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LE ORGANIZZAZIONI
L’organizzazione si concretizza quando le persone hanno dei ruoli ben definiti, un obiettivo comune.
Un'organizzazione è un sistema sociale orientata da obiettivi, progettata con attività deliberatamente
coordinate e strutturate in relazione con un ambiente esterno. Questa definizione può adattarsi a tante
forme organizzative.
La progettazione organizzativa tiene conto della realtà dentro la quale l'organizzazione opera.
L'ambiente influenza anche l'organizzazione delle aziende.
Riuniscono risorse per raggiungere obiettivi e risultati desiderati: le azienda hanno un tot di
risorse che possono usare in maniera più o meno efficiente per raggiungere gli obiettivi ed i risultati
desiderati.
Producono beni e servizi in maniera efficiente: più le risorse sono utilizzate efficientemente più il
guadagno dell’azienda alto.
Facilitano l’innovazione: Le organizzazioni vanno verso l'innovazione, attraverso il dialogo e
l'interazione tra le diverse persone, che hanno personalità e conoscenze differenti. Il singolo
individuo tende a ripetere delle soluzioni che ci sono comode e note, invece l’organizzazione che
racchiude persone e intelligenze diverse permette la nascita di soluzioni nuove ed innovative.
Utilizzano l’information and comunication technology: Le organizzazioni, oggi, operano attraverso
sistemi informatici il che rende l’organizzazione efficiente, produttiva e standardizzata.
Si adattano all’ambiente e lo influenzano: Le organizzazioni sociali si adattano all'ambiente che
muta e influenzano l'ambiente in cui operano; se non si adattassero all’ambiente che muta
perderebbero la possibilità di raggiungere gli obiettivi. Le organizzazioni oltre ad essere influenzate
dall’ambiente esterno influenzano loro stesse l’ambiente esterno.
Creano valori: Le organizzazioni inoltre hanno il vantaggio che producono lavoro. Tutte le persone
quindi traggono vantaggio dall’organizzazione.
Facilitano le sfide attuali, motivazione e coordinamento tra lavoratori
ORGANIZZAZIONE = SISTEMA APERTO
L’organizzazione è un insieme di elementi interagenti che acquisiscono dall'ambiente un input,
trasformano le merci in prodotti (fanno delle lavorazioni) e generano un output per l'ambiente esterno
(persone, tecnologia, struttura interagiscono in maniera finalizzata e coordinata).
Questo sistema normalmente comporta al suo interno dei sottosistemi che svolgono funzioni specifiche
richieste per la sopravvivenza dell’organizzazione (es. progettazione tecnica, produzione, controllo
qualità, risorse umane).
Importante il concetto di interazione con l’ambiente: dall’ambiente si prendono delle risorse che vengono
lavorate e rimesse nell’ambiente sotto forma di output. Questa attività di trasformazione è resa possibile
dal fatto che al suo interno l’organizzazione è specializzata in funzioni e che queste funzioni svolgono
un’attività specifica.
COSA FACILITA IL FUNZIONAMENTO DI UN’ORGANIZZAZIONE?
Caratteristiche ambientali:
Prevedibilità del contesto. In un contesto fisso le modalità di funzionamento efficaci vengono
create facilmente; scarsa prevedibilità crea maggiori difficoltà.
Più il contesto è complesso più è difficile il funzionamento organizzativo. I fattori che rendono il
contesto complesso sono le normative, le regole, i competitori.
Ostilità che il contesto può avere: crea conflitto. Più le relazioni sono basate su meccanismi
amichevoli più è facile per l’organizzazione; se c’è conflitto ed ostilità diventa difficile.
Caratteristiche organizzative:
Struttura
Tecnologie
Persone
Aspetti della persona:
Gli aspetti personali incidono sul lavoro; gli individui portano motivazione, valori, abitudini,
obiettivi personali, atteggiamenti, competenza posseduta. Questi sono quindi tutti fattori
individuali che facilitano o ostacolano il funzionamento organizzativo.
Le caratteristiche personali un po’ la persona se le porta appresso e un po’ dipendono da come le
persone sono gestite.
Aspetti gestionali:
La leadership (lo stile di leadership) è un fattore di gestione delle persone che influenza il
funzionamento dell’azienda.
La comunicazione è importante per l'organizzazione. Si parla di comunicazione organizzativa o
comunicazione interna (passaggio di informazioni dall’alto verso il basso); le persone devono
essere informate ed orientate sulle strategie (discorso del presidente, intranet...). Esiste la
comunicazione diretta a tutti o comunicazioni dirette al singolo lavoratore.
Controllo
Politiche aziendali sul personale (di sviluppo, retributive, di benefit). Sono le politiche che le
organizzazioni si danno per gestire il personale.
Si impone quindi il concetto di razionalità organizzativa: c’è la presunzione che si possano combinare
tutti questi fattori nel modo più razionale possibile. Questa è ovviamente un’aspettativa. In realtà anche le
organizzazioni più razionali hanno una parte legata alle emozioni e all’irrazionalità.
Le organizzazioni sono entità sociali, guidate da individui, progettate, deliberatamente strutturate e
coordinate che interagiscono con l'ambiente esterno.
