, rientrano i fiori ed il colore.
Le vasche e le fontane acquisiscono forme meno geometriche e i giochi d’acqua assumono aspetto meno
architettonici e che tendono al rustico.
Diffusione della scienza prospettica, nuovi effetti scenografici ed illusionistici, il giardino si dilata in parco e
mediante la diffusione del concetto dell’infinito esso tende ad ingigantirsi continuamente e a perdere i
confini per identificarsi con il paesaggio circostante (giardino per pochi).
9) I giardini francesi sono particolarmente famosi per i loro parterre, in origine si
GIARDINO FRANCESE:
trattava di siepi e bordure per delimitare le aiuole nei giardini medioevali. Tuttavia, la realizzazione di
complessi ricami attraverso l’uso della vegetazione e di ghiaia colorata o fioriture divenne ben presto un
servizio formale ed artistico fine a sé stesso, dove gli aspetti decorativi avevano totalmente superato quelli
funzionali. Il giardino risulta ordinato secondo una noma architettonica rendendolo aderente all’ambiente
naturale, dalla casa si domina il giardino lungo l’asse di simmetria, all’inizio si rinvengono piante decorative
poi masse arboree ordinate e infine boschetti che si legano al paesaggio. I viali laterali si incrociano con il
principale e chiusi da fondali panoramici o giochi d’acqua.
10) si origina nel ‘700 come una contrapposizione di matrice culturale, artistica
GIARDINO PAESISTICO INGLESE:
e politica al giardino francese, basandosi sul nascente movimento romantico che evidenziava le bellezze
della natura e del paesaggio naturale. Si ha così la massima espressione del giardino irregolare dove ogni
simmetria è bandita, la natura è sovrana, eliminazione delle parti geometriche mentre l’elemento naturale
viene visto come mezzo scenografico. Si accentuano la concavità e la convessità del terreno per sottolineare
la naturalità, sottolineato dalla presenza di piante nel posto giusto (albero in cima al cucuzzolo aumenta
l’altezza mentre alla base lo allarga), le concave dominano sulle convesse.
Scompaiono anche i grandi viali, sostituti da grandi prati, l’acqua scorre tortuosa e ricade su laghi con
insenature e isolotti, sentieri tortuosi, forme di superficie come muschi, erbe e funghi, intermedie come
arbusti e definite come alberi. Quest’ultimi sono presenti come esemplari isolati, gli (crescendo
specimens
isolati raggiungono dimensioni notevoli e forte ornamentali), oppure in gruppetti, i noti (gruppetti di
clumps
latifoglie, conifere o misti), o ancora in boschetti chiamati genericamente (estremamente importanti
woods
nel creare un effetto di sfondo).
Eliminazione della discontinuità tra giardino e paesaggio circostante, le recinzioni murarie e le siepi
lasciarono il posto ad un fossato, la ha-ha, questo sistema consentiva di mantenere completamente aperta la
vista verso il paesaggio esterno al giardino impedendo comunque l’ingresso degli animali.
Il verde rimane il colore predominante per la presenza di vari tipi di verde, da tonalità più chiare a quelle più
scure. Nel giardino informale inglese si avvicendano alberi, arbusti, fiori, grotte, ruscelli in una concezione
romantica che vede come elementi dominanti il moto dinamico delle acque e la spontaneità di alberi e fiori.
Nel romanticismo la natura selvaggia diventa natura sublime che aveva il compito di suscitare emozioni,
soprattutto legate all’estetica del pittoresco.
• BASI FISIOLOGICHE
L’apice della pianta ha funzione ormonale se c’è crescita secondo gradiente di apici, se ciò manca la crescita è
perturbata. Modelli di sviluppo:
ACROTONIA: gemme apicali danno germogli che si sviluppano di più rispetto a quelli inferiori (es. Acer).
MESOTONIA: germogli medi che si sviluppano di più dei terminali o basali (es. Rosa)
BASITONIA: germogli basali che si sviluppano di più dei terminali (es. olivo e nocciolo)
EPITONIA: germogli da gemme disposte sul lato superiore di un ramo inclinato o orizzontale, tendono a
svilupparsi di più rispetto a quelli sul lato opposto (es. Ribes)
ANFITONIA: gemme su entrambi i lati di un ramo orizzontale che danno origine a germogli opposti di uguale
vigore (es. Cotoneaster)
IPOTONIA: da gemme opposte su rami orizzontali o inclinati che si sviluppano da rami di differenti lunghezze
(es. ippocastano)
Lo sviluppo dei germogli è controllato da 4 fitoregolatori, gemme laterali dormienti, non si sviluppano nell’anno di
formazione ma nella primavera successiva. Con la cimatura si asporta l’apice, le laterali danno rami anticipati.
Il ha la stessa importanza della chioma, la parte area dipende infatti dalle radici per l’ancoraggio,
sistema radicale
assorbimento di acqua e sali, immagazzinamento delle sostanze di riserva.
Non presentano un modello di ramificazione regolare come il fusto, le radici sono protette dalla cuffia nelle
esplorazioni, in base al tipo di terreno le radici si trovano a differenti profondità.
Le radici assorbenti esplorano i primi 15 cm di terreno, rimangono all’interno della proiezione della chioma mentre le
altre si estendono fino a 2-3 volte il raggio in zone aperte, dopo il germogliamento hanno tutte geotropismo positivo,
alla morte del fittone crescono le radici laterali.
La riduzione del loro sviluppo può essere provocata da mancanza di luce, capitozzatura (minor assimilazione),
asfissia, eccesso di azoto (bruciatura) o competizione. Ciò comporta una diminuzione dell’assunzione degli elementi
nutritivi e acqua, aumento del pericolo di siccità e radicamento.
Le latifoglie presentano un legno di tensione mentre le conifere un legno di compressione.
• POTATURA
La è l’insieme degli interventi attui a modificare il modo naturale di vegetare e di fruttificare di una pianta,
potatura
consentendo di conseguire il massimo rendimento, è importante ma non indispensabile.
Serve a migliorare l’ambiente circostante, naturalizzare il paesaggio e per funzioni igieniche, sociali e ricreativi.
Le cime manterranno la loro competi