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CIRCOLO VENOSO DELL'ENCEFALO

La grande vena di Galeno è un punto in comune tra tutte le vene, essa si trova inferiormente allo splenio del corpo calloso. Il drenaggio venoso dell'encefalo include le vene dell'encefalo, i seni durali, le vene meningee e le vene diploiche. L'intero encefalo drena nella grande vena cerebrale, posta sulla linea mediana al di sotto dello splenio (corpo calloso) e quindi nelle vene giugulari interne (lateralmente all'arteria carotide comune ed anteriormente al nervo vago (X N)). Ciascuna vena giugulare interna sbocca insieme alla vena succlavia, nella corrispondente vena anonima. Le due vene anonime, unendosi, danno origine alla vena cava superiore.

Il sangue arriva all'encefalo direttamente dall'arteria vertebrale, un ramo dell'arteria succlavia, e dall'arteria carotide comune, che si divide poi in interna ed esterna.

Il 18% del volume ematico circola nell'encefalo: è molto abbondante.

La quantità di sangue nell'encefalo perché i neuroni non hanno riserve energetiche, quindi hanno bisogno di un istantaneo approvvigionamento di sostanze, infatti chi ha un ictus perde coscienza. (L'encefalo costituisce la terza superficie di scambio gassoso, per la sua estensione)

PAGINA 3 4fi flLe arterie vertebrali entrano nel forame magno, un foro alla base dell'osso occipitale e si uniscono a formare l'arteria basilare. Anteriormente al midollo e al tronco encefalico, le carotidi interne ed esterne si ramificano in arteria cerebrale anteriore e arteria cerebrale media. È molto importante avere un'anastomosi di vene, chiamata circolo di Willis, o poligono di Willis, perché se ci fosse un'ostruzione in un'arteria, il sangue arriverebbe comunque dalle altre arterie. Le arterie cerebrali media e anteriore comunicano con l'arteria basilare tramite rispettivamente l'arteria comunicante posteriore e l'arteria comunicante anteriore.

A livello del midollo spinale abbiamo due strutture diverse: anteriormente abbiamo la fessura mediana ventrale; mentre posteriormente troviamo il solco mediano dorsale, la differenza è la grandezza: la fessura è più grande del solco. Si chiama fessura perché ci passa in mezzo qualcosa: l'arteria spinale anteriore. All'interno del nostro encefalo abbiamo i neuroni, che sono eccitabili, quindi questi devono essere isolati, questa schermatura si chiama barriera ematoencefalica, che si trova a livello dei capillari dell'encefalo (i capillari più piccoli che si ha nel proprio organismo). Come si fa a creare questa barriera? Abbiamo cellule endoteliali, che formano i capillari, che qui vengono tenute insieme attraverso legiunzioni occludenti (tight junction), inoltre i capillari sono avvolti da periciti (copre al 60% il tessuto endoteliale). Oltre a questo abbiamo anche i peduncoli astrocitari, che coprono il tessuto all'80%. Quindi gli

scambisono molto regolati,abbiamo una permeabilitàselettiva: si decide cosa farentrare e cosa far uscire (ci sono delle sostanze che bucano questo sistema, che non vengonoregolati: l’acol e i lipidi). In questa fortissima barriera abbiamo dei piccoli fori, che esistonoperché c’è necessità, in alcuni punti, di avere un collegamento tra encefalo e il resto delcorpo: organi circumventricolari. In particolare li troviamo nell’ipotalamo, nei capillaridell’epi si, nei plessi coroidei per la produzione del liquor, nelle pareti del terzo e del quartoventricolo e nell’area postrema, che è un sensore delle tossine, in particolare regola ilvomito. PAGINA 36fi DIENCEFALOSe guardiamo il nevrasse ci accorgiamo di unasovrapposizione di regioni, infatti alcune porzioni sonocoperte da altre (ricordiamo che il telencefalo occupa l’80%del volume), una di queste strutture ricoperte è il diencefalo,che è formato da tre

porzioni:

Epitalamo: tetto, contiene l'epifisi (ghiandola pineale),

  • formazione endocrina che secerne ormoni es. melatonina, che regola i ritmi circadiani

Talamo: pareti, dx e sx sono centri di elaborazione e trasmissione di informazioni sensitive ascendenti

Ipotalamo: pavimento, centro di controllo viscerale e congiunzione con il sistema endocrino, in particolare è associata la ghiandola pituitaria (ipofisi)

TALAMO

Come facciamo a connettere il tronco encefalico (il midollo spinale) con il telencefalo? Con una "porta d'accesso", ossia il talamo. Esso viene sostanzialmente definito come una stazione di relè, cioè di interconnessioni, dei fasci, che connettono il talamo con le porzioni della corteccia del telencefalo. Queste connessioni sono bidirezionali: per quante informazioni arrivano, altrettante devono andare verso il talamo. Il talamo comunica le informazioni al telencefalo, il quale gestisce il flusso, seleziona le informazioni.

