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IRES.
Ogni volta che il capitale investito netto aumenta allora il flusso di cassa del primo anno è negativo
perché assorbo risorse. 42
I flussi di cassa negativi devono essere attualizzati al tasso privo di rischio e non al WACC.
Si ripete l’operazione pr tutti gli anni.
Dobbiamo ora determinare il flusso di cassa terminale:
EBIT è dato dall’EBIT dell’ultimo periodo del piano esplicito aumentato del 2%.
Calcolo le imposte teoriche.
Ottengo EBI.
Ho ammortamenti e svalutazioni dell’ultimo anno aumentate del 2%.
Ho poi investimenti di mantenimento e variazioni di CCN pari a 0 perché ho considerato l’ultimo
anno come significativo.
Il flusso di cassa è pari a 1,292.
Il terminal value è pari al flusso di cassa terminale (1,292) diviso per il WACC – il tasso di crescita
g del 2%.
Questo valore devo riportarlo all’anno 0 con il tasso medio ponderato del capitale.
A questo devo aggiungere il valore attuale dei flussi di cassa espliciti dei quattro anni. (attualizzati
con tasso privo di rischio o con WACC.
Ottengo poi il valore presente.
Il valore d’uso è maggiore del valore contabile (quota di patrimonio netto più avviamento allocato
alla CGU).
L’impairment test risulta quindi essere superato. Il valore recuperabile è 2,121 superiore al valore
contabile.
Analisi di sensibilità.
I principi contabili internazionali chiedono di dare informativa di come varia il risultato
dell’impairment test al variare delle variabili che hanno impatto significativo sull’impaiment test
stesso.
In particolare come varia l’impairment test al variare del tasso di attualizzazione e del tasso di
crescita.
L’analista che non è d’accordo con una previsione di crescita pari al 2% sa allora che l’impairment
test non sarebbe superato.
IAS 11 LAVORI IN CORSO SU ORDINAZIONE. (commesse a lungo
termine).
FINALITA’ ED AMBITO DI APPLICAZIONE.
Lo IAS 11 si applica alle commesse la cui esecuzione ricade, di solito, tra due o più esercizi.
Il principio si riferisce all’appaltatore stabilendo criteri di attribuzione dei ricavi e dei costi.
Il principio inoltre fornisce linee guida pratiche ed è basato sui criteri di rilevazione del framework.
Lo IAS 11 disciplina le commesse a lungo termine ma anche le commesse a breve termine ma che
sono a cavallo della fine dell’anno (anche se durano meno di un anno).
DEFINIZIONE.
La commessa a lungo termine è un contratto stipulato specificatamente per la costruzione di un
bene o di una combinazione di beni strettamente connessi o interdipendenti in termini di:
progettazione; tecnologia e funzione o la loro utilizzazione finale.
Esistono vari tipi di commesse in base al contratto e al pagamento preventivato:
- Commesse a prezzo fisso: stabilisce un prezzo fisso, o una quota fissa per unità di prodotto
(vi possono essere eventualmente delle clausole di revisione del prezzo).
- Commesse a costo più margine: l’appaltatore è rimborsato a costi definiti, più una
percentuale su tali costi o un margine fisso. Il che vuol dire che l’appaltatore viene pagato
con un prezzo pari ai costi sostenuti e in più gli viene riconosciuto una percentuale su tali
costi o un margine fisso.
- Combinazione: ad esempio commesse a costo più margine con un prezzo massimo. 43
Combinazioni di commesse a lungo termine.
Gruppo di commesse negoziate come un pacchetto unico: allora si considera un’unica commessa,
vi possono poi essere commesse strettamente connesse ad un singolo progetto con un margine di
profitto globale e commesse realizzate simultaneamente o in sequenza continua.
Se sono in grado di dividere costi e ricavi delle singole commesse allora devo considerare due
commesse separate.
La suddivisione delle commesse a lungo termine in commesse separate avviene quindi quando:
sono presentate offerte separate per ciascun bene, i beni sono oggetto di negoziazioni separate,
con la possibilità di accettare o rifiutare la parte della commessa relativa a ciascun bene e si
possono identificare costi e ricavi di ciascun bene.
RICAVI DI COMMESSA.
Il ricavo derivante dalla commessa è il prezzo finale stabilito da contratto a cui si vende il bene
prodotto.
Vi è poi la possibilità di contratto cost plus: pago il costo sostenuto più il 30% come margine come
abbiamo già visto.
Si tratta di una stima, in quanto il ricavo deve essere determinato al fair value del suo valore.
Al ricavo può essere:
- Sommato una variazione di prezzo concordata da contratto, se il cliente mi chiede qualcosa
in più,
- Revisioni richieste: se le parti si accordano per delle modifiche contrattuali,
- Pagamento incentivi: ad esempio se si termina il lavoro entro una certa data da contratto si
ha diritto a degli incentivi.
Il ricavo può quindi essere aumentato delle precedenti poste, naturalmente la condizione sine qua
non è che l’aumento dei ricavi deve essere probabile. Deve essere probabile che l’altra parte mi
paghi questo maggior ricavo.
Infatti le due condizioni perché vengano contabilizzati questi aumenti di ricavi sono:
- Probabilità che queste variazioni rappresentino ricavi veri e propri,
- Possibilità di determinarli attendibilmente
Digressione IAS 18.
