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ORGANI SUSSIDIARI
Tutte le O.I. si avvalgono di numerosi Organi Sussidiari, siano essi temporanei o permanenti, necessari allo svolgimento delle attività istituzionali. Il potere di costituire organi sussidiari è implicito in base al Principio dell'Autonomia Organizzativa: la struttura si adatta in base alle esigenze che si presentano nel tempo!
Le funzioni esercitate dagli organi sussidiari possono riguardare uno studio approfondito di una tematica specifica, per esempio, o anche la soluzione pacifica delle controversie, conciliazione, mediazione, arbitrato...
COMMISSIONE DELL'UNIONE EUROPEA
Ha tanti poteri essendo un'Organizzazione di Integrazione e quindi tende a ridurre la presenza degli Stati a favore dell'Integrazione.
CONSIGLIO D'EUROPA
Dà l'impulso necessario allo sviluppo dell'Unione e ne delinea gli orientamenti politici generali. Agendo fuori dalla Comunità Europea, il Consiglio sfugge al controllo della Corte di
Giustizia. CONSIGLIO DELL'UNIONE EUROPEA è un organo composto dai rappresentanti dei Governi degli Stati Membri. Le sue riunioni terminano con procedure per la formazione di atti ed adotta le linee guida del Consiglio d'Europa. È controllato dal Sindacato Giurisdizionale. WWW.POLITOLOGI.COM - IL PORTALE DEGLI STUDENTI DELLA FACOLTÀ DI SCIENZE POLITICHE
Capitolo Sesto
L'ORDINAMENTO DELLE ORGANIZZAZIONI INTERNAZIONALI
Le OO.II. nel momento stesso in cui cominciano ad esistere hanno bisogno di un complesso di norme interne che disciplini il funzionamento dei diversi organi, le loro competenze, le procedure da seguire... Tale ordinamento interno è innanzi tutto dato dall'Atto Istitutivo!
Il diritto interno delle O.I. si distingue dal Diritto Internazionale e dal Diritto Interno degli Stati nel momento in cui l'Ente inizia ad esercitare le sue funzioni, in ordine al Principio di Piena Autonomia! Il rapporto tra funzionari ed Ente è
disciplinato dal Diritto Interno. L'Atto Istitutivo è la manifestazione della volontà, contenuta in un testo scritto, in cui vengono poste in essere le regole di condotta destinate a tutti i membri. L'Atto Istitutivo non può contenere tutte le norme per il funzionamento dell'Ente e quindi è necessario che sia integrato da Regolamenti, che hanno un potere normativo.
REGOLAMENTI
Disciplinano:
- I rapporti tra funzionari ed agenti;
- I rapporti finanziari;
- I rapporti interni ai singoli organi.
RISOLUZIONI
Sono gli atti con cui l'Organizzazione tende ad indurre gli Stati a mantenere un determinato comportamento. Indica quindi una presa di posizione che pur non essendo vincolante, assume un ruolo determinante nei processi di produzione normativa internazionale.
DICHIARAZIONI
Esempio di Soft Law che formano l'Opinio Juris. Possono trarre obbligatorietà da altre fonti, come norme consuetudinarie codificate o principi generali di
DIRITTO.
DECISIONI
Obligano tutti gli Stati. Sono un atto vincolante con effetti obbligatori immediati!
RACCOMANDAZIONI
Atti che contengono un invito ad adottare particolari comportamenti. Pur non essendo vincolanti, sono estremamente importanti perché vanno a formare la reputazione a livello internazionale la quale è determinante per eventuali accordi futuri. Hanno quindi un elevato peso politico.
La raccomandazione produce l'EFFETTO LEICITA': Non commette illecito lo Stato che seguendo la raccomandazione ha operato un comportamento contrario all'accordo.
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LA FORMAZIONE DELLA VOLONTÀ
La volontà dell'Ente si forma necessariamente con più organi e ciascuno deve seguire un particolare procedimento per manifestare la propria volontà, che si concretizza nel risultato finale!
PRINCIPIO DI UNANIMITÀ
Soddisfa l'esigenza di uguaglianza
sovrana degli Stati ed il Principio dellaVolontarietà. Tuttavia rischia di paralizzare l'azione. Sono stati quindi introdotti dei correttivi:
- limitare l'uso dell'unanimità alle decisioni di maggior rilievo
- applicare il principio di astensione
MAGGIORANZA il processo decisionale più agevole perché la decisione soggettiva prescinde da quella individuale. Risponde quindi ad esigenze di funzionalità. Si calcola in base al numero dei membri dell'organo, in base al numero dei membri aventi diritto al voto ed in base al numero dei membri presenti e votanti. Quindi il numero può variare molto facilmente!
VOTO PONDERATO La regola del ONE STATE, ONE VOTE risulta essere lo sbocco più genuino della Società Paritaria delle O.I. È tuttavia chiaro che non è sempre applicabile, soprattutto tenendo conto per esempio del fatto che alcuni Stati hanno un territorio geografico vastissimo ed altri invece piccolissimo.
Per non parlare del diverso peso politico che uno Stato assume rispetto ad un altro... Per tutti questi motivi si deve parlare di Voto Ponderato, che indica un voto al quale viene applicato un peso diverso a seconda del soggetto a cui viene attribuito (es: nel Consiglio di Sicurezza ONU c'è il voto ponderato).
