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PRODOTTI
Come si ottiene il costo pieno industriale? Sono tre configurazioni di costo, necessarie a soddisfare le esigenze informative particolari del management, e sono: costo primo-costo pieno industriale e costo pieno complessivo. Il costo pieno industriale è la somma del costo primo (materie prime, manodopera diretta, altri costi diretti industriali) più la quota di costi indiretti industriali.
Quali sono le differenze sostanziali tra Full Costing System e Variable Costing System? Il Full Costing System è un sistema di costi completo, sono costi pieni industriali che assegnano ai prodotti tutti i costi di produzione. Tali sistemi permettono di calcolare per ogni prodotto il risultato lordo industriale che ne determina la grandezza economica. Il Variable Costing System è invece un Sistema a costi variabili, ovvero il Costo di prodotto include i soli costi variabili sostenuti per la sua realizzazione e commercializzazione.
Come si ottiene il costo primo? Sono tre...
- configurazioni di costo, necessarie a soddisfare le esigenze informative particolari del management, e sono: costo primo-costo pieno industriale e costo pieno complessivo. Il costo primo, che costituito da materie prime, manodopera diretta, altri costi diretti industriali.
- Nell'ambito del Variable Costing System, cosa rappresenta il margine di contribuzione semilordo? Il Variable Costing System è invece un Sistema a costi variabili, ovvero il Costo di prodotto include i soli costi variabili sostenuti per la sua realizzazione e commercializzazione. Questi sistemi permettono di determinare due grandezze economiche quali il margine di contribuzione lordo e semilordo.
- Come si ottiene il costo pieno complessivo? Sono tre configurazioni di costo, necessarie a soddisfare le esigenze informative particolari del management, e sono: costo primo-costo pieno industriale e costo pieno complessivo. Il costo pieno complessivo rappresenta la somma dei due costi, primo e pieno industriale.
più costi commerciali, amministrativi e generali, oneri finanziari.
9. Nell'ambito del Variable Costing System, cosa rappresenta il margine di contribuzione lordo?
Il Variable Costing System è invece un Sistema a costi variabili, ovvero il Costo di prodotto include i soli costi variabili sostenuti per la sua realizzazione e commercializzazione. Questi sistemi permettono di determinare due grandezze economiche quali il margine di contribuzione lordo e semilordo
6. Nell'ambito del Break Even Point, come si calcola la quantità di pareggio?
Per calcolare la quantità di pareggio occorre:
RT = p * Q Prezzo * Quantità
CT = CF + v*Q Costi Fissi + Costo variabile unitario (v) moltiplicato per la quantità prodotta/venduta
RT –CT = RO →p*Q – (CF + v*Q) = RO
Ponendo RO = 0 si ottiene Q* = CF che esprime qual è la quantità di produzione/vendita da realizzare per azzerare l’utile(p - v)
6. Illustrare graficamente il Break Even Point,
su di un piano cartesiano. 9. Cosa sono le decisioni di Make or Buy? Le decisioni di make or buy sono relative a scelte riguardanti la produzione interna o l'acquisto esterno di un componente, un semilavorato o di un servizio quale, ad esempio, la mensa o le pulizie. 10. Cosa sono le decisioni di Product Mix? Le decisioni di product mix individuano i prodotti più convenienti di cui è utile spingere le vendite. Il prodotto di cui conviene spingere le vendite è quello che presenta il margine di contribuzione unitario più alto. Ogni unità in più di tale prodotto, dà un contributo maggiore alla copertura dei costi fissi e dalla generazione di reddito operativo. 11. Nell'ambito dell'analisi differenziale, cosa sono i costi rilevanti ed i costi irrilevanti? Un costo si dice rilevante se è presente in una sola delle alternative a confronto. Mentre un costo si dice irrilevante quando è presente nella stessa.entità in tutte le alternative confrontate e diconseguenza non è determinante per la scelta.
12. Qual è l'utilità dell'analisi differenziale?
E’ un metodo che identifica valori di costo e di ricavo rilevanti o differenziali delle alternative confrontate. Un costo si dice rilevante se è presente in una sola delle alternative a confronto. Mentre un costo si dice irrilevante quando è presente nella stessa entità in tutte le alternative confrontate edi conseguenza non è determinante per la scelta.
