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RECETTORI
=
un recettore è un trasduttore biologico, esso traduce gli stimoli chimici e fisici in potenziali d’azione.
ESTEROCETTORI: sensibilità che convaglia a stimoli provenienti dall’esterno del corpo;
PROPRIOCETTORI: si riferisce agli stimoli che provengono dal sistema muscoloscheletrico;
INTRACETTORI: informazioni che provengono dagli organi interni
Recettori muscoloscheletrici
→ è un recettore situato all’interno del muscolo scheletrico,
FUSO NEUROMUSCOLARE formato da una capsula fibrosa che riveste delle fibre
intrafusali o modificate ( hanno la componente contrattile
solo in periferia ). Le fibre muscolari scheletriche sono
dette fibre extrafusali. Il fuso neuromuscolare è un sensore
di stiramento. Su questo si trovano sia fibre motorie
(servono a regolare la lunghezza) che
fibre sensitive (portano le informazione al SN).
→ l’altro organo del sistema nervoso scheletrico è l’organo
FIBRE MOTORIE GAMMA tendineo del Golgi ( nei tendini e nella funzione miotendinea).
Esso è un recettore di tensione, cioè quando un muscolo si
contrae, quindi si accorcia, la tensione sul tendine aumenta.
MIDOLLO SPINALE
Forma cilindrica, leggermente schiacciata in senso anteroposteriore. Dal midollo spinale partono i nervi spinali
(formati dall’unione di radici).
Il midollo spinale si può dividere in segmenti:
CERVICALE
,
TORACICO
, LOMBARE
e
SACRALE .
In ciascuno dei segmenti emergeranno un paio di nervi spinali. Ciascun segmento prende il nome di
MIELOMERO. Il m.s. risulta più corto del canale vertebrale, terminando a livello di L2.
In sezione trasversa il midollo spinale presenta 2 componenti: sostanza grigia e sostanza bianca=
Sostanza GRIGIA
: composta dai corpi cellulari dei neuroni. Funzione→ elaborazione
Essa è piena di capillari, presenta una forma ad H o a farfalla. A livello
cervicale consta di un corno anteriore e uno posteriore. Il corno posteriore
riceve le informazioni sensitive, il corno anteriore dà origine alle
informazioni motorie.
La sostanza grigia nella zona cervicale sarà più abbondante,invece a
livello toracico presenta una differenza, dovuta al rigonfiamento del midollo
spinale nella zona del plesso brachiale e lombosacrale.
Sostanza BIANCA
: composta da assoni. Funzione→ trasmissione dei segnali. Costituita da
MIELINA (molecola di natura lipidica che riveste gli assoni e li protegge.
La sostanza bianca diminuisce man mano che si scende, poichè anche
i fasci motori abbandonano il midollo spinale , mentre i fasci sensitivi si
allargano man mano che si sale.
CONFIGURAZIONE ESTERNA
All’interno del midollo spinale vi sono 3 tipi di cellule:
INTERNEURONI (ovvero neuroni di elaborazione fra i neuroni principali);
s tazione di Relè
CELLULE FUNICOLARI (neuroni motori→ rappresentano la , dove viene
stabilita una connessione sinaptica e la prima elaborazione
dell’informazione);
NEURONE SENSITIVO PRIMARIO (situato all’interno del ganglio della radice dorsale).
Corno posteriore= nel quale ci sono cellule funicolari e interneuroni.
Corno anteriore= interneuroni e motoneuroni.
Emisferi cerebrali= vie incrociate.
Cervelletto= vie omologhe.
1 Sostanza grigia & corno posteriore per le informazioni sensitive
2 Zona intermedia
3 Corno anteriore con neuroni motori
La sostanza bianca è suddivisa in:
= che si estende dalla linea mediana al corno dorsale;
funicolo/cordone posteriore o dorsale
= che si estende dal corno dorsale sino alla porzione mediale del corno
funicolo/cordone laterale
anteriore;
= dal corno anteriore alla linea mediana.
funicolo/cordone anteriore o ventrale
Il funicolo dorsale e ventrale non sono del tutto divisi.
● La sostanza grigia è suddivisa in 10 lamine di Rexed
, ciascuna con una funzione specifica. Vengono
numerate a partire dal corno dorsale. Anteriormente assumono una forma ad H, al centro una forma ad X
: : alcuni neuroni di questa lamina sono di grandi dimensioni, essi partecipano alla formazione
I LAMINA
➔ del fascio spinotalamico centrolaterale. Esso è deputato alla sensibilità cutanea,trasporta informazioni di
tipo tattile, termico e dolorifico. Le informazioni tattili che trasmette sono dette di tipo “non discriminativo o
protopatica”, poichè si tratta di sensazioni identificate senza un grado di localizzazione specifico. Le
informazioni di tipo “discriminativo o epicritica” identificano con precisione il punto di origine dello stimolo;
: composta perlopiù da interneuroni ricchi di dendriti (ramificazioni che partono dal corpo
II LAMINA
➔ cellulare di questi, il più grande è l’assone, colui che veicola l’informazione dal neurone stesso alla sua
destinazione, mentre i dendriti veicolano l’informazione verso il neurone, captano l’informazione ). Quindi
in questa sostanza arrivano molte informazioni. Essa è anche definita “sostanza gelatinosa del Rolando”.
