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9. INFEZIONI DEL TRATTO RESPIRATORIO
Le infezioni del tratto respiratorio si classificano in base alla sede:- Alte vie respiratorie
- rinite
- laringite
- sinusite
- otite esterna
- faringotonsillite
- otite media acuta
- epiglottite
- Medie vie respiratorie
- laringe
- bronchi
- trachea
- Bassee vie respiratorie
- polmoni
- Clearance nasale, tracheobronchiale e alveolare
- Secrezioni di muco, surfattante, lisoenzima, IFN e complemento
- Difese cellulari: epitelio delle vie aeree e del tratto respiratorio terminale, fagociti ematici e tissutali
- Difese biochimiche: enzimi antiproteolitici e antiossidanti
Rinite
La rinite si divide in batterica e virale, o acuta e cronica. È un processo infiammatorio che interessa la mucosa della cavità nasale.
Le riniti acute sono quasi sempre di origine virale. Il contagio avviene per contatto diretto tra il malato e il soggetto sano per mezzo delle goccioline di Flügge. La contagiosità è massima nel primo giorno di malattia.
Il più comune processo infettivo a carico della cavità nasale è il raffreddore. Può essere causato da virus (rhinovirus, coronavirus, virus influenzali, virus parainfluenzali, RSV, Coxsackie).
Risposte immuni
Le risposte immuni possono essere mediate da anticorpi (immunoglobuline sieriche e secretorie) o da linfociti (citotossicità diretta).
Campioni biologici
I campioni biologici che si possono prelevare per l'analisi sono:
- tampone faringeo
- tampone del cavo orale
- tampone auricolare
- timpanocentesi
- tampone nasale
- liquido dei seni paranasali (puntura dei seni guidata dall'endoscopio)
Adenovirus), batteri (che possono dare complicazioni quali otiti e sinusiti) e miceti. Il virus si replica nella mucosa nasale, le cellule infettate rilasciano istamina, bradichinina e interleuchine (naso che cola). L'immunità è tipo specifica (100 sierotipi) e dura qualche anno.
Nel comune raffreddore, dopo 1-3 gg il paziente avverte malessere generale, starnuti, rinorrea, ostruzione delle vie nasali e anosmia, spesso accompagnati da cefalea. Nei primi giorni le secrezioni sono fluide e trasparenti, successivamente possono divenire purulente nel caso si sovrapponga un'infezione batterica. Si risolve generalmente in 4-5 gg.
La rinite cronica è il più delle volte secondaria ad altre patologie delle cavità nasali (sinusiti, deviazioni del setto nasale o adenoidi ingrossate).
La rinite allergica si presenta inizialmente come acuta e può con il passare del tempo diventare cronica.
SINUSITE
Si classifica in base alla durata della malattia:
- acuta: fino a 4 settimane
- ricorrente (acuta): almeno 4 episodi/anno con risoluzione completa
- subacuta: 4-12 settimane tra gli episodi
- cronica: >12 settimane
La sinusite è l'infiammazione della mucosa che riveste i seni paranasali (mascellari, etmoidali, frontali esfenoidali). Queste cavità sono in comunicazione con le fosse nasali e possono quindi infiammarsi per le stesse cause che generano la rinite. Può cronicizzare quando causata da batteri.
I sintomi sono febbre, mal di testa, rinorrea, tosse catarrale irritante, edema periorbitale e secrezione mucopurulenta. Nell'insorgenza si riconoscono 3 aspetti patogenetici: l'ostruzione degli osti di comunicazione, i difetti del trasporto muco ciliare e le alterazioni quantitative e qualitative del muco.
I microrganismi possono arrivare, come abbiamo detto, dalle fosse nasali, ma anche da processi infettivi dentali. Essendo una zona scarsamente vascolarizzata, l'eradicazione dei germi
è difficile (in alcuni casi siricorre all’intervento chirurgico).Il campione biologico può derivare da secrezioni nasali, puntura dell’antro mascellare, tampone dell’ostio oaspirazione attraverso l’endoscopia.I virus responsabili sono Adeno, Paramyxo, Rhino.Una condizione particolare è rappresentata dalla rinosinusite cronica causata da S. pneumoniae, H.influenzae e M. catarrhalis. Altri microrganismi sono riscontrabili in caso di immunodepressione.Anche alcuni miceti possono essere causa di rinosinusite e si classificano in:• sinusite fungina invasiva micetoma
• sinusite fungina localizzata sinusite fungina allergica
Prima di somministrare un farmaco è utile classificare il tipo di rinosinusite, soprattutto in base all’etiologia.Se l’essudato è trasparente, l’infezione è virale, mentre se è purulento l’infezione è batterica.
FARINGITE
È un processo
infiammatorio del faringe, ipofaringe, ugola e tonsille, che può essere causato da virus o batteri. Interessa prevalentemente i bambini di 5-15 anni. Il contagio avviene per via aerea o attraverso goccioline di Flügge. Presenta un PDI di 2-4 gg.
Importante in questo caso è il tampone faringeo che si esegue su essudato faringeo alla ricerca di S.pyogenes. In alcuni casi si ricerca anche N. meningitidis, Corynebacterium, N. gonorrhoeae o lieviti (Candida). Il tampone viene effettuato a digiuno (rischio evocazione riflesso del vomito). Si spinge la lingua in basso con un abbassalingua e si striscia energicamente il tampone tra i pilastri tonsillari premendo sulle cripte tonsillari (senza toccare velopendulo, pareti laterali del cavo orale, lingua e arcate dentarie).
