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TEMPERATURA
La temperatura è un parametro fondamentale, e deve essere controllata perché da essa
dipendono:
Solubilità ossigeno e nutrili
• Diffusione dei soluti nella coltura attraverso le membrane cellulari
• Viscosità della brodocoltura.
•
La temperatura tende a salire durante il processo, e posso tenerla controllata con:
Camicia esterna
Serpentina interna
Scambiatore a piastre.
La temperatura tende a salire a causa di:
Reazioni esotermiche del metabolismo microbico
✓ Trasformazione dell’energia meccanica dell’agitatore in calore.
✓
OSSIGENO © Laila Pansera - 31
Il controllo dell’ossigeno in una fermentazione viene fatto attraverso sistemi di aerazione e
agitazione.
Aerazione e agitazione
Il SISTEMA DI AGITAZIONE serve a:
Evitare la sedimentazione delle cellule
Evitare la formazione di gradienti di concentrazione di metaboliti o sostanze nutritive
Favorire il trasporto di ossigeno disciolto.
Solitamente i reattori sono dotati di un sistema di agitazione, formato da un albero motore
e una girante. Alcuni impianti, per esempio l’air lift, non ce l’hanno, perché sono impianti
verticali molto grossi e dovrebbero sostenere costi elevati, per cui si sfrutta la spinta
dell’aria per areare la coltura.
L’agitazione è solo rotativa e esistono diversi tipi di agitatori:
Lenti, per microrganismi filamentosi (muffe e funghi)
Veloci, per unicellulari (batteri e lieviti).
Tra gli agitatori veloci, la girante più diffusa è la turbina Rushton, dotata
di un disco centrale con delle palette a 90° rispetto al disco, con
un’angolazione che può essere variata per ottenere un minor attrito, per i
microrganismi molto delicati.
L’agitazione crea una turbolenta sulla superficie della coltura, che favorisce lo scambio dei
gas. Per gli aerobi la CO è un prodotto di scarto, che fa il percorso inverso dell’ossigeno
2
(microrganismo, bolla, ambiente).
Il SISTEMA DI AERAZIONE serve per portare ossigeno all’impianto di fermentazione.
Quando acquisto un fermentatore, è preferibile che abbia un sistema di aerazione, che
posso tenere spento in caso in cui operi in anaerobiosi.
Le cellule utilizzano ossigeno, ma si fornisce aria, perché l’ossigeno puro è caro ed
esplosivo.
L’aria atmosferica viene immagazzinata e compressa nel compressore a 2 atm. All’uscita dal
compressore c’è una valvola riduttrice che abbassa la pressione dell’aria a 0.5-1 atm. Un
manometro controlla la pressione, poi l’aria passa attraverso una serie di step di
purificazione per essere:
Disoleata
© Laila Pansera - 32
Deumidificata
Viene poi sterilizzata per filtrazione, attraverso 2 filtri: prefiltro e filtro sterilizzante. Poi
viene inserita nel fermentatore grazie a un flussimetro che ne controlla il flusso.
La portata di aria si misura in vvm: volume di aria per volume di brodocoltura al minuto.
Generalmente nei processi aerobi uso 1 vvm.
Nel fermentatore l’aria viene dispersa tramite il sistema sparger, in modo da passare dallo
stato di gas a quello liquido in piccole bolle, a quello solido nei microrganismi. Più le bolle
sono piccole più le superfici di scambio sono ampie, ma più rischio di creare schiuma.
Devo perciò trovare un compromesso.
Gli sparger sono messi sotto la girante, e possono essere anulari o a pettine.
Sterilizzazione del fermentatore
Durante la sterilizzazione mantengo una blanda agitazione nel fermentatore per:
Evitare la formazione di zone surriscaldate
Uniforme scambio di calore.
Abbiamo 2 tipi di sterilizzazione:
1. STERILIZZAZIONE CONTEMPORANEA DI FERMENTATORE E BRODO COLTURALE
Può avvenire:
Per iniezione diretta di vapore diluisco il terreno
Con vapore compartimentato (camicia, serpentina)
2. STERILIZZAZIONE SEPARATA DI FERMENTATORE E TERRENO COLTURALE
Riduco i tempi morti perché il contenitore vuoto sterilizza in minor tempo
Fermentatore sterilizzato con vapore
Terreno colturale sterilizzato secondo 2 tecnologie:
© Laila Pansera - 33
Continua Discontinua
o o
(no danno termico)
Tipi di coltura e impieghi
Abbiamo 3 tecnologie di funzionamento del fermentatore:
BATCH FEED-BATCH CONTINUA
Vi=Vf Vf>Vi Vi=Vf
Sistema chiuso Sistema aerato in Sistema aerato in
ingresso ingresso o in uscita
L’inibizione a feedback segue il seguente principio:
Come funziona la linea di prefermentazione
Per attuare una fermentazione è necessaria una prefermentazione, che serve per passare
dalla scala di laboratorio a quella di produzione. Siccome il passaggio deve essere
graduale, si opera con diversi step, in cui le percentuali di inoculo devono essere tra 0.1-
20%. Solitamente lo scale up prevede incrementi di volume di un fattore di 10:
Beuta reattore da 25L reattore da 250L reattore da 2500L (2,5 m ) reattore da
3
35 m .
3
Ad esempio: © Laila Pansera - 34
Preinoculo 4 mL Preinoculo in 8 L di
Preinoculo in 400 Scarico 4 L dopo
in 40 mL di terreno nel
mL di terreno 24h.
terreno fermentatore.
inoculabile. Scarico i restanti 4
inoculabile. 30 °C Incubazione a 30
30 °C x 24h L dopo 48h.
