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DEIDROASCORBICO (Vitamina C)
Funzione biologica: molti dei ruoli svolti sono sottoforma di agente riducente. In particolare svolge un ruolo importante per: le reazioni di formazione del collagene, idrossilazione dopamina per formare NA, sintesi carnitina e idrossilazione ormoni steroidei, aumenta assorbimento ferro per riduzione Fe2+ in Fe3+, ecc.
Dose raccomandata: quantità min giornaliera per evitare scorbuto sia 10mg/die, quelle consigliate 30,60mg/die.
Carenza C: porta allo scorbuto (deficit produzione collagene), ciò determina: alterazione vasi sanguigni con comparsa emorragie, rallentamento cicatrizzazione ferite, osteoporosi, ecc. Nei bambini si ha arresto crescita. Oltre allo scorbuto si hanno effetti a livello neurologico in seguito a mancata produzione di NA. Inoltre, per la sua attività antiossidante e in particolare per la sua capacità di ridurre la vitamina E, carenza di vitamina C può accentuare danni da stress ossidativo.
Eccesso C: non sono noti studi
Che supportano tossicità dosi eccessive di vitaminaC. Si è visto però maggiore formazione di ossalati e quindi maggiore rischio dicalcolosi renale.
Dove si trova? Presente soprattutto in vegetali a foglia verde: peperoni –pomodori; e in frutta : kiwi – agrumi. La carica vit C viene persa in gran quantità conla cottura (cottura deve essere il più possibile rapida e in poca acqua) o tenendoalimento all’aria aperta o tenendolo dentro un contenitore metallo che favorisceossidazione.
VITAMINE LIPOSOLUBILI
Vitamina A (retinolo): con vitamina A ci si riferisce a diverse molecole che possiedono attività biologica simile al retinolo. Il retinolo può essere in formalibera, esterificata (esteri retinilici), retinale e acido retinolico sono i derivati ossidati del retinolo. Questa vitamina è caratterizzata dalla presenza di 4 doppi legami nella catena laterale e ciò è compatibile con isomerizzazionicis,trans.
Esistono quindi diversi isomeri geometrici della vitamina A, ma le forme trans sono le più frequenti.
Il RETINOLO: è presente nei tessuti animali (fegato – albume uovo – latte e derivati) sotto forma di retinil esteri, mentre nei vegetali troviamo icarotenoidi, ma solo un 10% di questi può essere considerato come provitamina A in quanto convertibile dall’organismo in vitamina A. Le forme più comuni di carotenoidi sono α – β – γ e fra questi il β-carotene è il più diffuso. L’efficienza assorbimento dei carotenoidi diminuisce con l’aumentare della loro concentrazione. Una parte dei carotenoidi, in particolare β-carotene, può venire scisso in 2 molecole di retinale e successivamente ridotto a retinolo nell’intestino. Per quanto riguarda invece i retinil-esteri, per poter essere assorbiti subiscono un idrolisi da parte di un enzima presente sull’orletto a spazzola degli
enterociti; il retinolo libero ottenuto viene adessere assorbito dalla mucosa intestinale. Nelle cellule enteriche il retinoloviene incorporato all'interno dei chilomicroni che raggiungono il sistemalinfatico attraverso la circolazione sanguigna. Nel sangue i chilomicronisvuotati del loro contenuto lipidico, diventano chilomicroni remnants checonservano i retinil-esteri. Questi vengono captati all'interno del fegato eimmagazzinate nelle cellule stellate (cellule ito) del fegato che possiedononumerosi enzimi capaci di sintetizzare e idrolizzare i retinil-esteri. Contengonoinoltre proteine trasportatrici del retinolo (Retinol Binding Protein=RBP). Ilfegato secerne nel sangue il retinolo tutto in forma trans, legato alla proteinaRBP, il quale a sua volta si lega con la transtiretina (TTR) formando uncomplesso capace di prevenire l'escrezione renale del complesso retinolo-RBP.Il retinolo circolante viene captato grazie alla presenza di specifici recettoriper la RBP
presenti nelle cellule dei diversi tessuti. La RBP rimane legata al recettore fin quando non arriva altra RBP. All'interno del citosol il retinolo viene legato con proteina CRBP (Cellular Retinol Binding Protein) che lo protegge dall'ossidazione e lo veicola all'interno del nucleo dove il retinolo si lega a specifici siti di leganti nella cromatina che si ritiene siano alla base della regolazione espressione genoma. Il CRBP fuoriesce dal nucleo e torna a disposizione nel citosol. Funzione biologica: il retinale (che può essere prodotto da retinolo) fa parte del meccanismo visione. Il retinale infatti si lega alla proteina opsin, formando la rodopsina. Quando un fotone colpisce la rodopsina, il retinale isomerizza nella forma tutto trans e ciò determina un cambiamento conformazionale della rodopsina e conseguente attivazione cascata molecolare mediata da proteina G, che determina una generazione di impulsi elettrici. L'acido retinoico sembra partecipare allamaturazione embrionale edifferenziazione di alcune linee cellulari. Ciò viene espletato attraverso illegame dell'acido retinoico a livello del genoma, andando così a regolare l'espressione di alcuni geni.
Dose raccomandata:
- UOMO: 700μg retinolo - 4,2mg β-carotene - 9,4mg altri carotenoidi.
- Donna: 600μg retinolo - 3,6 mg β-carotene - 7,2 mg altri carotenoidi.
