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INTENSITA’

Dipende dal contenuto di energia (grandezze fisiche) o di quante molecole

contiene lo stimolo (grandezze chimiche)

A seconda dell’intensità dello stimolo possiamo generare dei potenziali di

recettori di diversa ampiezza (diversità di ampiezza dei potenziali locali)

L’intensità degli stimoli all’interno del neurone sensoriale primario dipende dal

numero di potenziali d’azione trasportati al cervello (codice di frequenza)

In generale, non sempre, aumentando l’intensità degli stimoli aumentano in

maniera proporzionale il numero di potenziali d’azione

Se gli stimoli sono di poca intensità, il potenziale locale non riesce a

raggiungere la soglia del potenziale d’azione e quindi il cervello non lo

processa, questa si chiama soglia di percezione sensoriale.

Intensità degli stimoli codificata dal numero di potenziali d’azione, ma

contemporaneamente anche attraverso il codice di popolazione, cioè che

uno stimolo più intenso attiverà un maggior numero di neuroni primari

sensoriali, creando a loro volta potenziali d’azione

DURATA

Adattamento, alcuni recettori sono sempre attivi, e terminano quando lo

stimolo temina

Esempio di adattamento, mettiamo la maglietta percepiamo uno stimolo, piano

piano i recettori si adattano e non lo percepiamo più

Si riattiverà nel momento in cui togliamo la maglietta, alla fine dello stimolo

perciò

LOCALIZZAZIONE

Dove si trova e da dove proviene lo stimolo

Ogni recettore hanno un campo recettivo

Campo recettivo quella parte del recettore che si attiva quando arriva lo

stimolo

Se lo stimolo cade in quella parte precisa del campo recettivo, attiverà il

recettore

Così possiamo sapere esattamente da dove arriva lo stimolo

I recettori che attivano

Ad esempio, sui polpastrelli abbiamo una sensibilità spaziale molto alta, sul

torace più bassa

Capacità di discriminazione spaziale maggiore, in questo caso tattile

La capacità di discriminazione spaziale influenzata da:

- La dimensione del campo recettivo

- Il numero di recettori presenti

Se il campo recettivo è piccolo, lo stimolo che cade sul campo recettore attiva il

recettore, invece uno stimolo che cade all’esterno non attiverà il recettore ma

ne attiverà un altro

Un campo recettivo molto ampio renderà aspecifica la rilevazione di un

recettore

I campi recettivi più piccoli rendono più specifici la localizzazione dello stimolo

Tutti i sistemi sensoriali sono influenzati da questo

A questo punto dal recettore va al neurone sensoriale primario, passa l’info al

neurone sensoriale secondario, che sale fino ad arrivare al talamo, che

concentra praticamente tutte le informazioni sensoriali

Il Talamo contiene nuclei, e ognuno di loro è specializzato nel ricevere

determinate informazioni sensoriali

I nuclei talamici elaborano le informazioni e le inviano alle cortecce appropriate

Il talamo perciò smista le diverse informazioni di diversa natura alle diverse

corteccie

I nuclei talamici ricevono le informazioni dal neurone sensoriale secondario

Dal talamo i neuroni talamici inviano i propri assoni alle corteccie

Le corteccie sensoriali sono formate da neocorteccia, tranne quella

Gli assoni talamici arrivano al quarto strato della corteccia, molto spesso nelle

corteccie sensoriali poiché è quello che riceve gli assoni

Dove si trovano le corteccie?

Visiva nel lobo occipitale

Uditiva lobo temporale

Somatosensoriale nel lobo parietale

Gustativa in parte lobo parietale e in parte lobo temporale

Olfattiva a livello del lobo temporale

Quando arrivano informazioni dal talamo, noi abbiamo una rappresentazione

ben precisa delle zone che si attivano, una specie di mappa sensoriale molto

precisa

Disposizione dei recettori mantenuta dalle nostre corteccie, parti diverse di

corteccia rispondono a parti specifiche della periferie sensoriali

Mappe estremamente precise li dove i neuroni del talamo si connettono con la

corteccia primaria

Il talamo manda le proprio informazioni alle corteccie primarie

Abbiamo anche altre corteccie, cioè dalle corteccie primarie le informazioni

vengono inviate alle corteccie secondarie, terziarie e così via

Corteccia primaria processa tutti i dettagli dell’info, dopodiché le manda alle

corteccie di ordine superiore

RI assembrano tutti i dettagli della periferia per creare una informazione

unitaria (corteccie secondarie)

Qui avvengono i fenomeni di interpretazione che vanno al di là della realtà

sensoriale.

Le diverse corteccie superiori hanno specifiche capacità, a seconda di dove si

trovano

Le corteccie associative integreranno le diverse informazioni provenienti da

parte diverse corteccie sensoriali creando un unico ‘disegno’

Organizzazione gerarchica e parallela, cioè le informazioni che colpiscono i

nostri recettori sono portate da vie che viaggiano in parallelo, così da portare

un numero di informazioni maggiori contemporaneamente

Ad ogni livello le informazioni sono processate e aumenta il livello di

complessità del processo di elaborazione dello stimolo sensoriale man mano

che si arriva alle corteccie di ordine superiore

Dettagli
A.A. 2022-2023
7 pagine
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-PSI/02 Psicobiologia e psicologia fisiologica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher nicolasiurillo di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Neuroscienze e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi di Torino o del prof Sacchetti Benedetto.