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La conoscenza del prezzo delle confezioni e le strategie di prezzaggio
La simulazione del compito esamina come la conoscenza del prezzo delle confezioni influenzava le strategie di prezzaggio. In interviste separate abbiamo elicitato la conoscenza di ogni autista sui prezzi di unità e di confezione per tutti i prodotti trasportati nei percorsi di vendita. Eravamo pertanto nella posizione di verificare l'interazione conoscenza/strategia tramite la registrazione dell'arievocazione dell'autista e il protocollo di prezzaggio.
Sono stati preparati dei tagliandi di consegna standardizzati, composti di prodotti di cui la maggior parte degli autisti conosceva il prezzo per confezione e comprendenti molti ordini le cui quantità erano convertibili in un numero esatto di confezioni. Agli autisti che normalmente usavano la calcolatrice era permesso usarla anche durante il compito, se lo desideravano.
I risultati sostengono un'ipotesi di risparmio di sforzo ed evidenziano un importante ruolo della conoscenza nella scelta delle strategie di soluzione.
Quando gli autisti conoscevano i prezzi delle confezioni degli ordini equivalenti a confezioni singole, trattavano il 77% degli ordini inserendo il prezzo della confezione nella colonna dei costi, saltando completamente il calcolo. Tutti gli ordini risolti con l'uso di prezzi delle unità comportano il ricorso a carta e matita o alla calcolatrice per determinare il costo. La riduzione dello sforzo è in questo caso evidente.
I prezzi per confezione erano usati sempre per ordini nei quali l'autista conosceva il prezzo di una confezione singola; il prezzo della confezione non era mai calcolato come un passo nella soluzione di un problema implicante confezioni multiple. Sebbene la conoscenza del prezzo di confezioni multiple non fosse stata valutata nell'intervista di elicitazione, alcuni autisti hanno detto spontaneamente di sapere o meno a quanto ammontavano N confezioni del prodotto X, in quanto trattavano o meno quel particolare prodotto in quelle quantità.
Se un autista non sapeva il prezzo delle confezioni multiple, l'uso della strategia del prezzo per confezione seguiva un criterio di riduzione dello sforzo solo nel senso di semplificare, piuttosto che di eliminare, il calcolo. L'analisi delle soluzioni del prezzo per confezione ha fornito ampi esempi di aritmetica semplificata: nei due terzi delle volte gli autisti o inserivano il prezzo totale, non dando indicazioni esplicite di calcolo, o facevano aritmetica mentale. L'aritmetica mentale non era sufficiente per soluzioni di prezzo per unità; queste comportavano sempre qualche operazione carta e matita o sulla calcolatrice. Oltre alle conoscenze, anche i mezzi tecnologici usati dagli autisti nel saldo dei tagliandi di consegna influenzano le loro strategie di soluzione. Fatta eccezione per tre autisti anziani che facevano calcoli carta e matita, gli altri autisti possedevano e usavano calcolatrici. Le calcolatrici incoraggiano una maggiore adozione della strategia disoluzione ripetitiva e letterale (numero di unità per prezzo dell'unità). Nondimeno, nella simulazione, gli autisti con la calcolatrice passavano alla strategia del prezzo per confezione per trattare ordini che corrispondevano a un numero esatto di confezioni, fornendo una prova addizionale all'ipotesi del risparmio dello sforzo. In uno studio successivo, agli autisti con calcolatrice era richiesto di prezzare lo stesso insieme di tagliandi in due modi diversi: nella maniera a loro abituale nella prima sessione e senza calcolatrice nella seconda. La presenza o assenza della calcolatrice non influenzava l'incidenza dell'uso del prezzo per confezione negli ordini di confezioni singole (alta in entrambe le condizioni), ma lo influenzava su problemi più complessi, comprendenti ordini per confezioni multiple o quelli che consentivano la soluzione tramite strategie miste "confezioni e unità"; in questi casi, l'eliminazione della calcolatrice rendeva più difficile l'uso del prezzo per confezione.La calcolatrice determinava un notevole uso delle strategie abbreviate che utilizzano il prezzo per confezione. Per esplorare la versatilità delle strategie di prezzaggio e confrontare novizi ed esperti, abbiamo eguagliato tutti i gruppi per ignoranza.
Abbiamo preparato tagliandi che esibivano ordini di prodotti che non erano trattati dal caseificio ma avrebbero potuto esserlo (caffè freddo, latte con 1% di grassi). I soggetti avevano a disposizione false liste di prezzi sia dell'unità che della confezione di questi prodotti, insieme a diagrammi che mostravano quanti contenitori di varie forme entrassero nelle confezioni.
