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La comprensione delle dinamiche di una Comunità di Pratica

Una CdP necessita di mantenere nel tempo intense relazioni di impegno reciproco, organizzato intorno ai compiti da svolgere. Ad esempio, per una famiglia ciò può consistere nel cenare insieme;2. impresa comune, l'impresa di una CdP è l'esito di una negoziazione che dà origine a relazioni di responsabilizzazione reciproca tra i soggetti coinvolti. Queste relazioni di responsabilizzazione includono ciò che conta e ciò che non conta, ciò che è importante e la ragione per cui è importante, ciò che va fatto e ciò che non va fatto, ciò a cui bisogna dedicare attenzione e ciò che bisogna ignorare, ciò di cui parlare e ciò che va lasciato inespresso. Il termine impresa è utilizzato da Wenger per indicare gli aspetti legati all'intraprendere, al porsi degli obiettivi, al tentare, all'attivarsi, al provare a, e rimanda a ciò che le persone sono chiamate a fare;3.

Il repertorio condiviso è un set di risorse condivise dalla comunità che include routine, parole, strumenti, modi di operare, storie, simboli, azioni o concetti, che la comunità ha prodotto o adottato nel corso della sua esistenza e che sono entrati a far parte della sua pratica.

Quali sono gli elementi fondanti le Comunità di pratica?

Gli elementi fondanti della comunità di pratica sono:

  1. Impegno reciproco: la pratica non esiste in astratto, esiste perché le persone sono impegnate in azioni di cui negoziano reciprocamente il significato. Dunque, l'appartenenza a una CdP è un patto di impegno reciproco, che è ciò che la definisce e la distingue da un semplice aggregato di persone. In tal senso, l'appartenenza non è solo questione di categoria sociale, di alleanze dichiarate o di relazioni personali. Una CdP necessita di mantenere nel tempo intense relazioni di impegno reciproco, organizzato intorno ai

compiti da svolgere. Ad esempio, per una famiglia ciò può consistere nel cenare insieme;

2. impresa comune, l'impresa di una CdP è l'esito di una negoziazione che dà origine a relazioni di responsabilizzazione reciproca tra i soggetti coinvolti. Queste relazioni di responsabilizzazione includono ciò che conta e ciò che non conta, ciò che è importante e la ragione per cui è importante, ciò che va fatto e ciò che non va fatto, ciò a cui bisogna dedicare attenzione e ciò che bisogna ignorare, ciò di cui parlare e ciò che va lasciato inespresso. Il termine impresa è utilizzato da Wenger per indicare gli aspetti legati all'intraprendere, al porsi degli obiettivi, al tentare, all'attivarsi, al provare a, e rimanda a ciò che le persone sono chiamate a fare;

3. il repertorio condiviso è un set di risorse condivise dalla comunità che include routine,

Parole, strumenti, modi di operare, storie, simboli, azioni o concetti, che la comunità ha prodotto o adottato nel corso della sua esistenza e che sono entrati a far parte della sua pratica.

08. Quale valore assume nelle comunità di pratica l'impegno reciproco?

L'impegno reciproco è una dimensione della comunità di pratica. La pratica non esiste in astratto, esiste perché le persone sono impegnate in azioni di cui negoziano reciprocamente il significato. Dunque, l'appartenenza a una CdP è un patto di impegno reciproco, che è ciò che la definisce e la distingue da un semplice aggregato di persone. In tal senso, l'appartenenza non è solo questione di categoria sociale, di alleanze dichiarate o di relazioni personali. Una CdP necessita di mantenere nel tempo intense relazioni di impegno reciproco, organizzato intorno ai compiti da svolgere. Ad esempio, per una famiglia ciò può consistere nel cenare insieme.

Lezione 02004. Il repertorio di una pratica quante caratteristiche combina? Il repertorio di una pratica combina due caratteristiche che gli consentono di diventare una risorsa per la negoziazione di significato: riflette una storia di impegno reciproco; rimane intrinsecamente ambiguo. La dimensione del repertorio condiviso sottolinea la centralità della costruzione collettiva di risorse per la negoziazione dei significati. 05. Il repertorio condiviso è... Elemento fondante della comunità di pratica, il repertorio è un set di risorse condivise dalla comunità che include routine, parole, strumenti, modi di operare, storie, simboli, azioni o concetti che la comunità ha prodotto o adottato nel corso della sua esistenza e che sono entrati a far parte della sua pratica. Il repertorio include il discorso attraverso il quale i membri creano affermazioni significative sul mondo e gli stili in base ai quali esprimono le loro forme di appartenenza e le loro

identità di membri. Il repertorio di una pratica combina due caratteristiche che gli consentono di diventare una risorsa per la negoziazione di significato: riflette una storia di impegno reciproco; rimane intrinsecamente ambiguo. La dimensione del repertorio condiviso sottolinea la centralità della costruzione collettiva di risorse per la negoziazione dei significati.

06. Quanti sono gli obiettivi strategici di una comunità di apprendimento? Gli obiettivi strategici di una comunità di apprendimento sono quattro: Comunità per l'aiuto reciproco; Comunità per le migliori pratiche; Comunità per la gestione della conoscenza; Comunità per l'innovazione.

