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Attribuzione delle attività all'OSS

L'attività attribuita all'OSS deve essere compatibile con quanto stabilito dalla norma, dalle competenze dell'operatore designato e appropriata alle condizioni cliniche dell'assistito e al contesto operativo.

Contesto e risorse

Personal

esperienza dell'OSS

Comunicazione

L'attribuzione dell'attività, in forma verbale o scritta, deve essere espressa con chiarezza e precisione e verificando la corretta comprensione dell'indicazione.

Possibilità di valutazione e supervisione

Qualora non sussistano le condizioni per poter garantire una adeguata supervisione e valutazione della qualità delle prestazioni, l'infermiere, escluso lo stato di necessità, non può attribuire attività che rientrano in tale punto. Molti dei Servizi in cui gli infermieri svolgono il loro lavoro.

I turni di servizio devono essere accessibili 24 ore su 24. Ci sono tre fasce.

d'orario che coprono solo una parte delle 24 ore (M/P/N)

Bisogni degli assistiti Bisogni dell'organizzazione e Bisogni dei lavoratori-continuità assistenziale direttive Famiglia e esigenze vita-risposta competente e Bisogni personale (es. tempo libero)tempestiva ai bisogni di salute dell'organizzazione:servizi -Soddisfazione, equità-sicurezza e vigilanza all'utenza, budget, Informazioni accurate e-informazione Normativa finanziaria e tempestivecontrattuale: orario di lavoro, Sicurezza e ambiente di lavororiposo settimanale, sanostraordinario, esonero notti,tutela specifiche categorie (esgravidanza e maternità)Modello di erogazione delle cureinfermieristiche

COSA INFLUENZA LA TURNISTICA

  1. Fattori di carattere organizzativo
  2. Fattori di carattere normativo/contrattuale
  3. Fattori di carattere personale

Uno schema di turnazione deve integrare tutti questi elementi

FATTORI ORGANIZZATIVI

Obiettivi e compiti della struttura (es. continuità delle

cure e assistenza coordinata e affidabile)

Entità della domanda e dell'offerta

Tipo e funzioni degli operatori (adeguato skill mix)

Rapporti funzionali e modelli organizzativi

Scansione temporale delle attività

Strutture ed apparecchiature tecnologiche a disposizione

FATTORI NORMATIVO/CONTRATTUALI

Normativa (D. Lgs. 66/2003) attuazione delle direttiva 93/104/CE e 2000/1934/CE sugli aspetti dell'organizzazione dell'orario di lavoro.

D. Lgs. 213/2004 Modifiche e integrazioni al D. Lgs. 66 del 08/04/2003)

CCNL e Contrattazione decentrata

Normative per la sicurezza del lavoro

Regolamenti interni alla struttura

Regolamenti e standard professionali

FATTORI PERSONALI

Età

Sesso

Condizione sociale, familiare, culturale ed economica

Provenienza ed integrazione

Residenza/domicilio

Decreto Legislativo 8 aprile 2003, n. 66 "Attuazione delle direttive 93/104/CE e 2000/34/CE concernenti taluni

aspettidell'organizzazione dell'orario di lavoro" pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 87 del 14 aprile 2003 -Supplemento Ordinario n. 61 con le modifiche delDecreto Legislativo 19 luglio 2004, n. 213"

"Modifiche ed integrazioni al decreto legislativo 8 aprile 2003, n. 66, in materia di apparato sanzionatoriodell'orario di lavoro" pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 192 del 17 agosto 2004

Legge 6 agosto 2008, n. 133“Disposizioni urgenti per lo sviluppo economico, la semplificazione, la competitività, la stabilizzazionedella finanza pubblica e la perequazione tributaria” pubblicata sul S.O. n. 196 alla Gazzetta Ufficiale n.195 del 21 agosto 2008

Legge 4 novembre 2010, n. 183 (c.d. Collegato Lavoro)“Deleghe al Governo in materia di lavori usuranti, di riorganizzazione di enti, di congedi, aspettative epermessi, di ammortizzatori sociali, di servizi per l'impiego, di incentivi all'occupazione, di apprendistato,di

occupazione femminile, nonché misure contro il lavoro sommerso e disposizioni in tema di lavoro pubblico e di controversie di lavoro” DEFINIZIONI 1. "ORARIO DI LAVORO": qualsiasi periodo in cui il lavoratore sia al lavoro, a disposizione del datore di lavoro e nell'esercizio della sua attività o delle sue funzioni: 2. "PERIODO DI RIPOSO": qualsiasi periodo che non rientra nell'orario di lavoro; 3. “LAVORO STRAORDINARIO”: è il lavoro prestato oltre l'orario normale di lavoro 4. "PERIODO NOTTURNO": periodo di almeno sette ore consecutive comprendenti l'intervallo tra la mezzanotte e le cinque del mattino; 5. "LAVORATORE NOTTURNO": qualsiasi lavoratore che svolga durante il periodo notturno almeno una parte del suo orario di lavoro secondo le norme definite dai contratti collettivi di lavoro. In difetto di disciplina collettiva è considerato lavoratore notturno qualsiasi lavoratore che svolga

Per almeno 3 ore lavoro notturno per un minimo di ottanta giorni lavorativi all'anno;

6. "LAVORO A TURNI": organizzazione del lavoro che prevede un determinato ritmo, compreso il ritmo rotativo, che può essere di tipo continuo o discontinuo, e il quale comporti la necessità per i lavoratori di compiere un lavoro a ore differenti su un periodo determinato di giorni o di settimane;

D. LGS. 66/2003 (1) - PRINCIPI

Art 3: L'ORARIO NORMALE di lavoro è fissato in 40 ore settimanali; I contratti possono stabilire una durata minore e riferire l'orario normale alla durata media della prestazione lavorativa.