Carenza A: inibizione crescita - deformazioni ossee - modifiche epiteliali e organi riproduttivi - alterazione funzione visiva
Eccesso A: intossicazione acuta: nausea, vomito, emicrania, ecc; intossicazione cronica: provocata da introduzione dosi superiori vitamina A rispetto alle capacità di immagazzinamento ed eliminazione fegato. Per quanto riguarda i carotenoidi la tossicità risulterà ridotta in quanto il loro assorbimento è modesto e diminuisce ad alte dosi.
Vitamina D: può essere prodotta in quantità sufficienti dalla sola
esposizione al sole. I raggi devono però avere determinate caratteristiche riscontrabili in certi momenti della giornata (ore centrali della giornata), a latitudini >35° nel periodo ottobre – marzo la quantità è insufficiente. In quei territori o in quelle fasce di popolazione che solitamente non si espone al sole (es. anziani) la fonte di vitamina D è rappresentata dai cibi. Pochi sono però i cibi che la contengono, principalmente l'olio di fegato di merluzzo, poi pesci grassi (salmone, aringa), latte e suoi derivati, uova, fegato e verdure verdi. L'assorbimento avviene come per la vitamina A, cioè viene incorporata nei chilomicroni all'interno degli enterociti e poi trasportata sotto forma di chilomicroni remnanti al fegato dove subisce idrossilazione con formazione di 25-idrossicolecalciferolo, il quale passa nella circolazione generale e si lega a specifica proteina trasportatrice (DBP) che la porta al rene dove può subire.2 reazioni di idrossilazione che danno origine ad una componente attiva o inattiva.
Funzione biologica: regolazione Ca2+ a livello renale, favorisce riassorbimento, favorisce assorbimento intestinale, favorisce processo di mineralizzazione ossea. Questa azione viene favorita grazie alla sua capacità di legarsi ad un recettore nucleare e favorire la produzione di proteine trasportatrici del Ca2+. Oltre al metabolismo del Ca2+, la vitamina D sembra essere importante nella riduzione del rischio di malattie cardiovascolari, diabete di tipo I e malattie infettive. Ciò sembra essere dovuto al fatto che tutte le cellule dell'organismo hanno un recettore per la vitamina D.
Dose raccomandata: non perfettamente nota in quanto difficile stabilire la quantità derivante dalla normale esposizione al sole. Per soggetti con impossibilità di esposizione, l'assunzione giornaliera raccomandata è di 0-10 μg/die.
Carenza di vitamina D: diminuzione dei livelli di Ca2+ ematico e conseguente ipertiroidismo secondario, in...
quanto bassi livelli plasmatici Ca2+ stimolano produzione di paratormone. Stabili bassi valori Ca2+ inducono continua produzione di paratormone. Gli effetti in seguito a carenza possono essere: alterazione dei processi di mineralizzazione (rachitismo nel bambino), debolezza muscolare e deformazioni ossee e dolori. Eccesso di paratormone: tossicità acuta e cronica. Vitamina E: la forma più potente e attiva di questa vitamina è l'alpha-. Esistono poi altre 7 forme, che svolgono l'attività della vitamina tocoferolo e in misura minore: tocoferoli (beta, gamma, delta) - tocotrienoli. La conformazione di questa vitamina è simile a quella dei fosfolipidi, hanno quindi una testa polare e una coda apolare, che gli permette di inserirsi nella membrana fosfolipidica. Sono molto presenti negli alimenti di origine vegetale: estratti oleosi del germe di grano, dell'oliva, cereali, frutti, ortaggi. Presente nell'olio extravergine di oliva. Il contenutoLa concentrazione della vitamina E diminuisce quando questi prodotti subiscono cotture (fritture, forno) e vengono a contatto con l'ossigeno o materiali come ferro, rame, ecc. L'assorbimento avviene come per tutte le altre vitamine liposolubili, quindi necessita dell'attività digestiva riservata ai lipidi (ad esempio, sali biliari, ecc). Per il resto, si hanno gli stessi processi. La vitamina E viene incorporata all'interno di diverse lipoproteine (LDL, VLDL, HDL) e può essere scambiata tra una lipoproteina e l'altra o ceduta ai tessuti. Questa associazione con le lipoproteine ricche di colesterolo determina una correlazione diretta tra colesterolemia e concentrazione plasmatica di vitamina E.
Funzione biologica: svolge un'azione di antiossidante nella prevenzione dell'ossidazione degli acidi grassi polinsaturi di membrana.
Carenza di vitamina E: è difficile che si verifichi poiché si accumula in diversi tessuti (tra cui il fegato). Se si verifica una carenza, può essere dovuta a...
malassorbimento e comporta: sindrome neurodegenerativa con neuropatia periferica, miopatia, atassia cerebellare.
Eccesso E: no tossicità
Vitamina K: comprende 3 diverse molecole:
- K1 (filo chinone): di origine vegetale, si trova nei vegetali a foglia verde (piselli, lattuga, spinaci, broccoli, cavoli, ecc);
- K2: di origine batterica, prodotta quindi da batteri flora intestinale. Si può trovare nei prodotti animali: fegato (manzo, maiale), uova;
- K3: sintetica.
La K1 è assorbita a livello ileo, mentre la K2 prodotta dai batteri, è assorbita da colon.
Stesse condizioni e processo di assorbimento delle altre vitamine liposolubili.
Una volta portate al fegato da chilomicroni, vengono inglobate all'interno di LDL - VLDL per poi essere esportate ai tessuti.
Funzione biologica: è il coenzima di una carbossilasi che partecipa al metabolismo di proteine che partecipano a processi di coagulazione. Carenza