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ENTEROBACTER
Famiglia delle Enterobacteriaceae
Sono tutti Gram – e si dividono in tre diverse specie patogene:
Specie che fa parte della flora intestinale, ma può diventare patogeno in caso di immunodepressione o
Klebsiella
infezione in zone non intestinali (infezione opportunistica). Tra queste specie opportuniste si trova la
Pneumoniae, Escherichia Coli Proteus mirabilis.
tre strain di e il E.Coli enteropatogeni
Specie patogene se derivano dall’esterno e acquisiscono fattori di virulenza tra cui
Typhi), Shigella Yersinia Pestis.
Specie patogene di per sé tra cui le Salmonelle maggiori (Salmonella e
In generale sono tutti microrganismi ubiquitari, sono estremamente frequenti in terreni, acque e intestino di umani e
animali. Il 70% di infezioni intestinali e urinarie è dovuto a questi batteri. Sono bacilli, sono asporigeni, catalisi+ ossidasi-,
pili
sono mobili (tranne Shigella) per flagelli peritrichi, hanno anche (sono fortemente adesivi). Sono batteri molto lunghi
(fino a 6 micron) e sono anaerobi/aerobi facoltativi. Hanno un
O)
lipopolisaccaride (antigene che permette la resistenza al
killing sierico poiché inibisce la lisi complemento-mediata, sono
K) antigene H
capsulati (antigene e hanno un che è
rappresentato dal flagello. Oltre a questi fattori di virulenza, questi
invasine
producono tantissime per invadere il tessuto da
tossine
colonizzare, inoltre producono e vanno incontro a
variazione antigenica e variazione di fase (possono presentare o
meno la capsula, flagello). Sono difficili quindi da riconoscere al
sistema immunitario.
Escherichia Coli
Si trova nella flora batterica intestinale dell’uomo e degli animali.
Può essere commensale, in alcuni casi di immunodepressione da
patologie intestinali. Se infetta il tratto urinario diventa uno dei maggiori agenti eziologici della cistite. Nei casi più gravi
può rimanere in circolo e dare setticemia (infezione sistemica del torrente circolatorio). E. coli si classifica in base alle
patologie e ai fattori di virulenza in:
E. Coli enterotossigenici
Classificazione I: che, se assunti dall’esterno, producono due tossine che agiscono
sul lume intestinale provocando eliminazione dei liquidi (come colera) quindi diarrea. Le due enterotossine sono
LT (labile) e ST (stabile). La LT lega lo stesso recettore della tossina colerica quindi causa iperattivazione
dell’adenilato ciclasi, aumenta livelli di cAMP quindi di secrezione di elettroliti e liquidi. La tossina ST iperattiva
la guanilato-ciclasi, aumenta cGMP con meccanismo analogo a cAMP.
Classificazione II:
E. Coli enteropatogeni: quelli tipici della diarrea dei viaggiatori. Hanno la caratteristica di essere
o estremamente invasivi: producono enzimi che vanno a distruggere le cellule della mucosa intestinale.
Si hanno crampi e diarrea dovute a necrosi e infiammazione.
E. Coli enteroinvasivi: invadono le cellule epiteliali del colon, con conseguente distruzione cellulare,
o causa diarrea emorragica e febbre.
Shigella
Non fa parte della flora microbica intestinale, è un vero e proprio patogeno (patogeno solo per l’uomo). Non è sporigeno,
abbastanza resistente, ha la forma a bastoncini corti. Trasmissione oro-fecale, alimenti contaminati. È un microrganismo
intracellulare, entra nelle cellule non gli basta colonizzarle. Passa da cellula a cellula mediante un meccanismo di spinta
dovuta a riarrangiamento dell’actina e si replica nella cellula successiva (ampia replicazione interna). È senza flagelli
(manca l’antigene H), sulla base dell’antigene O si hanno 4 specie diffente. Richiama il sistema infiammatorio che
significa crampi, diarrea, febbri, perdita di liquidi e feci sanguinolente. I sintomi compaiono 1-2 giorni dopo l’ingestione
dei bacilli, ma dopo 2-5 giorni cessano i sintomi. Ci sono portatori sani (il battere rimane nel colon). La patologia viene
chiamata Shigellosi che è una forma dissenterica.
Salmonella
Possono essere anche commensali, sono a forma di bastoncino diritto, 2-5 nm, hanno i flagelli per il movimento e sono
aerobi/anaerobi facoltativi. Si trovano nell’intestino degli animali selvatici, domestici e a volte nell’uomo. È un battere
resistentissimo: resiste per settimane nelle acque di scarico, di mari e fiumi, resiste sul cibo contaminato dove riesce
anche a replicarsi (trasmissione fecale-orale). Tre antigeni: O, H, Vi dove l’ultimo è quello che inibisce la fagocitosi
adesine
permettendo l’elusione del sistema immunitario. Ha tante quindi aderisce alle cellule dell’intestino tenue, a volte
può anche invadere le cellule del torrente circolatorio questo perché può arrivare ad invadere il tessuto linfoide per
contiguità (di cellula in cellula, morte della cellula ospite e diffusione alle cellule adiacenti e al tessuto linfoide) quindi
arrivare a livello sistemico. Le salmonelle maggiori sono la salmonella Tiphy e Paratiphy. La prima è l’agente eziologico
del tifo (febbre tifoide), causa infezione acuta da ingestione di cibo contaminato, causa batteriemia (presenza del battere
in modo massiccio nel sangue) dove può raggiungere tutti gli organi interni. I sintomi sono febbre alta, ulcere negli organi
interni con caratteristica formazione di chiazze rosa a livello dell’addome, diarrea. Esiste un vaccino consigliato per chi
viaggia nei paesi endemici tra cui zone dell’africa e asia affacciate sul mediterraneo. La salmonella paratiphy causa
Enteritidis
febbre paratifoide che è simile a quella tifoide, ma meno grave con sintomatologie più lieve. La salmonella è
una salmonella minore che causa la salmonellosi: è un’infiammazione localizzata, non va a livello sistemico.