Art 4: La DURATA MEDIA dell'orario di lavoro non può superare, per ogni periodo di 7 giorni, le 48 ore compreso lo straordinario. La durata media deve essere calcolata con riferimento ad un periodo non superiore a 4 mesi;

Art 5: STRAORDINARIO - il ricorso a prestazioni di lavoro straordinario deve essere contenuto

D. LGS. 66/2003 (2)

– PAUSE/RIPOSI/FERIE

Art 7: RIPOSO GIORNALIERO - Ferma restando la durata normale dell’orario settimanale, il lavoratore ha diritto ad 11 ore di riposo consecutivo ogni 24 ore

Art 8: PAUSE - qualora l’orario di lavoro ecceda il limite di 6.30 ore, il lavoratore deve beneficiare di un intervallo per pausa

Art 9: RIPOSO SETTIMANALE - Il lavoratore ha diritto ogni 7 giorni ad un periodo di riposo di almeno 24 ore consecutive, di regola in coincidenza con la domenica, da cumulare con le ore di riposo giornaliero di cui all’art 7 (11 ore) (Il suddetto periodo di riposo consecutivo è calcolato come media in un periodo non superiore a quattordici giorni)

Art.10: Il lavoratore ha diritto ad un periodo annuale di ferie retribuite non inferiore a quattro settimane. Salvo quanto stabilito dalla contrattazione collettiva, almeno due settimane, consecutive in caso di richiesta del lavoratore, vanno fruite nell’anno di maturazione e le altre nei 18 mesi

successivi all'anno di maturazione. Il periodo minimo di quattro settimane non può essere sostituito dalla relativa indennità per ferie non godute, salvo il caso di risoluzione del rapporto di lavoro.

D. LGS. 66/2003 (3) - LAVORO NOTTURNO

Art.11: LIMITAZIONI LAVORO NOTTURNO

Permane il divieto di adibire al lavoro, dalle ore 24 alle 6, le donne in gravidanza, ino allattamento e fino al compimento di un anno di età del bambino. Non sono obbligati a prestare lavoro notturno:

  • la lavoratrice madre di un figlio di età inferiore a tre anni o, in alternativa, il lavoratore padre convivente con la stessa;
  • l'unico genitore affidatario di un figlio convivente di età inferiore a 12 anni;
  • la lavoratrice o il lavoratore che abbia a proprio carico un soggetto disabile ai sensi della legge 104/1992.

Art. 13 DURATA: L'orario dei lavoratori notturni non può superare le otto ore in media nelle 24 ore, salvo diverse previsioni.

contrattuali sul calcolo del periodo di riferimento

Art. 14 TUTELA: La valutazione dello stato di salute è effettuata attraverso controlli preventivi e periodici adeguati al rischio

Art. 15: L'INIDONEITÀ alla prestazione di lavoro notturno viene accertata dal medico competente o dalle strutture sanitarie pubbliche e comporta l'assegnazione al lavoro diurno

D. LGS. 66/2003 (4) – DEROGHE(Art 17). Sono previste deroghe alla disciplina della durata settimanale dell'orario per determinate categorie di lavoratori, così come i contratti possono prevedere deroghe alle disposizioni di cui agli artt. 7 (riposo giornaliero) 8 (pause) 12 e 13 (durata del lavoro notturno)(Art.17, comma 6-bis). Le disposizioni di cui all'articolo 7 non si applicano al personale del ruolo sanitario del Servizio sanitario nazionale, per il quale si fa riferimento alle vigenti disposizioni contrattuali in materia di orario di lavoro, nel rispetto dei principi

generali della protezione dellasicurezza della salute dei lavoratori. (modificato dalla legge Finanziaria 2008).

FERIE E FESTIVITÀ

Il dipendente ha diritto, in ogni anno di servizio, ad un periodo di ferie retribuito (in proporzione per neoassunti o cessati in corso d'anno, considerando come mese intero la frazione superiore a quindici giorni).

A quanti operano su sei giorni lavorativi spettano 32 giorni, ridotti a 28 per coloro il cui orario è articolato su cinque giorni, considerando il sabato non lavorativo.

Per i neoassunti, nel primo triennio, spettano rispettivamente 30 giorni (se su sei gg lavorativi) oppure 26 (se su cinque giorni).

Sono attribuite a tutti i dipendenti 4 giornate di riposo, da fruire nell'anno solare, ai sensi della legge 937/'77 (festività soppresse).

È considerata giorno festivo la ricorrenza del S. Patrono della località in cui il dipendente presta servizio, purché ricadente in giorno.

lavorativo.

Le ferie sono un diritto irrinunciabile e non sono monetizzabili. È prevista la possibilità di pagamento sostitutivo all'atto della cessazione del rapporto di lavoro, nel caso di mancata fruizione per esigenze di servizio o comunque per cause indipendenti dalla volontà del dipendente.

RIDUZIONE DELLE FERIE

Alcune tipologie di assenza comportano la riduzione delle ferie:

  • permessi per congedi parentali, retribuiti al 30% o non retribuiti;
  • congedi per malattia del bambino, nei periodi in cui non si ha diritto alla retribuzione;
  • il congedo per la formazione;
  • i periodi di aspettativa per motivi personali o di famiglia, ed in genere le aspettative non retribuite.

CCNL E CONTRATTAZIONE DECENTRATA

Rapporto di lavoro: part time (orizzontale/ verticale/ misto)

  • Permessi retribuiti
  • Permessi brevi
  • Aspettative
  • Diritto allo studio
Dettagli
Publisher
A.A. 2020-2021
31 pagine
SSD Scienze giuridiche IUS/09 Istituzioni di diritto pubblico

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher SaraRegaiolo di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Organizzazione dei processi assistenziali e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Verona o del prof Tarocco Marco.