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La memoria è un atto costruttivo, è un atto creativo.

Le procedure di identificazione nelle testimonianze oculari sono: show-up procedure (viene fatto

vedere il sospettato che deve riconoscere); line-up simultaneo (viene presentato al testimone il

sospettato e 5 fillers [soggetti che corrispondono alla descrizione del testimone], questa procedura

può suggestionare il testimone); line-up sequenziale.

La cassazione ha precisato che: “le testimonianze dei minori sono importanti (audizioni protette)”.

Inoltre, sotto i 18 anni di età non c’è bisogno di fare giuramento. Ci sono leggi su questo campo,

come la legget che stabilisc e per i minorenni le audizioni protette. In questo campo, il giudice, si

può avvalere di uno psicologo infantile (spesso infatti è lo psicologo a condurre l’intervista). Il

giudice può anche andare a fare l’intervista a casa del minore, ma si deve portare tutta l’attrezzatura

(come la videocamera). È importantissimo cercare di creare un ambiente accogliente per il

bambino. Lo psicologo in questo genere di interviste ha degli auricolari con cui è collegato al

giudice che, in alcuni casi, può dirgli per esempio di approfondire alcune tematiche o di fare un

certo tipo di domande. “Le primissime informazioni che il minore ci dà sono quelle più importanti”.

Spesso capita che bisogna vslutare il livello del bambino utiizzando delle scale di inteliggenza

(WIPPSI, WISC-R) o il test RAVEN. Il “test delle campanelle” è un test utilizzato per valutare

l’attenzione del bambino, soprattutto quanto è in grado di reggere un interrogatorio. Valutiamo la

memoria autobiografica del bambino con il “Test di Crovitz”. Per valutare il linguaggio del

bambino:

comprensione: “TROG, TOKEN TEST”;

produzione: “Definizioni sinonimi, contrari (per es. WISC-R), riconoscimento delle assurdità (per

es. giudizi verbali in Spinler e Tognoni), Comprensione espressioni metaforiche/espressioni

idiomatiche”.

Confabulazioni: possono essere causati sia da un problema organico che da un problema

psicologico, consistono nel riempire alcuni buchi di memoria con elementi totalmente estranei alla

realtà a livello inconsapevole.

Suggestionabilità: è la tendenza individuale a rispondere in maniera distorta a seguito della

formulazione di domande suggestive.

12/11/14

Bisogna stare molto attenti prima di fare una denuncia di abuso sessuale perché, quando si attiva la

macchina del tribunale questa non si ferma più. Infatti sono molti i casi di denunce di abuso

sessuale si sono rivelate false. Quando abbiamo in terapia un paziente che ci racconta un abuso

dobbiamo stare attenti se fare o meno la denuncia perché, innanzitutto, si rompe l’alleanza

terapeutica ed il paziente potrebbe denunciarci per rottura del segreto professionale e dobbiamo

pagare molto in termini giudiziari. Quando siamo di fronte a dei minori siamo noi (terapeuti) che ci

assumiamo le responsabilità. “La competenza del tribunale per i minorenni termina quando il

soggetto compie il 25° anno di età”.

Perizia: non si occupa dei fatti ma di valutare le “affermazioni”.

L’indagine psicologica del minore deve esaminare due aspetti:

1) attitudine del bambino a testimoniare;

WIPPSI: per bambini fino ai 7 anni; WISC-R: per bambini dai 7 anni.

Molto spesso ci troviamo davanti a bambini che utilizzano un “linguaggio adultizzato”, per questo

motivo si analizza il linguaggio. Quando si parla di minori il giudice mette tutto in secondo piano,

pensa principalmente alla “protezione del minore”. Bisogna anche valutare in maniera molto attenta

le “confabulazioni (cioè se il bambino cerca di riempire dei vuoti di memoria con la fantasia) e la

suggestionabilità”. Viene valutata anche “l’intelligenza sociale” (cioè la sua capacità di capire le

proprie emozioni) e la “teoria della mente” (cioè la sua capacità di pensare ciò che pensa un’altra

persona riguardo sé stesso) del bambino.

Statment Validity Assesment: è una scala che valuta l’attendibilità e validità del bambino abusato; si

può usare anche negli adulti. Non valutiamo il comportamento non verbale ma mettiamo insieme

informazioni diverse che ci diranno il grado di attendibilità del bambino.

Intervista cognitiva: si basa sul concetto della memoria. Si cerca di utilizzare degli stimoli per

cercare di aiutare il bambino a recuperare ciò che ha in memoria. Se uno stimolo non fa effetto si

cerca di utilizzare uno stimolo più efficace. 1) Naturalmente all’inizio si cerca di creare un ambiente

che metta il soggetto a suo agio (fase di familiarizzazione); 2) fase del racconto libero (si cerca di

ricostruire il contesto di dove è avvenuto il fatto); - far raccontare liberamente ciò che il bambino

ricorda, chiedendoli di riportare tutti i particolari (il bambino non si interrompe mai, bisogna

parlargli solo per farlo iniziare a parlare, per farlo continuare e alla fine gli si chiede se si ricorda

qualcos’altro)); 3) fase di interrogatorio; 4) fase del secondo racconto con diverse modalità (come

cambiare prospettiva, partire da un ordine diverso), non va sempre usata con i bambini soprattutto

se di età inferiore agli 8 anni; 5) fase della chiusura. Si cerca di attivare immagini mentali specifiche

per vedere la capacità del bambino nella sua memoria icoica.