CONSENSUS
Ricorrere ad una votazione e scegliere ogni volta una diversa modalità per attribuire la volontà può essere scomodo. Per questo si tende ad adottare il Principio del Consenso: Il Presidente della riunione ritiene che la decisione possa essere adottata "se non vi sono opinioni contrarie". Il consenso cioè è tacito, attribuendo al silenzio un'implicita volontà (chi tace, acconsente!).
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Capitolo Settimo
I FUNZIONARI DELLE ORGANIZZAZIONI INTERNAZIONALI
Parlando di OO.II. occorre definire e regolare il ruolo del personale
Da questeutilizzato per esercitare le funzioni che sono chiamate ad esplicare. L'Ente quindi deve dotarsi di organi ed uffici attraverso cui poter agire e che questi ultimi devono essere sottratti all'influenza sia degli Stati membri sia dell'Ente.
I Funzionari quindi sono i dipendenti dell'O.I. ed il loro rapporto con l'Ente è disciplinato dal Diritto Interno. La dottrina distingue due tipologie di funzionari:
AGENTI INTERNAZIONALI: Legati dal rapporto fiduciario, si pongono ad un alto livello gerarchico per il ruolo che ricoprono e che rivestono esclusivamente al raggiungimento dei fini preposti.
FUNZIONARI INTERNAZIONALI: Gestiscono un interesse collettivo e non particolare. Il loro rapporto con l'Ente è disciplinato da un Contratto di Assunzione stabilito in base alle norme dell'Organizzazione. Le principali caratteristiche sono:
- Indipendenza delle loro funzioni rispetto agli Stati membri
- Incompatibilità delle Cariche
Altre
Le teorie pongono invece l'Agente come una categoria molto ampia nella quale rientrerebbe anche la species Funzionario.
Ad ogni modo, le due categorie hanno caratteristiche comuni:
- Accordo istitutivo che ne disciplina il rapporto con l'Ente;
- L'Organizzazione attribuisce le funzioni ai funzionari in base agli obiettivi da raggiungere;
- L'attività deve avere il carattere di Esclusività (esclusivo è l'interesse dell'Organizzazione).
L'ACQUISTO DELLO STATUS
Per assumere lo status di Funzionario è necessario soddisfare le condizioni richieste da ciascun Ente. Condizioni che possono variare di Ente in Ente.
È però possibile classificare i requisiti in:
- CONDIZIONI FISSE: Nazionalità, godimento di diritti civili e politici, posizione nei confronti di obblighi militari, attitudine fisica, garanzie morali, limiti d'età...
- CONDIZIONI VARIABILI: Capacità tecniche, competenze, esperienze professionali,
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Situazioni giuridiche inerenti allo status
All'individuo titolare dello status l'ordinamento attribuisce un complesso di situazioni giuridiche di natura passiva o attiva:
Situazioni Giuridiche Passive:
Generalmente indicate dalla dottrina come doveri.
- Dovere, per esempio, di assumere un particolare comportamento e di svolgere una determinata attività, obbligo di obbedienza e lealtà... Ma anche il Principio di Indipendenza da qualunque autorità al di fuori dell'Ente;
Situazioni Giuridiche Attive:
Generalmente di carattere economico e sociale.
- Trattamento economico del funzionario, sviluppo della carriera, assicurazione malattia ed altre forme di previdenza...
Privilegi ed immunità del funzionario internazionale
Immunità dalla giurisdizione, che è pressoché totale nel campo penale e...
molto- limitata in ambito civile. Cioè, il diritto a non essere sottoposti alla giurisdizione penale e civile per gli atti compiuti nell'esercizio delle funzioni ufficiali; Esenzioni Fiscali, esonero dal pagamento delle imposte che deriva dal suo rapporto con l'ente (Non si applica alle imposte indipendenti dallo status); Altri Privilegi: Inviolabilità personale dell'agente (quindi il diritto di essere esentati da ogni forma di coercizione), facilitazioni in materia doganale e valutaria (quindi il diritto di importare ed esportare quanto desiderano con esenzione da tasse), particolari facilitazioni per il rimpatrio in caso di crisi internazionale... PERDITA DELLO STATUS Per quanto attiene alle cause di perdita attribuibili alla volontà del funzionario, l'unica è data dalle DIMISSIONI che consistono nella rottura unilaterale del rapporto. Per quanto invece attiene alla volontà dell'Ente, si parla di Revoca o LICENZIAMENTO. Ovviamente,perché l’Ente possa licenziare un funzionario, occorre che si verifichinotalune condizioni: Per esempio, che il funzionario perda uno dei requisiti necessariall’assunzione! SITUAZIONI GIURIDICHE DOPO LA PERDITA DELLO STATUS Il Trattamento pensionistico è destinato a persistere oltre la perdita dello- status; Immunità della giurisdizione per atti compiuti durante l’esercizio; Obbligo di segretezza circa le funzioni esercitate. Quindi divieto di divulgare informazioni inerenti il rapporto di servizio. WWW.POLITOLOGI.COM – IL PORTALE DEGLI STUDENTI DELLA FACOLTA’ DI SCIENZE POLITICHE