Anteprima
Vedrai una selezione di 5 pagine su 18
Nervi cranici Pag. 1 Nervi cranici Pag. 2
Anteprima di 5 pagg. su 18.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Nervi cranici Pag. 6
Anteprima di 5 pagg. su 18.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Nervi cranici Pag. 11
Anteprima di 5 pagg. su 18.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Nervi cranici Pag. 16
1 su 18
D/illustrazione/soddisfatti o rimborsati
Disdici quando
vuoi
Acquista con carta
o PayPal
Scarica i documenti
tutte le volte che vuoi
Estratto del documento

NERVO OLFATTIVO - I PAIO

Puramente sensitivo

È annesso al telencefalo ed è cos tuito dal nervo terminale, dai filamen olfa vi che traggono origine dalle cellule

nervose che sono neuroni sensoriali primari distribuite nell' epitelio della mucosa olfa va e che terminano con i

loro prolungamen nella corteccia del bulbo olfa vo (al bulbo arrivano afferenze colinergiche dal nucleo se ale

mediale e dal nucleo benderella diagonale; afferenze noradrenergiche e serotoninergiche dal locus ceruleus e dai

nuclei del rafe). I filamen , infa , si organizzano in fasce , si collegano con le cellule mitrali del bulbo olfa vo,

che è una formazione telencefalica. Dal polo profondo delle cellule olfa ve si distacca un neurite amielinico che

forma con altri filamen nella tonaca propria della mucosa una rete di fibre, i fasce primari. Nella so omucosa le

fibre si riuniscono in fasce secondari e si dispongono in due serie, una mediale e una laterale di circa 20 filamen

ciascuna che a raversano le serie di fori della lamina cribrosa dell'etmoide penetrando nella fossa cranica

anteriore. Infine penetrano nella faccia inferiore del bulbo olfa vo, che si trova sulla faccia endocranica della

lamina cribrosa dell'etmoide, e si me ono in sinapsi con i dendri delle cellule mitrali del bulbo. Vi è

corrispondenza tra fibre mediali e laterali e territori di innervazione quindi quelle mediali provengono dalla

mucosa olfa va che riveste il se o nasale mentre la serie laterale dalla mucosa della conca superiore. I bulbi

olfa vi dei due la risultano tra loro connessi per mezzo di fibre originate dal nucleo olfa vo anteriore, che

decorrono nella commessura anteriore

Il tra o olfa vo si espande nel trigono olfa vo da cui si dipartono 3 strie olfa ve:

- stria olfa va intermedia

- Tubercolo olfa vo

- Sostanza perforata anteriore

- Ipotalamo

- stria olfa va mediale

- Nucleo olfa vo anteriore

- stria olfa va laterale

Lesioni☹: Fra ure della fossa cranica anteriore che interessino la lamina cribrosa dell'etmoide possono portare a

perdita di sensibilità olfa va (anosmia) con alterazione della sensibilità gusta va. Dato il rapporto tra meningi e

filamen dei nervi olfa vi, lo spazio subaracnoideo può essere considerato una via a raverso la quale processi

infe vi che insorgono nella cavità nasale possono diffondersi alle meningi della fossa cranica anteriore.

Componen Nucleo principale Gangli annessi Territorio di distribuzione periferica

Sensibilità specifica Bulbo olfa vo - Mucosa olfa va

Via olfattiva

I neurone (corpo) I neurone II neurone II neurone II neurone (assone) Termine

(assone) (corpo) (assone)

Mucosa olfattiva Nervo Bulbo olfattivo Tratto Telencefalo

Cellula olfa va olfa vo Cellule mitrali olfattivo Stria olfattiva laterale Corteccia olfattiva -

primaria e a ciuffo lobo piriforme (28, 34)

( → origine reale

) ( → origine Stria olfattiva intermedia Tubercolo olfa vo

apparente

) Proiezione al bulbo olfa vo controlaterale

III III III neurone Termine

neurone neurone (assone)

(corpo) (assone)

