VPL
VPL è l'acronimo per nucleo ventrale posteriore laterale del talamo, che corrisponde ai 2/3 laterali del nucleo ventrale posteriore del talamo. Dal punto di vista della classificazione anatomica dei nuclei del talamo, esso si localizza nella massa laterale del talamo, a livello della fila inferiore o ventrale, lateralmente rispetto al 3° mediale del nucleo ventrale posteriore, al di sotto di un nucleo della fila dorsale chiamato nucleo dorsale laterale.
Invece, dal punto di vista funzionale, il nucleo ventrale posteriore laterale del talamo corrisponde a uno dei nuclei specifici del talamo, in particolare uno di quei nuclei che proietta su aree ben definite di corteccia che in questo caso sono l’area 3, l’area 1 e l’area 2 che insieme costituiscono l’area sensitiva somatica generale. Quindi, questo nucleo ha a che vedere con le vie della sensibilità esterocettiva generale cosciente e della sensibilità propriocettiva generale cosciente del territorio spinale.
Nell’intero nucleo ventrale posteriore e quindi anche nel VPL, è possibile rinvenire una disposizione somato-topica medio-laterale con rappresentazione cranio-caudale che concerne l’emi-soma opposto. Il VPL presenta un’organizzazione somato-topica medio-laterale con rappresentazione cranio-caudale del territorio spinale dell’emi-soma opposto. Inoltre, questa rappresentazione non è in scala, poiché l’estensione di una regione nella rappresentazione è direttamente proporzionale alla densità recettoriale e quindi al numero di informazioni che giungono da quella regione.
Le informazioni di sensibilità propriocettiva generale cosciente e di sensibilità tattile fine giungono al VPL mediante il lemnisco mediale, mentre le informazioni di sensibilità tattile grossolana e di termo-dolorifica giungono mediante il lemnisco spinale. Il VPL costituisce quindi la sede dei neuroni di 3° ordine delle vie ganglio-bulbo-talamo-corticale e ganglio-spino-talamo-corticale, nonché la terminazione del secondo articolo della via e l’inizio del terzo articolo della via, che prende il nome di articolo talamo-corticale.
Per quanto riguarda le efferenze del VPL, esse sono costituite da fibre di terzo ordine che concernono la sensibilità esterocettiva generale e la sensibilità propriocettiva generale cosciente del territorio spinale che imboccano la radiazione talamica superiore e, mediante il braccio posteriore della capsula interna, raggiungono la corteccia dell’area sensitiva somatica generale dove ritrasmettono a livello di una zona diffusa che si estende interamente sulla faccia mediale dell’area e per quasi tutta la faccia supero-laterale dell’area, eccezion fatta per la parte propriamente inferiore dell’area che spetta al territorio tronco-encefalico.
Inoltre, è possibile che fibre di un ipotetico lemnisco viscerale ritrasmettano a livello di questo nucleo. Infatti, esiste una sensibilità sia dolorifica sia che concerne lo stato di replezione, di vacuità o di contrazione/distensione dei visceri che raggiunge il livello della coscienza e per cui certamente delle fibre raggiungono il livello della coscienza interrompendosi sul talamo, ma non è certo che sia il VPL o il VPM il nucleo di ritrasmissione della via.
Ramo posteriore del nervo spinale
I nervi spinali si dividono tutti in un ramo anteriore e un ramo posteriore; quest’ultimo flette sempre decisamente posteriormente per raggiungere la regione mediana posteriore del tronco, dove provvede all’innervazione motoria dei muscoli profondi della regione posteriore del tronco, all’innervazione propriocettiva degli stessi muscoli, ma anche di articolazioni della colonna come le sinfisi intersomatiche, e all’innervazione sensitiva esterocettiva generale della cute e del sottocutaneo della stessa regione.
Date queste premesse sul territorio di innervazione, si può certamente dire che il centro trofico delle fibre motrici somatiche sia costituito dalla colonna posteriore-mediale della lamina IX del midollo spinale. Generalmente, si dividono in un ramo mediale a significato motorio (prevalentemente) e in un ramo laterale a significato (prevalentemente) sensitivo.
In linea generale si assume che il ramo posteriore dei nervi spinali sia meno cospicuo di quello anteriore, benché ciò non valga per i primi due nervi spinali. Infatti, il ramo posteriore del primo, chiamato nervo sotto-occipitale, e il ramo posteriore del secondo, chiamato nervo grande occipitale, si presentano più cospicui dei rami anteriori dei rispettivi nervi. Il primo dei due è un ramo a significato motorio nei confronti dei muscoli sub-occipitali, mentre il secondo si distribuisce alla cute e al sottocutaneo della regione occipitale fino al vertice della testa e ai muscoli splenio, lunghissimo della testa, semispinale e obliquo inferiore della testa.
I rami posteriori presentano come caratteristica generale, inoltre, quella di presentare un decorso sempre più obliquo inferiormente, dal momento che procedendo in senso cranio-caudale diminuisce la corrispondenza neuromero-dermatomero, con quest’ultimo che viene a trovarsi a livelli sempre più bassi rispetto al neuromero cui fa capo.
In secondo luogo, i rami posteriori dei nervi toracici presentano come caratteristica quella di presentare un ramo mediale che procedendo dal 1° al 12° nervo diviene sempre meno cospicuo al contrario del ramo laterale di divisione del ramo posteriore. Questa caratteristica viene conservata anche a livello lombare, dove i rami laterali entrano nella costituzione dei nervi glutei superiori (o nervi superiori della natica) che si distribuiscono alla parte superiore della regione posteriore della natica.
