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Analisi dell'elasticità della domanda

Si consideri una riduzione di prezzo pari a 200€ per tre beni. Questa riduzione di prezzo determina, per il bene A e B, un aumento della quantità domandata di 10.000 unità, per il bene C, invece, un aumento di sole 200 unità.

Se ci si limita a considerare solo il rapporto tra le variazioni assolute di Q e di P (∆q/∆p), sembra che il bene A e il bene B abbiano la stessa elasticità, mentre il bene C abbia una minore elasticità.

In realtà, il fatto che C vari solo di 200 unità può dipendere, piuttosto che da una minore elasticità, dalla diversa unità di misura utilizzata. Ipotizziamo ad esempio che C è misurata inizialmente in quintali mentre A e B sono misurati in Kg. Se convertiamo tutto in Kg otteniamo:

Se ci si limita a considerare solo il rapporto tra le variazioni assolute di Q e di P (∆q/∆p), ora sembra che il bene A e il bene B abbiano una minore elasticità rispetto al bene C!

Analogamente,

se A e B variano nella stessa misura non significa necessariamente che abbiano la stessa sensibilità, se le unità di misura o le proporzioni della variazione, rispetto alle quantità iniziali, sono differenti

In definitiva, è importante parlare non tanto di variazioni della quantità domandata al variare di P, ma di percentuale di variazione di domanda al variare del prezzo

Dobbiamo perciò conoscere di ogni bene considerato anche la quantità iniziale domandata ed il prezzo iniziale

Riportiamo in questa tabella i valori iniziali del prezzo e della quantità per i tre beni

Una diminuzione di prezzo di 200€ è significativa per il bene A, il cui prezzo iniziale è di 400€, molto meno significativa per il bene B (prezzo iniziale di 8.000€), ma del tutto insignificante per il bene C (prezzo iniziale di 20.000€).

è quindi necessario ricorrere ad un criterio di misurazione meno esposto agli effetti distortivi

derivanti da differenze nelle unità di misura, etc. L'elasticità della domanda rispetto al prezzo è il rapporto tra la variazione relativa (o percentuale) di una variabile (quantità domandata) rispetto alla variazione relativa (o percentuale) di un'altra variabile (prezzo del bene) espresso in valore assoluto (cioè prescindendo dal segno). Una formula più precisa è: Elasticità della domanda = (Variazione percentuale della quantità domandata) / (Variazione percentuale del prezzo del bene) Usando questa formula, che considera i valori medi, l'elasticità è uguale se si considerano uguali variazioni in aumento o diminuzione. Proviamo ora a calcolare i coefficienti di elasticità della domanda per i tre beni considerati: - Bene A: Elasticità = (10% / 20%) = 0.5 - Bene B: Elasticità = (-5% / 10%) = -0.5 - Bene C: Elasticità = (15% / 5%) = 3 Come si vede, il quadro è molto diverso da quello delineato inizialmente! Ma cosa determina la diversa elasticità delle curve di domanda? 1. Disponibilità di beni succedanei 2. Tipo di bisogno che soddisfa il bene (bisogni di base) Nell'esempio precedente, la sensibilità della domanda dipende da questi fattori.

La variazione di prezzo è molto elevata proprio per il bene C, che registra un coefficiente di elasticità superiore all'unità (ε= 4). Ciò significa che variazioni di prezzo determinano variazioni della quantità domandata in percentuale quattro volte più elevata.

Questi risultati ci consentono anche di puntualizzare circa i "valori critici" che può assumere ε:

  • nel caso del bene A: la domanda è anelastica, perché è poco sensibile alle variazioni del prezzo (ε < 1)
  • nel caso del bene B: la domanda è ad elasticità unitaria (ε = 1)
  • nel caso del bene C: la domanda è elastica, perché è molto sensibile alle variazioni del prezzo (ε > 1)

Riassumendo possiamo affermare quanto segue:

  • ε = 0: Domanda RIGIDA. La quantità domandata NON varia al variare di P
  • 0 < ε < 1: Domanda ANELASTICA. La quantità domandata VARIA in percentuale inferiore a P
  • ε = 1: Domanda ELASTICA. La quantità domandata VARIA in percentuale uguale a P

Domanda NEUTRALE: La Q domandata VARIA in % uguale a Pε1<

Domanda ELASTICA: La Q domandata VARIA in % superiore a Pε ∞=

Domanda PERFETT. ELASTICA: Il consumatore acquista solo a quel prezzo, maε ∞nulla ad un prezzo superiore misura la variazione percentuale

L'elasticità della domanda rispetto al reddito della quantità domandata in seguito ad una variazione dell'1% del reddito18 misura la variazione

L'elasticità incrociata della domanda rispetto al prezzo percentuale della quantità domandata di un bene che si ha in seguito ad una variazione dell'1% del prezzo di un altro bene. L'elasticità incrociata è positiva per i beni sostituti ed è negativa per i beni complementi.

