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Cancerogenesi Virale
UVB: dovrebbero essere bloccate dall'ozono e dalla melanina cutanea
UVC: emesse dal sole, per evitare danni allo strato basale dell'epidermide (buco nell'ozono: rischio di melanomi).
Si verifica in seguito all'interazione tra il genoma virale e il genoma della cellula ospite che sfugge al meccanismo di repressione del ciclo cellulare e si replica attivamente con trasformazione neoplastica perché l'apoptosi viene inibita.
Tra i virus più importanti abbiamo:
- Papilloma Virus: i ceppi ad alto rischio di neoplasie sono il 16, 18, 33 e 51, mentre quelli a basso rischio sono il 6 e 11, responsabili di neoplasie della cervice uterina e neoplasie del cavo orale. La trasmissione del virus avviene per contatto o per via sessuale, mentre la ricerca del virus avviene mediante il Paptest.
- Virus Epstein-Barr (EBV): responsabile del morbo di Hodgkin, carcinoma del nasofaringe e linfoma di Burkitt.
Il morbo di Hodgkin frequente in Africa Centrale in bambini con età inferiore a...
14 anni, diffuso in tutto il Mondo e delnasofaringeo L'EBV sui linfociti B e le cellule dell'epitelio oro-faringeo.diffuso in Cina. agisceIl virus penetra nel nucleo della cellula ospite ed espime alcune proteine virali:
- EBNA1: mantiene il virus in uno stato di latenza, evitando la sua replicazione e la morte della cellula ospite, in modo da poter esprimere il suo potenziale cancerogeno in una seconda fase.
- LMP1 o proteina latente di membrana: responsabile della sovraespressione del gene BCL-2 con resistenza all'apoptosi e stimola la replicazione cellulare.
- EBNA2: attiva i geni per la replicazione cellulare e transattiva LMP1.
In genere, l'EBV provoca la mononucleosi infettiva: il virus immortalizza i linfociti B formando dei cloni che si moltiplicano e che sono più resistenti all'apoptosi, mentre la trasformazione in senso neoplastico avviene in seguito ad errori di trascrizione in caso di replicazione successive, come la traslocazione t(8;14).
mutazione dell'oncogene RASe. Virus Epatite B (HBV): virus a DNA che produce la proteina HBX in grado di disattivare moltiprotoncogeni umani, favorendo la proliferazione cellulare e attivando la protein chinasi C che stimola la mitosi. Forse la proteina HBX si lega alla proteina P53 inibendola e in caso di errori di replicazione, se la P53 è inefficace, si può andare incontro alla trasformazione neoplastica. Il virus dell'epatite B è strettamente correlato all'infezione virale e provoca un carcinoma, mentre il virus dell'epatite C provoca il carcinoma epatocellulare perché stimola la proliferazione cellulare in seguito ad errori di trascrizione. Virus a RNA o Retrovirus: spesso responsabili della leucemia a cellule T, in seguito all'intervento del gene TAX. Nei pazienti affetti dal retrovirus HIV (AIDS) spesso si riscontra il sarcoma di Kaposi. PATOLOGIA CELLULARE Le cellule sono sottoposte costantemente a stimoli di diversa natura, fisiologici e patologici.fisiologica: tipica dei tessuti caratterizzati da un continuo turnover cellulare con aumento della massa tissutale senza alterazioni del rapporto superficie/volume e senza condizionare gli scambi gassosi e nutritivi tra la cellula e l'ambiente circostante. L'iperplasia fisiologica può interessare anche gli organi bersaglio di ormoni come la tiroide in caso di dieta povera di iodio, farmaci tireosoppressivi (tiourea) con iperincrezione del TSH, iperplasia della tiroide e ipotiroidismo, e la mammella durante la pubertà, gravidanza e allattamento. IPERTROFIA: aumento di volume o dimensioni di un organo o tessuto in seguito all'aumento delle dimensioni delle cellule che lo costituiscono, senza aumento del numero di cellule. L'ipertrofia può essere fisiologica, come ad esempio l'aumento del muscolo scheletrico in seguito all'esercizio fisico, o patologica, come ad esempio l'ipertrofia del cuore in caso di ipertensione o malattie cardiache. ATROFIA: riduzione di volume o dimensioni di un organo o tessuto in seguito alla diminuzione delle dimensioni delle cellule che lo costituiscono. L'atrofia può essere fisiologica, come ad esempio l'atrofia dell'utero dopo la menopausa, o patologica, come ad esempio l'atrofia muscolare in caso di immobilizzazione o malattie neurologiche. La risposta adattativa delle cellule può portare a danni cellulari irreversibili con morte cellulare.dell'epidermide, iperplasia patologica: tipica della psoriasi con iperplasia epatica compensatoria per sostituire cellule epatiche danneggiate o rigenerare porzioni di fegato asportate chirurgicamente.