L’aspetto gelatinoso è dato dalla sua conformazione istologica. La sua funzione è quella di elaborare
l’informazione dolorifica (tramite la radice nervosa dorsale) , infatti è in grado di decidere quali
informazioni sono pertinenti per la coscienza. Presso questa lamina, arrivano anche i fasci discendenti
che vengono dall’encefalo. Le informazioni che giungono dall’alto, provengono dalla formazione reticolare
del midollo allungato, grazie a diversi gruppi di neuroni, poco densi, ma con molti dendriti a livello del
tronco encefalico. La formazione reticolare del tronco è in grado di svolgere diversi compiti, tra cui il
controllo dello stato di vigilanza, la modulazione del dolore e diversi compiti motori (come il camminare). I
fasci rilasciano nella II lamina, alcuni neurotrasmettitori , con effetto analgesico naturale e sono definiti
oppioidi endogeni. Queste sostanze naturali del corpo sono dette encefaline, beta endorfine e serotonina.
Quindi, queste sensazioni dolorifiche non vengono trasmesse verso l’alto e non arrivano di conseguenza
alla coscienza;
: composta da interneuroni;
III LAMINA
➔ : costituita da cellule funicolari, le quali danno origine al fascio spinotalamico. Esse
IV LAMINA
➔ presentano un corpo cellulare e un albero dendritico a forma di spazzola, rivolto posteriormente e che si
porta verso la II lamina;
: troviamo cellule funicolari che insieme a quelle appartenenti alla IV lamina, vengono
V e VI LAMINA
➔ chiamate NUCLEO PROPRIO. Nella V e VI lamina origina il fascio spinocerebellare ventrale diretto al
cervelletto; : occupa la zona intermedia ricca di interneuroni. Vi sono alcuni raggruppamenti cellulari
VII LAMINA
➔ (nuclei nervosi) che non fanno parte del sistema di laminazione. In questa lamina vi sono ulteriori nuclei, a
livello toracolombare alto ( da T1 a L3 ) definiti NUCLEO DORSALE o NUCLEO TORACICO
POSTERIORE o COLONNA DI CLARKE, che è un gruppo cellulare a sè. Un ulteriore formazione, è
quella che forma parte del corno laterale, in cui troviamo i neuroni pregangliari appartenenti alla branca
simpatica del sistema nervoso autonomo. Sono detti pregangliari perchè trasportano le informazioni ai
gangli; : è un gruppo di cellule del corno anteriore, che si trova medialmente al corno ventrale. Qui
VIII LAMINA
➔ arrivano delle informazioni che provengono dai fasci discendenti. In questa lamina discende il fascio
vestibolospinale, importante per l’equilibrio;
: localizzata nel corno ventrale. Essa non è uniforme e presenta dei raggruppamenti di nuclei.
IX LAMINA
➔ Riceve le informazioni motorie dai fasci discendenti, in particolare dal fascio corticospinale, che va dalla
corteccia al midollo spinale. Quest’ ultimo è un fascio di moto volontario. La IX lamina è costituita da
motoneuroni che innervano la muscolatura scheletrica. Essi possono distinguersi in: motoneuroni alfa
(diretti alla muscolatura scheletrica) e motoneuroni gamma (diretti verso i fusi neuromuscolari).
La sostanza è di colore bianco, poichè l’assone è ricoperto da una sostanza chiamata “
guaina mielinica
”, la
quale presenta diverse funzioni=
1. agisce come isolante elettrico, impedendo la diffusione dell’eccitazione agli assoni discendenti;
2. aumenta la velocità di conduzione dell’impulso. Secondo la teoria della conduzione saltatoria, nelle fibre
mieliniche vi è la trasmissione discontinua dell’ impulso nervoso da nodo a nodo, con conseguente
aumento di velocità, in quanto non è necessario che la depolarizzazione avvenga punto per punto lungo
tutto l’assone;
3. regola gli scambi metabolici tra l’assone e la cellula di Schwann o l’oligodendrocita;
4. partecipa alla rigenerazione degli assoni, costituendo un sistema di tubi che guida verso la periferia una
fibra in rigenerazione. SISTEMA SENSITIVO
2 SISTEMI ASCENDENTI FONDAMENTALI
1. Colonne dorsali/lemnisco mediale (la via più importante per il tatto discriminativo e la propriocezione
cosciente);
2. Anterolaterale (dolore, senso termico, tatto non discriminativo, prurito).
Tutto ciò che facciamo volontariamente passa attraverso la corteccia, va al midollo, si attiva il motoneurone nella
IX lamina, che va a muovere il muscolo specifico per quell’azione.
I movimenti incoscienti (automatismo) si fermano prima.
PROPRIOCEZIONE
→ Tutto ciò che proviene dal tendine e dal muscolo riguarda la propriocezione.
Le vie di senso sono ascendenti, quelle di moto sono discendenti.
L’informazione della propriocezione degli arti e della discriminazione tattile, ci viene trasmessa grazie ai
FASCICOLI (f. gracile e f.cuneato).
F.GRACILE mediale
→ ci trasporta la sensibilità dell’arto inferiore.
F.CUNEATO laterale
→ ci trasporta la sensibilità dell’arto superiore.
Arto superiore
● Il 1° neurone raccoglie l’informazione dall’arto superiore e lo deve trasmettere alla corteccia.
L’informazione entra attraverso la radice posteriore, entra nella sostanza bianca (ma non passa per la
sostanza grigia) e poi sale facendo sinapsi con il BULBO, diventando f. cuneato.
Arto inferiore
● A livello toracolombare, la propriocezione e la sensibilità tattile viene trasportata attraverso il f.gracile.
Entra nella sostanza bianca sotto forma di f.gracile, esso si divide: la parte tattile rimane sempre un
f.gracile e va verso il bulbo, mentre la componente proprio