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⋅QRT = P (ricavi totali); possiamo definire l’utile lordo – – –⋅ ⋅UL = RT CV CF = P Q - v Q CF. E uguagliando a zero l’utile e risolvendo in funzione di Q otteniamo la quantità di pareggio.–
⋅Q ⋅0 = P - v Q CF– –⋅0 = Q ( P v ) CF da cui Q*=CF/P-v
• Cosa è il margine di contribuzione? Si definisce margine di contribuzione unitario e si indica convenzionalmente con mc la differenza tra il prezzo di vendita del bene e il costo variabile unitario. Questo indice rappresenta la quota residua dei ricavi della vendita dopo l’imputazione dei costi variabili di un prodotto. Pertanto, quanto più è alto questo indice, più le possibilità di remunerare in maniera soddisfacente il capitale investito. Se questo indicatore è negativo, non si riesce neanche a coprire i costi variabili, quindi il prodotto viene prodotto in perdita. Esiste anche il margine
dell'utile obiettivo nell'analisi costi, volumi, risultati si basa sul modello CVR (Cost-Volume-Profit). Questo modello permette di determinare il volume di produzione necessario per raggiungere un certo livello di reddito (UL). Conoscere il volume di vendita necessario per garantire un certo livello di reddito è importante, ad esempio, nella redazione del budget delle vendite.del volume di produzione può essere fatto richiamando la formula dell'utile lordo:UL = P - CF - Se - Q
Se invece dell'utile lordo il management è interessato a fissare un obiettivo in termini di utile netto (UN), la formula precedente viene aggiornata considerando la relazione tra utile lordo ed utile netto. Per semplicità supponiamo che l'impresa sia assoggettata ad una certa aliquota media di imposta pari a t (0 < t < 1). Avremo:
UN = UL * (1 - t)
da cui si ricava il valore di UL,
UL = UN / (1 - t)
.
Si illustri il modello Costi Volumi Risultati per ottenere un profitto obiettivo.
Con l'analisi costi volumi (break-even analysis) valutiamo l'andamento dei costi e dei ricavi utilizzando come driver di riferimento la quantità prodotta. Nelle imprese è importante conoscere, per prendere determinate decisioni, l'andamento del risultato economico a diversi livelli di produzione.attività produttiva. Uno dei pregi del modello costi volumi risultati è la sua semplicità in fase applicativa. Tale semplicità si basa su un certo numero d’ipotesi, ai fini di una corretta applicazione operativa dell’analisi. Descriviamole brevemente:
- L’analisi si muove in un orizzonte temporale di breve periodo, utilizzando la classica distinzione tra costi fissi e costi variabili;
- I costi e i ricavi variano solo in base alle quantità prodotte (che coincidono con quelle vendute);
- Il prezzo ed i costi variabili unitari sono costanti;
- Le quantità prodotte coincidono con le quantità vendute;
- Nella versione “base” del modello l’impresa produce un solo tipo di prodotto (azienda monoprodotto);
- Il modello prende in esame grandezze (prezzo, costi variabili unitari, costi fissi) di natura deterministica, cioè non considera l’incertezza.
driver diha l'intercettaproduzione la retta rappresentata negativa pari ai costi fissi totali e tale retta ha come coefficienteil punto di intersezione con l'asse delle ascisseangolate il margine di contribuzione unitario rappresenta il BEPdopo di cui si inizia a marginare.
Cosa si intende per analisi di sensitività?
L'analisi di sensitività (nota anche come "what if analysis") permette di valutare la variazione dell'utile in base aduna modifica delle altre variabili (la quantità, il prezzo, i costi variabili unitari, i costi fissi). A livello praticol'analisi di sensitività è utilizzata non solo per la redazione del budget, ma anche come strumento di ausilio nelledecisioni operative. Con l'analisi di sensitività il management può esaminare varie alternative per migliorare laperformance aziendale.
Cosa si intende per rischio operativo aziendale?
Si illustri cosa è il
riserva di ricavi che l'azienda ha al di sopra del punto di pareggio, cioè il punto in cui i ricavi totali sono uguali ai costi totali. In altre parole, il margine di sicurezza rappresenta la capacità dell'azienda di sopportare una riduzione del fatturato senza incorrere in perdite. Il margine di sicurezza può essere calcolato utilizzando la seguente formula: MS = (RT0 - RT*) / RT0 dove: - RT0 rappresenta i ricavi totali effettivi o programmati - RT* rappresenta i ricavi totali rilevati nel punto di pareggio Un margine di sicurezza elevato indica una maggiore capacità dell'azienda di fronteggiare eventuali cali del fatturato, mentre un margine di sicurezza basso indica una maggiore vulnerabilità agli stessi. È importante tenere presente che il margine di sicurezza può variare nel tempo a causa di cambiamenti nei costi, nei prezzi di vendita o nelle quantità prodotte. Pertanto, è fondamentale monitorare costantemente il margine di sicurezza per valutare la solidità finanziaria dell'azienda e adottare eventuali misure correttive.- contrazione del fatturato (calcolata o sui ricavi effettivi o su quelli programmati)che l'impresa può sopportare prima di registrare una perdita. Ad esempio MS = 0,2 = 20% indica che l'azienda è in grado di tollerare, partendo dai suoi livelli attuali di fatturato, una riduzione dei ricavi di vendita pari al 20% prima di registrare una perdita. Il margine di sicurezza è quindi un semplice strumento che permette di valutare il rischio operativo aziendale legato alla riduzione del fatturato.
