CARATTERISTICHE MORFOLOGICHE DELLE CELLULE TUMORALI
- FORMA, può essere identica alla controparte normale, quindi rimane la stessa oppure può essere
talmente alterata da non capire il suo tessuto di origine. La forma regolata o sregolata indica se è
maligno o benigno. La sua forma sregolata è dato dalle disfunzioni del suo citoscheletro.
- VOLUME, le sue dimensioni cellulari. Le cellule possono essere sia piu piccole che piu grande del
tessuto di partenza quindi il volume non indica il tipo di tumore. A volte l’aumento di volume può
indicare una cellula piu matura e quindi si può dedurre che sia maligno.
- RAPPORTO TRA NUCLEO E CITOPLASMA, in condizioni normali il citoplasma è maggiore del nucleo
(rapporto 1:3), in condizioni tumorali il rapporto si sposta a favore del nucleo fino ad un rapporto
1:1 oppure si sposta totalmente ad un rapporto 1:3 a favore del nucleo. Questo rapporto aumento
per il maggiore lavoro che svolge.
- NUCLEOILI, per vedere questi occorre il microscopio elettronico. Ci sarà un numero maggiore di
nucleoili. In alcuni tumori arrivano ad un aumento fino a 10 volte maggiore.
- FORMA NUCLEO, oltre a cambiare il volume cambia anche la forma, diventano giganti e possono
sembrare piu di un nucleo.
- COLORABILITA’ DI UNA CELLULA, dove non è specificato si considera una colorazione standard fatta
con ematossilina-osina, consente con due coloranti di colorare il nucleo e il citoplasma. La
colorazione è importante perche il tessuto neoplastico non si colora come il tessuto normale.
(questa caratteristica deve essere la prima ad essere osservata, ancora prima di chiedersi di che
tessuto si tratta). Il si definisce un NUCLEO IPERCROMATICO, questo perche le cellule tumorali
hanno un nucleo molto piu scuro, maggiormente colorato.
- ALTERAZIONI A CARICO DEL CARIOTIPO E DEI SINGOLI CROMOSOMI, non basta neanche il
microscopio elettronico ma ci vogliono altri test
- MEMBRANA NUCLEARE E PORI NUCLEARI, viene alterata anche questa e va osservata con il
microscopio elettronico
- CITOPLASMA, diminuisce a favore del nucleo.
- MEMBRANA PLASMATICA, non si vede con il microscopio ottico ma è profondamente modificata in
quando il profilo di adesione è profondamente modificato. sì modificato le molecole di adesione
come le caderine.
- SPECIFICAZIONI, vengono perse dalla cellula. Per esempio, ciglia ecc. la cellula è sempre meno
differenziata quindi perde le sue caratteristiche il tuo obiettivo è solo quello di crescere e diventare
sempre piu invasiva.
- CITOSCHELETRO, se cambia la forma cambia anche questo poiché è la struttura della cellula. Si
perde l’organizzazione dei filamenti di actina e dei microtubuli.
- RECETTORI CANALI, oltre alle molecole di adesioni vengono modificati i canali ionici e i loro
recettori. Questa caratteristica è fondamentale perche se cambi i canali cambiano i potenziali di
membrana. Tutti i trasportatori diventano fondamentali per l’entrata e l’uscita dei FARMACI.
Alcune cellule sono chemio-resistenti perché vengono persi o chiusi i canali o i trasportatori e i
farmaci non entrano oppure entrano ma vengono ributtati fuori, ma contemporaneamente
vengono colpite anche le cellule sane, questi sono gli EFFETTI COLLATERALI.
(Un paziente sotto chemio, perde i capelli perche sono le cellule che crescono piu velocemente, vomito
e diarrea è collegato a questo, poiché l’epitelio gastrointestinale ha cellule che si riproducono
velocemente.)