da assimilare. Anteriormente al talamo abbiamo la commessura anteriore e in continuità abbiamo la lamina terminale, di sostanza bianca. Questa si chiama così perché è la porzione più rostrale del tubo neurale. Al di sotto abbiamo il chiasma ottico, che è in connessione con la regione che connette l'ipotalamo all'ipofisi: il tuber cinereum. Queste due masse sono di sostanza grigia. Uno di questi nuclei, o insieme di nuclei, all'interno del telencefalo, è rappresentato dal talamo. Queste masse sono disposte obliquamente e sono di circa 4cm. È costituito da una lamina midollare interna, una banda di sostanza bianca a forma di Y che divide il talamo in tre porzioni: anteriore, dorsomediale e latero-posteriore. Il talamo è costituito da nuclei, che sono commessure, quindi brevi, che connettono i due talami tra loro. I collegamenti tra talamo e corteccia cerebrale sono reciproci, quindi abbiamo una connessione a due vie: connessioni

talamo-corticali e connessioni cortico-talamiche. Il talamo è formato da 23 nuclei, i quali connettono porzioni diverse della corteccia. Sicuramente tra i vari nuclei è importante quello ventrale postero-laterale, che si occupa delle aree sensitive, quindi collega il lobo parietale, in particolare il giro postcentrale. La porzione posteriore contiene tre nuclei, i genicoli (piccolo ginocchio), o nuclei genicolati. In particolare ne troviamo uno mediale, un nucleo talamico che riguarda l'udito, quindi riceve afferenze dal collicolo inferiore e le proietta alla corteccia uditiva; ne troviamo uno laterale, nucleo talamico visivo per mezzo dei tratti ottici, riceve afferenze al collicolo superiore. Poi abbiamo il pulvinar, una via ottica extra-genicolata (vie che non passano dal nucleo genicolato, ma che passano dal pulvinar) che dirige l'attenzione su oggetti presenti nel campo visivo periferico. Troviamo i talami, al di sopra dei talami abbiamo il fornice.poi troviamo che nella parte posteriore del talamo troviamo i nuclei genicolati, laterali e mediali, essi sono connessi con quattro "piccole sporgenze", i collicoli; in particolare abbiamo quelli superiori, che si occupano della vista e si pongono in comunicazione con il nucleo genicolato laterale, e abbiamo quelli inferiori che si occupano dell'udito e si mettono in comunicazione con il nucleo genicolato mediale. L'insieme di questi si chiamano lamina quadrigemina. Essi sono in collegamento con il tetto del mesencefalo. Come connessione troviamo il tratto ottico: le vie ottiche, che sono le vie che connettono la retina con le vie visive primarie, hanno come prima connessione il nucleo genicolato laterale. IPOTALAMO L'ipotalamo è il centro di controllo del SNA e del sistema endocrino. Forma il pavimento del terzo ventricolo e si estende dall'area superiore del chiasma ottico (punto in cui si incrociano le fibre che arrivano dalla retina. Le fibre che dalla retina

Arrivano al chiasma sono i nervi ottici, e dopo il chiasma abbiamo il tratto ottico che arriva al nucleo genicolato laterale) no ai margini posteriori dei corpi mammillari (vengono collegati all'ippocampo tramite il fornice). Attraverso l'infundibolo l'ipotalamo si connette all'ipofisi (ghiandola pituitaria). Anche l'ipotalamo è formato di sostanza grigia con tanti nuclei. L'ipofisi è accolta all'interno della sella turcica dell'osso sfenoide. Dal punto di vista embriologico, l'ipofisi si è formata da due porzioni: l'adenoipofisi, anteriore, e la neuroipofisi, posteriore. La seconda deriva dal neuroectoderma, la prima deriva dall'ectoderma che va a formare anche la cute. L'ipotalamo ha una massa di circa 4g. È molto importante per le funzioni fisiologiche, ossia la respirazione, la fame, la sete, il sonno, l'omeostasi, l'escrezione, la termoregolazione, il controllo.

ormonale delle funzioni riproduttive… ha tantissime funzioni. Come le esercita queste funzioni? Tramite il rilascio di ormoni. Gli ormoni sono la classica “fanfara”, una cosa che può comunicare con tutti, mentre i neuroni hanno bre selettive, questa comunicazione è più precisa, quindi è impossibile avere una comunicazione unicamente tramite neuroni, perché dovremmo avere un numero enorme di bre; mentre con gli ormoni possiamo comunicare con più organi contemporaneamente. Il fatto di rilasciare in circolo ormoni ha come effetto la comunicazione con tutti gli organi in modo molto veloce. La neuroipo si rilascia ormoni prodotti a livello dell’ipotalamo, come l’oxitocina e la vasopressina, mentre l’adenoipo si produce le stessa degli ormoni, ma il rilascio viene regolato dall’ipotalamo. Ci sono tantissimi ormoni rilasciati, come il cortisolo, l’epinefrina, gli ormoni tiroidei, il growth factor, la prolattina

el'ossitocina (che aumenta nelle donne e anche negli uomini quando cresciamo un figlio perché è l'ormone che ci fa attaccare alle persone). È talmente importante che la ghiandola ipofisaria viene chiamata "master gland". PAGINA 40 TRONCO ENCEFALICO Le divisioni del tronco encefalico sono: Esterne: mesencefalo, ponte di Varolio e bulbo (midollo)
Dettagli
Publisher
A.A. 2022-2023
96 pagine
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SSD Scienze biologiche BIO/16 Anatomia umana

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Lu_detomasi di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Anatomia e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Humanitas University o del prof Marco Rasile.