- Infine, data l'ipotesi del modello break-even per cui il prezzo di vendita è costante, il margine di sicurezza può essere calcolato anche come rapporto tra le quantità: dove Q0 indicano le quantità vendute (effettive o programmate) e Q* le quantità di pareggio.
- Cosa si intende per leva operativa? La leva operativa (LO operating leverage) è una misura di quanto il reddito è sensibile ai cambiamenti dei
La leva operativa è data dal rapporto tra la variazione percentuale dell'utile lordo e la corrispondente variazione percentuale del fatturato. LO = Δ% UL / Δ% RT Pertanto la leva operativa esprime l'impatto che una certa variazione percentuale del fatturato produce nell'utile lordo. La formula può essere riscritta anche nel modo equivalente: Δ% UL = LO * Δ% RT dell'impresa, sia i rischi di declino della La leva operativa è uno strumento che misura sia le potenzialità di crescita redditività. La leva operativa è una sorta di moneta a due facce: maggiore è il suo valore, maggiori sono le potenzialità di crescita dell'utile dell'impresa, ma altrettanto maggiori sono i rischi (operativi) legati ad un calo dei volumi di vendita.
- Si illustri la differenza tra costo fisso, variabile e a gradino.
I costi variabili (variable cost) sono costi il cui valore complessivo varia in misura direttamente
Il costo variabile è proporzionale a un qualche livello di attività o di output. Un tipico esempio di costo variabile è il costo delle materie prime. Quando un costo viene definito variabile deve essere chiaro quale attività determina l'ammontare del costo. Per essere variabile, un costo deve dunque essere tale rispetto a qualcosa.
I costi fissi (fixed cost) sono costi il cui ammontare complessivo non varia al modificarsi del livello di output. Alcuni esempi possono essere le tasse sulla proprietà, gli stipendi dei dirigenti e i costi di assicurazione dei fabbricati. Questi costi possono modificarsi nel tempo, ma non a seguito dei cambiamenti del livello di attività all'interno di un determinato periodo di tempo.
I costi a gradino (step function cost) si riferiscono al consumo di risorse acquisibili in "blocchi" minimi, in quantità discrete, come per esempio nel caso in cui venga aggiunto un coordinatore per ogni 10 nuovi impiegati.
Il costo primo è costituito dalla somma di tutti i costi diretti di produzione: materie prime, manodopera diretta, ammortamenti diretti ed altri costi diretti di produzione.
Il costo di fabbricazione è dato dalla somma del costo primo con tutti i costi indiretti di produzione (manodopera indiretta, ammortamenti indiretti, energia elettrica, manutenzioni e riparazioni, ecc).
Il Life Cycle cost è costituito dall'insieme dei costi sostenuti per un prodotto nel corso della sua vita utile. È calcolato con delle stime (ex ante) e in via consuntiva (ex post) prendendo in esame tutti i costi sostenuti per il prodotto nel corso della sua vita economica. Esso comprende tutti quei costi che vanno dalle attività di progettazione (tali costi sono importanti, ad esempio, nel caso di un nuovo aeromobile) sino ai costi di uscita dal business.
chiusura di un'azienda o di un impianto industriale). Il recupero e la bonifica di un'area dopo che il business si è esaurito, come nel caso di una chiusura di un'azienda o di un impianto industriale, può comportare dei costi significativi. Questi costi dipendono dalla natura delle attività svolte nella zona e dal grado di inquinamento o degrado ambientale presente. Nel caso di un'azienda che ha operato nell'industria chimica o petrolchimica, ad esempio, potrebbe essere necessario rimuovere e smaltire in modo sicuro i rifiuti pericolosi, bonificare il suolo e le acque sotterranee contaminate, e ripristinare l'area alle condizioni preesistenti. I costi di recupero e bonifica possono includere: - Smaltimento dei rifiuti: la rimozione e il corretto smaltimento dei rifiuti pericolosi possono essere costosi, soprattutto se sono presenti sostanze chimiche o materiali radioattivi. - Bonifica del suolo e delle acque sotterranee: se l'attività svolta ha causato l'inquinamento del suolo o delle acque sotterranee, potrebbe essere necessario rimuovere gli agenti inquinanti e ripristinare la qualità dell'ambiente. - Ripristino dell'area: questo può includere la demolizione delle strutture esistenti, la bonifica dei terreni contaminati e la ripiantumazione di vegetazione autoctona. - Monitoraggio a lungo termine: in alcuni casi, potrebbe essere necessario monitorare l'area per un periodo di tempo prolungato per assicurarsi che la bonifica sia stata efficace e che non vi siano rischi residui per la salute umana o l'ambiente. È importante considerare questi costi nel momento in cui si pianifica la chiusura di un'azienda o di un impianto industriale, in modo da poter allocare le risorse necessarie per il recupero e la bonifica dell'area. Inoltre, è fondamentale rispettare le normative ambientali vigenti e collaborare con le autorità competenti per garantire una corretta gestione dei rifiuti e una bonifica efficace dell'area.