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Cosa si intende per oligopolio non cooperativo

L'oligopolio non cooperativo è una situazione di mercato in cui un piccolo numero di aziende domina l'industria e agisce in modo indipendente, senza cooperare tra di loro. Questo può portare a una competizione intensa e a strategie aggressive per guadagnare quote di mercato.

Cosa si intende per switching costs

Lo switching cost sono le spese che devono essere sostenute per cambiare tutti i componenti di un sistema che interagiscono tra di loro e ne assicurano il perfetto funzionamento. Se i costi sono elevati, gli utenti di un sistema possono trovarsi in una situazione in cui il cambiamento è molto costoso, tanto da causare una totale chiusura o lock-in. Questo è dannoso per i consumatori ma vantaggioso per i produttori, in quanto la domanda del consumatore chiuso nel sistema diventa molto inelastica e il venditore può aumentare i prezzi. I consumatori più attenti cercheranno di evitare di rimanere intrappolati e contratteranno con i venditori. Inoltre, la concorrenza tra i venditori dei sistemi farà diminuire i prezzi dell'acquisto iniziale, dato che il consumatore "chiuso dentro" fornirà poi al venditore un flusso stabile di ricavi.

Cosa si intende per tecnologia

La tecnologia si riferisce all'applicazione pratica delle conoscenze scientifiche per creare strumenti, macchine, dispositivi e sistemi che migliorano la nostra vita e facilitano le attività umane. La tecnologia può essere sia fisica, come ad esempio un computer o un telefono cellulare, che concettuale, come ad esempio un algoritmo o un software. La tecnologia è in continua evoluzione e ha un impatto significativo su tutti gli aspetti della società, dall'economia alla comunicazione, dalla medicina all'istruzione.

open source? Cosa significa che l'assetto dell'impresa secondo Coase è definito sulla base dei contratti che essa stipula? Da cosa dipende il successo di una strategia di tipo hit and run? Dal punto di vista economico quale è la durata ottima del brevetto? Definire e rappresentare graficamente la curva di offerta dell'impresa in regime di concorrenza perfetta. In regime di concorrenza perfetta la curva di offerta della singola impresa (curva S) coincide con il tratto della curva dei costi marginali (curva MC) a partire dal punto di intersezione con la curva dei costi medi (curva AC). È infatti necessario che il prezzo di vendita del bene (p) sia uguale o superiore ai costi medi (AC), in caso contrario l'impresa subirebbe una perdita economica. Definire il concetto di cartello e i motivi della sua creazione. Definire il concetto di dispersione dei prezzi. Definire il concetto di efficienza allocativa e produttiva. Sirealizzaefficienza allocativa quando una diversa allocazione non potrebbe migliorare la situazione di un soggetto senza peggiorare quella di un altro: affinché la situazione si realizzi è necessario che il beneficio marginale sociale di una unità di output addizionale sia uguale al costo marginale relativo alla produzione di questa unità addizionale. La condizione che garantisce l'efficienza allocativa è che tutti i beni siano venduti al loro costo marginale di produzione in modo che coloro i quali siano disposti a pagare almeno il costo di produzione di quell'unità di quel dato bene possano consumarlo. Si realizza efficienza produttiva quando si produce la quantità massima di output tecnologicamente possibile data la quantità di input impiegata (efficienza tecnica) e, al tempo stesso l'impresa ha combinato i fattori di produzione in modo da produrre il livello di output desiderato al minor costo possibile, dati i prezzi.

Praticati per i fattori produttivi. Definire il concetto di elasticità rispetto al prezzo:

L'elasticità della domanda di un bene rispetto al prezzo è data dal rapporto tra la variazione percentuale della quantità domandata e la variazione percentuale del prezzo e indica in che misura varia la quantità domandata quando il prezzo varia dell'1%.

Definire il concetto di monopolio naturale:

Si parla di monopolio naturale quando una sola impresa per ragioni di tipo strutturale, o per la particolare tecnologia del settore, trova conveniente produrre solo a condizione di servire tutta la domanda. Un monopolio naturale tende a formarsi quando il costo per la fornitura di una certa quantità, da parte di una sola impresa, è inferiore alla somma dei costi che potrebbero sopportare imprese di dimensioni minori. È chiaro che questo avviene quando il bene in parola presenta costi medi decrescenti per l'intero tratto rilevante della domanda.

