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Differenze nel sistema nervoso simpatico e parasimpatico
1) Le differenze originano da punti diversi del midollo:
- Simpatico - dal toracolombare
- Parasimpatico - dal cranio-sacrale
Il sistema simpatico ha una "catena" di gangli che comunicano tra di loro e che fanno stazione molto precocemente rispetto all'organo bersaglio. Il sistema parasimpatico, invece, non ha nessuna catena e i gangli sono individuali e molto vicini all'organo bersaglio.
2) Perché il sistema simpatico ha una catena?
Il fatto di avere una catena permette di attivare contemporaneamente organi diversi. Attivare vuol dire anche inibire un'altra cosa. La catena del simpatico deve coordinare risposte parallele. Ad esempio, se devo scappare dal leone, devo prepararmi. Il sistema parasimpatico, invece, deve riportare la condizione a stato basale. Ma dato che ogni organo ha un proprio ritmo, ogni organo ritorna alla sua funzione basale indipendentemente dagli altri. Nel sistema parasimpatico, il ganglio è molto vicino all'organo bersaglio.
3) Nel sistema simpatico, il ganglio è distante.
parasimpatico ogni ganglio ha un organo bersaglio, mentre nel simpatico più gangli possono andare ad influire sullo stesso organo bersaglio. Questo perché Se il simpatico è il sistema deputato alla fuga, deve avere una risposta veloce perché prima si attiva, prima reagisco ad un potenziale pericolo perciò avrà il ganglio molto vicino al SNC. Il parasimpatico invece non ha bisogno di essere espletato con una tempistica veloce.
FISIOLOGICHE DIFFERENZE:
- SISTEMA NERVOSO ENTERICO: è il sistema che controlla i processi fisiologici coinvolti nel trasporto e digestione del cibo. Viene definito il 'PICCOLO CERVELLO' perché contiene sia neuroni sensoriali che neuroni motori. È costituito da due complesse reti:
- motilità - PLESSO MIOENTERICO di AUERBACH: consente la motilità dell'intestino
- secretoria - PLESSO SUBMUCOSO di MEISSNER: responsabile della funzione secretoria dell'intestino
Essi permettono di svolgere 2 funzioni:
- Regolare la motilità dell'intestino
- Regolare la secrezione delle ghiandole intestinali
CONTRATTILITÀ DELL'INTESTINO: la peristalsi intestinale. L'intestino si contrae per spostare il bolo alimentare.
Quantitativo GASSOSO DELL'INTESTINO: Come faccio a regolamentare queste due cose (1-quantitativo di tensione della parete intestinale; 2- contrattilità intestinale)? È AUTONOMA ma NON MODULABILI COGNITIVAMENTE, cioè io non posso indurre un aumento o una diminuzione della contrattilità intestinali. Ma si REGOLAMENTARSI RISPETTO A 2 COSE: 1) quantitativo di cibo: quanto mangio 2) acidosi: livello di pH del muco intestinale.
VIENE DEFINITA PICCOLO CERVELLO PERCHE subisce le alterazioni di ordine psico-somatico. (soggetti che presentano livelli di stress hanno di colta gastromesenterica che può produrre un aumento della contrattilità oppure una diminuzione) —> VIENE DEFINITO PICCOLO CERVELLO PERCHÉ: 1) si autoregolarizza 2) da delle risposte sensoriali e motorie contemporaneamente 3) presenta un'alterazione.
Rispetto alle condizioni di stress, la corteccia cerebrale rappresenta lo strato di sostanza grigia che riveste la superficie esterna del telencefalo. I neuroni cerebrali sono distribuiti in strati. È stata divisa in 3 regioni principali, diverse tra loro per caratteristiche morfologiche e logenetiche:
- Archeocorteccia: parte logeneticamente più antica, è costituita dall'ippocampo e da 3 strati.
- Paleocorteccia: è la parte del lobo temporale mediale, costituita da 3 strati.
- Neocorteccia: ricopre la maggior parte del cervello, ha struttura esalaminare.
NEURONI NEOCORTECCIA:
- Cellule piramidali: sono i principali neuroni della corteccia. Sono neuroni eccitatori. I dendriti apicali attraversano spesso più strati e sono sempre orientati perpendicolarmente alla superficie della corteccia cerebrale. Il neurotrasmettitore di queste cellule è l'amminoacido glutammato.
Questi neuroni consentono la rilevazione della loro attività da parte
dell'EEG.
2) cellule stellate: sono neuroni dal corpo cellulare di forma rotonda o ovale, i cui assoni contraggono sinapsi con neuroni limitrofi - per questo vengono definiti interneuroni. A seconda dell'orientamento dell'assone, possiamo dividerli in:
- E: se l'assone è orientato verticalmente
- I: se l'assone è orientato orizzontalmente
HANS BERGER 1929
ELETROENCEFALOGRAFIA - EEG
È la metodologia per la registrazione dell'attività elettrica dell'encefalo. Esso registra i potenziali elettrici prodotti spontaneamente dai neuroni della corteccia cerebrale. Questo potenziale di azione è causato da una differenza di concentrazioni di ioni all'interno e all'esterno del neurone. A riposo il potenziale di azione è di -70mV - quando arriva uno stimolo, il valore aumenta e se supera un valore soglia si ha la generazione di un potenziale d'azione (100 mV).
