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Storia contemporanea 25/26/27 Marzo
Dal nazionalismo alla Prima guerra Mondiale
- Quali sono gli elementi costitutivi del movimento della nazionalità e del nazionalismo?
- Qual è la cesura dalla prima fase del movimento alla nazionalità? (1870)
- Qual è l’idea portante del sentimento nazionale?
- Qual è il destino di questo continente? Quale prospettiva si presenta per la definizione dei confini?
L’idea forte accanto all’ideologia è il sentimento di appartenenza alla comunità, questa volontà di
trasformare la nazione in stato-nazione, c’è la lingua e la religione, non si possono dimenticare questi due
elementi della realtà nazionale. La politica assume un pathos-religioso, già Mazzini enfatizzava il senso
religioso, tuttavia non deve rimanere un principio ma trasformarsi in azione e operatività; così la nazione
diventa patria (nuova divinità dell’800) che emana un senso di appartenenza e legame.
L’elemento nuovo è dare la vita per la patria e l’unità nazionale. Colui che è mosso da questi sentimenti
nobili è definito martire. Qui c’è uno slittamento semantico della parola assumendo un significato civile nell
guerre del Risorgimento così come nelle guerre mondiali. L’affermazione delle nazionalità riguarda tutto il
pianeta, non solo l’Europa. Il sentimento di nazionalità è più forte di un espressione di potere e di pensiero
liberale. Ai nostri giorni il sentimento nazionale è sempre più diffuso anche se qualcuno pensasse si fosse
affievolito e assorbito in istituzioni più vaste. Per definire i confini tra gli Stati le guerre si sono prolungate
per molto tempo.
I movimenti di liberazione dell’America Latina: nel 1811 il Venezuela raggiunge l’indipendenza così come il
Paraguay, nel 1816 l’Argentina (forte presenza Italiana), nel 1852 il Brasile, nel 1825 la Bolivia e nel 1828
l'Uruguay. In queste comunità gli abitanti prospettano indipendenza reale, economica e politica. Se facciamo
un paragone con l’attualità, ricordiamo la situazione dell’Argentina prima e del Venezuela poi.
L’elemento determinante è il ruolo degli Usa. Il Presidente Usa Monroe annuncia la strategia di politica
estera: “L’America agli americani” che si protrarrà per due secoli. L’America latina non può più essere sotto
il gioco delle potenza occidentali ma degli Usa; il vecchio mondo europeo non deve più interferire nella
politica dell’America Latina. Questi fenomeni si ripetono fino all’oggi con forme diverse, la politica
espansionistica americana ha un riguardo particolare anche nell’America centrale con attenzione a Cuba con
la cacciata di Battista e l'insediamento di Fidel Castro. Nel 1962 il pianeta ha rischiato il conflitto nucleare
per l’installazione a Cuba dei missili nucleari sovietici.
La religione che riguarda la spiritualità assume un significato politico. Non solo nel passato durante le guerre
di religione ma anche nella contemporaneità. La fede si arricchisce di elementi politici, partitici e geopolitici;
diventa una icona come segno di appartenenza alla comunità ed è un’idea forte accanto alla lingua. In nome
della religione si sono alzate armi per combattere e sconfiggere il nemico. Durante la Rivoluzione Belga ha
contrapposto il primo Paese cattolico con l’Olanda protestante oppure nella cronaca l’Irlanda del Nord nel
rapporto con Londra e con l’Irlanda si pone il problema dell’aspro scontro tra Cattolici e Protestanti.
La Polonia prima del 1919 non esisteva come Repubblica indipendente, le molte lotte polacche sono guidate
del Cattolicesimo contro il mondo ortodosso zarista. L’elemento Cattolico è l’elemento identitario per
favorire l’unità nazionale.
Nel mondo slavo-balcanico c’è un conflitto tra gli slavi ortodossi contro l’Impero Austro-ungarico
fortemente Cattolico. Vent’anni fa in Bosnia con il bombardamento di Belgrado fra la parte musulmana e
cristiani. Altre battaglie nel 1683 l’Impero Ottomano giunse ad assediare Vienna (massima espansione),
fallito l’assedio inizia un progressivo arretramento dell’Impero che finirà con la Prima guerra mondiale.
Questione d’Oriente.
I liberali dell’ottocento si fanno carico di una fede religiosa. Il Cattolicesimo è simbolo di resistenza contro
gli oppressori (es. Polonia e Irlanda).
La lingua è un elemento importante di riconoscimento e di identificazione. Non è soltanto ingegneria di
comunicazione ma esprime una storia e un’identità. Quando una comunità parla la stessa lingua crea un
termina ossia un confine; nell’età contemporanea è elemento costitutivo di un sentimento nazionale
contrapponendosi ad un altra lingua/comunità originando tensioni internazionali. L’esempio dell’Alsazia e
Lorena che hanno lacerato l’UE, la cultura e l’espressione tedesca è fortemente tedesca ma politicamente
appartiene alla Francia. Queste regioni perse nel 1870 con la battaglia di Sedan a vantaggio del mondo
tedesco tornerà alla Francia al termine della Seconda guerra mondiale.