Analogamente a quanto detto finora, misura l'elasticità dell'offerta rispetto al prezzo variazione percentuale della quantità offerta in seguito ad una variazione dell'1% del prezzo.

ha segno positivo dato che quantità offerta e prezzo sono direttamente correlate.• può essere calcolata rispetto al tasso di interesse, saggio salariale e al costo delle•materie prime. Può scriversi come:

La principale differenza tra il coefficiente di elasticità della domanda e quello dell'offerta sta nel fatto che:

Nel caso della domanda un aumento del prezzo determina una variazione di segno• opposto nella quantità

Nel caso dell'offerta prezzo e quantità variano nella stessa direzione (→ ciò corrisponde all'andamento crescente della funzione di offerta)

Lezioni di Microeconomia

Capitolo 4

Le scelte di consumo, il vincolo di bilancio

19Le scelte di consumo

Due assunzioni fondamentali:

  1. i consumatori ricevono soddisfazione dall'acquisto di beni e servizi
  2. i consumatori si presentano sul mercato con preferenze ben definite e sono razionali nelle loro scelte

Il consumatore compie una scelta

vincolo di bilancio rappresenta l'ammontare di reddito che limita le possibilità di scelta del consumatore. L'equazione del vincolo di bilancio è:

p1q1 + p2q2 + ... + pnqn ≤ R

Per rappresentare graficamente il vincolo di bilancio consideriamo una versione semplificata: solo due beni q1 e q2.

Cui rispettivi prezzi sono p1 e p2. Non perdiamo in generalità dei risultati poiché possiamo considerare uno dei due beni come bene composito (rappresenta la domanda di tutti gli altri beni).

Possiamo quindi riscrivere il vincolo di bilancio o insieme di bilancio:

p1q1 + p2q2 ≤ R

Possiamo anche scrivere l'equazione della retta di bilancio:

p1q1 + p2q2 = R

L'equazione ci dice che, se i beni tra cui il consumatore può scegliere sono due (q1 e q2) e hanno rispettivamente il prezzo p1 e p2, le combinazioni dei due beni che il consumatore può acquistare sono tutte quelle che non costano più di R.

Studiamo la retta di bilancio: p1q1 + p2q2 = R

  1. Se q2 = 0 e quindi p2q2 = 0 si ottiene q1 = R/p1
  2. Se q1 = 0 e quindi p1q1 = 0 si ottiene q2 = R/p2

Sono le due alternative estreme. Riscrivendo l'equazione così:

q2 = R0/p2 – (p1/ p2) q1

Dove q2 è uguale alla differenza dei due termini del secondo membro, in cui:

- R0 è noto

scambio).quantità) Quando cambia il prezzo di un bene, cambia il rapporto di scambio, cioè il prezzo relativo, quindi l’insieme dei panieri. La retta di bilancio la pendenza indica il saggio al quale i due beni possono essere sostituiti a parità di reddito speso (esso è definito anche come costo-opportunità del consumo del bene 1). L’intercetta verticale (R/PV) rappresenta l’ammontare massimo di V che può essere acquistato con il reddito R. L’intercetta orizzontale (R/PC), rappresenta l’ammontare massimo di C che può essere acquistato con il reddito R. Gli effetti di variazioni del reddito e dei prezzi: Variazioni del Reddito: - Un aumento del reddito determina uno spostamento della retta di bilancio verso l’esterno, parallelamente alla retta originaria. - Una riduzione del reddito determina uno spostamento della retta di bilancio verso l’interno, parallelamente alla retta originaria. Variazioni dei prezzi: - Un aumento del prezzo di un bene determina una rotazione della retta di bilancio verso il bene che è diventato più costoso. - Una riduzione del prezzo di un bene determina una rotazione della retta di bilancio verso il bene che è diventato più conveniente.
Dettagli
Publisher
A.A. 2005-2006
39 pagine
SSD Scienze politiche e sociali SPS/04 Scienza politica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Chiakka87 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Economia Politica e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi di Napoli Federico II o del prof Lopes Antonio.