13. Cos'è l'analisi differenziale e a quale scopo viene svolta?
L’analisi differenziale è una scelta di convenienza e consente di individuare la scelta che massimizza il reddito operativo. Identifica valori di costo e di ricavo rilevanti e differenziali delle alternative poste a confronto. Consente di porre a confronto le alternative evidenziando le differenze in termini di costi e di ricavi. I vantaggi
economici differenziali sono quelli che derivano da ricavi sorgenti e costi cessanti relativi all'alternativa considerata rispetto alla situazione di base. Gli svantaggi economici differenziali derivano da ricavi cessanti e costi sorgenti dell'alternativa presa in esame rispetto a quella di base. E' un metodo che identifica valori di costo e di ricavo rilevanti o differenziali delle alternative confrontate. Un costo si dice rilevante se è presente in una sola delle alternative a confronto. Mentre un costo si dice irrilevante quando è presente nella stessa entità in tutte le alternative confrontate e di conseguenza non è determinante per la scelta. 05. Cos'è il budget? Il budget è uno strumento fondamentale per la pianificazione operativa e programmazione. Il Budget rappresenta contestualmente il documento e il processo con cui vengono esplicitate le politiche aziendali che devono essere attuate per dare corso alle scelte.Le scelte strategiche sono implementate dai manager nelle proprie aree di responsabilità per il raggiungimento degli obiettivi aziendali. Il budget rappresenta il collegamento tra le scelte strategiche e le politiche aziendali.
Il budget è un documento che ha diverse funzioni:
- Evidenzia le risorse che possono essere spese
- È uno strumento di pianificazione
- È un programma d'azione
Le parti principali del budget sono:
- Parte narrativa-qualitativa: descrizione dei programmi d'azione da intraprendere, principale e critica per il successo del budgeting, espressione di un disegno a monte relativo alle iniziative da attuare.
- Parte numerico-quantitativa: quantificazione dei piani d'azione, secondaria ed eventuale, espressione quantitativa delle iniziative da intraprendere, non fondamentale.
- l'area produzione
- l'area distribuzione
- l'area finanziaria
Esempio ilBudget di produzione che a sua volta influenzerà il budget degli approvvigionamenti.
Illustrare i fattori critici che occorre considerare nel predisporre il budget delle vendite.
I fattori critici sono: Ambiente esterno, che comprende l'Analisi dell'andamento dei mercati e l'Analisi dei concorrenti; e l'Ambiente interno, che comprende l'Andamento passato delle vendite.
Illustrare i fattori critici che occorre considerare nel predisporre il budget delle vendite.
I fattori critici sono: Ambiente esterno e l'Ambiente interno.
L'ambiente esterno, che comprende l'analisi dell'andamento dei mercati e l'Analisi dei concorrenti, studia i mercati e il loro possibile andamento, i gusti dei consumatori e le loro caratteristiche socio-economiche, e le caratteristiche politiche e sociali, tutti elementi che possono ostacolare l'azienda.
L'ambiente interno è un altro fattore critico per il budget delle vendite.
Utilizzando tecniche idonee di estrapolazione e le informazioni raccolte si possono elaborare ipotesi sull'andamento futuro delle vendite.- Quali aspetti occorre considerare per redigere il budget delle vendite?
- Dall'integrazione di quali budget risulta il budget dei costi di produzione?
Per redigere il budget delle vendite occorre considerare gli aspetti quantitativi, riguardanti l'valutazione dello sfruttamento della capacità predisposta, e gli aspetti qualitativi, concernenti la possibilità di supportare le variazioni richieste dalla funzione commerciale, riferiti ai prodotti, alla distribuzione temporale.
Il budget dei costi di produzione è la risultante dell'integrazione del budget delle vendite e della politica delle scorte di prodotti finiti e semilavorati. La politica delle scorte può condurre a soluzioni di riduzione delle rimanenze, con obiettivi legati al ridimensionamento dei costi di magazzino, oppure a soluzioni di innalzamento.
delle rimanenze, con obiettivi legati alla rapida evasione degli ordini dei clienti