La faringite è nel 70% dei casi virale, batterica nel 30% dei casi. Importante è distinguere una faringite virale da una faringotonsillite batterica streptococcica. Il tampone faringeo permette
L'identificazione dello S. pyogenes, se è negativo non vanno usati antibiotici. Se di origine virale presenta congiuntivite e secrezione nasale oltre ai sintomi tipici di quella batterica.
La terapia deve prevenire le complicazioni suppurative e non suppurative, dare sollievo dai sintomi clinici, e proteggere i contatti dal contagio (facilitare il rientro a scuola).
EPIGLOTTITE: è un'infiammazione dell'epiglottide, colpisce i bambini in concomitanza ad una infezione virale. Inizia con febbre, ansietà, estensione del collo (per aprire le vie aeree), epiglottide ingrossata e arrossata.
Il rischio è quello di soffocamento per ostruzione dell'orifizio del laringe da parte di una epiglottide edematosa. Si hanno difficoltà respiratorie e disturbi di deglutizione e fonazione.
Gli agenti etiologici sono H. influenzae, S. pneumoniae, S. pyogenes, S. aureus ecc.
LARINGITE: è un'infiammazione del laringe causata principalmente da virus.
I segni clinici sono abbassamento dellavoce, bruciore, afonia e febbre. Si può ascoltare un suono stridente soprattutto in inspirazione, raucedineper infiammazione delle corde vocali e tosse abbaiante. La forma più grave è il croup: tosse aspra perinfiammazione del laringe.Il processo infiammatorio si può estendere anche alla trachea (laringotracheite) e ai bronchi(laringobronchite).I virus sono paramyxo, orthomyxo A e B, Adeno, RSV, Rhino, Corona ecc. I batteri sono S. pyogenes, C.diphteriae, H. inluenzae e M. catarralis.
BRONCHITEGli agenti etiologici sono principalmente virus: Rhino, Corona, Paramyxo, Orthomyxo, RSV ecc. I batterisono Bordetella, S. pneumoniae, C. diphteriae, H. influenzae.Le bronchiti croniche producono danni a carico dell’albero bronchiale. Tra le cause lesive vi è il fumo,l’inquinamento atmosferico, la TBC cronica e nei soggetti con fibrosi cistica l’eccessiva produzione di muco.Possono essere soggette a
riacutizzazioni dovute a virus respiratori, trio infernale e P. aeruginosa.BRONCHIOLITE
Sono causate principalmente da virus (RSV, paramyxo, adeno, rhino, orthomyxo ecc.). le bronchioliti da RSV si presentano in inverno e primavera, in genere sono nosocomiali. Negli ospedali le mani del personale di assistenza sono un efficace veicolo di trasmissione.
I sintomi sono tosse secca a timbro acuto, tachipnea, rientramenti sub costali e intercostali, iperinflazione toracica, rantoli a fine inspirazione, tachicardia, cianosi e pallore.
Inizia generalmente con una rinite, faringite, tachipnea e difficoltà respiratorie, responsabili di ipossiemia. Otite media e congiuntivite possono far parte del quadro. Facile è l'estensione a polmonite interstiziale.
POLMONITE
La polmonite è un'infiammazione acuta del parenchima polmonare distale ai bronchi terminali, associata a evidenza clinica e radiologica di addensamento di aree polmonari. L'insorgenza è
La polmonite è caratterizzata da malessere, febbre ingravescente, oppure può essere improvvisa con brividi (pneumococcica). Il sintomo principale è la tosse (produttiva se batterica, non produttiva se virale). Negli adulti la tosse è produttiva con la formazione di escreato (materiale purulento più o meno ricco di PMN negli alveoli e nei bronchioli). Si può avere dispnea, alta frequenza respiratoria e cianosi. La polmonite è detta anche polmonite a focolaio. I focolai possono essere disseminati o confluenti. L'essudato può essere catarrale, fibrinoso, emorragico o purulento. La polmonite interessa un intero lobo polmonare e si svolge secondo cicli ben definiti:
- 12-24h: congestione
- 3-4 gg: epatizzazione grigia
- 2-3 gg: epatizzazione rossa
- 4-5 gg: risoluzione
La polmonite cronica ha un inizio insidioso che può durare settimane o mesi. I sintomi sono febbre, brividi, malessere, tosse, perdita di peso, perdita dell'appetito.
insonnia, sudorazione notturna. Tosse eescreato possono essere il primo indizio che si tratta di una malattia polmonare. Si ha emottisi, dispnea edolore toracico. Può esserci distruzione del parenchima polmonare con conseguente formazione di ascessio cavità comunicanti con l’albero bronchiale.
La classificazione in base all’etiologia divide le polmoniti in:
- protozoarievirali
- batteriche elmintiche (Strongyloides stercoralis)
- micotiche
In base ad un criterio istopatologico la classificazione prevede:
- interstiziale alveolo-interstiziale
- alveolare necrotizzante
In base ai criteri epidemiologici si possono classificare in base all’età (meno di un anno, 1-5 anni, 5-15 anni,15-60 anni, più di 60 anni), al luogo di acquisizione (nosocomiale o in comunità), allo stato immunitariodell’ospite (HIV, neoplasie).