- MITOCONDRI, nei tumori sono fortemente alterati, sia nel numero che nelle dimensioni, sono
fortemente irregolari, le creste non sono piu definite e perdono la loro organizzazione. Sono
organuli imperfetti.
- RETICOLO ENDOPLASMATICO
- PEROSSISOMI
EPITELIO
L’epitelio normale puo diventare iperproliferativo, può accadere in modo normale oppure nel caso di un
tumore si nota un’alterazione genetica del gene APC, Da settimana in settimana dara vita ad un adenoma
iniziale di primo stadio che è un tumore benigno che può rimanere tale per sempre oppure se prosegue la
progressione diventare maligno. Se avviene una mutazione del gene K-RAS si generano una serie di
alterazioni e viene soppressa P53.
L’adenoma da intermedio diventa avanzato, si trasforma in carcinoma e poi in carcinoma metastatico.
Questa progressione è un accumulo di lesioni. Questi eventi sono casuali, si possono sommare lesioni
oppure si può bloccare il processo.
ESEMPIO DI CRESCITA NORMALE
Le cellule della lesione iniziano a crescere e la zona di lesione aumenta, si assiste ad un processo di
invasività locale e il confine tra tessuti diversi viene persa. Progressivamente l’invasione diventa sempre piu
massiccia e le cellule sconfinano e oltre ai tessuti circostanti, raggiungono i vasi sanguigni. Riescono ad
attraversare la parete dell’endotelio e iniziano ad entrare nel torrente circolatorio, lì vengono trasportate e
là dove trovano condizioni ideali, fanno il processo inverso, quindi escono dal vaso e si depositano in
un’altra sede, distante rispetto a quella di origine. Nel nuovo luogo danno vita ad altre lesioni, chiamate
lesioni secondarie e iniziano a proliferare.
METASTASI: è data dalla crescita del tumore primitivo, cioè di partenza, in un sito diverso. Le sue modalità
di diffusione sono attraverso i vasi, la via linfatica o attraverso le cavità. Ci può essere una fuoriuscita di
cellule in una cavità, come può essere quella dell’addome e in quel caso diffondersi.
STADI DI SVILUPPO DI UN TUMORE:
IPERPLASIA – DISPLASIA – TUMORE IN SITU – TUMORE INVASIVO
C’è una progressiva acquisizione di alterazioni.
STORIA NATURALE DI UN TUMORE MALIGNO
Le cellule possono staccarsi dalla massa iniziale sia singolarmente che in gruppetti, quelle che entrano nel
corrente circolatorio da singole difficilmente sopravvivono perche vengono smosse e si muovano molto
velocemente, quelle che lo raggiungono in gruppi (cluster) invece hanno piu probabilità di sopravvivenza. Il
distaccamento di cluster o di singole cellule dalla lesione di partenza è un fenomeno giornaliero, si staccano
di continuo cellule. Nonostante tutti questi distaccamenti, non tutti i tumori diventano metastasi perché è
un fenomeno complesso, necessita di moltissimi passaggi.
La displasia è un’alterazione a carico di un tessuto e denota una perdita dell’architettura e dell’uniformità,
spesso un epitelio displastico è seguito da una neoplasia. Si parla di displasia di vario livello, non è un
tumore ma è un tessuto a rischio. La displasia del tessuto gastroenterico sono spesso a rischio.
La displasia è una proliferazione non neoplastica ma che può diventarle.
GRADIO E STADIO DEI TUMORI
- Il “GRADO” lo si definisce in base alle caratteristiche morfologiche e microscopiche delle cellule
tumorali e vi è un grado specifico per ogni tipo di tumore.
- Lo “STADIO” è quello che ha maggior importante e valore prognostico, è in grado di predire come
degenererà. Lo si definisce in base alle caratteristiche cliniche del paziente, radiologici e chirurgici
come DIMENSIONI, COINVOLGIMENTO DEI LINFONODI REGIONALI, PRESENZA DI METASTASI.
