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ITALIANA E INGLESE
Nella lingua italiana il rapporto tra fonologia ed ortografia è abbastanza regolare quindi è
facile identificare lettere e suoni e produrre la parola corretta. Ciò vuol dire che nel soggetto
cerebroleso un buon funzionamento dei meccanismi sub-lessicali è sufficiente per leggere e
scrivere correttamente le parole anche quando le conoscenze lessicali sono perse. Prendiamo
la parola “PANE”, sia nella lettura ad alta voce che nella scrittura sotto dettato i suoni p/a/n/e
corrispondono solo alla lettere p/a/n/e.
Ci sono però alcune eccezioni in cui è necessaria l’integrità della conoscenza lessicale per
leggere e scrivere:
Per esempio prendiamo la parola QUOTA e CUORE, esse hanno la stessa sequenza
- fonologica /Kwo/ che si scrive in maniera diversa “quo” e “cuo”. Solo l’informazione
contenuta nel lessico ortografico specifica la sequenza di lettere da usare nei due casi,
ovvero nell’esempio stabilisce che va usata la lettera Q per la parola quota e la lettera C
per la parole cuore.
Anche nel caso della lettura ad alta voce ci sono parole italiane in cui un buon uso delle
- procedure lessicali non basta a permettere la pronuncia esatta come nel caso di parole
sabato/ salato/salito/solito. Solo l’informazione contenuta nel lessico permette l’esatta
collocazione dell’accento quindi ad evitare errori come sabàto/ invece di sàbato oppure
sàlato invece di salàto.
Nella lingua inglese il rapporto tra fonologia e ortografia è opaco nel senso che anche se ci
sono errori di lettura della parola comunque sono accettabili per la lingua. Per esempio un
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dislessico superficiale potrà leggere la parola yacht /yaetcht invece che yot ma è comunque
una pronuncia accettabile.
INDIPENDENZA O INTERAZIONE TRA MECCANISMI SEMANTICO- LESSICALI E SUB-
LESSICALI NEI PAZIENTI CON DEFICIT?
In base ai deficit di alessia o agrafia fonologica e dislessia o disgrafia superficiale si è visto che
i meccanismi semantico -lessicali e sublessicali sono indipendenti a livello funzionale e
anatomico, da poter essere danneggiati selettivamente da una lesione cerebrale. Diverse
osservazioni empiriche in soggetti sani e in soggetti con danno neurologico dimostrano che
questi meccanismi interagiscono.
In persone senza danno cognitivo l’interazione tra i due meccanismi si evidenzia da
- questo esempio: in seguito alla non parola inglese prein, i soggetti sono portati a scrivere
prane subito dopo aver sentito la parola e prein dopo aver sentito la parola brain.
Nei soggetti con deficit semantico lessicale e meccanismi di conversione integri il
- soggetto scrive bene tutte le parole che comprende e produce errori fonologicamente
plausibili in risposta a parole che non comprende affatto.
Non si hanno ancora notizie certe sulle modalità attraverso cui tale interazione si realizza:
Il ruolo dei meccanismi di conversione sembra essere quello di incrementare il livello di
- attivazione delle parole nel vocabolario e di riparare rappresentazioni le ssicali
parzialmente danneggiate
MECCANISMI DI ATTIVAZIONE DELLE RAPPRESENTAZIONI LESSICALI NELLA LETTURA
AD ALTA VOCE E NELLA SCRITTURA
L’attivazione delle rappresentazioni lessicali nella scrittura avviene mediante due
meccanismi:
Semantico = lo stimolo attiva una serie di tratti semantici che a loro volta attivano la
- parola corrispondente nel lessico
Non semantico = collega direttamente rappresentazioni lessicali ortografiche e
- fonologiche nella lettura ad alta voce e rappresentazioni lessicali fonologiche e
ortografiche nella scrittura senza attivare informazioni concettuali.
RAPPRESENTAZIONI ORTOGRAFICHE E FONOLOGICHE SONO INDIPENDENTI
Per molto tempo si è creduto che la scrittura fosse dipendente dalla produzione orale,
secondo un ipotesi di mediazione fonologica obbligatoria in cui l’attivazione del lessico
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ortografico può avvenire solo a partire da informazioni recuperate nel lessico fonologico su
input semantico. Tre osservazioni contrastano con l’ipotesi della mediazione fonologica
obbligatoria:
Alcuni pazienti afasici commettono errori semantici o solo nella lettura ad alta voce
- oppure solo nel dettato
Alcuni pazienti commettono errori di selezione lessicale nella sola produzione scritta
- oppure nella sola produzione orale dei verbi
Alcuni pazienti afasici producono parole diverse in risposta alla stessa immagine
-
Alla luce di alcuni dati sembra che le rappresentazioni ortografiche e fonologiche sono
caratterizzate da autonomia e da interazione. L’interazione fra produzione orale e produzione
scritta si basa sui meccanismi sub lessicali di conversione, in quanto essi:
sono necessari per l’elaborazione di sequenze non familiari che non sono rappresentate
- nel lessico
Sono un meccanismo di supporto per la selezione di rappresentazioni lessicali
- In presenza di un danno semantico-lessicale, la conversione sub-lessicale svolge un ruolo
- importante nell’accesso al lessico
DISLESSIA PERIFERICA
Il deficit è legato alle prime fasi di elaborazione delle parole, che sono le più periferiche e non
le caratteristiche linguistiche dello stimolo . Esistono diverse forme di dislessie periferica che
sono:
1)DISLESSIA DA NEGLIGENZIA SPAZIALE UNILATERALE = lesione all’emisfero destro
- errori di lettura relativi alle lettere nella metà controlaterale alla lesione. Un paziente
commette ad esempio questi errori legge la parola concerto come /certo/ oppure come
/deserto. Le prime lettere dello stimolo sono omesse o lette erroneamente.
