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Valutazione degli studi e tipologie di dolore
Queste valutazioni possono essere fatte attraverso:
- Gli studi di coorte
- Gli studi di caso controllo
Gli studi di coorte possono essere prospettici o retrospettivi. I primi si basano sullo studio della differenza d'incidenza tra due gruppi dei quali uno è esposto al rischio e l'altro no. I secondi invece determinano lo studio della malattia su dati già preesistenti, poiché la malattia si è già verificata prima dell'inizio dello studio.
Gli studi di caso controllo sono retrospettivi e mettono a confronto individui affetti con i non affetti. Questi studi hanno una durata di gran lunga inferiore a quelli di coorte e quindi sono meno costosi.
DOLORE:
Ne soffre l'80% dei pazienti affetti da cancro sia come conseguenza diretta della malattia e sia come conseguenza della terapia. È un'esperienza sensoriale ed emozionale spiacevole associata ad un danno tissutale vero o potenziale, comunque è un fenomeno.
soggettivo. Invece la sofferenza è un sentimento negativo generalizzato che altera la qualità della vita e di cui il dolore è minima parte. I dolori possono essere nocicettivi o neurogenici. I primi si possono alleviare con gli analgesici e con gli oppioidi, mentre i secondi con antiepilettici e antidepressivi. Inoltre nel trattamento del dolore è consigliabile usare una via di somministrazione semplice e non traumatica e usarla prima che insorga il dolore. EPIDEMIOLOGIA MOLECOLARE: È lo studio degli indicatori di suscettibilità genetica (mutazioni, ecc.) e degli effetti genetici dell'esposizione a fattori cancerogeni (alterazioni cromosomiche e geniche). RISCHIO RELATIVO: È il rapporto tra i numeri dei casi osservati e il numero dei casi attesi, e misura quanto il fattore di rischio è correlato alla patologia.- Rischio relativo > 1: il fattore di rischio è fortemente correlato quanto più si avvicina ad
infinito• Rischio relativo = 1: non è fattore di rischio• Rischio relativo < 1: può rappresentare un fattore protettivo
ONCOLOGIA PREVENTIVA:
È un insieme di azioni che hanno lo scopo di ridurre l'incidenza e la mortalità per un tumore.
Esistono tre tipi di prevenzione:
• Primaria
• Secondaria
• Chemioprevenzione
PREVENZIONE PRIMARIA:
Elimina o riduce l'esposizione ad agenti cancerogeni noti.
Nel campo professionale i maggiori tumori sono:
• Polmone: arsenico, nichel, cromo, fuliggine, catrame, radiazioni, oli, ecc.
• Vescica: amine, fuliggine, catrame, oli, gomma, ecc.
• Seni paranasali: alcool isopropilico 2