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ORIZZONTALE

Nel sistema orizzontale si collabora per il raggiungimento di un obiettivo comune.

VANTAGGI:

La struttura orizzontale aumenta la flessibilità della azienda e ottiene una ottima risposta ai

cambiamenti dei bisogni dei clienti, grazie al miglior coordinamento.

Il fatto che la struttura pone l'attenzione di ognuno verso il cliente porta non solo alla soddisfazione

del cliente stesso, ma anche a miglioramenti nella produttività, nella velocità, nella efficienza.

Poiché mancano i confini tra le varie funzioni, i dipendenti hanno una visione più ampia degli

obiettivi organizzativi.

La struttura orizzontale può migliorare la qualità della vita dei dipendenti, in quanto fornisce loro

l'opportunità per condividere responsabilità, prendere decisioni, contribuire in maniera significativa

agli obiettivi della organizzazione.

La struttura orizzontale è ritenuta migliore rispetto a quella verticale.

SVANTAGGI:

Un difetto della struttura orizzontale è quello della difficoltà di individuare i processi chiave

dell'azienda, e questo, poi, ostacola sia l'efficacia che l'efficienza.

Lo spostamento verso la struttura orizzontale richiede molto tempo, perché implica cambiamenti

significativi nella cultura, nelle progettazioni delle mansioni, nella filosofia dei responsabili di

processo, nei sistemi informativi, negli incentivi alle retribuzioni.

Richiede una attività di formazione significativa dei dipendenti, per poter permettere loro di

lavorare in gruppi orizzontali in maniera efficace.

Poiché manca la specializzazione sulla singola funzione, la struttura orizzontale limita la conoscenza

approfondita, con ripercussioni sulla efficacia ed efficienza delle scelte.

Si manifesta nella specializzazione degli organi in termini di diversità di responsabilità attribuite

Definisce il tipo e il grado di specializzazione (criteri di aggregazione delle attività)

Pone l’enfasi sulle relazioni orizzontali (ambiti di competenza), poiché il raggruppamento delle

attività in cui si sostanzia la creazione delle unità organizzative:

- Favorisce un più forte coordinamento all’interno dell’unità organizzativa (coordinamento

intraunità)

- A scapito del coordinamento tra diverse unità organizzative (coordinamento interunità)

Possibili criteri di aggregazione: (come immagino un’organizzazione, legata a quali principi)

● In base agli input utilizzati: conoscenze e capacità specialistiche.

● In base alle attività svolte (= coordinazioni parziali): tecnologia utilizzata e processi di lavoro

e funzioni svolte.

● In base agli obiettivi perseguiti (= combinazioni particolari): caratteristiche dell’output

(prodotti e servizi), tipologie di clienti, mercato geografico di riferimento.

TEMPORALE

DOMANDA D’ESAME: È il più semplice, riguarda i gruppi di lavoro, progetti… che hanno una durata

o che sono permanenti e hanno degli obiettivi specifici.

Grado di permanenza temporale:

- Organi permanenti

- Organi temporanei

Continuità di funzionamento:

- Organi continui

- Organi discontinui

STRUTTURE ORGANIZZATIVE DI BASE

Una volta chiariti i concetti di dimensione verticale, orizzontale e temporale di analisi è possibile

identificare quattro tipi fondamentali di (macro-)strutture organizzative:

- struttura elementare

- struttura funzionale

- struttura divisionale

- struttura per progetto

- struttura a matrice

La scelta dipende da:

- articolazione delle combinazioni economiche dell’azienda

- criteri privilegiati per la divisione e il coordinamento del lavoro

STRUTTURA ELEMENTARE

Esiste un unico vertice e più unità operative responsabili

per l’esecuzione di compiti simili.

Viene costituita una nuova unità operativa quando le

unità precedenti raggiungono la saturazione.

Presenta un vertice strategico (direttore generale) e uno

o più nuclei operativi h-che rappresentano i nuclei

operativi.

La struttura elementare di una azienda è quella di una piccola impresa, in cui un solo imprenditore

svolge la funzione direttiva, di coordinamento e di controllo. L'imprenditore ha alle sue dirette

dipendenze uno o più insiemi di operai, che possiamo distinguere in reparti, e uno o più uffici per i

compiti amministrativi.

Gli organi operativi, cioè gli operai e gli impiegati sono fortemente condizionati dalla personalità

dell'imprenditore; i rapporti non sono formalizzati, cioè non seguono un iter burocratico, ma sono

personalizzati e le comunicazioni tra i vari organi sono di tipo diretto.

Tale struttura è fortemente di tipo gerarchico, sia perché gli ordini partono direttamente e solo

dall'imprenditore; sia perché il coordinamento delle varie operazioni viene effettuato

dall'imprenditore; e infine perché il controllo delle operazioni viene effettuato dall'imprenditore.

Ne scaturisce la massima concentrazione del potere organizzativo al vertice aziendale, che

costituisce sia l'organo istituzionale che l'organo direttivo.

VANTAGGI:

- semplicità ( minimi costi di struttura)

- flessibilità

SVANTAGGI:

- basso livello di specializzazione

- basso livello di efficienza

- possibilità di impiego solo in presenza di attività semplici, di ambienti molto stabili o per

dimensioni aziendali limitate, oltre le quali il vertice viene sovraccaricato di responsabilità

decisionali

STRUTTURA FUNZIONALE

Il criterio di divisione del lavoro è dato dall’omogeneità dei

processi gestiti (coordinazioni parziali)

All’interno di ciascuna funzione la gerarchia è simile a

quella della struttura elementare.

