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PERCORSI:
- Quali sono i percorsi all’interno del sito, Quali sono i percorsi da e verso il sito, Quali sono i
percorsi all’interno del sito non connessi con le attività che si svolgono all’interno.
- Con la carta da spolvero o AutoCAD si provano i percorsi, si incrociano, si danno fastidio,
sono i più corti, sono i più panoramici, sono quelli che non mi fanno vedere bidoni
dell’immondizia di parcheggi. Si comincia dai percorsi perché è il network crea l’insieme del
giardino.
• Preparazione del progetto:
• Definizione dello schema di progetto si può mettere alberi per l’ombreggiamento (in base
a nord e sud), non far capire che c’è un parcheggio, alberi negli spigoli, giochi per bimbi
con siepi ed ombreggiati
• Valutazione di soluzioni alternative valutare dove vanno meglio certi elementi in base ai
vantaggi
• Definizione del progetto di massima (cosa e dove)
• Definizione del piano di gestione costruire manutenzione sia per l’uomo che per le
macchine.
• Definizione del progetto esecutivo
I DOCUMENTI:
• La planimetria edifici dello stato di fatto di progetto e tavola degli interventi. (con colore
rosso e giallo).
• La relazione descrizione libera alla committenza del progetto, spieghiamo i colori e le
piante
• Il computo metrico estimativo Parametro, elenco di tutte le piante dimensioni, concimi,
pavimentazione, impianto irrigazione ( per i 3 anni per attecchimento), tappeti erbosi ecc…
• Il capitolato speciale una volta sola per le opere pubbliche, questo ti permette di mettere
elettricità, acqua, qualità delle piante.
• Crono programma su Excel, ogni casella è un giorno/settimana e ci sono scritti i lavori da
svolgere per il mantenimento e la cura, soprattutto nei primi cinque anni.
Alberi possono essere radice nuda in zolla è più limitato il tempo per i travasi, non si usano quasi
mai, solo in alcuni casi. Es per fare i bordi.
O in vaso faccio travasi tutto l’anno.
Nel foglio descrittivo, si mette il nome dell’albero, zolla, circonferenza ( con strumento simile a
forbice o metro da sarto) . Le conifere si misurano in altezza. Si mette il numero delle piante da
inserire, mettiamo il valore con cui andiamo prendere le piante.
Per gli arbusti, si usa lo stesso sistema con un vaso da 18 in modo che ci sia il pronto effetto.
La siepe va in metri lineari, aiuole in metri quadrati.
MANUTENZIONE: Si deve cercare di ottenere uno schema progressivo.
Il giardino è stata la prima vera trasformazione dell’agricoltura in qualcosa di estetico, il primo
giardino per orticoltura.
Perché studiamo il giardino? Cerchiamo di adattare i giardini ad un clima ( non solo temperatura)
diverso. La differenza con il passato è la presenza di vegetali, loro avevano pochi vegetali, non
abbiamo una scelta più vasta. Il liberismo è nato nel novecento, i bulbi hanno iniziato la
commercializzazione nel settecento, le rose nell’ottocento.
Bisogna trovare i mezzi di sistemi, compatibili con i nostri tempi, le nostre tecniche e tecnologie per
mantenerlo al servizio dell’umanità. La manutenzione deve essere fatta con mezzi odierni, si deve
pensare alla sostituzione di manufatti deteriorati e di piante senescente.
Il giardino può avere spazi aperti, spazi chiusi e fine a se stesso una zona verde che può essere o
meno asseguata ad un altro elemento o struttura.
Le Ville medicee sono l’organizzazione giardino di un’azienda agricola. Un sistema d’impianto 6x6
geometria e la base dei giardini rinascimentali.
Dividiamo i giardini in due gruppi in base alle funzioni:
-Architettonica: propria dei giardini regolari nei quali l’elemento naturale viene concepito e
impiegato in maniera rigorosamente geometrica. Il materiale che si è vegetale o inerte viene
considerato come elemento geometrico. Se tolgo Un albero, devo rimettere uno nello stesso
spazio, in più ha forma ed età diverse.
- Pittorica: propria dei giardini irregolari, nei quali si tenta di riprodurre il più possibile la natura per
avvicinarla all’uomo. Se dobbiamo modificare il giardino, posso toglier o aggiungere un albero in
più non si rovina l’essenza di esso.
• Idea del giardino in quanto fondazione di quella realtà che sono i giardini reali e dunque
puntualizzazione del giardino ideale
• Teoria estetica edenica
• ‟
L agricoltura addomesticata (neolitico)
• Il ruolo della donna nei primi giardini
• ‟
L idea matura e confluisce nel bello
• Luogo di piacere come autofinalizzata bellezza della natura
• ‟
L ornamento ha elevato nel tempo il giardino, trasformandolo da luogo di produzione a
luogo di piacere
L’eutopia: tra il mito e le fonti
• ‟ ‟
L idea di un luogo utopico, felice, ameno che appaghi la mente e l occhio, posto ai confini
del mondo
• ‟
L esigenza di cercarlo vissuta come eutopia o ricerca del luogo ideale, di trovarlo, di
conquistarlo, di vivere in esso in tranquillità e beatitudine
• Il paradiso terrestre, cioè realizzazione in terra del paradiso edenico, topos classico della
‟
cultura greca, collocato ai confini della terra e circondato dall immenso Oceano
1° giardino - di Babilonia. Nulla è rimasto di questi giardini. Sappiamo come sono fatti perché c’è
una descrizione. Innalzò i suoi giardini lungo i contrafforti della città. Secondo una ricostruzione si
vede che erano costituiti da terrazze sovrapposte, dolcemente inclinate su cui scorreva l'acqua di
irrigazione. celebri Giardini Pensili. Sorgevano lungo le rive dell’Eufrate.