Servizi a prestazione multipla: prendo il ricavo in base all’avanzamento della prestazione dei
servizi.
Domanda tipica: scorporazione servizio dal ricavo della vendita di un bene. Il mio ricavo inziale
sarà dato dal ricavo derivante del bene, poi con un risconto sospendo la contabilizzazione del
valore del servizio. Quando presterò il sevizio allora contabilizzerò anche il ricavo derivante dal
servizio.
COSTI DI COMMESSA.
I costi della commessa possono essere di vario tipo: (i costi capitalizzabili nella commessa sono):
- Costi diretti: ovvero tutti i costi direttamente imputabili alla commessa: lavoro e materiali,
ammortamento impianti e macchinari, spostamento e locazione impianti e macchinari,
progettazione, rettifiche e garanzie, reclami.
- Costi indiretti: sicuramente si capitalizzano alcuni quando naturalmente sono imputabili alla
commessa: assicurazione, progettazione generica, spese generali di commessa, oneri
finanziari.
- Costi specificatamente addebitabili: costi di sviluppo e costi generali di amministrazione
previsti nelle clausole contrattuali.
I costi non capitalizzabili sono i costi non direttamente imputabili alla commessa, ovvero: costi
generali amministrativi (salvo siano rimborsati), costi di vendita, costi di ricerca e sviluppo (salvo
siano rimborsati), ammortamento di impianti e macchinari non utilizzati in una particolare
commessa.
Dal giorno zero in cui si individua l’aria, al giorno in cui si comincia a costruire possono passare
anche 10 anni. In questi anni vi sono dei costi da sostenere, i cosiddetti costi pre-operativi. 44
I costi pre-operativi sono tutti i costi definiti come costi per l’ottenimento prima della costruzione
della società: costi di progettazione specifica, sono i costi di fattibilità del progetto.
Se questi costi sono direttamente correlabili a quella determinata commessa e sono determinabili
in modo attendibile, allora lo IAS permette di capitalizzare questi costi.
(quindi costi capitalizzabili se correlabili alla commessa e se determinabili in modo attendibile).
I costi pre-commessa possono essere:
- Ante-commessa: ma è probabile che questa commessa si può portare avanti allora si può
capitalizzare.
Questi costi sono capitalizzabili solo se riferibili alla commessa. Ad esempio se pago per tre
progetti ma poi ne uso solo uno dovrò contabilizzare solo il costo riferito a quel progetto
preso.
Quindi questi costi che vengono definiti costi di acquisizione commessa, sono
contabilizzabili a condizione che siano correlabili alla commessa, chiaramente identificabili,
determinabili in modo attendibile, e solo in caso di probabilità di aggiudicazione della
commessa.
- I costi pre-operativi: sono invece i costi dopo aver acquisito la commessa ma che non
hanno ancora cominciato la commessa.
Questi costi sono i costi post-ottenimento e prima dell’inizio dell’attività (costi di
progettazione specifica e costi di avvio attività di cantiere) e nonché i costi correlabili alla
commessa, chiaramente identificabili e determinabili in modo attendibile.
Quindi in generale questi costi sono capitalizzabili se quantificabili, e determinabili attendibilmente.
(guardare paragrafo 16 dello IAS 11).
RILEVAZIONE DEI RICAVI.
La contabilizzazione dei ricavi avviene sul totale dei ricavi di commessa se questi possono essere
misurati con attendibilità, e deve essere possibile misurare con attendibilità anche i costi di
completamento e lo stadio di avanzamento.
Condizione importantissima inoltre per la rilevazione dei ricavi è: probabile che i benefici economici
affluiranno all’impresa. Se è probabile che i benefici economici affluiranno all’impresa allora
contabilizzo i ricavi con il metodo della percentuale di completamento. Se non è probabile e i ricavi
non sono attendibili, i costi vengono contabilizzati a conto economico, mentre ai ricavi viene
contabilizzato solo la percentuale di costi recuperabili.
IAS 11 e OIC 23 in tema di contabilizzazione dei ricavi dicono sostanzialmente la stessa cosa.
Lo IAS 11 prevede la rilevazione dei ricavi in base alla percentuale di completamento (per forza).
Per l’OIC 23 invece possono essere registrati in base alla % di completamento, ma non devono
per forza, si può utilizzare anche il metodo della commessa completata.
Attenzione se sto costruendo qualcosa ma non ho l’acquirente, allora non posso usare il metodo
della percentuale di completamento. In questo caso dovrò mettere a conto economico i costi
sostenuti per la costruzione. In fatti io posso prendere a ricavo solo quanto sono sicuro che
recupererò: in questo caso senza contratto zero. Manca in questo caso la componente più
importante infatti: ricavo.
Il metodo della percentuale di completamento prevede che:
- Ricavi e costi devono riflettere la percentuale di lavoro completato (matching),
- Lo stato di avanzamento può essere misurato come:
• Costi sostenuti/costi totali di commessa,
• Ispezione del lavoro svolto,
• Completamento di una quantità fisica del lavoro di commessa.
- Le attività future sono escluse dai costi sostenuti alla data di riferimento.
Quando non c’è alcuna stima attendibile: i ricavi devono essere rilevati solo nei limiti dei costi di
commessa sostenuti che è probabile recuperare, i costi di commessa devono essere rilevati come
costi nell’esercizio nel quale sono sostenuti. 45
Quando nelle commesse si viene a conoscenza di u