La presenza di un monopolio naturale può dipendere dal livello della domanda: tanto più questa è elevata tanto più è probabile che il monopolio naturale cessi di esistere.

Definire il concetto di monopolio naturale. In cosa differisce dal monopolio puro? Si dice che un'industria è caratterizzata da monopolio naturale quando una sola impresa riesce a produrre il quantitativo di prodotto richiesto dal mercato a un costo inferiore a quello ottenibile qualora esso fosse realizzato da due o più imprese. Un monopolio naturale tende a formarsi quando il costo per la fornitura di una certa quantità, da parte di una sola impresa, è inferiore alla somma dei costi che potrebbero sopportare imprese di dimensioni minori. È chiaro che questo avviene quando il bene in parola presenta costi medi decrescenti per l'intero tratto rilevante della domanda. Questi caratteri spesso si presentano nel caso di imprese mono prodotto.

caratterizzate da economie di scala. E' vero anche che la presenza di un monopolio naturale può dipendere da un livello alto della domanda: tanto più questa è elevata tanto più è probabile che il monopolio naturale cessi di esistere. La presenza di un monopolio naturale rappresenta un caso in cui è auspicabile l'intervento di un potere pubblico per impedire l'ingresso di nuove imprese, che lo renderebbe inefficiente, e per promuovere un adeguato livello di offerta. Il monopolio puro è un mercato in cui è presente un unico venditore e molti compratori: funzione di domanda dell'impresa e di mercato coincidono. Esistono notevoli barriere all'entrata e il bene fornito è unico e senza sostituti. Date queste condizioni il monopolista può decidere il prezzo a cui vendere il prodotto o la quantità realizzando un extraprofitto. Cioè un profitto superiore a quello normale proprio del mercato diconcorrenza perfetta. Definire l'indice di Lerner:

L'indice di Lerner propone la seguente misura del potere di mercato L= P-MC/P. Esso assume valori compresi tra 0 e 1. In concorrenza perfetta è L=0, in monopolio 0 Definire la discriminazione di prezzo di primo grado. Perché si dice perfetta?

La discriminazione di prezzo di primo grado consiste nel praticare un prezzo diverso per ogni singolo consumatore, in base alla sua disponibilità a pagare. Si dice perfetta perché l'impresa riesce a massimizzare il proprio profitto, ottenendo il massimo valore possibile da ogni consumatore.

Descrivere e spiegare quali sono le conclusioni a cui giunge il modello di Bertrand?

In questo modello, l'impresa fissa il prezzo, lasciando che sia il mercato a determinare la quantità venduta. L'impresa non prevede che la rivale modifichi il suo prezzo attuale. Il modello implica che la quantità prodotta dalle due imprese presenti nel mercato sia identica e che i costi di transazione siano nulli. Così, le imprese competono sul prezzo, cercando di offrire il prezzo più basso per attirare i consumatori. Le conclusioni del modello di Bertrand sono che le imprese tenderanno a fissare un prezzo uguale al costo marginale e che il risultato finale sarà una situazione di concorrenza perfetta con un prezzo pari al costo marginale.