Collaborazione: suddivisione del lavoro, del potere (leadership, responsabilità) e delle
responsabilità.
Strutturazione: uno o più centri del potere che controllano gli sforzi unitari dell'organizzazione.
Sostituibilità delle persone: Possibilità di sostituzione o rimozione delle persone che non fanno bene
il proprio lavoro. Tutti sono utili ma nessuno è indispensabile.
Lo scopo costituisce una guida programmatica dell’organizzazione; è la guida dell'organizzazione. Lo scopo
deve essere ben identificato. Se il contesto è molto mutevole anche lo scopo può mutare frequentemente.
Comunicare alle persone i cambiamenti non è facile perché le persone ricercano possibilmente tranquillità;
il cambiamento genera ansietà perché provoca mutamenti nei ruoli. Lo scopo è fonte di legittimazione in
quanto giustifica le finalità organizzative.
L'obiettivo è capire se l’organizzazione ha avuto successo o no; fa ottenere efficacia ed efficienza. Se
l’obiettivo che ci si è posti non è chiaro è anche difficile misurare il funzionamento dell’organizzazione
stessa. Possono esserci modalità organizzative molto efficienti e poco efficaci o viceversa.
Efficace: riesce a realizzare i propri obiettivi; per misurare l’efficacia bisogna conoscere lo scopo.
Efficienza: rapporto tra il risultato e i mezzi. È importante far combaciare efficacia ed efficienza a costi
contenuti per poter essere competitivi; per misurare l’efficienza bisogna conoscere i mezzi che
l’organizzazione aveva a disposizione.
L’ambiente esterno evolve, alcune volte più lentamente altre volte più velocemente. Parti specifiche
dell’organizzazione interagiscono con aspetti specifici dell’ambiente.
Il mercato del lavoro e il mercato dei capitali. Sono altri aspetti dell’ambiente. Il mercato del lavoro è
caratterizzato ad esempio da disponibilità di manodopera e dai tassi di mobilità. Ci sono momenti in cui il
mercato del lavoro è favorevole all’azienda e momenti in cui il mercato del lavoro è favorevole ai candidati.
Tempo fa c’erano alcune figure professionali difficilmente reperibili nel mercato del lavoro. Le funzioni
aziendali relative alla finanza interagiscono invece con il contesto dei capitali. Le aziende autofinanziate
sono veramente poche. Si prendono macchinari attraverso finanziamenti e poi si ammortizzano (ricordarsi
difficoltà nel mercato delle vendite e per avere il mutuo). Oggi gli istituti di credito fanno molta fatica a
prestare soldi alle aziende. Quello di oggi è un mercato difficile.
ORGANIZZAZIONE DI IMPRESA
Input/risorse -> processo di trasformazione -> output/risultati.
Le risorse che l’azienda acquisisce dall’esterno:
Materiali
Uomini
Capitali
Macchinari
Know-how
Obiettivi (fissati tenendo conto delle richieste, delle attese dell’ambiente).
Ciò che l’azienda restituisce all’ambiente:
Beni/prodotti
Servizi
Livello tecnologico
Sviluppo professionale (le persone sono entità in evoluzione, in crescita continua -> attribuzione di
compiti sempre più impegnativi, concessione di maggiori margini di autonomia)
Soddisfazione
Notiamo quindi che accanto a questi risultati per l’ambiente l’output lo si può vedere anche come risultati
per l’individuo (ritorni riferiti agli individui che lavorano nell’organizzazione -> sviluppo professionale,
soddisfazione).
Nelle organizzazioni ci sono vari processi di trasformazione basati sull’efficienza (uso massimo delle risorse
in base agli obiettivi che ci si è proposti) e l’efficacia (raggiungere l’obiettivo che l’organizzazione si è posta
e per cui l’azienda esiste) ; le materie prime subiscono flussi di lavorazione:
Flusso fisico (es. dalla calce al mattone; i macchinari producono queste trasformazioni: trapani)
Flusso informativo (flusso di dati, di informazioni, di notizie, tra enti e persone e tra l’interno e
l’esterno dell’azienda)
Flusso economico e finanziario (es. rapporti col sistema bancario)
Flusso decisionale
Programmazione e controllo (controllo di gestione)
Organizzativo e personale (selezione, assunzione, valutazione delle prestazioni/potenziale)
Nell’azienda ci sono quindi vari processi e varie trasformazioni. Per svolgere questi processi l’azienda al
suo interno si deve specializzare. Le organizzazioni al loro interno possono definire i vari settori.
STRUMENTI
è necessario disporre di un linguaggio specifico per descrivere l’organizzazione
la macro-struttura di un’impresa, di un ufficio, in genere viene rappresentata mediante il disegno di
un organigramma
L’organigramma illustra in modo grafico le componenti di un’organizzazione ed i livelli gerarchici
(interdipendenze)
L’ORGANIGRAMMA (ci dice 3 cose di un’organizzazione)
Specifica i ruoli che esistono al suo interno
Descrive la gerarchia di comando
Indica i principali tipi di comunicazione
È una struttura formale, disegnata a tavolino. A questa struttura se ne sovrappone poi una informale che in
parte combacia con quella formale ed in parte no. In