Nucleo Stria Commessura Bulbo olfattivo

olfattivo olfattiva anteriore controlaterale

anteriore mediale Tratto olfattivo

controlaterale

NERVO OTTICO - II PAIO

Puramente sensitivo

Fascio di fibre mieliniche che conne e la re na ai centri diencefalici; si forma da un’estroflessione dello spessore

del tubo neurale embrionale (vescicola o ca diencefalica). È formato dai neuri delle cellule gangliari mul polari

della re na che, in corrispondenza della papilla convergono a formare un unico fascio che abbandona il bulbo

oculare, e a raverso il foro o co penetra nella cavità cranica. Le fibre vicino alla papilla, presso il polo posteriore

del bulbo oculare a raversano la re na, la corioidea e la lamina cribrosa della sclero ca, acquistando la guaina

mielinica e compa andosi a formare il nervo o co, avvolto dalle meningi. Il nervo o co è lungo circa 4 cm,

impegna l'anello dei muscoli re (anello di Zinn) e decorre nel canale o co, si porta poi nella fossa cranica media

raggiungendo il chiasma o co (origine apparente). Qui i due nervi o ci si scambiano fibre corrisponden al lato

nasale re nico e proseguono nei tra o ci fino a raggiungere i corpi genicola laterali del diencefalo

(metatalamo). Incrociamento delle fibre retiniche dirette al genicolato laterale: le fibre provenien dalla re na

laterale (temporale) proseguono al genicolato dello stesso lato; quelle provenien dalla re na mediale (nasale) si

incrociano e si dirigono al genicolato controlaterale. A questo punto, molte fibre des nate alla visione terminano,

mentre altre danno origine a collegamen per i riflessi visivi dirigendosi al collicolo superiore della lamina

quadrigemina e ai nuclei dell'area prete ale del mesencefalo. A circa 1 cm dal bulbo oculare il nervo è perforato

dell'arteria e dalla vena centrale della re na, che si dirigono in avan verso la papilla. Il nervo o co è avvolto dalle

meningi, che si prolungano fino al bulbo oculare: la guaina esterna durale si fonde con la sclera ed è robusta.

Lesioni☹: Un aumento di pressione dello spazio subaracnoideo può danneggiare il nervo e i vasi centrali della

re na con alterazioni del fondo dell'occhio o edema della papilla. Fra ure della cavità cranica e neoformazioni

endocraniche possono danneggiare il nervo con sintomi visivi. A seguito di lesioni del nervo o co e della re na si

altera riflesso di reazione alla luce (iridocostrizione) sia come reazione dire a (lato colpito), sia come reazione

consensuale da parte del lato sano. Il riflesso può essere alterato anche per lesione dell'oculomotore comune, ma

in questo caso è rivolto esclusivamente al riflesso dire o, mentre rimane a vo il consensuale sul lato sano

Componen Nucleo principale Gangli annessi Territorio di distribuzione periferica

Sensibilità specifica Corpi genicola laterali - Retina

Via ottica

I neurone II neurone II neurone III neurone (corpo) III neurone (assone) Termine

(corpo) (corpo) (assone)

Retina Retina Nervo o co Telencefalo

Corpo genicolato Tratto

Cellula Cellula Chiasma o co laterale genicolo-calcarino Corteccia visiva primaria

bipolare mul polare (17)

( → origine Tra o o co

reale

) ↓→ Proiezione non genicolata della via o ca riflessa

III neurone Proiezioni principali Termine

Tubercolo Fascio tettospinale Midollo spinale cervicale

Braccio quadrigemello (corna anteriori)

congiuntivo superiore

superiore Nuclei somatomotori dei

Fascicolo longitudinale nervi oculomotori

mediale

Area pretettale Nuclei visceroeffettore e

somatomotore del III NC

NERVO OCULOMOTORE COMUNE - III PAIO

Puramente motore

➔ Fibre motrici somatiche che originano dal complesso dei nuclei mesencefalici dell'oculomotore (callo a

del mesencefalo: origine reale) e si recano a tu i muscoli estrinseci dell'occhio e all’elevatore della

palpebra superiore, ad eccezione del muscolo obliquo superiore e re o laterale

➔ Fibre effettrici viscerali che originano da motoneuroni viscerali del nucleo parasimpa co mesencefalico di