In questo confronto tra gruppi, solo gli studenti erano estranei al sistema delle confezioni ed erano veri novizi. Gli addetti al precarico e all'inventario conoscevano il sistema delle confezioni ma non quello dei prezzi e non avevano mai compilato tagliandi di consegna. Gli impiegati avevano familiarità col sistema dei prezzi, e un
sottogruppo (impiegati amministrativi) lavorava quotidianamente sui tagliandi di consegna della vendita all'ingrosso, controllando e registrando i totali. Abbiamo fatto in modo che gli ordini rappresentassero una varietà di efficienti strategie di soluzione, comprese quelle di "prezzo alla confezione". Si è fatta molta attenzione ad includere problemi che potessero svolgere una funzione diagnostica in quanto esempi negativi di versatilità; ovvero, potevano essere risolti più facilmente col prezzo per unità piuttosto che col prezzo della confezione. Ci attendevamo che la capacità legata all'esperienza si sarebbe dimostrata in un uso flessibile delle strategie di prezzo per unità e per confezione nei problemi dove ciascuna fosse stata appropriata. A prescindere dalla grande varietà di strategie che le persone hanno usato per ottimizzare le soluzioni, gli individui sono stati rapidamente selezionati per il loro.essere solutori di problemi flessibili o non flessibili (ad algoritmo singolo). Tutti gli autisti tranne uno erano solutori flessibili; la maggior parte di loro per di più usava strategie ottimali. Approssimativamente un terzo degli impiegati e degli operai della ghiacciaia erano flessibili. Senza eccezioni, gli studenti erano solutori di problemi non flessibili. La maggior parte di loro tendeva ad usare la strategia letterale di prezzo per unità in tutti i casi. Il piccolo numero che aveva adottato la tecnica del prezzo per confezione lo aveva applicato indiscriminatamente a tutti i problemi, indipendentemente dalle loro proprietà numeriche, compreso un ordine per 101 quarti che implicava lavorare con lunghe divisioni per trovare il numero di confezioni e determinare con una frazione di una confezione.
Abbiamo costruito questo confronto tra gruppi non tanto per caratterizzare l'esecuzione dei novizi, quanto per accrescere la comprensione delle caratteristiche.
dell'attività cognitiva degli esperti. Non vogliamo sostenere che l'uso della tecnica "prezzo per confezione" implica qualche speciale capacità. Ovviamente la situazione poteva essere organizzata in modo tale che ogni soggetto usasse il prezzo per confezione e/o, alternativamente, il prezzo per unità, chiedendogli semplicemente di farlo. Ma sapere come fare qualcosa non necessariamente corrisponde ad un'esecuzione competente. La capacità richiede il sapere come si fa, quello che qualche volta è indicato come conoscenza procedurale. Nel compito di prezzaggio, le conoscenze specifiche del dominio (informazione circa le confezioni e i prezzi) si combinavano con la conoscenza procedurale nella produzione di strategie flessibili di minimo sforzo. Queste possono arrivare a livelli di esecuzione virtuosistica, come mostrato dal repertorio di strategie di prezzaggio di un autista esperto. Oltre alla moltiplicazione diretta di prezzi per
unità o prezzi per confezione, questo autista converte molti problemi in sottrazioni e addizioni, fattorializza alcuni problemi e usa combinazioni di prezzi di unità e di confezioni per semplificarne altri. Conclusioni: Tentiamo ora di ristabilire qualche connessione con le questioni più ampie che hanno motivato questa ricerca sull'intelligenza al lavoro. Una motivazione era quella della verifica del metodo di studio. Si voleva vedere se era possibile introdurre del rigore nello studio del pensiero così come funziona nelle attività significative nelle quali le persone sono abitualmente impegnate. Non è ancora possibile offrire una valutazione definitiva, ma comunque alcune osservazioni sul metodo possono essere tentate. Molte di queste riguardano problemi tecnici relativi alla conduzione della ricerca cognitiva di base in ambienti naturali; altre hanno a che fare con questioni metodologiche più ampie. A livello tecnico questi studi hannomostrato l'utilità di un ambiente industriale come contesto per la ricerca sul pensiero legato alla pratica. Allo stato presente della teorizzazione, categorie come "pratica" e "azione diretta a uno scopo" sono infatti insufficientemente specificate per guidare la ricerca in molti contesti. Nell'ambiente industriale, questi si sono potuti tradurre in "occupazione" e "compito", categorie "naturali" definite dall'ambiente, che hanno facilitato la selezione di fenomeni appropriati per l'indagine. Anche lavorare su un singolo stabilimento si è dimostrato vantaggioso. In entrambe le analisi (l'assemblaggio dei prodotti e il prezzaggio dei buoni di consegna), l'accesso ai materiali e alle informazioni era essenziale per minimizzare le variazioni casuali nelle situazioni osservative e sperimentali. Eravamo infatti in grado di determinare i più frequenti assemblaggi di prodotti.partecipare durante il corso dello studio. Questi fattori possono influenzare i risultati e la validità delle conclusioni. Tuttavia, abbiamo cercato di minimizzare l'impatto di tali fattori attraverso una rigorosa selezione e un'attenta gestione dei partecipanti. Inoltre, è importante sottolineare che i risultati di questa ricerca sono specifici per la nostra fabbrica e potrebbero non essere generalizzabili ad altre realtà. Ogni organizzazione ha le sue peculiarità e dinamiche interne che possono influenzare i risultati. In conclusione, la fabbrica come sede di ricerca ha offerto un ambiente controllato e accessibile per condurre lo studio. Tuttavia, è necessario considerare attentamente i limiti e le possibili distorsioni che possono influenzare i risultati.el pensiero adulto legato alla pratica, con l'obiettivo di massimizzare l'interpretabilità della esecuzione individuale. Tuttavia, non è stato possibile fare affidamento su confronti statistici tra i gruppi a causa dell'abbandono di due partecipanti che hanno trovato difficili gli esperimenti. In conclusione, gli studi sul pensiero adulto legato alla pratica potrebbero beneficiare di metodi che permettano una valutazione individuale più approfondita, ma non possono basarsi su confronti statistici tra gruppi. La strategia di ricerca utilizzata in questo studio ha combinato metodi di laboratorio, come l'analisi dei dati raccolti, per ottenere risultati significativi.