GRADING TUMORALE
(grafico)
Relazione tra grading e prognosi
Un tumore a basso grado vuol dire che le cellule hanno caratteristiche simili a quelle di partenza, mentre
quelle ad alto grado sono piu modificate. Il grado indica la percentuale di sopravvivenza in 5 anni (follow
up)
STADIAZIONE
Si divide in tre ( o 4) gruppi. Lo stadio 1 è quello con malignità minore, 2 intermedia e 3 grave.
La sopravvivenza a cinque anni diminuisce con l’aumentare dello stadio.
In base allo stadio del tumore cambierà anche la forma di cura perché la prognosi puo essere piu o meno
favorevole.
BIOPSIA: ISTOLOGIA
Dal paziente si prende un prelievo di sangue o un campione di tessuto. Il primo esame è istologico e a
questo si associano una serie di altre informazioni, si possono aggiungere profili genomici (sapere se quel
paziente ha una mutazioni per certi geni, per assegnarli una terapia personalizzata), profili proteici
(attraverso gli anticorpi si individua antigeni tumorali per capire se esprime certi recettori piuttosto che
altri), si guarda anche l’indice di proliferazione (ci indica con quanta velocità va, si fa una marcatura con
KISS 67 e si vede la percentuale di proliferazione, piu è alta piu cresce velocemente).
MECCANISMI MOLECOLARI DELLE METASTASI
La metastasi è quel processo grazie al quale una cellula neoplastica abbandona la lesione primaria o
primitiva e si sposta verso una sede secondaria, distante e distinta dalla primaria, dove dà luogo ad un
tumore secondario.
I SITI PREFERENZIALI di una metastasi, in base al tumore primario il clinico può prevedere gli eventuali
possibili siti di lesioni secondarie. Non tutti i tumori danno metastasi nelle stesse sedi. Un tumore alla
mammella da quasi sicuramente metastasi in sede ossea e in sede cerebrale. In base a queste informazioni
so cosa andare a guardare e controllare. Il calcinoma della prostata dà metastasi esclusivamente ossea.
Quando si parla di lesioni metastatiche, in ambito clinico si parla di ripetizioni.
Il calcinoma del polmone si localizza in cervello ed ossa ma puo dare anche lesioni epatiche.
Il melanoma dà quasi sempre lesioni celebrali. Il cervello è una delle sedi piu frequenti delle lesioni
secondarie. Le metastasi non hanno sedi casuali ma hanno delle sedi preferenziali.
Ci sono due teorie sul motivo di questa selettività
- TEORIE MECCANICISTICA, Dipende dal profilo della vascolarizzazione di quel determinato organo
- TEORIE DEL “SEED AND SOIL”, la metastasi una volta che è entrato nel vaso, ha affrontato il
corrente circolatorio ed è riuscito a uscire dal vaso, deve trovare un luogo idoneo per riprodursi.
I FATTORI CHE INFLUENZANO l’attecchimento della lesione secondaria sono:
- FATTORI DI CRESCITA, hanno un ruolo fondamentale nel determinare la possibilità di
attecchimento.
- MICROAMBIENTE della matrice cellulare
- MOLECOLE DI ADESIONE hanno un ruolo determinante, in prima battuta le cellule di adesione tra le
cellule tumorale e l’endotelio per entrare nel vaso e poi anche per uscire.
- CHEMIOTASSI, il tessuto della lesione secondaria produce delle sostanze attrattive per la lesione
secondaria.
5 STEP DELLA METASTASI
1. INFLILTRAZIONE o invasione del tessuto normale circostanze. Se un nodulo primitivo si trova nel
parenchima, questo si stacca in gruppo o come singola cellula, invade altri spazi infiltrandosi tra le
cellule. L’obbiettivo dello spostamento è quello di raggiungere un vaso, sia del sistema sanguigno
che di quello vascolare.
2. Una volta raggiunto