2° giardino – egiziani. Mostrati nei papiri, graffiti e pittura, abbiamo delle testimonianze descrizioni.
Hanno mura perimetrali che riparano dall’ambiente del deserto e bestie feroci, case cubiche con
tetto piano dato che non piove, caso al centro con due giardini 1+ piccolo che l’entrata e 1+ grande
per la vita privata. Acqua nel giardino con vasche per l’allevamento di pesci. Sviluppati lungo la
valle del Nilo. Troviamo palme da dattero fiori di loto e papiro. Non esiste tappeto erboso abbiamo
uno schema geometrico e simmetrico.
3° giardino – greco. Novità: il viale con i lecci e statue ai lati. Giardino privato, non si sa nulla, ma si
pensa che sia sullo stesso modello di quello egiziano erano caratterizzati da una grande semplicità
per creare zone d’ombra. Il giardino greco era legato da una parte alla sacralità del luogo –
giardino consacrato agli dèi, il genius loci, il bosco sacro - e dall’altra alla fecondità del terreno –
giardino orto frutteto, giardino utile
4° giardino- romano. I piccoli giardini romani sono in parte sepolti dalle ceneri a Pompei. Troviamo
anche delle grandi Ville imperiali dove nasce l’urbanistica. Il giardino Romano era un ampliamento
dell’edificio. È sempre presente acqua e non s in un solo nel giardino, dentro le case c’è una fonte
d’acqua costruita apposta anche se si dà l’aspetto di qualcosa di naturale. Con l’ampliamento della
casa sia l’ampliamento del giardino-hortus.
Recupero dell’acqua: abbiamo l’entrata, fauces, atrium dove abbiamo impluvium che è un buco nel
soffitto dove viene raccolta l’acqua piovana che verrà stoccata in contenitori appositi. Poco a poco
la casa si trasforma per accogliere meglio il proprio giardino, il vecchio atrio si adorna di piante
disposte attorno alla vasca centrale, così come testimoniato dalle case pompeiane.
Vegetazione tipica che piante? Elleniche, autoctone e del bacino adriatico come palma da dattero,
pinus pinea a livello urbanistico perché molto grande, non in hortus, ha radici emerse, cipresso (dai
fenici ed etruschi), piante da frutto ( mela dal kazakistan e pesca dalla mesopotamia) , Rosa
( hanno iniziato ad incrociare lì per avere fiori profumati), alloro, mirto, bulbose (zona Caspio),
vigneto, olivo, platano orientale.
La villa aveva una dimensione tanto grande da paragonarsi ad una piccola città, con il giardino che
conteneva il teatro, il ginnasio, le terme.
Vicino al Ninfeo(dove c’è l’acqua) ci sono i lares che sono i protettori. Viene creata l’urbanistica
(es. tivoli villa adriana) , con biblioteche, ministeri ecc... Vasche grandi per battaglie navali. Si
sfrutta la morfologia del terreno, il verde e di collegamenti ( viale più grande piante più grandi; viali
più piccoli piante più piccole).
Il giardino bizantino: testimonianze scritte, gruppi di alberi in mezzo ad acque correnti. Teofane:
palazzo d’estate dell’ imperatore costruito con terrazze e giardini ed era unito al palazzo imperiale
con gallerie e spazi alberati.
Luoghi per palla a cavallo (polo).
Il giardino medievale: Con la caduta dell’impero Romano, scomparve in Europa ogni traccia delle
tecniche di giardinaggio. A conservare i pochi frammenti delle conoscenze tecniche e scientifiche
delle antiche civiltà furono solo gli ordini religiosi, e non è un caso che il giardino del medioevo si
sviluppò inizialmente proprio all’interno dei monasteri. Inizialmente si trattava di spazi coltivati a fini
alimentari. Il giardino era impostato nell'aggregato religioso su vialetti ed aiuole attorno al pozzo
centrale dove si innalzavano spesso solenni cipressi o fontane, mentre tutto intorno erano i portici
che si riallacciavano alla concezione lontana degli antichi peristili.
La planimetria del giardino documenta come fosse organizzata e scompartita l'area del grande
chiostro accanto alla chiesa comprendente quattro giardini distinti fra di loro
Hortus: fini pratici (alimenti); Herbularius: erbe medicamentose.
Il terzo nucleo si esprime attraverso un frutteto, il "pomarium", le cui piante si estendono su tredici
aree che affiancano le quattordici cimiteriali destinate alla sepoltura dei monaci. Tale cimitero
pomario ha un notevole significato allegorico: in esso gli alberi da frutto simboleggiano le virtù della
vita ma anche la rigenerazione, legata all'idea della morte come momento di passaggio e quindi di
rinascita. Il quarto rappresenta un giardino claustrale che è un esplicito manifesto della simbologia
cristologica, sottolineata dall'albero che campeggia al centro, protetto da un'aiuola quadrata e
dall'enfatizzazione della forma geometrica si evince il pregnante valore simbolico del "quattro": i
quattro fiumi del Paradiso (Tigri, Eufrate, Pison e Ghihon), le quattro virtù cardinali, i quattro
evangelisti, i quattro Profeti, i quattro Padri della Chiesa. Ha Angoli di 45°.
Non c’è il verde, ma è la particolari