Viene i

DOMANDA D’ESAME: differenza tra struttura elementare e funzionale? Quella funzionale introduce

la linea intermedia, ovvero il direttore generale (o chi sta al vertice strategico) si dota di altri direttori

che lo aiutino.

La prima struttura funzionale che incontriamo è quella del pronto soccorso, che è una parte

dell’azienda sanitaria, c’è il primario medico e coordinatore infermieristico, che sono due linee

intermedie del direttore sanitario al vertice dell’intera azienda. Presenta un criterio di divisione del

lavoro che prevede una parte di cura affidata al personale medico coordinato dal primario, e una

parte assistenziale che è data dal personale infermieristico e OSS che è affidata al coordinatore

infermieristico. La suddivisione del lavoro è essenziale per il differenziamento dei ruoli, per il fatto

che non c’è gerarchia tra le due unità.

Man mano che aumentano le dimensioni della azienda non si può più andare avanti con i metodi

empirici, cioè quelli basati sulla esperienza della singola persona, acquisita con i continui errori e

riaggiustamenti di ogni giorno. Occorre, invece, adottare modelli più complessi di struttura

organizzativa, col fine sia di garantire la efficacia delle scelte e sia la efficienza.

Nel modello di struttura funzionale la organizzazione si basa sulla suddivisione del lavoro in base

alle funzioni; le funzioni sono un modo di suddividere i processi in modo che siano della medesima

specie.

Questo modello si applica ad imprese ad un solo prodotto o a una linea omogenea di prodotti,

destinati ad un solo tipo di clienti; cioè ad imprese che effettuano una produzione standardizzata,

cioè realizzano prodotti sostanzialmente identici e che differiscono solo per elementi di secondaria

importanza. Per esempio, nelle imprese automobilistiche, dove le automobili dello stesso tipo sono

tutte uguali e differiscono solo per il colore o gli accessori.

VANTAGGI:

- specializzazione funzionale

- economie di scala e di apprendimento ( maggiore efficienza e minori costi contributo alla

cost leadership)

Uno dei principali vantaggi del modello funzionale è quello di ottenere una grande specializzazione

del personale, che acquista competenza e professionalità, con elevati rendimenti operativi.

Un altro vantaggio è quello di creare economie di scala; le economie di scala sono dovute al fatto

che i costi dovuti a fabbricati, impianti, macchinari, gestione amministrativa, gestione finanziaria,

ecc, vengono ripartiti su una grande quantità di prodotti; di conseguenza il costo del singolo

prodotto diminuisce man mano che aumentano le quantità prodotte; si realizzano, in tal modo, dei

risparmi, cioè minori spese, cioè economie, man mano che aumenta il numero, cioè la quantità, la

scala, la dimensione, dei pezzi prodotti.

Si realizzano sia economie tecniche, cioè economie dovute agli impianti di produzione, in quanto

tutti i dipendenti condividono le stesse strutture, sia economie finanziarie, dovute, cioè, alle attività

di acquisizione dei finanziamenti e della gestione dei capitali, sia economie di marketing, cioè

economie di ricerche di mercato e distribuzione dei prodotti, e sia economie manageriali, cioè

economie dovute ad una migliore utilizzazione delle persone, cioè delle risorse umane.

SVANTAGGI:

- scarsa cooperazione interfunzionale

- scarsa reattività ai mutamenti dell’ambiente, evidente soprattutto se l’azienda opera

contemporaneamente su mercati diversi, con prodotti diversi, o rivolti a tipologie di clienti

diverse ( fattore incentivante la divisionalizzazione)

La visione eccessivamente settoriale, determinata dalla specializzazione, disabitua gli operatori a

ragionare in termini di sintesi globale, e questo può creare intralcio al coordinamento delle varie

funzioni aziendali.

Uno svantaggio del modello funzionale è anche quello della difficoltà di attuare una precisa

responsabilizzazione sui rendimenti, e quindi sulla efficienza della impresa, in quanto nella singola

operazione esecutiva intervengono diversi centri di potere, ed è difficile quantizzare le diverse

influenze nella singola operazione.

Un altro svantaggio è la lentezza di risposta a cambiamenti ambientali che richiedano un

coordinamento tra le varie unità organizzative; la gerarchia viene sovraccaricata, le decisioni da

prendere si accumulano, i Direttori generali non reagiscono in maniera sufficientemente rapida.

Un altro svantaggio è la lenta innovazione, sia di prodotto che di processo, a causa dello scarso

coordinamento e dalla limitata visione che i dipendenti hanno degli obiettivi generali dell'azienda.

DOMANDA D’ESAME APERTA: vantaggi e svantaggi della struttura funzionale, a scelta le

motivazioni non serve imparare tutto a memoria, solo le motivazioni principali.

STRUTTURA DIVISIONALE

L’istituzione delle divisioni risponde all&rsquo

Dettagli
A.A. 2025-2026
33 pagine
SSD Scienze mediche MED/09 Medicina interna

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher sofwithellamas di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Organizzazione sanitaria e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Padova o del prof Iurlaro Franco.