IPERTROFIA > di volume o dimensioni di un organo o tessuto in seguito all'> di volume.
L'è l'’ delle cellule che lo costituiscono, distinta in:
- ipertrofia fisiologica: da lavoro meccanico a livello dei muscoli scheletrici in seguito ad attività fisica intensa sportiva o lavorativa.
- ipertrofia patologica: da ipertensione arteriosa, insufficienza valvolare con ritorno di sangue al cuore, per cui le cellule miocardiche devono lavorare di più nel tentativo di svuotare il cuore ma si ha la miocardica nella forma scheletrica con > della parte (catecolamine circolanti). L'ipertrofia contrattile della fibra, > n° mitocondri e > sintesi proteica miocardica provoca una compressione dei vasi.
Per cui si ha uno scarso apporto di sangue alle cellule miocardiche con fibrolisi, fino all'insufficienza cardiaca. Inoltre, ricordiamo l'ipertrofia renale da sovraccarico in seguito a insufficienza renale o asportazione chirurgica di un rene, per cui il rene controlaterale deve lavorare di più per soddisfare le richieste dell'organismo.
IPOTROFIA o ATROFIA: di volume o dimensioni di un organo o tessuto in seguito alla diminuzione del numero o volume delle cellule che lo costituiscono. Ricordiamo che si parla di ipoplasia quando un organo ha dimensioni inferiori rispetto alla norma per deficit del numero di cellule e di aplasia quando l'organo è assente per deficit di sviluppo congenito.
L'ipotrofia o atrofia può essere dovuta a: denutrizione, ipoglicemia da digiuno prolungato, alterazione della mucosa gastro-enterica con deficit dei processi digestivi, cute sottile e ipoelastica, fibre con tessuto adiposo scarso.
muscolarideficit dell'assorbimento intestinaleassottigliate, .compressione dei vasi sanguigni─ da parte di tumori, corpi estranei, con < afflusso di sangue, O 2e sostanze nutrienti alle cellule.ipofunzione─ tipica dei pz immobili a letto per lunghi periodi di tempo, con formazione dellepiaghe da decubito da < locale della massa adiposa e compressione dei vasi.atrofia degenerativa─ come l'atrofia bruna miocardica o epatica.atrofia muscolare─ da denervazione con paralisi muscolare.In genere l'atrofia si associa all'autofagia in cui le cellule per essere eliminate vengono avvolte dauna membrana e sottoposte all'azione di enzimi lisosomiali, e si associa alle variazioni di coloreper liberazione di pigmenti non digeribili da parte delle cellule atrofiche, come le lipofuscine che sidepositano nelle cellule adipose (atrofia giallo-bruna).METAPLASIA sostituzione reversibile di elementi cellulari maturi con altri elementiLa è lacellularimaturi trasformazione di un tessuto ben caratterizzato in un altro tessuto. Ciò è particolarmente evidente quando il tessuto originale è morfologicamente e funzionalmente ben caratterizzato. Questo fenomeno può verificarsi in diversi contesti: - Nelle vie respiratorie dei soggetti fumatori o che vivono in aree molto inquinate, si può osservare una degenerazione dell'epitelio che viene sostituito da un epitelio più robusto. - Nell'esofagite di Barret, si può osservare una trasformazione dell'epitelio esofageo, che porta a sintomi come disfagia, scialorrea e singhiozzo persistente. - La metaplasia può anche coinvolgere l'epitelio cubico o cilindrico dei dotti pancreatici, dell'intestino e della vescica. Inoltre, può interessare