Principalmente contenuto negli animali, quindi i veicoli sono cibi di origine animale. Causano gastrointeriti acute, vomito
e diarrea che scompaiono dopo qualche giorno (anche 24 ore), non è detto sia necessaria una terapia antibiotica per le
salmonelle minori.
Yersinia pestis.
Esistono 3 specie diverse di cui la principale è la Tre sono i fattori di patogenicità: Ag capsulare (massimo
fattore), Ag V (proteico), Ag W (lipoproteico). Ha due ospiti: pulce e mammiferi. Quando si trova nella pulce non causa
una patologia e si moltiplica nel suo habitat (intorno ai 28 gradi). Quando infetta il mammifero (temperature superiori ai
30 gradi) diventa patogeno. Infetta spesso i roditori, poi dal topo ripassa alla pulce (ciclo selvatico), occasionalmente la
pulce si attacca all’uomo e gli trasferisce il microrganismo. Nell’uomo causa la peste bubbonica che è una vera e propria
zoonosi. La peste nell’uomo può essere bubbonica e limitarsi a colpire i linfonodi e le ghiandole o causare la peste
polmonare quindi infetta i polmoni e a questo punto può essere diffusa per via aerea (contagio uomo-uomo). Nella pulce
non esprime l’antigene capsulare quindi non ha azione antifagocitaria, mentre a temperature superiori esprime la
capsula. Una volta ai linfonodi, li fanno ingrandire e causano il pus (bubboni). Se dai linfonodi regionali passa ai polmoni
si ha 90% di mortalità in 24 ore. Non esistono vaccini. La peste si manifesta principalmente sotto tre forme diverse, che a
volte possono anche essere compresenti:
Peste polmonare: il batterio infetta i polmoni. Questa forma della malattia può trasmettersi da persona a
persona attraverso l’aria o gli aerosol di persone infette e quindi costituisce una delle forme più pericolose per il
potenziale epidemico che la caratterizza. La forma polmonare può derivare anche dalla degenerazione delle
altre forme se non sono curate prontamente.
Peste bubbonica: è la forma di peste più comune e si manifesta in seguito alla puntura di pulci infette o per
contatto diretto tra materiale infetto e lesioni della pelle di una persona. Manifestazione tipica di questa forma è
lo sviluppo di bubboni, ingrossamenti infiammati delle ghiandole linfatiche, seguiti da febbre, mal di testa, brividi
e debolezza. In questa forma la peste non si trasmette da persona a persona.
Y. Pestis
Peste setticemica: deriva dalla moltiplicazione della nel sangue, e può essere una conseguenza di
complicazioni delle due forme precedenti. Viene contratta per le stesse cause di quella bubbonica, e non si
trasmette da persona a persona. Causa febbre, brividi, dolori addominali, shock e prostrazione, sanguinamenti
della pelle e di altri organi, ma non si manifesta con bubboni.
I bubboni solitamente si manifestano dopo 2-6 giorni dall’esposizione, e la malattia procede in modo rapido,
eventualmente degenerando nelle forme polmonare e setticemica se non è trattata prontamente. L’incubazione
della forma polmonare primaria è di 1-3 gg ed è caratterizzata da una polmonite acuta con tosse e sputo di
sangue. Il tasso di morte nei pazienti con peste polmonare è del 50%.
Batteri al confine tra batteri e virus
Famiglia Mycobacteriacee
Genere: Mycobacterium acidi micolici,
Sono chiamati myco perché nella loro parete hanno degli caratteristica tipica di questa famiglia. Sono
bacilli, il che significa che hanno una forma allungata a bastoncino, sono aerobi, sono immobili e sono asporigeni.
L’unica forma di resistenza è rappresentata da questa particolare parete cellulare. Sono batteri acido-alcol resistenti,
questo perché nella parete è presente una cera contenete acido micolico. Per questo motivo è stata messa a punto la
colorazione Ziehl-Neelsen che sfrutta questa proprietà. Il protocollo prevede la colorazione per 5 min con Fucsina
fenicata di Ziehl scaldando con la fiamma fino allo svolgimento di abbondanti vapori, a seguire lavaggi in acqua distillata
per poi procedere alla decolorazione con acido solforico al 20% e trattamento con alcol, per cui solo i batteri che hanno
la parete dei Mycobatteri possono mantenere il primo colorante. Infine si procede a una seconda colorazione per cui le
cellule batteriche che avevano perso la colorazione, prenderanno la seconda colorazione e le altre manterranno la
prima.
Possono entrare all’interno della cellula, infatti sono patogeni intracellulari facoltativi. Hanno crescita molto lenta: il tempo
di duplicazione è di 2-18 ore e serve 1-8 settimane per la coltura. La parete batterica è ricca in lipidi (idrofobica e
impermeabile), da resistenza a disinfettanti, essicamento, acidi/basi e killing intracellulare. Questi batteri sono però
sensibili alla luce solare, agli UV e al calore (pastorizzazione).
tubercolosi Mycobacterium tuberculosis complex:
Micobatteri che provocano la (TBC):
M. tubercolulosis
M. bovis: infetta i bovini, ma può arrivare anche all’uomo attraverso gli alimenti come il latte non pastorizzato.
La diversa evia di entrata condiziona la localizzazione della malattia, più raramente ha sede polmonare. La
pastorizzazione è un processo