Esistono diversi tipi di dislessia da negligenza:
• dislessia centrata sulla retina, lo stimolo può essere letto bene o male a seconda di dove
appare nel campo visivo, il paziente legge male ciò che cade nell’emicampo controlaterale alla
lesione
• dislessia centrata sullo stimolo, lo stimolo può essere letto bene o male a seconda della
sua posizione nello spazio ( sulla sinistra, al centro o sulla destra del foglio). In questa forma
di dislessia da negligenza gli errori riguardano la metà controlesionale de llo stimolo scritto.
• dislessia da negligenza centrata sulla parola, l’errore riguarda la metà contro laterale
della rappresentazione ortografica astratta
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2)LETTURA LETTERA PER LETTERA: lesioni delle strutture temporo-occipitali sinistre
che possono anche danneggiare lo splenio del corpo calloso.
- è caratterizzata dalla tendenza a leggere lo stimolo una lettera alla volta. Ciò causa tempi di
lettura molto lunghi.
SPIEGAZIONI:
il danno riguarda uno stadio di elaborazione percettiva che interessa tutti gli stimoli
- visivi
il deficit dipende dall’incapacità di elaborare più oggetti contemporaneamente o ancora
- da un disturbo di riconoscimento delle lettere.
• dislessia centrale =
disturbi di lettura il cui deficit è a carico delle due procedure necessarie per la lettura ad alta
voce, ovvero della via fonologica (traduzione dei grafemi in fonemi) e della via visiva,
(riconoscimento immediato degli stimoli familiari).
- superficiale (o lettura fonologica): danno via lessicale
- fonologica (o lettura visiva): danno via fonologica
- profonda: disturbo multicomponenziale (via fonologica e via visiva)
- diretta (iperlessia o lettura senza comprensione): tipo di dislessia fonologica; funziona la via
lessicale non semantica) DISGRAFIA CENTRALE
risulta deficitario il modo in cui viene elaborata la risposta.
• disgrafia periferica =
alterazioni solo nella risposta scritta, sanno come dovrebbero scrivere lo stimolo, ma hanno un
disturbo nella programmazione dei movimenti grafici.
Tra le forme di disgrafia periferica vi è:
deficit della memoria ortografica di lavoro: ovvero un disturbo della memoria ortografica di
lavoro o Buffer grafemico. Essa consente che gli elementi delle rappresentazioni ortografiche
rimangano attive per il tempo necessario alla loro elaborazione.
LESIONE: parietali posteriori , frontali, occipitali laterali.
Un danno alla memoria ortografica a breve termine interferisce con la capacità di produrre
tutte le lettere che servono per scrivere una parola nell’ordine corretto.
Le caratteristiche dei soggetti con deficit del buffer grafemico sono:
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- il sistema di memoria entra in funzione dopo che la sequenza ortografica è stata recuperata
nel lessico
- mancanza di deficit semantici o lessicali
- effetto lunghezza (le parole corte sono scritte più accuratamente di quelle lunghe)
- perdita di informazione sulla sequenza di grafemi nella stringa da produrre
- omissioni, sostituzioni, trasposizioni di lettere
L’informazione ortografica è molto importante per i soggetti con buffer grafemico in quanto:
L’informazione usata per scrivere è specificatamente ortografica
- Specifica lo status di consonante o di vocale di ciascun grafema (infatti se ciò non avviene
- il soggetto potrebbe sostituire una consonante con una vocale (ad esempio
dosare/dosvre) o l’inverso.
Contiene informazioni sul fatto che un particolare grafema sia singolo o doppio (i
- soggetti con deficit del buffer grafemico commettono errori con gli stimoli che hanno una
consonante doppia per esempio cavallo/cavappo).
Specificano la struttura bisillabica dello stimolo da produrre (i soggetti con deficit
- grafemico commettono errori su stimoli che hanno una struttura bisillabica semplice
come casa, tavolo, telefono che su stimoli che hanno una struttura bisillabica complessa
(alto, nastro, panchina).
FUNZIONI DELLA MEMORIA ORTOGRAFICA DI LAVORO
Stabilità la rappresentazione ortografica elaborata deve essere stabile nel tempo
- (l’instabilità della rappresentazione causa un rapido decadimento dell’informazione
grafemica )
Distinguibilità = ciascun elemento della rappresentazione deve essere distinto
- dall’altro. Si può verificare il cosiddetto flanking effect, gli errori sono più frequenti al
centro che all’inizio e alla fine sono distribuiti a U rovesciata.
VALUTAZIONE DISLESSIE E DISGRAFIE CENTRALI
Per la valutazione delle prestazioni nella lettura ad alta voce è necessario effettuare l’analisi
sia:
• di liste di parole che si basano sui seguenti parametri:
Astrattezza
- Concretezza
- categoria semantica
- categoria grammaticale
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struttura morfologica
- frequenza d’uso
- regolarità (le liste di parole devono contenere anche parole con struttura bisillabica
- simile, accento in posizione contrastante, parole con segmenti fonologici identici ma
ortografia distinta (scena/scienza).
• liste di non parole che devono valutare l’effetto dei seguenti parametri:
- grado somiglianza a parole,
- struttura morfologica,
- effetto di lunghezza<