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CANTO IX
Orlando, sulle tracce di Angelica, salva Olimpia e Bireno dal re Cimosco: Olimpia e Bireno si
sposano.
CANTO X
• Bireno s'innamora della figlia di Cimosco ed abbandona Olimpia su un'isola deserta;
• Ruggiero aiuta Logistilla a riconquistare il regno che Alcina le ha usurpato. Alcina
fugge. Logistilla ringrazia Ruggiero insegnandogli come si comanda l'ippogrifo;
• Ruggiero salva Angelica dall'orca.
CANTO XI
• Angelica ruba l'anello e fugge;
• Orlando salva Olimpia dall'orca.
CANTO XII
Ottave 1-16: Orlando è tratto dall'apparizione di Angelica dentro un magico palazzo, dove
sono anche altri cavalieri.
Ottave 17-22: vi capita anche Ruggiero, cui l'incanto è particolarmente riservato.
Ottave 23-37: Angelica sopraggiunge; libera inavvertitamente Orlando, Ferraù e Sacripante e
di nuovo scompare in virtù dell'anello.
Ottave 38-53: i tre cavalieri litigano e, mentre Orlando e Ferraù combattono, Angelica ruba
l'elmo del paladino.
Ottave 54-65: Ferraù rimasto solo si impadronisce dell'elmo; Angelica se ne duole e si
allontana, finché trova due morti e un ferito.
Ottave 66-94: Orlando si scontra con due schiere saracene; poi, continuando la sua
inchiesta, trova due donne in una grotta.
4."Mentre pensa così, sente all'orecchia / una voce venir, che par che piagna: / si spinge
inanzi; e sopra un gran destriero / trottar si vede inanzi un cavalliero."
33."Atlante riparar non sa né puote, / ch'in sella non rimontino i guerrieri / per correr dietro
alle vermiglie gote, / all'auree chiome et a' begli occhi neri / de la donzella, ch'in fuga
percuote / la sua iumenta, perché volentieri / non vede li tre amanti in compagnia, / che forse
tolti un dopo l'altro avria.":
• Il verbo "riparar" sta per impedire;
• Il termine "tolti" sta per presi come guida e scorta.
CANTO XIII
Ottave 1-31: la giovane Isabella racconta a Orlando la sua storia: innamoratasi, lei saracena,
del cristiano Zerbino, dopo molte traversie è caduta nelle mani dei ladroni.
Ottave 32-44: Orlando libera Isabella e la porta con sé.
Ottave 44-73: a Marsiglia intanto Bradamante è raggiunta da Melissa; questa,
accompagnando la guerriera alla ricerca di Ruggiero, profetizza le donne della casa d'Este.
Ottave 74-80: giunta al palazzo di Atlante, benché fosse stata avvertita, anche Bradamante
cade sotto il potere delle magiche illusioni.
Ottave 81-83: è preannunciata la rassegna delle forze pagane.
7."Il qual poi che far pruove in campo vidi / miracolose di cavalleria, / fui presa dal suo
amore; e non m'avidi, / ch'io mi conobbi più non esser mia. / E pur, ben che 'l suo amor così
mi guidi, / mi giova sempre avere in fantasia / ch'io non misi il mio core in luogo immondo, /
ma nel più degno e bel ch'oggi sia al mondo.":
• La proposizione "e non m'avidi, / ch'io mi conobbi più non esser mia" sta per e non
mi avvidi di essere innamorata se non quando mi accorsi di non appartenere più a me
stessa;
• La frase "ben che 'l suo amor così mi guidi" sta per mi abbia condotto alla sventura;
• l'espressione "sempre avere in fantasia" sta per avere presente al pensiero.
80."Ma lascian Bradamante, e non v'incresca / udir che così resti in quello incanto…":
• In questa ottava e nei primi due versi della seguente sono discretamente ma
chiaramente ribaditi alcuni fondamentali principi della poetica del "Furioso": esigenza di
costante contemperamento di molteplicità e unità narrativa e di varietà e armonia tematica.
CANTO XVIII
Viene narrata la vicenda di Dardinello, Cloridano e Medoro.
CANTO XIX
Viene narrata la vicenda di Angelica e Medoro.
CANTO XXII
Ottave 1-3: l'Ariosto si scusa con le donne per aver dovuto infamare una di loro.
Ottave 4-30: Astolfo giunge dopo un avventuroso viaggio al palazzo di Atlante e lo distrugge;
quindi si impadronisce dell'ippogrifo.
Ottave 31-36: usciti dal palazzo, Bradamante e Ruggiero si ricongiungono e partono per
Vallombrosa dove Ruggiero dev'essere battezzato.
Ottave 37-58: ma incontrano una donna che li porta con sé; sulla via trovano il castello nel
quale Aquilante, Grifone, Sansonetto e Guidon Selvaggio sono tenuti da Pinabello.
Ottave 59-98: Bradamante insegue e uccide Pinabello, separandosi così ancora una volta da
Ruggiero.
23."Astolfo, poi ch'ebbe cacciato il mago, / levò di su la soglia il grave sasso, / e vi ritrovò
sotto alcuna imago, /et altre cose che di scriver lasso: / e di distrugger quello incanto vago, /
di ciò che vi trovò, fece fraccasso, / come gli mostra il libro che far debbia; / e si sciolse il
palazzo, in fumo e in nebbia.":
• Il termine "imago" indica una figura magica di cera o altra materia;
• Il termine "vago" sta per desideroso;
• l'espressione "fece fraccasso" sta per fracassò.