come i costi di ricerca, i consumatori quindi, regolano le proprie scelte di acquisto solo sulla base del prezzo. Attraverso una serie di fasi di aggiustamento del prezzo, le imprese arrivano a fissare un prezzo pari al costo marginale. A questo stadio per i consumatori è indifferente rivolgersi all'una o all'altra impresa e, quindi è verosimile pensare che le due imprese si dividano il mercato. Il modello sembra dimostrare l'inesistenza di mercati intermedi al monopolio e alla concorrenza perfetta: in realtà la conclusione è dovuta all'ipotesi di omogeneità del prodotto. Il paradosso che emerge dall'analisi del modello è che sono sufficienti due imprese per replicare le condizioni della concorrenza perfetta. Descrivere i vari gradi di discriminazione del prezzo: - Si ha discriminazione di prezzo quando un'impresa pratica prezzi diversi per diversi gruppi di consumatori o per diverse unità di prodotto. - La discriminazione di primo grado (o perfetta) si verifica quando il prezzo praticato dipende dalla disponibilità a pagare di ciascun consumatore. In questo caso, l'impresa riesce a massimizzare il proprio profitto ottenendo il massimo valore possibile da ciascun consumatore. - La discriminazione di secondo grado si verifica quando l'impresa offre diverse opzioni di prezzo in base alle caratteristiche del prodotto o al comportamento del consumatore. Ad esempio, l'impresa può offrire pacchetti o abbonamenti con prezzi diversi in base alle esigenze dei consumatori. - La discriminazione di terzo grado si verifica quando l'impresa pratica prezzi diversi per diversi segmenti di mercato. Ad esempio, l'impresa può offrire prezzi più bassi per i consumatori con reddito più basso o per i giovani.dall'acquirente e dalle unità acquistate; l'impresa conosce perfettamente la disponibilità a pagare del cliente; si dice perfetta perché permette al monopolista di estrarre per intero il surplus producendo ad un livello identico a quello della concorrenza perfetta. Discriminazione di secondo grado (prezzo non lineare) il prezzo dipende dalle unità acquistate (gli sconti per l'acquisto all'ingrosso sono il tipico esempio di questa discriminazione). Il monopolista conosce la disponibilità a pagare degli acquirenti ma non riesce a distinguere al momento dell'acquisto. In questo tipo di discriminazione tutti gli acquirenti partecipano alla copertura dei costi fissi. In presenza di economie di scala aumenta il benessere sociale in quanto all'aumentare della quantità diminuisce il costo medio unitario. Discriminazione di terzo grado (prezzo non uniforme) il prezzo praticato dalla categoria d'appartenenza del cliente. Il

Il mercato viene segmentato secondo determinati caratteri e ad ogni segmento si applica un prezzo diverso. Un esempio tipico sono gli sconti applicati agli anziani e agli studenti.

Il cost plus pricing è un metodo utilizzato dalle imprese per determinare i prezzi di vendita. Secondo l'ipotesi della massimizzazione del profitto, le imprese stabiliscono il prezzo basandosi sull'uguaglianza tra costo e ricavo marginale. Tuttavia, studi empirici dimostrano che sempre più spesso le imprese utilizzano il cost plus pricing (o regola del mark-up) per determinare i prezzi. Questo metodo prevede che una volta calcolato il costo variabile medio (AVC), si stabilisca il prezzo applicando una percentuale di ricarico che assicuri la copertura dei costi fissi e un margine di profitto: Prezzo = AVC + Mark di ricarico che assicuri la copertura dei costi fissi e un margine di profitto: Prezzo = AVC + mark up%.

Un distretto è un'area geografica in cui si concentra un insieme di imprese che operano nello stesso settore o settori correlati. Il funzionamento di un distretto è basato sulla collaborazione e sulla sinergia tra le imprese presenti, che possono beneficiare di economie di scala, condivisione di risorse e conoscenze, e una maggiore visibilità sul mercato.

Il modello di Bertrand è un modello economico che descrive la concorrenza tra due imprese che producono beni identici e competono sul prezzo di vendita. Secondo questo modello, le imprese cercano di massimizzare il proprio profitto abbassando il prezzo fino al punto in cui il prezzo di vendita è uguale al costo marginale. Questo modello assume che le imprese abbiano una conoscenza perfetta dei costi e delle strategie delle altre imprese.

lle marche significa che un'impresa introduce sul mercato una serie di marche diverse per lo stesso prodotto o servizio. Questa strategia viene utilizzata per diversificare l'offerta e raggiungere differenti segmenti di mercato. Ad esempio, un'azienda di abbigliamento potrebbe avere diverse linee di prodotti, ognuna rivolta a un target di consumatori specifico, come una linea di abbigliamento sportivo, una linea di abbigliamento elegante e una linea di abbigliamento casual. La strategia di proliferazione delle marche consente all'impresa di coprire un'ampia gamma di preferenze dei consumatori e di massimizzare le opportunità di vendita.
Dettagli
Publisher
A.A. 2020-2021
14 pagine
SSD Scienze economiche e statistiche SECS-P/08 Economia e gestione delle imprese

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher pieraro di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Imprese e mercati e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Roma La Sapienza o del prof Patisso Luigi.