07. Quale valore assume nelle comunità di pratica il repertorio condiviso? Elemento fondante della comunità di pratica, il repertorio è un set di risorse condivise dalla comunità che include routine, parole, strumenti, modi di operare, storie, gesti, simboli.

concetti che la comunità ha prodotto o adottato nel corso della sua esistenza e che sono entrati a far parte della sua pratica. Il repertorio include il discorso attraverso il quale i membri creano affermazioni significative sul mondo e gli stili in base ai quali esprimono le loro forme di appartenenza e le loro identità di membri. Il repertorio di una pratica combina due caratteristiche che gli consentono di diventare una risorsa per la negoziazione di significato: riflette una storia di impegno reciproco e rimane intrinsecamente ambiguo. La dimensione del repertorio condiviso sottolinea la centralità della costruzione collettiva di risorse per la negoziazione dei significati.

Lezione 02104. Quale valore assume la progettazione all'interno di un panorama didattico? Lo scopo della progettazione non è quello di imporre una struttura, ma di aiutare la comunità a svilupparsi. La progettazione della comunità è più vicina al concetto di

Apprendimento permanente che a quello dellatradizionale progettazione organizzativa.

Quanti sono i principi della progettazione delle CdP?

I principi della progettazione, si concentrano sugli aspetti essenziali della progettazione delle comunità di pratica ed intendono individuare le questioni su cui riflettere quando si progetta. Sono 7:

  1. Progettare l’evoluzione, dato che le comunità di pratica sono dotate di vita propria, la loro progettazione si concentra più sugli elementi in grado di favorire l’evoluzione. Risulta essenziale combinare gli elementi progettuali in modo da facilitare lo sviluppo della comunità. Tuttavia, ciò che caratterizza le comunità è la loro evoluzione e il ruolo della progettazione è quello di favorire le condizioni di tale evoluzione;
  2. Aprire un dialogo tra prospettive interne ed esterne. Il confronto con l’esterno può favorire una migliore comprensione del potenziale della
comunità; mentre l'acquisizione e lo scambio di informazioni ed esperienze, che riguardano prospettive esterne alla comunità, può assumere un ruolo fondamentale in funzione del cambiamento; 3. Favorire diversi livelli di partecipazione, fare cioè in modo che i membri della comunità, siano centrali, attivi o periferici e ricoprano ruoli specifici sulla base dei diversi interessi, motivazioni, impegni che li coinvolgono. La chiave per favorire una buona partecipazione alla comunità è la progettazione di attività, che permettano ai partecipanti di sentirsi membri a pieno titolo; 4. Sviluppare spazi di comunità sia pubblici che privati; i primi fanno riferimento ad eventi ufficiali rivolti a tutti i membri della comunità, i secondi invece si riferiscono ad interazioni face to face tra singoli partecipanti. Questi favoriscono lo scambio di idee ed opinioni, la discussione e l'approfondimento di temi specifici, la

conoscenza reciproca e il rafforzamento delle relazioni tra i partecipanti. La dimensione pubblica e quella privata sono strettamente correlate e la loro gestione efficace rappresenta la chiave per il successo della comunità;

5. Concentrarsi sul valore;

6. Combinare esperienze familiari ed eventi inconsueti. Le comunità di successo offrono ai partecipanti la sensazione di sentirsi a proprio agio, ma realizzano anche eventi abbastanza interessanti e vari da far sì che nella comunità circolino nuove persone e nuove idee. Le attività di routine forniscono la stabilità costruire connessioni, mentre gli eventi inusuali e stimolanti favoriscono la sensazione di partecipare ad un'avventura comune;

7. Dare ritmo alla comunità, la realizzazione da parte della comunità, di eventi regolari è "il segno evidente della sua vitalità.";

06. In quali termini la progettazione e lo sviluppo delle comunità di pratica sono

più legate a stimolare la riflessione che a pianificare, dirigere e organizzare l'apprendimento? Lo scopo principale della progettazione e dello sviluppo delle CdP è quello di aiutare la comunità a svilupparsi. È a tal proposito che risulta utile considerare i sette principi della progettazione delle CdP. I principi della progettazione si concentrano sugli aspetti essenziali della progettazione delle comunità di pratica ed intendono individuare le questioni su cui riflettere quando si progetta. Sono 7: 1. Progettare l'evoluzione, dato che le comunità di pratica sono dotate di vita propria, la loro progettazione si concentra più sugli elementi in grado di favorire l'evoluzione. Risulta essenziale combinare gli elementi progettuali in modo da facilitare lo sviluppo della comunità. Tuttavia, ciò che caratterizza le comunità è la loro evoluzione e il ruolo della progettazione è quello di favorirelecondizioni di tale evoluzione; 2. Aprire un dialogo tra prospettive interne ed esterne. Il confronto con l'esterno può favorire una migliore comprensione del potenziale della comunità; mentre l'acquisizione di nuove prospettive interne può portare a una maggiore consapevolezza delle sfide e delle opportunità.
Dettagli
Publisher
A.A. 2020-2021
59 pagine
6 download
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-PED/03 Didattica e pedagogia speciale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Froggy_F di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Didattica generale e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università telematica "e-Campus" di Novedrate (CO) o del prof Mancini Riccardo.