“Quasi sempre dli abusanti fanno un patto di segretezza con l’abusato. L’abusato, inoltre, prova

sempre piacere da una parte ed odio dall’altra”.

Nel colloquio con il minore una tipologia di errore da evitare è quella di non utilizzare rinforzi

positivi e/o negativi verbali o non verbali in risposta alle affermazioni fatte dal bambino. Di fronte a

qualsiasi risposta che il bambino ci dà durante l’intervista, in cui abbiamo domande già prefigurate,

“dobbiamo cercare di essere il più neutrali possibile”. Inoltre è importantissimo non trasmettere al

bambino una qualsiasi connotazione negativa o positiva sulla persona o situazione oggetto

d’indagine. Generalmente questo tipo di interviste viene condotta dallo psicologo ma, in alcuni casi

può essere il giudice a condurla con lo psicologo nella stanza.

Prima di raccontare un abuso sessuale il bambino deve avere il tempo di elaborarlo. Se gli adulti

non se ne accorgono, sarà il bambino a farci capire ciò che è successo.

CBCA: è una modalità che analizza il contenuto dell’intervista. Vengono analizzate le risposte, le

domande e come le domande sono state poste. Scala Likert a 3 punti. È importante analizzare le

correzioni spontanee ed ammettere di avere vuoti di memoria. Può, inoltre, anche avere paura che la

sua testimonianza non sia creduta. Il bambino, tendenzialmente, tende a perdonare chi li ha fatto del

male per il suo senso di colpa (elemento che ci fa capire la sincerità del minore).

13/11/14

Validity checklist: andiamo a valutare la struttura e la conoscenza del linguaggio da parte del

bambino (per es. se il bambino mostra delle conoscenze sessuali non adeguate alla sua età andiamo

a valutare se li sono state suggerite da qualcuno oppure se il fatto è accaduto veramente). Inoltre

valutiamo l’inadeguatezza delle emozioni ed il suo livello di suggestionabilità (quanto il bambino è

stato suggestionato dall’esaminatore). Controlliamo il tipo di domande che sono state poste, la

motivazione per la quale è stata posta la denuncia e se sono coinvolte altre persone. Inoltre, si dovrà

valutare se c’è stata una pressione nei confronti del minore a rilasciare dichiarazioni false.

Valuteremo la coerenza con altri resoconti (che l’ultima testimonianza sia simile alle precedenti,

cioè che non ci siano delle discrepanze soprattutto agli elementi centrali del problema) e la coerenza

con altre prove.

Le domande specifiche le facciamo verso la fine dell’intervista per cercare di non

suggestionare/influenzare il minore.

Il CTU si occupa di parti civili ed è pagato dal tribunale. Il CTP è pagato direttamente dalle parti. Il

CTU, al momento della nomina, diventa un pubblico ministero a tutti gli effetti, a differenza de CTP

(anche se questo si muove negli stessi procedimenti legali del CTU). Prima del 2006 la legge

stabiliva che, nei casi di divorzio il bambino doveva essere affidato alla madre con incontri ed orari

con il padre prestabiliti dal giudice. Dal 2006 cambia la legge e viene introdotta la “legge

sull’adozione condiviso” che diventa un obbligo. Sia il CTU che il CTP devono rispettare sia il

contesto legislativo che il codice deontologico. Il CTU procede alle indagini per l’accertamento del

caso e da notizia formale alle parti dell’inizio delle operazioni peritali. Il CTU può andare negli

incontri protetti tra padre e bambino, dove ci sono gli assistenti sociali, e vedere come il padre si

comporta. Generalmente, non ci sta un rapporto conflittuale tra CTU e CTP. “Il consulente non deve

dare giudizi perché non è di sua competenza”. Lo psicologo in ambito forense non deve sostenere

tesi che non hanno un riscontro bibliografico! “È importante valutare: aspetti fisici, aspetti

ambientali, aspetti emozionali e sociali, aspetti intellettuali”. “Il giudice valuta e tutela il benessere

dei bambini”. I valori impliciti sono molto più efficaci dei valori espliciti. Per quanto riguarda i

genitori dobbiamo valutare: i pattern di attaccamento; la capacità di resilience.

19/11/14

Il CTU, innanzitutto, deve valutare la capacità genitoriale e che tipo di relazione c’è tra i genitori ed

il bambino. Ciò che viene messo in luce nelle ultime leggi sul trattamento del minore è il fatto che

viene data assoluta importanza al minore. “È importante avere presente il tipo di metodologia il Ctu

vuole utilizzare”.

Il Ctu: non deve avere nessun rapporto terapeutico con nessuno dei periziandi; deve utilizzare dei

metodi scientifici (APA, American Psychological Association).

Con una petizia si va ad indagare: gli aspetti fisici del minore; gli aspetti ambientali, gli aspetti

emozionali e sociali del bambino; ed infine gli aspetti intellettuali del minore (se l’ambiente è

necessariamente stimolante).

Se il bambino nei primi anni di vita non ha avuto una normale stimolazione ambientale

(ipostimolazione) presenterà un basso livello cognitivo (che potrebbe essere scambiato dalle

insegnanti per un DSA).

Molte volte, ciò che ci racconta il bambino è discrepante da ciò che ci raccontano i genitori. Può

capitare che una persona cerchi di allearsi con il consule

Dettagli
Publisher
A.A. 2016-2017
10 pagine
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-PSI/02 Psicobiologia e psicologia fisiologica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Edo1511 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Neuroscienze cliniche e forensi e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Libera Università Maria SS.Assunta - (LUMSA) di Roma o del prof De Marchi Barbara.