l'epitelio piatto malpighiano della mucosa del cavo orale, con differenziazione in placche biancastre e cheratinizzazione dello strato superficiale. Questo può portare alla formazione di leucoplachia. Si tratta di una metaplasia evolutiva con maggiore differenziazione epiteliale. - In alcuni casi, si può osservare una trasformazione degli epiteli di rivestimento in epitelio ghiandolare. Questi processi di trasformazione dei tessuti possono avere diverse implicazioni cliniche e possono essere oggetto di studio e ricerca nel campo della medicina.come ad esempio la trasformazione delle cellule degli acini pancreatici o dei tubuli renali nelle cellule mucipare caliciformi. La trasformazione di un tessuto connettivo può avvenire attraverso la metaplasia dei tessuti connettivi, in cui un tessuto connettivo differenziato si trasforma in un altro tessuto connettivo differenziato, come ad esempio la trasformazione del tessuto collageno in tessuto cartilagineo o osseo. Un esempio di metaplasia mucosa dei connettivi è il mixedema, una tipica manifestazione dell'ipotiroidismo, in cui il paziente presenta una cute ispessita e di consistenza pastosa, dovuta all'azione dell'ormone tireotropo prodotto in eccesso dall'adenoipofisi (TSH) mediante un meccanismo di feedback legato alla scarsa produzione degli ormoni tiroidei (T3 e T4). Un altro esempio è la metaplasia ossea, in cui il tessuto cicatriziale si trasforma in tessuto osseo. Le cause del danno cellulare possono essere agenti fisici, come traumi, sbalzi di temperatura, sbalzi di pressione, radiazioni, o agenti chimici, come veleni, prodotti intermedi altamente reattivi, ecc.Variazioni del pH:
- Ipossia: da scarso apporto di sangue e O alle cellule.
- Farmaci.
- Agenti infettivi: virus, batteri.
- Alterazioni genetiche (mutazioni).
- Squilibri nutrizionali.
- Reazioni immunitarie (anafilattiche).
Le strutture più colpite dal danno cellulare sono le membrane, nucleo, reticolo endoplasmatico con deficit della sintesi proteica, mitocondri con deficit della produzione di ATP.
A seconda del tipo, intensità e durata d'azione dell'agente scatenante, possiamo avere danni più o meno severi delle strutture cellulari, reversibili o irreversibili.
ISCHEMIA
Danno cellulare dovuto alla riduzione o soppressione dell'apporto di sangue. L'ischemia è una condizione che si verifica quando c'è un'occlusione di un vaso sanguigno da parte di trombi, in genere come succede in caso di ischemia miocardica con occlusione trombotica delle arterie coronariche con deficit dell'apporto di sangue e O alle cellule miocardiche.
Attivazione della glicolisi anaerobia con < del glicogeno intracellulare e produzione di acido lattico che determina una < del pH ematico, disposizione della cromatina in masserelle, distacco dei ribosomi dal R.E. e < della sintesi proteica, deposizione di lipidi nella cellula, > [Ca], attivazione di proteasi e lipasi, con danno della membrana cellulare fino alla morte. Resiste all'ipossia per ~ 20 minuti. Il miocardio poi si ha IMA con necrosi delle cellule miocardiche. Il tessuto nervoso resiste all'ipossia per ~ 4-5 minuti, poi si ha ictus cerebrale. Degenerazioni cellulari reversibili > di volume dei:
- Rigonfiamento torbido: causato da processi tossici o tossinfettivi, con mitocondri, soprattutto a