Edinger-Westphal e conducono impulsi effe ori a due muscoli intrinseci dell'occhio: il muscolo sfintere

della pupilla (costrizione pupillare) e il muscolo ciliare (accomodazione)

➔ Nel tra o periferico con ene fibre sensitive originate dal ganglio di Gasser e appartenen alla branca

o almica del trigemino, trasportano informazioni propriocettive dai muscoli di sua competenza e fibre

simpa che postgangliari che provengono dal plesso simpa co della caro de interna

Origine apparente: faccia anteriore del mesencefalo, presso il solco dell'oculomotore, tra il contorno mediale del

peduncolo cerebrale e la fossa interpeduncolare. Le fibre, infa , dopo un parziale incrociamento, emergono

medialmente al peduncolo cerebrale nella fossa interpeduncolare. Le radicole si uniscono in un tronco unico, nella

cisterna interpeduncolare e quindi immerse nel liquor. Il nervo va in avan passando tra arteria cerebrale

posteriore e cerebellare superiore, arriva al processo clinoideo posteriore dove penetra nella dura madre, poi nel

seno cavernoso, in par colare nella parte superiore della sua parete laterale. So o al nervo, nella parete laterale

del seno cavernoso, decorrono anche il nervo trocleare e o almico e quindi in questo punto riceve l’anastomosi da

parte di fibre sensi ve proprioce ve della branca o almica del trigemino e una componente simpa ca del plesso

caro deo interno. Presso la fessura orbitaria superiore, si divide in un ramo superiore e uno inferiore

, che vanno

nella stessa direzione del nervo, entrano nella cavità orbitaria all’interno dell'anello di Zinn e poi si distanziano:

Il ramo superiore è più so le, si dirige in alto e incrocia il nervo o co, poi si distribuisce al muscolo re o

● superiore ed elevatore della palpebra superiore

Il ramo inferiore piega in avan e in basso e si divide in tre rami che raggiungono rispe vamente il

● muscolo re o mediale, re o inferiore e obliquo inferiore. Dall'ul mo si stacca un collaterale che si porta

alla radice breve del ganglio ciliare. Le sue fibre sono il con ngente parasimpa co pregangliare originato

dal nucleo di Edinger-Westphal, che contrae sinapsi con i neuroni del ganglio; dal ganglio ciliare poi

originano le fibre post gangliari che a raverso i nervi ciliari brevi→muscoli sfintere della pupilla e ciliare.

L’

anello di Zinn è una formazione imbu forme in stre o rapporto con l'apertura del foro o co, che è il punto di

origine per i muscoli re e in parte per l'elevatore della palpebra e obliquo superiore; è diviso in due da un se o:

nel comparto superiore passano nervo o co e arteria o almica; in quello inferiore vena o almica superiore, i due

rami dell'oculomotore comune, nervo abducente e ramo nasociliare del nervo o almico. Altri nervi penetrano

nella fessura orbitaria superiore fuori e sopra l'anello: trocleare e rami frontale/lacrimale dell'o almico.

Lesioni☹: la paralisi completa è dovuta a compressione da parte di un tumore o di un aneurisma arterioso,

l'occhio colpito è ruotato verso il basso e lateralmente (azione non più contrastata del muscolo laterale e obliquo

superiore) con diplopia ver cale e ptosi palpebrale. La pupilla è fissa è dilatata, è assente il riflesso alla luce ed è

presente una difficoltà alla le ura per la perdita di potere di accomodazione. Sono più frequen le paralisi

incomplete dovute a infarto del nervo e spesso non vi è coinvolgimento delle fibre parasimpa che

Componen Nucleo principale Gangli annessi Territorio di distribuzione periferica

Muscoli estrinseci dell’occhio

:

Motrice somatica Somatomotore del III Re o mediale

(mesencefalo) - Re o superiore

○ Re o inferiore

○ Obliquo inferiore

Muscolo elevatore della palpebra

Mo

Dettagli
Publisher
A.A. 2017-2018
18 pagine
3 download
SSD Scienze mediche MED/08 Anatomia patologica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher vale78420 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Anatomia umana e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Roma La Sapienza o del prof Familiari Giuseppe.