°C
x 24h © Laila Pansera - 35
Biomasse microbiche
Le biomasse microbiche trovano applicazione:
1. Per il loro contenuto: come fonte proteica non convenzionale
2. Per la loro attività su substrati complessi e su molecole particolari
3. Per l’estrazione di metaboliti particolari: lipidi, vitamine, etc.
Gli animali e le piante sono sempre stati le fonti alimentari tradizionali, ma anche i
microrganismi, anche se in minima parte, entrano nella nostra catena alimentare.
Per indurre all’utilizzo delle biomasse microbiche, occorre che i loro prezzi siano
concorrenziali rispetto a quelli delle fonti proteiche tradizionali. La voce che incide
maggiormente sui costi di produzione delle biomasse è il costo del substrato, che incide
per il 50-60% sul costo del prodotto.
Le biomasse presentano delle limitazioni d’uso, dovute a diversi aspetti:
Contenuto di acidi nucleici, che possono causare problemi a livello metabolico in uomo
• e animali
Presenza di sostanze tossiche o cancerogene che residuano nel substrato
• Digeribilità, che in certi casi è limitata
• Possibilità di reazioni allergiche.
•
Il processo di produzione di una biomassa microbica segue alcuni step:
APPROVVIGIONAMENTO dei PREPARAZIONE del terreno
singoli ingredienti che STERILIZZAZIONE del
colturale formato da fonti
formano il terreno colturale di C, N, fattori di crescita, terreno e dell'impianto
ed eventuale pretrattamento etc
delle materie prime grezze
TRATTAMENTO FINALE SEPARAZIONE della STADI DI FERMENTAZIONE
della biomassa e biomassa dal filtrato
STOCCAGGIO colturale
© Laila Pansera - 36
Biomasse da batteri, lieviti e muffe
Esistono diversi tipi di biomasse, delle quali occorre fare qualche considerazione.
BIOMASSE DA BATTERI
pH tra 5-7, non selettivo, ad alto rischio di contaminazione
Proteine 80%
MA acidi ribonucleici e RNA, che possono indurre la formazione di acidi urici e causare
la gotta
Buon profilo amminoacidico, carente di aa solforilati
Difficili da separare perché molto piccoli, la centrifugazione incide sui costi di
produzione
Vengono prodotte sia per le preparazioni, sia per la mangimistica.
BIOMASSE DA LIEVITI
pH tra 3.5-5, più selettivi
Proteine 55%
Contenuto medio di acidi nucleici
Più grandi dimensioni, più facilmente separabili
Colture di lieviti da molto tempo
© Laila Pansera - 37
Più veloci a crescere rispetto a batteri
Buon profilo amminoacidico, carente di aa solforilati
Fonte di vitamine B, integratori alimentari
BIOMASSA DA MUFFE
pH tra 3 e 8, fatti crescere sotto il 5 per contaminazione bassa
Contengono chitina, non digeribile
Buon profilo amminoacidico, carente di aa solforilati
Alcune possono produrre micotossine.
Alcuni sostengono che le biomasse microbiche possono sostituire le fonti proteiche
vegetali e animali, anche perché hanno dei tempi di produzione molto brevi.
© Laila Pansera - 38
Lievito per panificazione
Storicamente i primi ceppi impiegati, residui del processo di produzione della birra,
Saccharomyces uvarum S. carlsbergensis
appartenevano alla specie ( ), in seguito sono stati
S. cerevisiae
sostituiti da , utilizzato per la produzione di etanolo, fino alla messa a punto
del lievito specifico per panificazione (in Olanda, 1781).
Saccharomyces cerevisiae è dotato di un doppio metabolismo:
METABOLISMO FERMENTATIVO
etanolo e CO : fermentazione alcolica
2
Glicolisi 2 acido
1 glucosio
(anaerobia) piruvico METABOLISMO OSSIDATIVO
Ac-CoA, ciclo di Krebs: intermedi
metabolici ed energia
S. cerevisiae
L’utilizzo del metabolismo adeguato da parte di è regolato da 2 effetti:
S. cerevisiae
1. Effetto Pasteur: in assenza di ossigeno fermenta
S. cerevisiae
2. Effetto crabtree: in presenza di ossigeno fa un metabolismo ossidativo
solo se la concentrazione del substrato (fonte di carbonio) è bassa, ossia <50 g/L; se
la concentrazione di substrato è maggiore si passa al metabolismo fermentativo;
sopra a concentrazioni di substrato di 50 g/L, si bloccano gli enzimi del ciclo di
Krebs.
Produzione del lievito da pane
Il processo di produzione del lievito da pane è multistadio, di cui i primi stadi sono in
condizioni di semi-anaerobiosi, in cui fornisco poca aria in modo da mantenere attivi i 2
S. cerevisiae
metabolismi e preservare la capacità fermentativa di ; gli ultimi stadi, sempre
per gli stessi motivi, sono condotti in totale aerobiosi, mantenendo però vivi gli enzimi
fermentativi. Se dovessi condurre il processo in totale aerobiosi avrei più cellule, ma esse
non sarebbero più attive quando si inseriscono nell’impasto, perché non fermenterebbero.
Per cui l’unico sistema per ottenere un numero elevato di cellule che abbiano attività
fermentativa è il multistadio.
L’inoculo è elevato (circa 20-30%), di conseguenza lo sviluppo microbico è limitato a poche
generazioni. Il ruolo chiave è dato dalla concentrazione di substrato: affinché si abbia una
© Laila Pansera - 39
produzione di biomassa occorre che la concentrazione zuccherina sia <50 g/L;
concentrazioni superiori fanno deviare il metabolismo verso la fermentazione.
Il terreno colturale è