I nervi sacrali, a differenza degli altri che emergono a livello dei fori di coniugazione, emergono dai fori sacrali e l’ultimo, insieme con il ramo posteriore del nervo coccigeo, fuoriesce dallo hiatus sacrale. I nervi sacrali con quello coccigeo partecipano con i rami posteriori alla costituzione di diverse arcate anastomotiche a livello della faccia posteriore del sacro, laddove originano i rami mediali e laterali, questi ultimi assumono il significato di nervi glutei medi, o nervi medi della natica, il cui territorio di distribuzione è inferiore rispetto a quello dei glutei superiori. Inoltre, dai rami posteriori dei nervi sacrali si staccano rami che recano fibre propriocettive e motorie al muscolo grande gluteo.
VPM
VPM è un acronimo per nucleo ventrale posteriore mediale, che costituisce il settore mediale, corrispondente a 1/3, del nucleo ventrale posteriore del talamo. Questa parte del nucleo ventrale posteriore si trova nella fila ventrale della massa laterale, inferiormente ai nuclei della fila dorsale, compreso tra il VPL lateralmente e la lamina midollare interna medialmente.
Il VPM costituisce uno dei nuclei specifici del talamo, ciò significa che esso invia delle proiezioni ad aree circoscritte della corteccia cerebrale, inoltre può essere considerato dal punto di vista funzionale un nucleo sensitivo, sede dei neuroni di 3° ordine di vie sensitive somatiche ascendenti del territorio tronco-encefalico. Data, infatti, la rappresentazione somato-topica medio-laterale e cranio-caudale del nucleo ventrale posteriore del talamo, esso costituisce il centro di ritrasmissione di vie tronco-encefaliche.
Le afferenze al VPM sono fibre che trasportano informazioni che concernono la sensibilità esterocettiva e la sensibilità propriocettiva generali e coscienti del territorio tronco-encefalico prevalentemente controlaterale. Queste informazioni viaggiano con il lemnisco trigeminale, un lemnisco che si origina dai nuclei pontino e bulbare del trigemino (secondo alcuni autori anche in minima parte dal nucleo mesencefalico del V). Il nucleo bulbare del trigemino invia delle fibre trigemino-talamiche crociate, mentre il nucleo pontino invia delle fibre trigemino-talamiche per la maggior parte crociate (ventrali) e in minima parte dirette (dorsali), per cui il lemnisco trigeminale è un fascio prevalentemente crociato.
Tuttavia, per quanto riguarda il VPM è riduttivo dire che esso sia solo sede di neuroni di 3° ordine della via ganglio-nucleo-talamo-corticale, dal momento che a questo livello ritrasmettono anche delle fibre solitario-talamiche, che entrano nella costituzione della via gustativa centrale ad integrazione cortico-cerebrale. Infatti, la sensibilità gustativa certamente raggiunge il livello della coscienza ma prima di raggiungere la corteccia cerebrale ritrasmette sul VPM, il che è coerente con il discorso sulla rappresentazione somato-topica poiché la sensibilità gustativa è raccolta dal territorio tronco-encefalico. Queste afferenze al VPM sono rappresentate dal lemnisco gustativo che, verosimilmente, decorre nell’ambito del lemnisco trigeminale.
Inoltre, anche la sensibilità vestibolare raggiunge il livello della coscienza, come anche la sensibilità viscerale generale, ascendendo mediante lemnischi chiamati vestibolare e viscerale che hanno centro trofico nei nuclei vestibolari e nei 2/3 inferiori del nucleo del tratto solitario. Anche in tal caso, poiché sensibilità tronco-encefaliche, i lemnischi potrebbero ritrasmettere a questo livello.
Ad ogni modo, le efferenze del VPM sono costituite da fibre talamo-corticali che, imboccando il braccio posteriore della capsula interna, costituiscono la radiazione talamica superiore e raggiungono la corteccia cerebrale. In particolare, le fibre che concernono informazioni di sensibilità esterocettiva generale e propriocettiva generale cosciente ritrasmettono a livello dell’area sensitiva somatica generale, in corrispondenza della parte inferiore che si trova sulla faccia supero-laterale dell’emisfero, mentre le fibre che concernono informazioni di sensibilità gustativa ritrasmettono subito inferiormente, ovvero a livello dell’area 43.
Se è vero che le fibre del lemnisco viscerale e dell’ipotetico lemnisco vestibolare ritrasmettono sul VPM, allora alcune fibre efferenti da questo nucleo ritrasmetteranno a livello della corteccia, per la precisione quelle che concernono informazioni di intocezione a livello dell’area sensitiva somatica generale, mentre di quelle che concernono la vestibolocezione non è conosciuta la sede di ritrasmissione.
Ramo anteriore del nervo spinale
I nervi spinali sono organi del sistema nervoso periferico che emergono in coppie dai neuromeri spinali e, una volta riunitisi in un tronco nervoso comune che deriva dalle due radici anteriore e posteriore, si dividono in un ramo anteriore ed un ramo posteriore. Per cui, il ramo anteriore è da considerarsi a tutti gli effetti un ramo terminale del tronco comune dei nervi spinali, il quale provvede all’innervazione della cute e del sottocutaneo (quindi innervazione esterocettiva generale) della parte antero-laterale del tronco, dei due arti, all’innervazione propriocettiva dei muscoli antero-laterali del tronco e dei muscoli degli arti, all’innervazione motoria dello stesso.
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