26."Non potrebbe esser stato più giocondo / d'altra aventura Astolfo, che di questa; / che per
cercar la terra e il mar, secondo / ch'avea desir, quel ch'a cercar gli resta, / e girar tutto in
pochi giorni il mondo, / troppo venia questo ippogrifo a sesta. / Sapea egli ben quanto a
portarlo era atto, / che l'avea altrove assai provato in fatto.":
• Il termine "cercar" sta per esplorare. Il gusto dell'esplorare terre remote o poco
conosciute s'incarna particolarmente in Astolfo;
• l'espressione "quel ch'a cercar gli resta" sta per quella parte della terra e del mare
che gli resta da esplorare;
• l'espressione "a sesta" sta per a puntino, molto opportunamente;
• l'espressione "quanto a portarlo era atto" ste per quanto egli, Astolfo, era capace di
guidarlo, o quanto l'ippogrifo era atto a trasportarlo, o quanto era necessario per poterlo
guidare.
34."…la faccia domandar per buoni mezzi / al padre Amon: ma prima si battezzi.":
• l'espressione "per buoni mezzi" sta per attraverso onorevoli intermediari.
39."…ma sì secreto alcuno esser non puote, / ch'al lungo andar non sia chi 'l vegga e note."
47."- E perché non andian - disse Ruggiero / per la più corta? - E la donna rispose: / -
Perché un castel de' conti da Pontiero / tra via si trova, ove un costume pose, / non son tre
giorni ancora, iniquo e fiero / a cavallieri e a donne aventurose, / Pinabello, il peggior uomo
che viva, / figliuol del conte Anselmo d'Altariva.":
• I "conti da Pontiero" sono i conti di Maganza. Pontieri, o Pontiero, era propriamente
il feudo di Gano;
• Il termine "costume" sta per legge;
• Il termine "aventurose" sta per di ventura.
CANTO XXIII
Ottave 1-4: la punizione di Pinabello viene considerata giusta.
Ottave 5-32: dopo un incontro con Astolfo, che le consegna Rabicano e parte con l'ippogrifo,
Bradamante si reca a Montalbano; da qui invia la sua confidente Ippalca alla ricerca di
Ruggiero.
Ottave 33-38: questa è sorpresa da Rodomonte, che le sottrae il cavallo Frontino.
Ottave 39-70: Zerbino è accusato della morte di Pinabello; lo salva Orlando e lo ricongiunge
a Isabella.
Ottave 71-95: giunge Mandricardo, che si batte con Orlando: poi, trascinato via dal cavallo,
incontra Gabrina e le sottrae il morso del cavallo.
Ottave 96-136: Orlando giunge sul luogo dell'amore di Angelica e Medoro; dopo una lunga
resistenza interiore, l'evidenza della verità lo sconvolge e lo fa impazzire.
7."…ch'abbia in lei, più ch'amor, potuto l'ira. / - L'ira - dicea - m'ha dal mio amor disgiunta…"
100."Lo strano corso che tenne il cavallo / del Saracin pel bosco senza via, / fece ch'Orlando
andò duo giorni in fallo, / né lo trovò, né poté averne spia. / Giunse ad un rivo che parea
cristallo, / ne le cui sponde un bel pratel fioria, / di nativo color vago e dipinto, / di molti e belli
arbori distinto.":
• l'espressione "senza via" sta per senza seguire una via, una direzione precisa;
• Il termine "spia" sta per notizia;
• l'espressione "di nativo color" sta per di fiori nati spontaneamente e di vari colori;
• Il termine "distinto" sta per variamente adornato.
102."Volgendosi ivi intorno, vide scritti / molti arbuscelli in su l'ombrosa riva. / Tosto che fermi
v'ebbe gli occhi e fitti, / fu certo esser di man de la sua diva.":
• Il termine "scritti" sta per coperti d'iscrizioni;
• l'espressione "la sua diva" sta per Angelica.
103."Angelica e Medor con cento nodi / legati insieme, e in cento lochi vede. / Quante lettere
son, tanti son chiodi / coi quali Amor il cor gli punge e fiede. / Va col pensier cercando in mille
modi / non creder quel ch'al suo dispetto crede: / ch'altra Angelica sia, creder si sforza, /
ch'abbia scritto il suo nome in quella scorza."
104."Con tali opinion dal ver remote / usando fraude a se medesimo, stette / ne la speranza
il mal contento Orlando, / che si seppe a se stesso ir procacciando."
107."Il mesto conte a piè quivi discese; / e vide in su l'entrata de la grotta / parole assai, che
di sua man distese / Medoro avea, che parean scritte allotta. / Del gran piacer che ne la
grotta prese, / questa sentenzia in versi avea ridotta. / Che fosse culta in suo linguaggio io
penso; / et era ne la nostra tale il senso:"
108."- Liete piante, verdi erbe, limpide acque, / spelunca opaca e di fredde ombre grata, /
dove la bella Angelica che nacque / di Galafron, da molti invano amata, / spesso ne le mie
braccia nuda giacque; / de la commodità che qui m'è data, / io pover Medor ricompensarvi /
d'altro non posso, che d'ognior lodarvi:"
109."e di pregare ogni signore amante, / e cavallieri e damigelle, e ognuna / persona, o
paesana o viandante, / che qui sua volontà meni o fortuna; / ch'all'erbe, all'ombre, all'antro,
al rio, alle piante / dica: benigno abbiate e sole e luna, / e de le ninfe il coro, che proveggia /
che non conduca a voi pastor mai greggia. -":
• Il termine "allotta" sta per allora;
• I versi "del gran piacer che ne la grotta prese, / questa sentenzia in versi avea
ridotta" stanno per intorno al grande piacere che aveva goduto nella grotta aveva posto in
versi questo suo discorso;
• Il termine "culta" sta per letterariamente elaborata;