Il potenziale di azione si trasmette lungo il massone del neurone fino ad arrivare al terminale assonico, dove vengono rilasciati neurotrasmettitori. Essi vengono rilasciati nello spazio sinaptico, dove vengono intercettati da recettori presenti sui dendriti del neurone postsinaptico.
L'EEG registra il potenziale d'azione che si sviluppa nel neurone postsinaptico. Un EEG misura i voltaggi generati dalla corrente che scorre nella corteccia cerebrale durante l'eccitazione sintetica dei dendriti dei neuroni piramidali.
Il sistema 10-20 è uno standard internazionale per il posizionamento degli elettrodi. Consente di annullare le differenze volumetriche del cranio.
L'EEG è composto da 3 fasi:
- Registrazione: l'elettrodo registra l'attività.
- Amplificazione: il segnale registrato è debole e deve essere amplificato.
- Trasduzione: questo segnale viene tradotto in un grafico.
Gli elettrodi vengono collocati in punti specifici della testa, calcolati sulla base di un sistema di riferimento chiamato sistema 10-20.
0.5-4 Hz, tipiche del sonno profondo (3 e 4 non-REM)
L'amplitude del segnale dipende dal grado di sincronizzazione dell'attività dei neuroni.
- ritmi BETA e ALFA sono ad elevata frequenza e bassa ampiezza: i neuroni scaricano rapidamente e NON SIMULTANEAMENTE:
fi fi fifi ff ff fi fi fi fi
- ritmi TETA e DELTA hanno bassa frequenza ed elevata ampiezza perché i neuroni mostrano attività sincrona:
SONNO E SUOI STADI
Il sonno è uno stato prontamente reversibile di ridotta reattività e ridotta interazione con l'ambiente.
Nel sonno vengono individuati due STADI:
- SONNO REM (Rapid Eyes Movement): è la fase del sonno dove sogniamo.
L'EEG in questa fase registra onde di tipo Beta.
Viene definito sonno paradosso, perché si registra un'attività elettrica intensa paragonabile allo stato di veglia! Il consumo di ossigeno del cervello è maggiore di quando è sveglio:
- Si ha la perdita di tono muscolare
(ATONIA) ad eccezione dei muscoli che controllano gli occhi.- I sistemi di controllo fisiologico sono dominati dal Sistema Simpatico.- Si ha un'abbassamento della temperatura corporea perché il sistema di controllo della temperatura cessa di lavorare.- La FC e la respirazione diventano irregolari.Il cervello sembra fare tutto eccetto che riposare.- SONNO NON-REM: è la fase del sonno progettata per il riposo. SI registrano onde di ampiezza Teta e Delta. Prevale il sistema nervoso parasimpatico, quindi la frequenza cardiaca, respirazione e funzionamento dei reni diminuiscono.Viene diviso in 4 stadi:- stadio 1: rappresenta l'addormentamento, è uno stadio rapido che dura solo pochi minuti- stadio 2: è leggermente più profondo e dura di più (5-15 minuti). Presenta oscillazioni fusiformi del sonno (onde di 8-14 Hz della durata di circa 1 secondo) e i complessi K (- stadio 3: onde progressivamente più lente di tipo Delta,
movimenti degli occhi e del corpo praticamente assenti- stadio 4: è lo stadio di sonno profondo, con onde di tipo Teta
CICLO DEL SONNO- Il sonno può essere suddiviso in una fase Non-REM e REM che si alternano ciclicamente ogni 90 minuti, per un totale di 4/5 cicli. Circa il 75% del tempo totale di sonno viene passato in Non-REM e il 25% in fase REM.
Ogni ciclo è diverso in composizione: ovvero diminuisce il sonno in fase non-REM e aumenta la durata della fase REM. In particolare le prime ore di sonno è de nitoristoratore perché sono presenti le ancora le fasi 3 e 4. Esse scompaiono nelle ultime ore di sonno e la durata del sonno REM aumenta per prepararci al risveglio.
Stadio NON REM che si suddivide a sua volta in 4 stadi: è formato da 4 stadi caratterizzati da un EEG con frequenza progressivamente più lente ed ampiezza progressivamente crescente, ovvero una maggior sincronizzazione del sonno.
Progressivamente i movimenti oculari vengono a mancare,
così come il tono muscolare. Prevale il sistema parasimpatico: diminuzione pressione arteriosa, frequenza cardiaca, respirazione lenta e regolare. aumento dell'attività gastrointestinale, la temperatura corporea diminuisce leggermente. Secrezioni di ormone della crescita- Sonno REM: la base dove si sogna. Presenta un attività dell'EEG desincronizzata, con onde di bassa ampiezza ed elevata frequenza. Sono presenti i movimenti oculari rapidi. Si ha atro a muscolare. Prevale il sistema simpatico: aumento pressione arteriosa, frequenza cardiaca, respirazione aumenta ed è irregolare, erezione del pene e DRASTICO abbassamento della temperatura corporea. Quando l'adulto si addormenta, passa attraversa con gradualità i quattro stadi.